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Airborne => In volo => Topic creato da: Crono il 29 Gennaio 2014, 10:30:46



Titolo: il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 29 Gennaio 2014, 10:30:46
riprendo qui l'offtopic del thread sul governor giostroi riguardo la velocita' massima ottenuta dopo una leggera affondata

ho chiesto lumi a un esperto, un certo pilota collaudatore che da un po di tempo latita il forum, e ha confermato l'esistenza del fenomeno

esso e' legato alla resistenza di interferenza, che fa parte delle resistenze di forma

la resistenza di interferenza e' la resistenza generata dall'unione dei diversi componenti dell'aereo, per esempio la giunzione ala/fusoliera

la resistenza di interferenza e' maggiore in accelerazione, quindi a un determinato set di potenza e' possibile ottenere una velocita' costante livellata maggiore se ci si arriva dall'alto, cioe' da una velocita' piu' alta, che non se ci si arriva dal basso, cioe' dopo una salita.

ergo, se volete risparmiare benzina, o ottenere maggiore velocita', dovete accelerare a una velocita' maggiore di quella di crociera e poi rallentare progressivamente, o con una leggera affondata o a quota costante riducendo potenza.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: luigi_wilmo il 29 Gennaio 2014, 11:23:02
E' verissimo e te lo confermo, è per quello che livellando dopo una salita, c'è una ragione in più, per assetto e, poi, potenza.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Ettore il 29 Gennaio 2014, 13:54:56
Già, io ho sempre fatto nel modo sbagliato finché non mi hanno insegnato, di recente, una stupidissima ma altrettanto utile "rule of thumb": livellando dopo una salita per mettersi in crociera la sequenza è ASPT, ovvero Attitude Speed Power Trim.

E in effetti così funzia! :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 29 Gennaio 2014, 20:02:53
Sarà, ma a me continua a non tornare. Un conto è riuscire a raggiungere certe velocitá (e assetti) , non ottenibili dal basso per via di una resistenza di 'accelerazione' ( qualunque cosa significhi) e mantenerla, un altro volare a velocità ottenibili anche dal basso e ottenere, senza più accelerazione, una resistenza minore.  Non sono per nulla convinto che sia una spiegazione valida.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 29 Gennaio 2014, 20:58:54
passo a jack la tua opinione :D

Sarà, ma a me continua a non tornare. Un conto è riuscire a raggiungere certe velocitá (e assetti) , non ottenibili dal basso per via di una resistenza di 'accelerazione' ( qualunque cosa significhi) e mantenerla, un altro volare a velocità ottenibili anche dal basso e ottenere, senza più accelerazione, una resistenza minore.  Non sono per nulla convinto che sia una spiegazione valida.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 29 Gennaio 2014, 21:14:21
Si, passala, non era diffile capire che era lui. Magari fatti dire come si chiama il fenomeno (la resistenza di interferenza è nota ma non l'ho mai vista associata all'accelerazione) e qualche riferimento in letteratura,  la cosa sembrerebbe interessante.

P.s.: fagli anche presente che parliamo di velocità ampiamente subsoniche.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Arturo (sesterzio) il 29 Gennaio 2014, 22:27:52
Caro Gianmarco,
La tua teoria mi sembra come quella della "memoria dell'acqua" che fece scalpore per un po', poi ... la usarono per annaffiare i gerani.

Premesso che si dovrebbe sempre dare prima assetto e poi regolare la potenza, ma questo lo sanno tutti, ti pongo un quesito.

Diciamo che tu arrivi "dall'alto" con la tua manovra elegante e ti metti in volo rettilineo a velocità costante.
Diciamo che io arrivo "dal basso" e mi metto anche io alla stessa quota e alla stessa velocità.

Bene, vuoi farmi credere che dopo diciamo un'ora di volo da un esame dei nostri due aerei (uguali ovviamente) misurando velocità, MAP, consumi o tutto quello che vuoi, risulterebbero parametri DIVERSI tra quello che un'ora prima era arrivato dall'alto rispetto a quello che era arrivato dal basso?

Aspetto la tua risposta prima di raccontarti come si ottiene il moto perpetuo.  :)

Ciao Arturo


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: polatof il 29 Gennaio 2014, 23:58:38
Per me, agnostico, rimane pur sempre la possibiltà di provare praticamente a osservare (= misurare) il fenomeno.

Personalmente, l'ho sempre visto fare nelle prove di volo "impegnate"


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 30 Gennaio 2014, 08:19:15
infatti i collaudatori conoscono bene questo fenomeno e questa tecnica che si chiama "anchoring"


a seste'

la mia non e' una teoria

e' un fenomeno osservabile e ripetibile a piacere.

ora so anche  perche'.

se tu non ci credi, mica ti devo forzare a crederci.




Personalmente, l'ho sempre visto fare nelle prove di volo "impegnate"


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Arturo (sesterzio) il 30 Gennaio 2014, 09:13:48
Se mi trovi un po' di documentazione mi fai un favore.
Mi piace imparare cose nuove (ma sul serio).

Quello che che volevo dire è che non dubito che esista un fenomeno di questo tipo sul transitorio.
Mi risulta difficile pensare che un simile fenomeno possa influenzare un volo nel lungo periodo ...

Tutto qui.

Ciao da una Milano grigia, fredda e piovigginosa Arturo


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 30 Gennaio 2014, 10:17:11
buona lettura


http://www.aviation.org.uk/docs/flighttest.navair.navy.milunrestricted-FTM108/c4.pdf (http://www.aviation.org.uk/docs/flighttest.navair.navy.milunrestricted-FTM108/c4.pdf)


Se mi trovi un po' di documentazione mi fai un favore.
Mi piace imparare cose nuove (ma sul serio).

Quello che che volevo dire è che non dubito che esista un fenomeno di questo tipo sul transitorio.
Mi risulta difficile pensare che un simile fenomeno possa influenzare un volo nel lungo periodo ...

Tutto qui.

Ciao da una Milano grigia, fredda e piovigginosa Arturo


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 30 Gennaio 2014, 11:03:35
buona lettura


[url]http://www.aviation.org.uk/docs/flighttest.navair.navy.milunrestricted-FTM108/c4.pdf[/url] ([url]http://www.aviation.org.uk/docs/flighttest.navair.navy.milunrestricted-FTM108/c4.pdf[/url])


Se mi trovi un po' di documentazione mi fai un favore.
Mi piace imparare cose nuove (ma sul serio).

Quello che che volevo dire è che non dubito che esista un fenomeno di questo tipo sul transitorio.
Mi risulta difficile pensare che un simile fenomeno possa influenzare un volo nel lungo periodo ...

Tutto qui.

Ciao da una Milano grigia, fredda e piovigginosa Arturo


GM, ora che mi hai fatto scorrere 138 pagine di un documento che non sembrano accennare al fenomeno, anzi, sembrano confermare che accelerazione e resistenza non sono correlate, mi dici cortesemente dove leggi qualcosa di utile in merito al nostro argomento ?

P.S. : quando dicevo di specificare velocità subsoniche è perché se leggi a pag. 32 la figura 4.4 si capisce che in vicinanza della velocità del suono le cose cambiano (velocità, non accelerazione, che non ho mai visto associata alla resistenza), sopra 0.8 match il coefficiente di resistenza parassita è una curva strana (fenomeno di compressibilità, ma non riguarda i ns. ulm).


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Arturo (sesterzio) il 30 Gennaio 2014, 11:09:14
Grazie.
Ora mi leggo con calma le 138 pagine del capitolo 4 del Fixed Wing Performance Flight Test Manual destinato ai piloti del U.S. Naval Test Pilot School che provano i jet.

... provano i jet ???
Chi sa se gli stessi parametri sono significativi anche alle nostre velocità e sui nostri mezzi ... vedremo di capirci qualche cosa.
Comunque un testo interessante.

Tornando invece a noi ricordiamoci che l'effetto del "assetto-potenza" è anche quello di arrivare a livellare l'aereo con la potenza impostata per la salita.
DOPO aver livellato si riduce motore, poi si trimma (e poi si ripetono motore e trim).
Questo ti porta ad inserirti nel volo livellato ad una velocità leggermente superiore a quella che sarà poi la velocità di crociera.
Se quindi anche per i nostri aerei dovesse esserci un effetto di "trascinamento" lo si ottiene anche con una normale salita evitando di salire di più per poi livellare "in discesa".
Forse sarà anche per questo che la tecnica è quella descritta.

Ci risentiamo dopo che avrò letto un po' (ma sii paziente).
ciao Arturo


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 30 Gennaio 2014, 11:30:05
A pag. 69-70 è descritta una "tecnica" per ottenere in modo "efficiente" le misurazioni necessarie alla determinazione dei numeri di Reynolds, un suggerimento "pratico" per ottenere una "stabilizzazione più rapida" delle velocità. Non ci vedo proprio nulla che possa essere ricondotto al fenomeno di cui sopra, semmai il contrario.
Del resto la figura 4.3 a pag. 31 è chiara (per le nostre velocità), la resistenza è funzione della velocità, nessun "salto" particolare in funzione del segno dell'accelerazione. Al punto di  minima resistenza totale ci si arriva sia da destra che da sinistra (della curva). L'ipotesi che la velocità di minima resistenza non sia raggiungibile dal basso è il caso ipotetico che facevo sopra, ma qui parliamo di velocità certamente ottenibili a regimi normali anche semplicemente dando motore in livellato.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 30 Gennaio 2014, 11:55:04
come dicevo, non e' necessario che ci crediate. quando vi capita, chiedete a un pilota collaudatore.

io questo fenomeno lo conosco bene e ci ho fatto dentro dozzine di ore. ma so che ci sono piloti che non si rendono affatto conto di assetti e prestazioni, mettono dentro una certa potenza e via. sara' che nei viaggi lunghi di certe cose te ne accorgi per forza




Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 30 Gennaio 2014, 12:00:35
Visto che avevo ragione a non volerne discutere?  :D :D :D :D



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 30 Gennaio 2014, 12:09:55
il bello e' che dovrebbe essere evidente a chiunque che ha volato almeno un po che e' perfettamente possibile, con lo stesso set di potenza, volare con assetti e prestazioni differenti.

infatti quando ho menzionato il secondo regime la risposta e' stata  "aha ma quello e' diverso" :D

e dal secondo regime l'aereo esce da solo, no? o bisogna aggiungere un bel po di potenza e poi toh, l'aereo vola piu' veloce.

Visto che avevo ragione a non volerne discutere?  :D :D :D :D




Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: T7mix il 30 Gennaio 2014, 12:21:15
A quanto pare la pubblicazione di parte dei test del Mil ha sortito l'effetto di creare un bell'argomento di discussione interessante,nemmeno io ci credevo ma poi con Silvio Lando lo ho provato di persona io davanti lui dietro io al max riuscivo a fare  i 300 costanti in livellato a 27 con 5350 in quanto quando livellavo la manina non era all'altezza poi lo faceva lui da dietro e manteneva 320 volando alla stessa quota e nella stessa direzione con una differenza temporale di 3/4 minuti. questo per dire che al di la della tecnica serve anche e soprattuto la sensibilità., basta un nulla per far scadere la velocità senza possibilità di riacquistarla,chi per esempio non riesce a tenere in volo la quota  può scordassi di trarre vantaggi da questa tecnica anche i 10 piedi a salire fanno la differenza


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 30 Gennaio 2014, 14:40:37
Citazione
il bello e' che dovrebbe essere evidente a chiunque che ha volato almeno un po che e' perfettamente possibile, con lo stesso set di potenza, volare con assetti e prestazioni differenti.

infatti quando ho menzionato il secondo regime la risposta e' stata  "aha ma quello e' diverso"  

e dal secondo regime l'aereo esce da solo, no? o bisogna aggiungere un bel po di potenza e poi toh, l'aereo vola piu' veloce.
GM, non mischiare le carte in tavola. Il secondo regime è citato in tutti i testi di aeronautica, descritto, analizzato, ci sono grafici e tabelle, è in linea con i principi noti, nessuno lo mette in dubbio, succede “sempre” a parità di condizioni, su qualunque mezzo e non c’è bisogno di aprire nessun 3d con “misterioso” nel titolo. E’ trattato proprio perché è il regime nel quale il comportamento del mezzo è diversi da quello del regime normale, lo puoi ricavare anche matematicamente senza aver portato nessun aereo, esistono centinaia di testi e riscontri.
Qui non state parlando di secondo regime, si è molto lontani da quegli assetti, state dicendo che a parità di set di potenza (rpm/map identici) esistono più assetti possibili in volo livellato, che danno luogo a prestazioni drasticamente diverse. E’ questo che lascia perplessi e per il quale si vorrebbe capire i motivi.
Questo effetto (o tecnica che sia) non è descritto, nemmeno accennato, in nessun libro, manuale, diagramma, grafico, dispensa o articolo che abbia mai letto, in italiano o inglese, scientifico o di pilotaggio. Nessun manuale di volo che abbia letto riporta la cosa; per un dato set di potenza/peso la velocità indicata dal produttore in livellato è una, a parità di quota, densità etc… nessun accenno a cambiamenti in base alle velocità/assetti di partenza o arrivo, anche sul documento da te postato è così (basta vedere i grafici di prestazioni/consumo/velocità, un grafico unico senza riferimenti all’assetto). Non solo, ma in volo livellato ogni volta che ho variato l'incidenza, con il trim ad esempio, ho avuto effetti di salita/discesa e cambiamento di velocità, non mi è mai successo di continuare in livellato, alla stessa identica potenza (rpm/map), con velocità superiore.

Ti sembra poco per chiedere di avere qualche riferimento in più a sostegno di quanto affermato ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 30 Gennaio 2014, 14:46:46
Citazione
A quanto pare la pubblicazione di parte dei test del Mil ha sortito l'effetto di creare un bell'argomento di discussione interessante,nemmeno io ci credevo ma poi con Silvio Lando lo ho provato di persona io davanti lui dietro io al max riuscivo a fare  i 300 costanti in livellato a 27 con 5350 in quanto quando livellavo la manina non era all'altezza poi lo faceva lui da dietro e manteneva 320 volando alla stessa quota e nella stessa direzione con una differenza temporale di 3/4 minuti. questo per dire che al di la della tecnica serve anche e soprattuto la sensibilità., basta un nulla per far scadere la velocità senza possibilità di riacquistarla,chi per esempio non riesce a tenere in volo la quota  può scordassi di trarre vantaggi da questa tecnica anche i 10 piedi a salire fanno la differenza
L'effetto che stai descrivendo non è (o non pare) lo stesso sostenuto da crono e altri. Tu parli di una velocità "non" raggiungile dal basso, quindi un set di potenza e assetto che non sarebbe possibile ottenere a meno di non partire da una data condizione. GM e gli altri parlano della classica velocità di crociera, assetti che fanno parte del volo normale a potenze normali, quindi perfettamente ottenibili senza dover partire da velocità superiori.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: polatof il 30 Gennaio 2014, 15:03:31
infatti i collaudatori conoscono bene questo fenomeno e questa tecnica che si chiama "anchoring"


a seste'

la mia non e' una teoria

e' un fenomeno osservabile e ripetibile a piacere.

ora so anche  perche'.

se tu non ci credi, mica ti devo forzare a crederci.


Come dicevo, la prova sperimentale dovrebbe convincere. Anche a me sembra, di primo acchito, che esista il fenomeno, almeno nel breve periodo. Non ho mai indagato con accanimento scientifico.
Anzi, mi sembra che ci sia anche con l'automobile un fenomeno analogo.

Detto ciò, però, mi risulta che la FISICA non ammette del tutto questa possibilità. O si sconfina nel concetto del moto perpetuo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: T7mix il 30 Gennaio 2014, 15:34:50
Hai ragione Flak io ho riportato di semplicemente una mia esperienza e non so se sia   assimilibile a quanto riportano altri


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 30 Gennaio 2014, 17:32:05
ma che c'entra il moto perpetuo? siamo d'accordo o no che e' possibile avere prestazioni differenti in stato stabile con set di potenza diversi?

il fatto che voi non abbiate mai sentito parlare di anchoring non significa che questo non esista.

significa solo che voi non lo conoscete.

il fenomeno esiste e ve lo posso dimostrare quando volete.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Arturo (sesterzio) il 30 Gennaio 2014, 18:09:26
e' possibile avere prestazioni differenti in stato stabile con set di potenza diversi?

Assolutamente SI!

Quello che ho capito io si qui è che si possono avere prestazioni diverse a parità di potenza, sempre ovviamente in volo livellato.
... e questo mi risulta un filino ostico ...

Ciao Arturo


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 30 Gennaio 2014, 19:37:44
Citazione
siamo d'accordo o no che e' possibile avere prestazioni differenti in stato stabile con set di potenza diversi?
idem, in alcuni testi (stick&rudder ad esempio) ci sono interi capitoli per spiegare che dato un set di potenza e un angolo di incidenza la velocità ottenibile è solo una, a parità di traiettoria (stabile). Ovvero, a parità di traiettoria e set di potenza, l'angolo di incidenza "stabile" è solo uno, come pure la velocità (in caso contrario l'angolo di incidenza si porterebbe comunque a quello di minore resistenza e la velocità conseguente sarebbe un'altra, come pure la traiettoria risultante). Tutto ciò ovviamente a parità di aereo, peso, quota etc...

Io però non ne faccio una questione di fisica, perchè le variabili in gioco sono molte e qualcosa può sfuggire, dico solo che è strano che un fenomeno di questo tipo, ovvero che non è sufficiente livellare ma è necessario trovare l'assetto di massima efficienza nel volo livellato a quella potenza, non sia riportato a chiare lettere ovunque, a partire dalla tecnica da impiegarsi per ottenere prestazioni ottimali. Io personalmente, ripeto, non ne ho trovato traccia da nessuna parte e non ho alcun riscontro pratico (ad esempio non ho mai sentito che a 5000 rpm 26 di map la velocità in livellato è di 180Kmh ... ma anche no).


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Ragno il 30 Gennaio 2014, 19:55:33
Non ho mai sentito nominare questo fenomeno e i suoi effetti e istintivamente mi verrebbe da non crederci.
Però, pensandoci un pò su, non mi risulta impossibile immaginare a vortici/turbolenze che scompaiono sotto un certo angolo di incidenza e non si ripresentano fino al raggiungimento di un angolo maggiore di quello che è necessario raggiungere per eliminarli o smorzarli.
Un'ala stalla a un certo angolo ma una volta stallata non basta ridurre di 1 grado l'incidenza per ripristinare la portanza.
O sbaglio ????????


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 30 Gennaio 2014, 20:21:34
Mai sentito sto anchoring,puoi spiegare qualcosa?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 31 Gennaio 2014, 09:58:39
Ma le forze aerodinamiche sono quattro, se questo fenomeno e' reale significa che una forza misteriosa genera trazione. E' normale che una variazione di velocita' avvenga cambiando assetto, con la stessa potenza, ma non e' un mistero.Qui si parla, se non sbaglio, di mantenere una crociera superiore COSTANTE partendo da un assetto iniziale. In realta', io credo, se livello dopo un'affondata, ho acquisito maggiore velocita', ma prima o poi, la resistenza si fara' sentire e l'aereo si mettera' alla sua velocita' -crociera. Se vengo dal basso, livello dopo la salita, l'aereo accelera, per fortuna, per effetto della trazione  ed arrivera' alla crociera. Insomma, quello che varia e' il tempo prima che le forze aerodinamiche si facciano sentire. E questo  dovrebbe dipendere dall'effcienza aerodinamica del mezzo, non da misteriose forze. Con un mill. Ma anche il mio, una impercettibile picchiata mi genera piu' velocita', ma non c'entra, e la mantengo poi in livellato, vero, ma quell'aumento di velocita', sebbene prolungato, non dovrebbe restare costante. Il motore e' lo stesso, l'elica pure, e le forze sono quelle. La finezza aerodinamica dovrebbe darci questa sensazione..

PS. Ieri ho filato con 4600 e 25 di map a 280km/h ma avevo 40 km/h in coda costanti.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 31 Gennaio 2014, 10:32:09
come ho gia' detto, e' un fenomeno conosciuto a gente che ha studiato e a gente che ha la mano fina.


suppongo gli zappatori di cloche non si rendano conto del fenomeno.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 31 Gennaio 2014, 10:57:21
 Vero, studiare prima di tutto sui banchi di scuola. Poi e' proprio la mano fina, ma anche il cervello, che ti fa capire che l'aumento di velocita' dipende da un impercettibile variazione di assetto grazie anche all'aerodinamica. Poi ci sono gli zappatori che interpretano male cio' che leggono, non e' un mistero, e siamo costretti ad affidarci ai misteri. Perche' si parla di un mistero.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: ClaF il 31 Gennaio 2014, 11:01:44
come ho gia' detto, e' un fenomeno conosciuto a gente che ha studiato e a gente che ha la mano fina.


suppongo gli zappatori di cloche non si rendano conto del fenomeno.

Ti metti a fare esoterismo aeronautico snobistico? E' contro la tua filosofia... Ora spieghi a tutti cos'è 'sto anchoring, te la sei cercata :D :D :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 31 Gennaio 2014, 11:08:44
l'ho gia' spiegato. la resistenza di interferenza e' minore in decelerazione che in accelerazione, ergo puoi raggiungere una velocita' stabilizzata piu' alta se ci arrivi dall'alto che non dal basso

quando senti jack fattelo spiegare meglio da lui.


come ho gia' detto, e' un fenomeno conosciuto a gente che ha studiato e a gente che ha la mano fina.


suppongo gli zappatori di cloche non si rendano conto del fenomeno.

Ti metti a fare esoterismo aeronautico snobistico? E' contro la tua filosofia... Ora spieghi a tutti cos'è 'sto anchoring, te la sei cercata :D :D :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 31 Gennaio 2014, 11:45:22
Citazione
come ho gia' detto, e' un fenomeno conosciuto a gente che ha studiato e a gente che ha la mano fina.

suppongo gli zappatori di cloche non si rendano conto del fenomeno.

Siamo infine giunti alla conclusione che c’è chi può e chi non può ? un po’ povero come argomento.
Comunque se può servire ho trovato questi articoli, dove il fenomeno viene descritto come il mito del “flying it on the step” :

http://www.avweb.com/news/airman/cruise_dynamics_198041-1.html (http://www.avweb.com/news/airman/cruise_dynamics_198041-1.html)
(se ne parla in un forum dove interviene anche Rod Machado, che  non si affretta a dire che non è un mito ma è reale. Del resto nessuno degli articoli che ho letto di Rod, cercando specificatamente l’argomento, lascia anche solo intendere che ci possa essere un “assetto migliore” per ottenere più velocità a parità di potenza).

E questo :
http://www.avweb.com/news/airman/184274-1.html?redirected=1 (http://www.avweb.com/news/airman/184274-1.html?redirected=1)

In giro per forum c’è altro materiale … del resto anche su questo ora se ne parla.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 31 Gennaio 2014, 11:49:50
Citazione
la resistenza di interferenza e' minore in decelerazione che in accelerazione
E' possibile che tu abbia capito male o che si sia spiegato male ?
Si riesce a trovare un qualunque documento che associ la resistenza all'accelerazione ? Io non sono riuscito, nemmeno il manuale del collaudatore da te postato ne parla.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 31 Gennaio 2014, 11:56:30
attacco qui cosa mi ha scritto jack ieri.

08:43:58 PM) Giacomo Iannelli: Letta la discussione!
(08:44:17 PM) Giacomo Iannelli: Certo xxxxxxxxx ha sempre avuto singolari teorie del volo, quindi non ci perderei troppo tempo
(08:44:19 PM) Giacomo Iannelli: ahah
(08:45:48 PM) Giacomo Iannelli: comunque non c'è molto da spiegare, il fatto che tu dai motore per raggiungere una certa velocità fa aumentare questa resistenza di interferenza , che sale al momento in cui acceleri e per motivi "di viscosità dell'aria" rimane lì, in minima componente nei punti di intersezione tra le varie parti dell'aereo
(08:46:30 PM) Giacomo Iannelli: questo non succede in deceleazione perchè la resistenza viscosa del fuido nelle intersezioni (immaginiamoli come piccoli vortici)
(08:47:18 PM) Giacomo Iannelli: non vengono eccitati e lo strato a contatto con la superficie è più laminare, meno turbolenta
(08:47:39 PM) Giacomo Iannelli: quindi per stabilizzarli hai bisogno di meno motore
(08:47:55 PM) Giacomo Iannelli: poi digli a quello che pensa che io parli solo da .8 in su
(08:48:32 PM) Giacomo Iannelli: che c'ho diverse, ma diverse ore volate a meno di 120 km/h.....e che lui invece c'ha una cosa che va a più di .8....
(08:48:58 PM) Giacomo Iannelli: la sua elica, che sul fenomeno sopra, ha notevole contributo in accelerazione e decelerazione

magari provate a spiegarglielo voi che si sbaglia :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 31 Gennaio 2014, 12:10:48
.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: ClaF il 31 Gennaio 2014, 12:12:46

quando senti jack fattelo spiegare meglio da lui.



Bravo, te la cavi così? :D :D
Io la volevo spiegata da te :)

Comunque, visto che ci legge, grazie Jack per lo stralcio di chat, e penso sarebbe interessante approfondire su VFRMag... :)



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 31 Gennaio 2014, 12:21:46
Ma come spesso avviene, il problema non e' in chi ha tanta esperienza e fornisce una corretta e precisa spiegazione del fenomeno, ma, semmai, in chi interpreta in maniera non troppo corretta quelle spiegazioni. infatti si legge che la resistenza di interferenza  e' minore in decelerazione che in accelerazione, con spiegazioni precise. Ma pensare poi che questa minore resistenza si trasformi  in maggiore trazionecon maggiore velocita' stabilizzata e costante e' un'interpretazione, forse.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 31 Gennaio 2014, 13:25:16
(http://static2.wikia.nocookie.net/__cb20130823003533/mlp/images/d/d4/Injured_player_eating_popcorn.gif)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 31 Gennaio 2014, 13:38:23
parlane con jack, sono sicuro riuscirai a convincerlo


Ma come spesso avviene, il problema non e' in chi ha tanta esperienza e fornisce una corretta e precisa spiegazione del fenomeno, ma, semmai, in chi interpreta in maniera non troppo corretta quelle spiegazioni. infatti si legge che la resistenza di interferenza  e' minore in decelerazione che in accelerazione, con spiegazioni precise. Ma pensare poi che questa minore resistenza si trasformi  in maggiore trazionecon maggiore velocita' stabilizzata e costante e' un'interpretazione, forse.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 31 Gennaio 2014, 14:01:10
ma ne prendo atto e non discuto. Se dopo un'affondata ed il normale incremento di velocità, la crociera STABILIZZATA e COSTANTE, quindi per tutta la durata del volo per intenderci, passa da 230 a, non so, 240 o 250 km/h tanto meglio. Lo proverò certamente, meglio ancora ed un onore farlo con esperti.Non si finisce mai di imparare.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: claudiotar il 31 Gennaio 2014, 14:47:20
GM, non mischiare le carte in tavola. Il secondo regime è citato in tutti i testi di aeronautica, [...]. Qui non state parlando di secondo regime [...]. Questo effetto (o tecnica che sia) non è descritto, nemmeno accennato, in nessun libro, manuale, diagramma, grafico, dispensa [...]. Ti sembra poco per chiedere di avere qualche riferimento in più a sostegno di quanto affermato ?
Mi associo alle richieste di Flak. Il fenomeno non ha alcun riscontro scientifico.

Dai miei semplici test al simulatore, ho ottenuto questi risultati. Con parametri fissati, l'aereo ha velocità 200 km/h. Partendo da 180 km/h, entro pochi secondi l'aereo raggiunge i 190km/h e entro parecchio tempo (5-10 minuti) raggiunge i 198 km/h. Viceversa, partendo da 220 km/h si arriva presto a 210 km/h e molto più tardi a 202 km/h. L'effetto descritto quindi è molto probabilmente una semplice mancanza di pazienza del pilota.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 31 Gennaio 2014, 14:56:34
che simulatore


GM, non mischiare le carte in tavola. Il secondo regime è citato in tutti i testi di aeronautica, [...]. Qui non state parlando di secondo regime [...]. Questo effetto (o tecnica che sia) non è descritto, nemmeno accennato, in nessun libro, manuale, diagramma, grafico, dispensa [...]. Ti sembra poco per chiedere di avere qualche riferimento in più a sostegno di quanto affermato ?
Mi associo alle richieste di Flak. Il fenomeno non ha alcun riscontro scientifico.

Dai miei semplici test al simulatore, ho ottenuto questi risultati. Con parametri fissati, l'aereo ha velocità 200 km/h. Partendo da 180 km/h, entro pochi secondi l'aereo raggiunge i 190km/h e entro parecchio tempo (5-10 minuti) raggiunge i 198 km/h. Viceversa, partendo da 220 km/h si arriva presto a 210 km/h e molto più tardi a 202 km/h. L'effetto descritto quindi è molto probabilmente una semplice mancanza di pazienza del pilota.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 31 Gennaio 2014, 14:59:25
Ho trovato questo:

RESISTENZA DI INTERFERENZA

E’ un fenomeno che avviene quando due o più correnti si incontrano o interagiscono interferendo reciprocamente, questo fenomeno indesiderato produce un ulteriore elemento sgradevole per il volo, un esempio pratico può essere quello relativo alla zona di attacco tra le ali e la fusoliera, in quel punto infatti si può generare questo disturbo che si somma alle varie componenti di resistenza.

Non riesco a capire perchè  questa resistenza è minore se l'aereo viene portato in livellato  in decelerazione.

Questa resistenza è sicuramente diversa a pari velocità ma con assetti diversi,salita accelerata e discesa decelerata ma quando si livella,dai due casi,l'aereo si trova nella stessa identica posizione per cui la resistenza dovrebbe essere identica ( penso io).
Boh non so.

Altra cosa,ammesso che ci sia una diminuizione di questa resistenza di interferanza,che tra le varie resistenze non è la peggiore,effettivamente le prestazioni dovrebbero migliorare ma in maniera irrisoria in quanto l'incremento di velocità porta ad un incremento delle altre resistenze. 
 


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 31 Gennaio 2014, 15:02:00
ce l'hai un aereo? vai e prova. vedrai che il fenomeno esiste e non e' affatto irrisorio, specialmente con ala alta controventata



Ho trovato questo:

RESISTENZA DI INTERFERENZA

E’ un fenomeno che avviene quando due o più correnti si incontrano o interagiscono interferendo reciprocamente, questo fenomeno indesiderato produce un ulteriore elemento sgradevole per il volo, un esempio pratico può essere quello relativo alla zona di attacco tra le ali e la fusoliera, in quel punto infatti si può generare questo disturbo che si somma alle varie componenti di resistenza.

Non riesco a capire perchè  questa resistenza è minore se l'aereo viene portato in livellato  in decelerazione.

Questa resistenza è sicuramente diversa a pari velocità ma con assetti diversi,salita accelerata e discesa decelerata ma quando si livella,dai due casi,l'aereo si trova nella stessa identica posizione per cui la resistenza dovrebbe essere identica ( penso io).
Boh non so.

Altra cosa,ammesso che ci sia una diminuizione di questa resistenza di interferanza,che tra le varie resistenze non è la peggiore,effettivamente le prestazioni dovrebbero migliorare ma in maniera irrisoria in quanto l'incremento di velocità porta ad un incremento delle altre resistenze.  ::) ::) ::)
  


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 31 Gennaio 2014, 15:14:02
Bene proverò.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 31 Gennaio 2014, 17:58:20
Si, proviamo, ma cosa esattamente ?

Io avrei un pò di domande :
Si parla di accelerazione/decellerazione, ma quanto deve essere ? Va bene qualunque m/s2 o bisogna fare in fretta/lentamente ?
Da quale velocità a quale velocità ? Si è detto più o meno a regime di crociera ... lenta, economica, veloce ? Vale a tutti i regimi ?
Di fatto qualunque tecnica di livellamento comporta cambiamenti di velocità, dopo aver messo il muso a picchiare tempo qualche secondo la velocità sale e poi riscende prima di stabilizzare la quota, bisogna fare attenzione a non non far salire la velocità ?
Le rilevazioni come le facciamo ? Quanto sopra vuol dire che in pratica nessun dato di velocità a certi regimi è attendibile, dal momento che di cambiamenti di velocità precedenti, con vari gradi di accelerazione, ce ne possono essere stati parecchi ?

Forse è meglio se qualcuno posta l’esatta procedura nel dettaglio.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 31 Gennaio 2014, 18:26:04
... e giusto per capire meglio, dal momento che a me, come a tutti, un guadagno di 10-15Kmh sarebbe ottimo anche per il portafoglio (a quelle velocità un risparmio di un paio di litri/ora, a spanne), è corretto esprimere tale fenomeno nei termini seguenti ? :

Lo stesso aereo con elica a passo fisso, identico peso, quota e condizioni ambientali, allo stesso set di potenza (map/rpm) può volare livellato a diverse velocità, costanti e mantenibili a tempo indefinito, in base a come è arrivato a tale velocità di crociera, se accelerando o decelerando.
Quindi un ulm medio, senza particolari requisiti aerodinamici, potrebbe trovarsi a volare indifferentemente a 170Kmh o a 185Khm costanti e livellato, applicando la stessa potenza e con gli stessi consumi, avendo precedentemente adottato diverse tecniche di livellamento.

Corretto ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 31 Gennaio 2014, 20:28:32
Citazione
Dai miei semplici test al simulatore, ho ottenuto questi risultati. Con parametri fissati, l'aereo ha velocità 200 km/h. Partendo da 180 km/h, entro pochi secondi l'aereo raggiunge i 190km/h e entro parecchio tempo (5-10 minuti) raggiunge i 198 km/h. Viceversa, partendo da 220 km/h si arriva presto a 210 km/h e molto più tardi a 202 km/h. L'effetto descritto quindi è molto probabilmente una semplice mancanza di pazienza del pilota.

Quello che dici tornerebbe con un articolo che ho trovato in merito al (così lo chiama) "mito del flying on the step". Riporto la prova evidenziando le parti essenziali :

We took off and flew south from Midway over the farmlands and the demo began. Joe explained that we were going to conduct the cruise tests at 3,500 feet MSL and so when he climbed through that altitude, I asked about the deviation. "Oh," he explained, "that's part of getting the airplane on the step." We leveled at 3,800 MSL and Joe reduced the power to the cruise setting and immediately began a descent to 3,500 feet. At 3,500, he leveled off and asked me to note indicated airspeed. That done, he reduced power and descended to 2,000 feet. After Joe established cruise configuration at 2,000, he pushed the throttle in, raised the nose, and began another climb to 3,500. This time, at exactly 3,500 feet MSL, Joe pulled the power back to the cruise setting and pushed the nose over to the level attitude. When he pointed out that the indicated airspeed was now about 10 miles per hour slower than in the first test, I saw the fallacy of the "getting it on the step" theory.

It's simple physics. Joe did everything the same — almost — in each test. Each time, at the top of his climb, he reduced the power to the cruise setting, and therein lies the problem. In order for an aircraft to accelerate from the speed at which it is currently flying, there must be an excess of power — or some other force — above the power required to keep it in level flight. In the first test, Joe used the acceleration of gravity to get the airplane up to speed after he had reduced the power. Remember the dive to altitude? In the second test, there just was not enough excess power to accelerate the airplane to cruise speed. Oh, to be sure, it would have slowly gained speed, but it would have been a long, drawn-out process.

For just about any airspeed you pick, there will be two power settings that will accomplish that speed — one for a high drag/high angle of attack configuration and one for low drag/low angle of attack. Reducing power to cruise speed before achieving cruise performance will put you square in the first group!

We did the test a third time. This time we climbed to 3,500 feet and pushed the nose over to level attitude. We adjusted the pitch attitude and trimmed the elevator as the airplane accelerated. Finally, when the airplane had reached cruise speed, we reduced the power to the cruise setting, and, voilà, we were at the same speed we had accomplished by "getting it on the step!"


Cioè in pratica, secondo l'articolista sarebbe semplicemente una questione di "tempo"; partendo da una velocità inferiore, alto AoA e alta resistenza, la potenza disponibile [P.S. : quella impostata per la crociera, non la massima, appena sufficiente quindi per raggiungere la velocità voluta] può comportare un lunghissimo tempo per raggiungere la velocità finale; partendo da una velocità superiore, basso AoA e bassa resistenza, questo tempo si riduce drasticamente (del resto tutti sappiamo che anche in auto un conto è passare da 100Kmh a 150Kmh, con un motore non molto brillante, un conto il contrario).
Devo ammettere, a costo di essere tacciato di lesa maestà, che questa versione del fenomeno, per ampie differenze di velocità come quelle dette da crono, mi convince più di altre (oltre a quella di jack, ho letto su altri siti spiegazioni diverse da parte di professionisti); mi convince anche nell'ipotesi che alla fine si guadagni qualcosa, se il processo di accelerazione è lentissimo nell'ultima parte e/o se un pò di turbolenza tende ad opporsi ulteriormente ad accelerazioni di minima entità. Parlo a titolo personale, del resto sono una zappatore.

GM, quando dici di aver fatto le prove ... hai aspettato una decina di minuti prima di trarre le conclusioni ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 31 Gennaio 2014, 20:53:24
non mi piace volare da solo, quindi ho in genere un copilota con me. e in genere volano loro


quindi ho passato ore intere a velocita' di crociera inferiori di 10-15kmh a quelle che avrei ottenuto io con lo stesso set di potenza.

puoi aspettare quanto vuoi ma l'aereo sta seduto la a quella velocita'. un filino di muso giu, ma proprio un filino, acceleri, e stabilizzi, e guadagni quanto ho detto.

provare per credere.

puo essere che flying on the step sia una errata interpretazione di quello che jack chiama anchoring.
testa in aria calma e vedrai che il fenomeno esiste.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: OOAVA il 31 Gennaio 2014, 21:09:52
mah..il mitico BARRY SCHIFF  fra i suoi innumerevoli scritti ne aveva scritto uno anche su questo mito e arrivava alla conclusione che , per l appunto, era un mito.
dato che l ha vista giusta su decine per  dire centinaia di altre "issues" mi affido alle sue conclusioni, anche perché  le mie esperienze personali  confermano le sue conclusioni


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 31 Gennaio 2014, 21:22:32
Beh ... una cosa è certa : il test al simulatore di claudiotar è molto interessante se non altro per condurre i test.
Ci sono infatti due sole possiblità :
a) Il simulatore prevede nel modello anche la resistenza di interferenza e tutto ciò che riguarda il fenomeno (dubito). In questo caso sappiamo che il fenomeno è legato solo al tempo e amen.
b) il simulatore non simula il fenomeno perchè nel modello non c'è una resistenza di interferenza o ciò che lo causa nella realtà. In questo caso però sappiamo che anche semplicemente applicando le forze elementari il tempo per arrivare alla stessa velocità, partendo dal basso e dall'alto, è dell'ordine di molti minuti (nella prova simulata nemmeno ci si arriva dopo 5-10 minuti).

Per cui la prova va condotta con molta, molta pazienza.
Ragionando sul fatto che all'avvicinarsi della velocità massima l'accelerazione decresce esponenzialmente ... forse con aerei particolarmente resistenti (come quelli con ala controventata, di solito non proprio dei missili) le due velocità potrebbero toccarsi (anche in assenza del fenomeno) in un tempo molto lontano.

Con questo non voglio dire che  non possano esservi configurazioni one-way di portanza/resistenza dovuti ai fenomeni di turbolenza citati da jack, dico solo che 10-15Kmh (su 170) mi sembrano una enormità per essere spiegati così, e credo che in quel caso sarebbero divulgati nei corsi di volo anche basici.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 31 Gennaio 2014, 21:40:47
Aspetta,quando vado di fretta faccio esattamente quello che dici però trimmo l'aereo col vario leggermente a scendere,perdo 100-150 piedi in 3-4 minuti,poi do una botta a cabrare  riprendo quota livello e ripeto l'operazione.
Io ho--- l'impressione--- che così ho una velocità media maggiore (quando sto con un pelo a scendere l'aereo è veramente veloce)  ma non so se sia veramente più veloce.
Mhh mo faccio una prova cronometro il tempo impiegato su una distanza con il metodo su detto e volando a quota costante ovviamente una volta impostata map e passo elica questi----non si toccano più---


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 01 Febbraio 2014, 00:04:19
Qui un documento aopa sull'argomento,  o meglio, quello che viene descritto come mito :  http://www.aopa.org/News-and-Video/All-News/1998/January/1/New-Pilot-(2).aspx (http://www.aopa.org/News-and-Video/All-News/1998/January/1/New-Pilot-(2).aspx)

Cercate 'the step'. Interessante la parte relativa alle ricerche USAF.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: goknoll il 01 Febbraio 2014, 11:12:14
Anni fa feci il passaggio sul P96. L' istruttore (e proprietario dell' aereo ) mi disse:
per sfruttare al massimo il rapporto giri motore/velocitá dovevo, alla fine della salita, buttare giú il muso appena un pó, cosí l'aereo scendendo accelerava per poi rimettersi  in livellato. Con gli stessi giri si guadagnavano ca. 5 km/h.
La mia spiegazione era che diminuendo l'assetto l'aereo accelera, ed aumentando la velocitá aumenta anche la portanza.

Gottfried


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Jack il 01 Febbraio 2014, 13:52:21
Non sò se avete presente quella vecchia pubblicità del Jack Daniel's di qualche anno fa. Quella in cui la bottiglia entra nella stanza del Wiskey, chiedendo se fosse pronto all'imbottigliamento...e lui si rimette a dormire perchè ancora era passato troppo poco tempo...ecco, più o meno mi sento come quel Wiskey, e anche io, come lui, mi rimetterò a dormire dopo questo intervento.

Se non fosse che quel "bricconcello" del Crono (anzi ora vedo che sei il Com.te Crono...ma penso di aver capito il perchè del cambio...;) ) mi ha buttato tra i leoni, volente o nolente, e allora ho pensato fosse bene spiegare la cosa, sempre che abbia un senso saperne il motivo profondo.

Infatti, mettetevi l'anima in pace sul fatto che possiate non conoscere un fenomeno, una tecnica o un fenomeno aerodinamico.

Io, che vivo di tecniche e innovazioni, continuo a scoprirne di nuove, o di vecchie che non conoscevo....quotidianamente.

Sappiate anche che il sapere perchè un fenomeno esiste, a meno che non facciate il mio lavoro, non vi serve a niente. Serve sapere che esiste.

E questo, se lo provate con "mano fina", esiste un pò su ogni velivolo.

Altra cosa: L'aerodinamica, non è una scienza che si può sempre legare a severe e precise leggi matematiche, che tornano a conti pari....in aerodinamica MOLTO SPESSO, le divisioni vengono "col resto". I più colti sapranno che le equazioni di Navier-Stokes (alla base del motivo per cui i vostri aerei volano), non sono mai state risolte, forse non lo saranno mai, ma solo approssimate.

Quindi dimenticate di riprodurre il fenomeno con simulatori, calcolatrici, pallottolieri....

Ora, resistenze o non resistenze...queste resistenze, siamo d'accordo su questo, che siano vorticini, vorticioni o uragani, a un certo punto, fanno "smettere il nostro aereo di accelerare"...quindi ci sembra che raggiunta una certa velocità quella rimanga fissa per un certo regime di motore. In verità alla vera velocità corrispondente a quel regime , non ci arriverete mai. Chi conosce il concetto matematico di limite, penso possa capire al volo.

Questa componente della resistenza, in pratica rimane lì, vi ferma un pò prima...anche perchè, il rateo di avvicinimento alla velocità corrispondente al vostro regime motore, diminuisce sempre di più via via che vi ci avvicinate, tanto da  non raggiungerlo mai!

Se invece diminuite l'angolo di attacco, scendendo un pò, aumentando la velocità per poi lasciar rallentare il velivolo "da sopra", la resistenza riporterà l'aereo al suo stato di "vero equilibrio" cioè ad una velocità più alta di quella che avevate osservato prima. Niente di più.

Ora, sinceramente, a voi serve capire che dipende da vortici insidiosi che disturbano lo starto limite in corrispondenza dell'attaccatura di ali, controventature, vitarelle etc, che dipende anche dal concetto di viscosità?
Vi serve capire che la velocità massima, a causa della forma che ha la curva delle resistenze è un concetto "asintotico", che quindi non può mai essere raggiunto (se non appunto con una leggera affondata, sfruttando la gravità...).

Secondo me no. Secondo me rischiate di entrare in gineprai da cui si esce spesso con idee sbagliate. Uno dei motivi per cui non scrivo sui forum. ;)

Sappiate che, può anche darsi che certi concetti non li abbiate mai sentiti, che c'è una minima possibilità che non siate edotti su TUTTO....sappiate che "stick and rudder" è un libretto carino, ma che nell'erudire Test Pilots e Flight Test Engineers, nonchè progettisti di aerei, esso non viene nemmeno citato.

Insomma, non vorrei che pensaste che in ogni attività che fate dovete avere conoscenze da professionisti ( in verità qui stiamo parlando di un tipo di edeucazione che viene data solo a certi tipi di professionisti, il 95% di chi cola per lavoro non ha idea di quello di cui parlo...ma semplicemente perchè non ne ha bisogno..).

Divertitevi a volare, e ammazzatevi meno di seghe mentali, che poi creano i miti falsi e pericolosi e le prove in volo più disparate.

Questo da uno che ha volato 107 "Types" differenti, non per chè è figo, ma perchè gli serve per lavoro, dai 30km/h a Mach 2.2. E dimenticatevi anche che ci sia un'aerotecnica del "pilota da Caccia" e una del "pilota di club". E sempre la solita minestra. :)

Un salutone, pensate a divertirvi!

Jack


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: ClaF il 01 Febbraio 2014, 14:12:07
GIEEEEEEEEK! :) :) :)
Comunque era Macallan... Non confondiamo il sacro Jack Daniel's con un volgare scotch single malt.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 01 Febbraio 2014, 14:58:30
Citazione
I più colti sapranno che le equazioni di Navier-Stokes (alla base del motivo per cui i vostri aerei volano), non sono mai state risolte, forse non lo saranno mai, ma solo approssimate.
I meno colti (io per primo, non per nulla son stato a leggere senza intervenire) hanno sentito un paio di giorni fa la notizia di un ricercatore kazako (o giù di lì) il quale afferma di aver trovato LA soluzione alle equazioni di Navier-Stokes e di aver anche pubblicato un trattato sull'argomento. unico problema: il tipo non spiaccica una parola d'inglese e la pubblicazione è in russo, quindi bisognerà attendere la traduzione in inglese (unica lingua scientifica accettata) per potergli assegnare il milione di dollari in palio per chi sia in grado di risolvere queste equazioni.
Flak, se ti sbrighi forse fai in tempo ad aggiudicartelo tu!  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 01 Febbraio 2014, 15:08:06
Citazione
Ora, resistenze o non resistenze...queste resistenze, siamo d'accordo su questo, che siano vorticini, vorticioni o uragani, a un certo punto, fanno "smettere il nostro aereo di accelerare"...quindi ci sembra che raggiunta una certa velocità quella rimanga fissa per un certo regime di motore. In verità alla vera velocità corrispondente a quel regime , non ci arriverete mai. Chi conosce il concetto matematico di limite, penso possa capire al volo.
Jack, molti qui conoscono perfettamente il concetto di limite e di "asintodico", che non è un esclusivo appannaggio della teoria e pratica del volo ma di molti altri campi della fisica e della matematica. E forse sarebbe bastato questo per chiarire ciò di cui stiamo parlando, che poi è esattamento quello che è stato detto qualche post sopra, senza ricorrere a nessun tipo di matematica avanzata, riportando il fenomeno a cose che fanno parte del bagaglio culturale, e dell'esperienza, dei più.
Tuttavia, se si viene su un forum di piloti, zappatori o meno (qui non mi riferisco ad espressioni usate da te), dicendo che si vola a 15Kmh orari in più basta sapere come fare, la questione non è più fisica teorica, e nemmeno di seghe mentali (espressione davvero infelice) ma è pratica quotidiana, perchè per ottenere 15Kmh in più c'è gente che cambia l'elica, alle volte anche l'aereo;
non solo, ma a che fare con la fiducia che si ripone nella propria conoscenza di certi aspetti del volo, perchè la resistenza di interferenza si studia al corso basico del vds, ed una cosa così enorme lascia il dubbio che allora tutto possa essere messo in discussione, con buona pace proprio del principio della consapevolezza delle situazioni in cui ci si trova in volo. E qui mi pare che si è partiti da una rivoluzione della teoria del volo per arrivare ad una cosa che si poteva spiegare in due righe due, oltretutto molto discussa da decenni.
Per questo in tutta sincerità ti dico che questa visione del gruppetto di pilotini che devono sapere fino ad un certo punto, o anche no visto che tanto a certe cose non ci arriverebbero comunque, su questo argomento, lascia veramente perplessi, oltre che l'amaro in bocca.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 01 Febbraio 2014, 15:13:08
Prima di leggere l’intervento di jack, vista la meteo da schifo, avevo  speso un pò di tempo per tradurre l’articolo di aopa di cui sopra, a beneficio di chi “mastica” poco l’inglese. L’articolo è scritto da W.K. Kershner, considerato un personaggio autorevole nel mondo del volo. E’ in una sezione dedicata ai “miti” in aeronautica.
(ho avuto difficoltà con un paio di espressioni, delle quali non ho trovato traduzioni certe, tipo “crancking the flap”, che ho tradotto con “abbassare i flap” … niente che faccia la differenza comunque).

Magari può servire per avere qualche elemento in più sull’argomento.
---
“The Step”
Per 52 anni ho cercato questa sfuggente super condizione, ma non sono stato in grado di trovarla in nessun aereo, jet o a elica (accetterò lettere circa questo).
Quando lavoravo alla Piper a Lock Haven, Pennsylvania, gli aerei in attesa di consegna dovevano essere volati ogni 30 giorni. Così, nei pomeriggi (a volte dopo una intera giornata di volo), afferravo qualche chiave nell’ufficio operazioni e volavo Pawnees, Super Cubs, Comanches, Twin Comanches e Aztecs. Prima di farlo, chiamavo quella martire di mia moglie e gli dicevo “devo volare fino a tardi questo pomeriggio”.  
Decisi che questo sarebbe stato un momento ideale per trovare o meno “the step” [il fenomeno che stiamo dibattendo, nota mia], così mi dotai di un cronometro affidabile e Il grande, scientifico, esperimento di aerodinamica ebbe inizio con diversi aeroplani.
Provai salendo ad un paio di centinaia di piedi sopra l’altitudine scelta e affondando; provai lasciando piena potenza dopo aver livellato, fino al raggiungimento della velocità attesa (in ogni caso una procedura che ho sempre usato). Provai abbassando i flap di pochi gradi (avevo sentito che questo avrebbe permesso un cambiamento dell’assetto della fusoliera in crociera, migliorando l’aerodinamica per aumentare la velocità) l’ipotesi qui era che i progettisti non avessero  impostato correttamente il giusto angolo di incidenza, ma che il pilota potesse correggerlo agendo sui flap.
Risultò che indipendentemente dalla procedura da me usata (eccetto che per i flap, che però non mi disse nulla), ogni aeroplano si stabilizzava alla stessa specifica velocità dopo approssimativamente cinque minuti. La procedura con affondata consentiva la stabilizzazione più rapidamente, non considerando il tempo per salire ad una quota superiore a quella di crociera. La turbolenza aveva un effetto negativo sul tempo necessario alla stabilizzazione finale. Per fare un  esempio, cronometrai e verificai la velocità all’aria del Comanche mono-motore più di 40 volte.
Nel frattempo, nel 1961, stavo scrivendo il capitolo sul controllo della crociera per The Advanced Pilot's Flight Manual e volevo vedere se altre fonti potevano chiarire la teoria dello “step”; così la mossa successiva fu di chiamare il professor C.D. Perkins, coautore di Airplane Performance, Stability and Control, il libro definitivo sulle prestazioni di volo degli aerei. Il professor Perkins era nel settore aerodinamico dell’U.S. Army Air Forces Materiel Command durante la seconda guerra mondiale ed insegnò alla Princeton University dopo la guerra.
Sottoposi la questione a lui: i loro ricercatori avevano scoperto il fenomeno conosciuto come “the step” ? La sua riposta fu che l’USAAF non era stata in grado di verificare l’esistenza di una condizione di questo tipo. C’erano stati piloti di bombardieri e aerei da trasporto che avevano indicato che attraverso speciali manipolazioni dei controlli avevano ottenuto velocità di crociera cospicuamente superiori a quelle predette dai diagrammi di crociera. I militari erano molto interessati all’estensione del raggio d’impiego dei loro aeroplani ed erano abbastanza eccitati da questa possibilità. I risultati, dopo molti test, furono che lo “step” non era emerso, almeno nel campo della crociera. Scrivendo questo articolo ho contattato  piloti collaudatori ben informati in università e scuole civili e militari. Il consenso generale fu  lo stesso descritto sopra. Convenimmo che “the step” era un fattore per idrovolanti, ma questa è un’altra storia.
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Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 01 Febbraio 2014, 17:24:28
Citazione
Flak, se ti sbrighi forse fai in tempo ad aggiudicartelo tu!
Ah, non l'avevo letto. Devi aver seguito poco il 3d e sopratutto i miei interventi per attriburmi tale "riconoscimento" ... ma del resto come di dice jack non sono cose per tutti ...  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 01 Febbraio 2014, 18:33:08
non so sui vostri ma sul mio il misterioso fenomeno (che ora e' meno misterioso) fa una bella differenza, forze grazie al fatto che ha un sacco di roba all'aria e tutte le varie giunzioni sono molto sporche aerodinamicamente.

ma se vi armate di pazienza e aria calma, lo rileverete si qualunque mezzo.

vi ricordo anche che ci sono migliaia di cose che usate giornalmente che sfruttano fenomeni naturali conosciutissimi, studiatissimi, prevedibilissimi, che sono perfino "cablati" nel cervello umano ma che rimangono totalmente o parzialmente inspiegati. che so, l'inerzia per esempio. o la luce.







Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 01 Febbraio 2014, 18:40:20
Citazione
Flak, se ti sbrighi forse fai in tempo ad aggiudicartelo tu!
Ah, non l'avevo letto. Devi aver seguito poco il 3d e sopratutto i miei interventi per attriburmi tale "riconoscimento" ... ma del resto come di dice jack non sono cose per tutti ...  :D
Infatti io ho evitato accuratamente d'intervenire esponendo quel poco che so del "misterioso fenomeno"  perché già sapevo che ne sarebbe nato un topic kilometrico dove l'evidenza dei fatti, seppur accompagnata da una spiegazione tecnica proveniente da fonte autorevole, nulla avrebbero potuto contro l'incapacità di ammettere di avere torto.  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 01 Febbraio 2014, 20:50:50
Citazione
nulla avrebbero potuto contro l'incapacità di ammettere di avere torto
Avere torto o ragione ?  ???

Mariko,
ma tu hai capito o no che :

L’argomento è noto e studiato da cinquant’anni,  anche dall’USAF, e che le fonti autorevoli che puoi trovare lo descrivono come un mito, che ricorre di tanto in tanto, o parlano della crociera escludendo che tale fenomeno possa esistere;

Che su qualunque manuale, libro o pubblicazione si dice l’esatto contrario di quanto asserito, compreso il manuale postato da crono ad uso dei collaudatori militari;

Che nessuna compagnia area sfrutta tale fenomeno, nessun produttore ne parla, nessuna specifica è presente su alcun manuale di volo;

Che di questione fenomeno ne parlano alcuni, altri, piloti come i primi, non ne hanno mai sentito parlare e non lo hanno mai riscontrato (gli zappatori ovviamente).

Che quanto dice jack nell’ultimo post è praticamente quanto ipotizzato tre post sopra da me, con la differenza che l’intervento della resistenza di interferenza, per quello che leggo su autorevoli testi e da autorevoli autori, non può giustificare a mio avviso una differenza di crociera dell’entità riportata da crono (e su questo sinceramente non ho capito l’opinione di jack).

Che se fosse così macroscopico è assurdo che non sia indicato anche su testi basici, dove sono indicati fenomeni che hanno una incidenza sul volo 10 volte inferiore, impossibile poi che non sia indicato nemmeno sui manuali e i testi avanzati, dove si indicano i FATTORI che condizionano la rilevazione PRECISA della velocità di crociera, non agli zappatori, ma ai collaudatori militari.

Che la resistenza di interferenza è studiata, analizzata e descritta nel dettaglio, compreso il valore che provoca un singolo elemento (questi ve li andate a cercare, tanto mi pare che postare cose non serva a nulla), e che su questi studi un fenomeno così macroscopico non è mai descritto, non solo, ma è chiaramente descritto che essa cresce al crescere della velocità, come tutte le altre resistenze, mentre qui decrescerebbe tanto quanto l’aumento di tutta la resistenza globale.

Mi sa che non l’hai capito, altrimenti non parleresti di torto o ragione, ma ti porresti il problema di capire cosa c’è sotto una questione così strana e proveresti a darti una spiegazione a qualcuno dei punti sopra indicati.
Chiedere di vedere una qualunque pubblicazione, autorevole o meno, che parli del fenomeno o che ne ipotizzi l'esistenza poi sembra tabù .. io l'ho cercato dappertutto, senza successo, nessuno che si sia degnato di fare una ricerca eh ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 01 Febbraio 2014, 20:51:52
Se vabbè... gratta gratta che ti passa!  :D :D :D :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 01 Febbraio 2014, 20:55:03
Se vabbè... gratta gratta che ti passa!  :D :D :D :D
Anzi no ... edit

Come moderatore qualcosa da dire ce l'ho, il post di cui sopra è offensivo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 01 Febbraio 2014, 21:04:51
vorrei comunque ricordare che fior di testi e credo tutte le scuole continuano a propalare la bufala secondo la quale gli aerei volano per via di bernoulli.

e che se c'e' un settore cristallizzato su concetti falsi, obsoleti, distorti, questo e' l'aviazione. basta vedere la storia dei 178 secondi, o il "rivoluzionario" LOP

credo che i liners abbiano una resistenza di interferenza assai minore del mio flash. sospetto anche che come i liners vengano operati la cosa sia irrilevante.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 01 Febbraio 2014, 21:10:58
Comunque sarebbe una bella cosa quella di un articolo sul magazine del fenomeno, sarebbe praticamente l'unico in rete al momento. Perchè non insistete con jack  ?... stiamo parlando di cose estremamente interessanti per chi vola, sconosciuto ai più, e credo di grande interesse per chi si occupa di aerodinamica, per diletto ma anche per professione.

Citazione
vorrei comunque ricordare che fior di testi e credo tutte le scuole continuano a propalare la bufala secondo la quale gli aerei volano per via di bernoulli.
Se cerchi in rete trovi diecimila testi, dal basico all'avanzato, che parlano del "mito" di bernoulli, sfatandolo. Non bisogno impegnarsi affatto.

Citazione
e che se c'e' un settore cristallizzato su concetti falsi, obsoleti, distorti, questo e' l'aviazione. basta vedere la storia dei 178 secondi, o il "rivoluzionario" LOP
Appunto, si chiamano miti.

Citazione
credo che i liners abbiano una resistenza di interferenza assai minore del mio flash. sospetto anche che come i liners vengano operati la cosa sia irrilevante.

Ci sono documenti facilmente reperibili in rete che ti danno i valori della resistenza di interferenza per diversi tipi di aerei. E' facilissimo trovarli. Sui siti per i piloti professionisti si è parlato del fenomeno anche per i liner, con scarso successo e comunque non in relazione alla resistenza di interferenza (i diversi che ho trovato io).


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 02 Febbraio 2014, 08:32:27
Se vabbè... gratta gratta che ti passa!  :D :D :D :D
Anzi no ... edit

Come moderatore qualcosa da dire ce l'ho, il post di cui sopra è offensivo.
Mica è scritto come moderatore ne contiene alcuna offesa. Se lo trovi offensivo ti chiedo scusa; volevo solo prenderti un po' in giro per l'ostinazione con la quale non accetti l'evidenza dei fatti.  :D :D :D :D :D :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Fewwy il 02 Febbraio 2014, 09:50:59
vorrei comunque ricordare che fior di testi e credo tutte le scuole continuano a propalare la bufala secondo la quale gli aerei volano per via di bernoulli.

Ehm, mi sa che io sia tra quelli che credono un aereo "voli per via di Bernoulli"...

Chi mi linka gentilmente qualcosa che mi faccia cambiare idea?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: ClaF il 02 Febbraio 2014, 11:04:39
OT
Riguardo Bernouilli, sul forum in passato se ne è scritto moltissimo, fai una ricerca :)
/OT


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 02 Febbraio 2014, 11:12:45
Citazione
per l'ostinazione con la quale non accetti l'evidenza dei fatti.

Io veramente non "vedo" i fatti nell'entità detta da crono, nel senso che non ho trovato nulla in proposito oppure ho trovato il contrario, non è che non li accetti; sono due cose diverse.
Un documento, o qualunque cosa ci si avvicini, circa la possibilità che questi 15Kmh siano possibili o almeno non da escludere si trova o no ? E' chiedere troppo ?

E giusto per chiarire che in questa questione non si sta parlando di torto o o ragione ... questo quanto postato da jack :

Ora, resistenze o non resistenze...queste resistenze, siamo d'accordo su questo, che siano vorticini, vorticioni o uragani, a un certo punto, fanno "smettere il nostro aereo di accelerare"...quindi ci sembra che raggiunta una certa velocità quella rimanga fissa per un certo regime di motore. In verità alla vera velocità corrispondente a quel regime , non ci arriverete mai. Chi conosce il concetto matematico di limite, penso possa capire al volo.
Questa componente della resistenza, in pratica rimane lì, vi ferma un pò prima...anche perchè, il rateo di avvicinimento alla velocità corrispondente al vostro regime motore, diminuisce sempre di più via via che vi ci avvicinate, tanto da  non raggiungerlo mai!
Se invece diminuite l'angolo di attacco, scendendo un pò, aumentando la velocità per poi lasciar rallentare il velivolo "da sopra", la resistenza riporterà l'aereo al suo stato di "vero equilibrio" cioè ad una velocità più alta di quella che avevate osservato prima. Niente di più.
Ora, sinceramente, a voi serve capire che dipende da vortici insidiosi che disturbano lo starto limite in corrispondenza dell'attaccatura di ali, controventature, vitarelle etc, che dipende anche dal concetto di viscosità?
Vi serve capire che la velocità massima, a causa della forma che ha la curva delle resistenze è un concetto "asintotico", che quindi non può mai essere raggiunto (se non appunto con una leggera affondata, sfruttando la gravità...).


Questo quello che ho scritto qualche post sopra :
Ragionando sul fatto che all'avvicinarsi della velocità massima [per quel set di potenza] l'accelerazione decresce esponenzialmente [ti dice niente il concetto di asintodo?]... forse con aerei particolarmente resistenti (come quelli con ala controventata, di solito non proprio dei missili) le due velocità potrebbero toccarsi (anche in assenza del fenomeno) in un tempo molto lontano.
Con questo non voglio dire che  non possano esservi configurazioni one-way di portanza/resistenza dovuti ai fenomeni di turbolenza citati da jack, dico solo che 10-15Kmh (su 170) mi sembrano una enormità per essere spiegati così, e credo che in quel caso sarebbero divulgati nei corsi di volo anche basici


Hai capito ora perchè la spiegazione di jack non mi sembra diversa da quella che si evincerebbe dagli articoli  postati ? E perchè invece non sono affatto convinto che l'aereo di crono acquisti 15Kmh, a tempo ILLIMITATO, tramite questi fenomeni aerodinamici ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 02 Febbraio 2014, 11:52:32
vedi flak, senza voler polemizzare.

io ho forse un approccio piu' pragmatico e empirico, diciamo un approccio scientifico fuori moda

noto un fenomeno, che si ripete volo dopo volo dopo volo. poi sento un altro tizio che lo menziona. allora chiedo alla maggiore autorita' alla quale abbia accesso diretto, che sarebbe il nostro test pilot, il quale me la conferma e me la giustifica scientificamente

per me tanto basta.

sono anche io un po sorpreso il fenomeno non sia ne descritto ne menzionato praticamente in nessun posto su internet. ma la cosa non puo' cambiare la realta' dei fatti, cioe' che il fenomeno esiste ed e' osservabile e riproducibile

forse sei anche tu contagiato dal sistema scientifico "moderno", che si basa su modelli e sul fatto che la cosa sia documentata ufficialmente (le famose peer review) o accettata dalla "comunita'", il famigerato consensus.


riguardo bernoulli hai ragione, ma la realta' e; che quando dio e la bibbia (l'istruttore e il testo) ti dicono che e' bernoulli a far volare l'aereo, dimmi perche' dovrei mettermi a cercare spegazioni alternative?

riguardo i 15kmh
vabbeh, saranno 12, ci saranno altri fenomeni al lavoro, magari l'ala in tela ha qualche responsabilita', o l'anemometro cinese. ma ti garantisco che allo stesso settaggio di potenza puoi volare a 170 o a 155, basta che rallenti e fai "sedere" l'aereo. e puoi aspettare sino a che non finisci la benzina ma a 170, se non fai la manovra di accelerazione e stabilizzazione, non ci torni mai.




Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 02 Febbraio 2014, 13:03:12
Allora crono, io non metto in dubbio che tu abbia constato diverse velocità di crociera con set di potenza "simili", la stessa cosa capita a me e credo a tutti.

La questione, come anche la descrive jack, è che se imposti un set di potenza per arrivare ad una velocità X, l'aereo impiegherà un certo tempo per arrivarci, con accelerazione via via decrescente; di fatto alla velocità X, teoricamente parlando, non ci arrivi, perchè l'ultimo infinitesimo pezzettino di accelerazione è espresso in termini di "limite", quindi la velocità target è raggiungibile solo all'infinito. Questo vale per gli aerei ma anche per le auto o qualunque altra cosa.
Jack dice che inoltre vi sono dei fenomeni aerodinamici che lavorano "contro" il tentativo di raggiungere questa velocità, perchè quando si parla di accelerazioni decrescenti* (l'ultima parte della curva, in cui le forze sono "quasi" bilanciate) anche resistenze altrimenti poco significative (e quindi non riportate sui testi)* fanno la loro parte, quelle causate dai moti vorticosi (negli articoli che ho trovato si parla soprattutto della classica turbolenza, che impedisce di recuperare velocità perchè si oppone all'accelereazione, ma sempre di fenomeni di "disturbo" si parla). Questo non avviene se si parte da una velocità maggiore, perchè già sei nella parte superiore della curva. Su questo mi sembra che tutti siano d’accordo.

a) Ora tu parli di tue esperienze ... dici che imposti una velocità di crociera e poi affondi (si passi il termine). Intanto come ci sei arrivato a quella velocità di crociera ? Sempre dal basso o nel frattempo hai operato con manetta e trim per livellare, ottenendo variazioni di velocità/accelerazione di varia entità? E perché ti ritrovi così spesso nella condizione iniziale peggiore ? La cerchi apposta per fare il test ?

b) Poi,  quanto hai atteso per verificare l’eventuale "ripresa" nel lungo periodo ? Un minuto, cinque, dieci? Perchè di questo si parla in termini di tempo. Io dubito che tu abbia fatto prove in questo senso, anche cinque minuti ad osservare l’anemometro sono tanti per uno che fa un trasferimento e non un test in volo.
Dici che lo stimi dal fatto che quando piloti tu hai una velocità e quando lo fanno altri è diversa. Ma i fattori che condizionano la velocità di crociera sono diversi e tutti significativi : il peso, la turbolenza, la temperatura esterna, la quota ... sfido chiunque a trovare gli stessi valori in kmh in tempi, luoghi e circostanze diverse. Un test appena affidabile sarebbe prendere i comandi immediatamente dopo aver preso nota di tutti i parametri, non il giorno dopo.

c) Dici che il set rpm/map è identico, hai segnato questi valori durante qualche trasferimento ? Quando scendi gli rpm cambiano, quando stabilizzi anche, a velocità superiore dovresti avere una differenza di passo (in PVV automatico), una differenza di rendimento (con PF), hai preso nota di questi parametri e constatato il loro ritorno, sempre, alla condizione iniziale ?

d) Parliamo di un fenomeno apprezzabile nel lungo periodo, possibile che tu e/o il tuo copilota abbia avuto così spesso, in tempi diversi ed a parità di tutte le altre condizioni, lunghi periodi di completa assenza di perturbazioni, variazioni anche minime di assetto, accelerazioni in un verso o nell'altro, tali da mantenere inalterato l’equilibrio di forze di cui parliamo a tempo indefinito ?

Ecco le mie perplessità in merito ai 15Kmh a tempo ILLIMITATO, cioè di una condizione STABILE*. Perchè si tratterebbe di un “misterioso fenomeno” e non una cosa scontata per chiunque ?

Sempre pronto a lasciare da parte lo scetticismo (anzi felicissimo), ovvero prendere atto che non si tratta di una questione di “tempo” o di grandezze sul filo del rasoio, ma di un comportamento macroscopico come da te indicato. E lo dico senza nessuna polemica e nessuna voglia di smontare tesi per partito preso, tanto più che qualche test lo farò anche io (semmai un domani dovesse smettere di piovere).

* edit


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 02 Febbraio 2014, 16:52:52
Allora, io avrei pensato al seguente  “protocollo” di test :

Due persone a bordo (uno pilota, l’altro segna le rilevazioni). Giornata con calma di vento, se si riesce, o con la minore turbolenza possibile, quindi magari la mattina presto  (non nascondo che questo per me è un problema operativo non indifferente  :D) e lontano da zone montagnose.

Fase iniziale
Si va in quota, si lascia una  potenza di crociera (diciamo 5000 rpm per il 912) e si livella adottando  qualunque sistema. Quando sembra che quota e IAS siano stabili, si segna la velocità raggiunta  (V).

Fase di crociera dal basso
Si porta la manetta a 4200 giri (o comunque ad un valore di crociera molto lenta), si corregge gradatamente l’assetto con la cloche per compensarne il cambiamento, facendo attenzione  che la velocità non salga mai (in pratica si rallenta).
Quando si è raggiunta una velocità visibilmente inferiore a V (diciamo V – 20/30 Kmh o giù di li), si riporta la manetta a 5000 rpm, operando con la cloche per ritornare al volo livellato. La velocità dovrebbe risalire. Quando sembra che sia stabile (IAS e quota), si aspettano due minuti e poi  si segnano i valori : Prua GPS, quota, IAS, GS, rpm, map. Si aspettano altri due minuti , eventualmente si mantiene il livellato con piccoli aggiustamenti di trim, e si segna nuovamente : Prua GPS, quota, IAS, GS, rpm, map. Si continua così, di due minuti in due minuti, finchè TRE rilevazioni successive non mostrano alcuna variazione (quindi sei quattro minuti tutti con gli stessi parametri, sperando che la benzina consumata nel frattempo non cambi le carte in tavola così vistosamente).
I valori ottenuti dopo sei minuti di stabilità sono quelli di riscontro per il test vero e proprio (velocità V0). I valori li chiamiamo (P0). Nel caso di PVV a questo punto è necessario bloccare il passo elica (se automatico).

Fase di crociera dall’alto
Si sale di circa 500 piedi (?), con la sola cloche, si torna in livellato a occhio (dovrebbe essere V0 o meno), e si picchia leggermente con il trim, come dice crono, senza toccare la manetta. La velocità deve salire sensibilmente sopra V0, l’aereo scende, e quindi, ai fini del test, possono accadere due cose :

a) Dopo una iniziale discesa (i 500 piedi circa) La velocità si assesta ad un valore superiore a V0, tornando al volo livellato (fenomeno riportato da crono).  Se questo avviene si aspettano i soliti due minuti, si segnano i valori, e poi ancora due minuti, fino a quando tre rilevazioni non danno gli stessi valori (valori finale P1);

b) L’aereo prende una discesa stabile, si opera con il trim per stabilizzare il livellato, facendo attenzione a non far scadere la velocità sotto la V0 e a non scendere troppo sotto la quota di riferimento, si segnano i valori, e poi ancora i due minuti, stessa tiritera di prima.

Si riportano a casa i set di valori segnati (P0, P1 o P2) e si cerca di capire se e come il fenomeno si è manifestato (con attenzione alla quote tenute, le differenze IAS/GS e la prua  per capire se l’anemometro è palesemente inaffidabile).

ATTENZIONE : dopo il test rimettere il governor elica/passo a quello di normale operazioni.

Note:
Dovendo effettuare rilevazioni per almeno una ventina di minuti, anche più, il carburante finale potrebbe essere una decina di litri inferiori all’inizio … non so quanta differenza può fare nelle varie rilevazioni. Io suggerirei di ripartire dall’inizio dopo il primo ciclo, così da verificare eventuali variazioni di P0 dovute al minor peso.

Che ne pensate ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 02 Febbraio 2014, 17:11:21
Farò la prova,dopo il decollo livello e imposto una map-giri e poi anche se volo tre ore questi non li tocco,vediamo che esce.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 02 Febbraio 2014, 17:48:10
Tanto per fare una rapida sintesi fino ad ora.  Dividereinil problema in due parti. la prima: se mettiamo un cassone controventato in picchiata e livelliamo,  otteniamo una minore resistenza di interferenza in decelerazione. La prendo come verita' perche' la motivazione del fenomeno e' stata esposta. La seconda: Se andiamo oltre, ovvero diciamo che si mantiene in volo livellato A TEMPO INDEFINITO un aumento di velocita' di 15 kh/h,  qualcuno vorrebbe un riscontro scientifico o, comunque, studi, manuali, o altro da cui farla diventare una verita'. Perche' la motivazione della minore resistenza  non arriva a spiegare l'aumento di velocita' A TEMPO INDEFINITO. Infatti parliamo di resistenza che, seppure minima, e' una forza che si oppone alla trazione. questa e' la contraddizione a cui dare una spiegazione. tutto qua, per carita', nessuna polemica, sto solo suggerendo una risposta piu' mirata per superare questo dubbio, perche' ci credo.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Patrizio il 02 Febbraio 2014, 18:00:53
Io non sprecherei nemmeno la benzina per le prove.  ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 02 Febbraio 2014, 18:13:34
 Cioe' non la sprecheresti perche' sai gia' che e' vero o il contrario? In ogni caso perche?


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Patrizio il 02 Febbraio 2014, 21:02:00
Ritrovarsi in crociera più veloci dopo un affondata, rispetto ad una salita, livellando ed usando la stessa potenza e giri....come si spiega, ha rimasto mezzo grado di incidenza in meno  e va più veloce?

Anche se fosse vero che livellando dopo un affondata si andasse più veloci di qualche km rispetto al livellare dopo una salita, il primo scuotimento o termica o turbolenza che facesse scendere e poi risalire l'aereo perderebbe subito l'effetto livellamento da affondata, perchè si sarebbe rilivellato dopo il delfinamento, quindi  in risalita, perciò  lunghe trasferte di 15km/h più veloci ....

Sempre pronto a ricredermi con dimostrazioni credibili, ma questa ha tutta l'aria di un trappolone...... :D :D




Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 02 Febbraio 2014, 21:36:47
Citazione
ma questa ha tutta l'aria di un trappolone
... beh, spero che nessuno si sia divertito a fare il buontempone, vero GM ?  :-\


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 02 Febbraio 2014, 21:57:29
quale sarebbe la parte divertente di questo eventuale scherzo?

quello che mi lascia un po allibito non e' che non credete a me, ma che non credete a jack



Citazione
ma questa ha tutta l'aria di un trappolone
... beh, spero che nessuno si sia divertito a fare il buontempone, vero GM ?  :-\


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 02 Febbraio 2014, 22:21:31
Non è detto che se lo dice Jack è vero.Flak ha fatto ricerche e non ha trovato niente c'è qualcosa di scritto che spiega questo fenomeno?
Ne riparliamo dopo la prova che farò.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 02 Febbraio 2014, 22:23:22
Citazione
quale sarebbe la parte divertente di questo eventuale scherzo?
Ad esempio avere qualche decina di piloti che si mette a fare su e giù osservando l'anemometro ?  :D

Comunque era giusto per scrupolo (non si sa mai). Cosa pensi del "protocollo" di test ? Dovrebbe essere idoneo da come hai spiegato ... osservazioni ?

... "protocollo di test" è un parolone, ma mi è venuto questo.

 


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Ragno il 02 Febbraio 2014, 22:48:56

quello che mi lascia un po allibito non e' che non credete a me, ma che non credete a jack


La mia esperienza personale dice che in genere, la cultura aerodinamica è inversamente proporzionale al prestigio del mezzo pilotato.  ;D
I più curiosi, interessati e preparati in materia sono gli aeromodellisti che costruiscono veleggiatori, poi, a seguire, volovelisti, ultraleggeristi, piloti di AG e in fondo alla classifica, un pò staccati, i piloti commerciali di linea.
Non ho mai conosciuto piloti collaudatori e francamente non ho modo di collocarli nella mia personale classifica.
Prima di metterli in cima in cima sulla fiducia però...... ;)
Spiegare il motivo di quanto discusso con qualche dettaglio e senza trattare la categoria da cavernicoli è chiedere troppo?  :D

Ragno


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 03 Febbraio 2014, 09:36:14
sei chiaramente pazzo


Non ho mai conosciuto piloti collaudatori e francamente non ho modo di collocarli nella mia personale classifica.
Prima di metterli in cima in cima sulla fiducia però...... ;)



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 03 Febbraio 2014, 12:52:24
Scherzi? Ha perfettamente ragione!

Io mi faccio toccare soltanto da chi, al massimo, ha fatto esperienza con questo:







(http://www.animamia.net/wp-content/uploads/2010/06/allegro_chirurgo_2.jpg)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: alex104 il 03 Febbraio 2014, 13:01:45
Ca**o!  ??? Mi ero perso l' intervento di Jack! Ragazzi, mettetelo in cornice, non tanto per la spiegazione tecnica, quanto per la saggezza che trasuda!  8) Tenete presente che, data la sua attuale posizione, un intevento del genere potrebbe fatturarcelo un bel po' di soldoni!   ;) :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 03 Febbraio 2014, 16:00:54
Scusa crono, si potrebbe evitare di considerare sacrilego chiedere di avere qualche elemento in più rispetto a quanto postato “pubblicamente” da Jack ? Io in quel post non ci vedo niente che sia in disaccordo con quello che ho trovato in giro, ma anche niente che descriva la reale entità del fenomeno, l’influenza sul nostro volo, quando, dove e come è rilevabile, se e come è stato studiato, se è sfruttato in qualche campo aeronautico etc., e da quanto ho capito Jack non ha molta voglia di farsi trascinare ulteriormente nella discussione.

Ti rammento che l’opinione di autori altrettanto autorevoli è che il fenomeno non esista, nei termini da te indicati, e che sia semplicemente legato ai tempi di “ripresa” più o meno brillanti di certi mezzi. Rod Machado, già citato, ci ha fatto un seminario (titolo "mito o realtà?" del quale purtroppo non ho in contenuti), non mi sembra argomento da poco.
Non si tratta quindi di fiducia o meno, o di essere arroganti, ma di voler vedere qualche dato in più prima di considerare “assodato” un fenomeno così strano e controverso. Non credi sia ragionevole?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 03 Febbraio 2014, 16:10:22
perche' insisti a dire che e' strano e controverso?

e chi sarebbero gli autori altrettanto autorevoli?

per quel che mi riguarda io questo fenomeno l'ho visto centinaia di volte, ho avuto una spiegazione alla mia portata, tanto mi basta.

anche perche' una spiegazione a base di equazioni non la capirei. e non e' che posso negare l'esistenza di tutte le cose che vedo ma non capisco, no?



Scusa crono, si potrebbe evitare di considerare sacrilego chiedere di avere qualche elemento in più rispetto a quanto postato “pubblicamente” da Jack ? Io in quel post non ci vedo niente che sia in disaccordo con quello che ho trovato in giro, ma anche niente che descriva la reale entità del fenomeno, l’influenza sul nostro volo, quando, dove e come è rilevabile, se e come è stato studiato, se è sfruttato in qualche campo aeronautico etc., e da quanto ho capito Jack non ha molta voglia di farsi trascinare ulteriormente nella discussione.

Ti rammento che l’opinione di autori altrettanto autorevoli è che il fenomeno non esista, nei termini da te indicati, e che sia semplicemente legato ai tempi di “ripresa” più o meno brillanti di certi mezzi. Rod Machado, già citato, ci ha fatto un seminario (titolo "mito o realtà?" del quale purtroppo non ho in contenuti), non mi sembra argomento da poco.
Non si tratta quindi di fiducia o meno, o di essere arroganti, ma di voler vedere qualche dato in più prima di considerare “assodato” un fenomeno così strano e controverso. Non credi sia ragionevole?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 03 Febbraio 2014, 16:38:01
Citazione
perche' insisti a dire che e' strano e controverso?
Ma come fai a dire questo ? Ti ho dato elementi a sufficienza, compreso un manuale da te postato, per evidenziare che NON è, o almeno non sembra affatto, in accordo con testi di assoluto rispetto. Altri te le hanno fatto notare … Sui siti AOPA e riviste specializzate on line si parla  espressamente di "mito" ... tu stesso non sei riuscito a trovare nulla che possa anche darci qualche riferimento per approfondirne l’esistenza, eppure sei sempre solerte nel trovare fonti e riferimenti. E non sarebbe un argomento strano ?

Citazione
e chi sarebbero gli autori altrettanto autorevoli?
Intanto quelli che ho postato, un altro nome è stato fatto da OOAVA. Non parliamo di Flak.

Citazione
per quel che mi riguarda io questo fenomeno l'ho visto centinaia di volte, ho avuto una spiegazione alla mia portata, tanto mi basta.
Ma se hai esordito che “alle volte lo fa, altre no, in certa aria si, in altra no” ? E da quando ti accontenti di una spiegazione “alla tua portata” senza nessun supporto documentale ?

Citazione
anche perche' una spiegazione a base di equazioni non la capirei. e non e' che posso negare l'esistenza di tutte le cose che vedo ma non capisco, no?
Quella non è né una spiegazione a base di equazioni né una spiegazione in assoluto, è un “lo sanno in pochissimi, non ve lo posso spiegare, andate a divertirvi”. Posizione legittima per carità, ma che non aggiunge nulla di concreto sull’argomento.

Da quello che dici capisco che nemmeno ci farai sapere i risultati di qualche prova sul tuo aereo, con una tecnica tipo quella descritta prima. Peccato, io invece aspetto fonti e farò qualche prova.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 03 Febbraio 2014, 17:01:58
scusa flak, non capisco esattamente dove vorresti arrivare.

in quanto ad aopa e riviste specializzate, ma non starai scherzando? secondo te un giornalista e' piu' attendibile di un test pilot? :D

se quello che vuoi dire e' che non sono in grado di spiegarti questo fenomeno, l'ho detto molto tempo fa che non avevo una spiegazione. infatto sono andato a chierere a uno che reputavo essere uno che di aerei ed aerodinamica ne sa.  a me basta ed avanza. e continuero' a volare usando quella tecnica che ho spiegato, come del resto faccio da anni.

quindi tutti i fenomeni che non sai spiegare, o dei quali non sei in grado di afferrare la spiegazione, secondo te non esistono?

interessante punto di vista :D

io mi fermo qui perche' la discussione sta diventanto stantia.

Citazione
perche' insisti a dire che e' strano e controverso?
Ma come fai a dire questo ? Ti ho dato elementi a sufficienza, compreso un manuale da te postato, per evidenziare che NON è, o almeno non sembra affatto, in accordo con testi di assoluto rispetto. Altri te le hanno fatto notare … Sui siti AOPA e riviste specializzate on line si parla  espressamente di "mito" ... tu stesso non sei riuscito a trovare nulla che possa anche darci qualche riferimento per approfondirne l’esistenza, eppure sei sempre solerte nel trovare fonti e riferimenti. E non sarebbe un argomento strano ?

Citazione
e chi sarebbero gli autori altrettanto autorevoli?
Intanto quelli che ho postato, un altro nome è stato fatto da OOAVA. Non parliamo di Flak.

Citazione
per quel che mi riguarda io questo fenomeno l'ho visto centinaia di volte, ho avuto una spiegazione alla mia portata, tanto mi basta.
Ma se hai esordito che “alle volte lo fa, altre no, in certa aria si, in altra no” ? E da quando ti accontenti di una spiegazione “alla tua portata” senza nessun supporto documentale ?

Citazione
anche perche' una spiegazione a base di equazioni non la capirei. e non e' che posso negare l'esistenza di tutte le cose che vedo ma non capisco, no?
Quella non è né una spiegazione a base di equazioni né una spiegazione in assoluto, è un “lo sanno in pochissimi, non ve lo posso spiegare, andate a divertirvi”. Posizione legittima per carità, ma che non aggiunge nulla di concreto sull’argomento.

Da quello che dici capisco che nemmeno ci farai sapere i risultati di qualche prova sul tuo aereo, con una tecnica tipo quella descritta prima. Peccato, io invece aspetto fonti e farò qualche prova.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 03 Febbraio 2014, 17:17:35
Citazione
secondo te un giornalista e' piu' attendibile di un test pilot?
Piloti che volano decine di migliaia di ore, gente che ha scritto testi in uso alle forze armate ... me li chiami giornalisti ?  ???
Vabbè ... quando cominci è impossibile fermarti.

Io non voglio arrivare da nessuna parte, salvo approfondire una cosa che è di estremo interesse.
Gradirei solo che non venisse dato dello zappatore o del bamboccio a chi solleva obiezioni pienamente giustificate, come finora è stato fatto sull'argomento. Oltretutto tu sei certo che il tuo aereo sia "soggetto" a tale fenomeno, altri non sappiamo (lo hai detto tu stesso), quindi magari qualche prova potresti farla. Anche perché, e mi sa che anche Jack è d'accordo, se qualcuno documenta il fenomeno nei termini da te postati, c'è da farci sopra altro che articoli.




Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 03 Febbraio 2014, 19:47:17
Non riesco a trovare niente su l'argomento  :(
Vuoi vedere che alla fine chi capisce è proprio quello che non capisce niente!


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: robur il 03 Febbraio 2014, 21:21:41
 ;) ciao a tutti, avevo notato una differenza di velocità di crociera nell'aereo che noleggio ma volandoci talmente poco avevo pensato fosse dovuto a densità dell'aria o solo un mio abbaglio ,visto l'argomento che dibattete ho pensato subito che la prossima volta che avrò occasione di volare mi metterò a fare il test di protocollo come enunciato da Flak cosi da verificare la cosa .cappero si parla di 160/175 all'ora la differenza è notevole se con un semplice trucco posso sfruttarlo a mio vantaggio sempre ..vuoi mettere !! cmq rigore scentifico nel test senza farsi illusioni . ::)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 04 Febbraio 2014, 09:00:50
si ma lascia stare i protocolli di flak :D

fai una affondata leggera e poi stabilizza ma con mano molto leggera. anche se vedi occasionalmente un ombra di rateo a scendere non ci fare caso
il guadagno di velocita' di crociera e' abbastanza marcato e  vale la pena di sfruttare questo trucco per guadagnare velocita'.

se poi hai un passo variabile puoi anche provare a ridurre giri un filo, perche' il fenomeno misterioso funziona anche per quelle ali che girano

;) ciao a tutti, avevo notato una differenza di velocità di crociera nell'aereo che noleggio ma volandoci talmente poco avevo pensato fosse dovuto a densità dell'aria o solo un mio abbaglio ,visto l'argomento che dibattete ho pensato subito che la prossima volta che avrò occasione di volare mi metterò a fare il test di protocollo come enunciato da Flak cosi da verificare la cosa .cappero si parla di 160/175 all'ora la differenza è notevole se con un semplice trucco posso sfruttarlo a mio vantaggio sempre ..vuoi mettere !! cmq rigore scentifico nel test senza farsi illusioni . ::)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 04 Febbraio 2014, 09:18:45
Citazione
fai una affondata leggera e poi stabilizza ma con mano molto leggera. anche se vedi occasionalmente un ombra di rateo a scendere non ci fare caso
il guadagno di velocita' di crociera e' abbastanza marcato e  vale la pena di sfruttare questo trucco per guadagnare velocita'.
??? una affondata leggera a partire da quale velocità di crociera ?
Come fai a sapere di essere nella situazione di "bassa velocità" costante, cioè con la resistenza di interferenza che ti ha bloccato perchè ci sei arrivato decelerando, prima di fare l'affondata?

questa cortesemente spiegala.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 04 Febbraio 2014, 09:20:32
P.S. : oppure vuoi dire che "ogni" volta che applichi questa tecnica guadagni qualcosa, anche se l'hai appena adottata per guadagnare velocità ?  ???


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 04 Febbraio 2014, 10:16:40
aio' flak dacci un taglio.  hai capito benissimo cosa intendo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 04 Febbraio 2014, 11:03:45
aio' flak dacci un taglio.  hai capito benissimo cosa intendo.
No, non ho capito e non sono nemmeno polemico.

Stai dicendo che acquisti 12-15Kmh, rispetto a quale condizione di partenza ?

Questo è quello che ha scritto Jack (anche se nel suo post poi non si accenna alla resistenza di interferenza) :

08:43:58 PM) Giacomo Iannelli: Letta la discussione!
(08:44:17 PM) Giacomo Iannelli: Certo xxxxxxxxx ha sempre avuto singolari teorie del volo, quindi non ci perderei troppo tempo
(08:44:19 PM) Giacomo Iannelli: ahah
(08:45:48 PM) Giacomo Iannelli: comunque non c'è molto da spiegare, il fatto che tu dai motore per raggiungere una certa velocità fa aumentare questa resistenza di interferenza , che sale al momento in cui acceleri e per motivi "di viscosità dell'aria" rimane lì, in minima componente nei punti di intersezione tra le varie parti dell'aereo
(08:46:30 PM) Giacomo Iannelli: questo non succede in deceleazione perchè la resistenza viscosa del fuido nelle intersezioni (immaginiamoli come piccoli vortici)
(08:47:18 PM) Giacomo Iannelli: non vengono eccitati e lo strato a contatto con la superficie è più laminare, meno turbolenta
(08:47:39 PM) Giacomo Iannelli: quindi per stabilizzarli hai bisogno di meno motore
(08:47:55 PM) Giacomo Iannelli: poi digli a quello che pensa che io parli solo da .8 in su
(08:48:32 PM) Giacomo Iannelli: che c'ho diverse, ma diverse ore volate a meno di 120 km/h.....e che lui invece c'ha una cosa che va a più di .8....
(08:48:58 PM) Giacomo Iannelli: la sua elica, che sul fenomeno sopra, ha notevole contributo in accelerazione e decelerazione


Quindi ripeto, dal momento che ad una condizione di partenza ci puoi essere benissimo arrivato da una velocità superiore, con anche aggiustamenti di trim (cosa che fanno in molti oltretutto), come fai a stabilire di aver ottenuto un guadagno se non sei inizialmente nelle condizioni descritte da Jack ?
E se invece ci sei arrivato con la tecnica "sbagliata", quanto aspetti prima che la velocità sia certamente stabilizzata ?

Non fare finta di non aver capito per favore.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 04 Febbraio 2014, 11:12:06
flak , ancora non ho capito a cosa punti

se vuoi trasformare la questione in una battaglia retorica, non mi ci metto perche' non ne avrei il tempo e non ha alcun senso.

quello che intendevo dire l'ho spiegato abbondantemente.

ma te lo riassumo brevemente. a un certo set di potenza so bene quanto deve andare il mio aereo.

se qualcuno non ha capito finora, allora inutile insistere.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 04 Febbraio 2014, 12:20:37
Si ma scusate, per capire e non creare equivoci: nella spiegazione del test pilot, evidenziata, si parla di una minore resistenza di interferenza in decelerazione, ovvero dall'alto, e fin qui tutto ok. Significa che livellando dopo una salita aumenterebbe questa resistenza.Ma la storia dei 15km/h in piu' stabilizzati e COSTANTI in crociera,ovvero a TEMPO INDEFINITO non mi pare di  vederla. Significa che posso sfruttare questa tecnica con mano fina per accelerare ed avere un guadagno di velocita', ma non si evince un mantenimento di velocita' superiore costante in livellato, cioe' senza limite di tempo. E' molto diverso e non e' poco.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 04 Febbraio 2014, 12:58:24
Minkia quanto la fate lunga.  ???

A sto mondo poche cose sono aggratisse. Una di queste è fare una prova. Tanto in volo ci sarei andato comunque.

Appena smette sta cappero di pioggia la faccio immediatamente, sia con l'ala alta sia con l'ala bassa.

Tanto i parametri standard dei miei aerei li conosco bene, se c'è una differenza con questa tecnica viene fuori subito. Però potrei non notare differenze, in quanto dopo la salita è mia abitudine lanciare l'aereo in livellato lasciando dentro il set di potenza per la salita e poi togliere motore. Stavolta proverò a dare qualche affondata invece di mantenere il vario a zero.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 04 Febbraio 2014, 13:15:32
Si ma dopo l'affondata tutti i cassoni accelerano, devi livellare e stare cosi' per un'ora e verificare se 15km/h in piu' di crociera si mantengono costanti.

PS cassone era un esempio, non riferito al tuo mezzo eh?    :D


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 04 Febbraio 2014, 13:24:38
Citazione
in quanto dopo la salita è mia abitudine lanciare l'aereo in livellato lasciando dentro il set di potenza per la salita e poi togliere motore.
Esatto, ma sembra che crono faccia finta di non capire.
Per questo nel "protocollo" è indicato che bisogna "prima" accertare la velocità ottenuta partendo da una velocità minore di quella di crociera, e "poi" confrontarla con quella ottenuta dopo l'affondata. Se nella prima parte della prova si supera la velocità di crociera, anche per un brevissimo periodo, tutta questa questione descritta da Jack va a farsi benedire.
E in tutto questo è importante lasciar trascorre un certo tempo prima di dare per scontato che l'assetto sia livellato e stabile, in tutte le tecniche impiegate.

Citazione
Tanto i parametri standard dei miei aerei li conosco bene
Alby, è questo che si sta discutendo. Con il fenomeno descritto nessuno di noi conoscerebbe i "parametri standard", non esisterebbe nessuno "standard", solo diverse velocità a seconda di come ci si arriva (e sappiamo tutti che alle volte si parte dal basso altre volte il contrario, sfido chiunque a dire che applica SEMPRE una certa tecnica, dopo una virata, in riattaccata, una turbolenza, una discesa etc ...).


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 04 Febbraio 2014, 14:17:54
Si ma dopo l'affondata tutti i cassoni accelerano, devi livellare e stare cosi' per un'ora e verificare se 15km/h in piu' di crociera si mantengono costanti.

PS cassone era un esempio, non riferito al tuo mezzo eh?    :D


Marco.


Non solo accelerano. Se rimani affondato senza livellare li vedrai pure 15 o 20 Km in più sull'anemometro. Peccato che poi vai anche a mietere broccoletti con l'elica e non ne ho nessuna voglia.  ;D  8)

Ps.

lo so che i miei non sono cassoni. Sono fulmini alati  :P  :P  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 04 Febbraio 2014, 14:35:16
una affondata o levare motore ha lo stesso effetto, quindi e' possibile che gia' sfrutti il fenomeno misterioso, comunque la prova e' semplice, a potenza costante dovresti vedere una differenza se tiri e stabilizzi oppure se spingi e stabilizzi

parliamo di piccole variazioni di assetto ovviamente.


 lanciare l'aereo in livellato lasciando dentro il set di potenza per la salita e poi togliere motore. Stavolta proverò a dare qualche affondata invece di mantenere il vario a zero.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 04 Febbraio 2014, 14:37:50
Citazione
se vuoi trasformare la questione in una battaglia retorica, non mi ci metto perche' non ne avrei il tempo e non ha alcun senso.
Una battaglia retorica ? Allora mi spiego meglio.

Su TUTTI i manuali e/o testi che descrivono i fenomeni del volo, da quelli usati ai corsi basici a quelli usati dai professionisti, è indicato che :

In volo livellato e stabile, a velocità costante, c’è un solo set di potenza per mantenere tale velocità, a parità di ogni altro fattore.
Cioè data una velocità costante e stabile, la potenza erogata per mantenere tale condizione, a parità di ogni altro fattore, è una.


Questo vale per il volo a regime “normale”, cioè non secondo regime, ovviamente parlando di aeroplani e di assetti “stabili”, cioè non oscillanti e non sottoposti a forze esterne etc.

Se al momento ti sfugge che questa è la regola fondamentale descritta sui testi di aerodinamica, quelli ai quali hanno accesso piloti da diporto e professionisti “normali”, fatti confermare da Jack che è così.

Ora qui si sta dicendo che non è una affatto una regola valida, e non per qualche effetto trascurabile, transitorio o con effetti impercettibili, ma per il “normale” volo su aerei “normali”, con un effetto dell’ordine del 5-10% sulla velocità di crociera.

Quindi non è questione di retorica, è una questione enorme, e sfido chiunque a liquidare la vicenda con un “vabbè, forse si forse no”. Se non fosse stata confermata da jack (perché è confermata giusto?) io personalmente non avrei dato nessun peso alle tue rilevazioni (con tutto il rispetto eh, non fraintendere), perché è talmente lontano da ciò che ho studiato e letto per anni, da apparire del tutto inverosimile.

Quindi la mia non è retorica, voglio assolutamente approfondire la questione, qui ma anche altrove e mi sono già ripromesso di contattare altre fonti, sufficientemente autorevoli, sottoponendogli la questione, visto che Jack non pare disposto a spiegare meglio. Del resto io volo per divertimento, farlo avendo dubbi su questioni così macroscopiche toglie gran parte del divertimento.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 04 Febbraio 2014, 14:55:59
i manuali chiaramente si sbagliano


Citazione
se vuoi trasformare la questione in una battaglia retorica, non mi ci metto perche' non ne avrei il tempo e non ha alcun senso.
Una battaglia retorica ? Allora mi spiego meglio.

Su TUTTI i manuali e/o testi che descrivono i fenomeni del volo, da quelli usati ai corsi basici a quelli usati dai professionisti, è indicato che :

In volo livellato e stabile, a velocità costante, c’è un solo set di potenza per mantenere tale velocità, a parità di ogni altro fattore.
Cioè data una velocità costante e stabile, la potenza erogata per mantenere tale condizione, a parità di ogni altro fattore, è una.


Questo vale per il volo a regime “normale”, cioè non secondo regime, ovviamente parlando di aeroplani e di assetti “stabili”, cioè non oscillanti e non sottoposti a forze esterne etc.

Se al momento ti sfugge che questa è la regola fondamentale descritta sui testi di aerodinamica, quelli ai quali hanno accesso piloti da diporto e professionisti “normali”, fatti confermare da Jack che è così.

Ora qui si sta dicendo che non è una affatto una regola valida, e non per qualche effetto trascurabile, transitorio o con effetti impercettibili, ma per il “normale” volo su aerei “normali”, con un effetto dell’ordine del 5-10% sulla velocità di crociera.

Quindi non è questione di retorica, è una questione enorme, e sfido chiunque a liquidare la vicenda con un “vabbè, forse si forse no”. Se non fosse stata confermata da jack (perché è confermata giusto?) io personalmente non avrei dato nessun peso alle tue rilevazioni (con tutto il rispetto eh, non fraintendere), perché è talmente lontano da ciò che ho studiato e letto per anni, da apparire del tutto inverosimile.

Quindi la mia non è retorica, voglio assolutamente approfondire la questione, qui ma anche altrove e mi sono già ripromesso di contattare altre fonti, sufficientemente autorevoli, sottoponendogli la questione, visto che Jack non pare disposto a spiegare meglio. Del resto io volo per divertimento, farlo avendo dubbi su questioni così macroscopiche toglie gran parte del divertimento.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 04 Febbraio 2014, 15:13:50
Citazione
i manuali chiaramente si sbagliano
Se il fenomeno è nei termini da te indicati indubbiamente. E si sbagliano di tanto, perché dalla regola sopra derivano gran parte degli altri concetti aerodinamici, dall'effetto comandi, alla stabilità, alle prestazioni etc. che sono quelli che conosciamo e applichiamo.

Ora capisci perché la cosa non è facilmente liquidabile con un "forse" ma merita un approfondimento ? E perché molti autorevoli "giornalisti" (per usare il tuo eufemismo) ci hanno scritto sopra ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 04 Febbraio 2014, 15:30:02
provalo in volo flak.

e avrai notato che i libri in genere volano malissimo :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Dynamic il 04 Febbraio 2014, 15:32:38
i manuali chiaramente si sbagliano


Citazione
se vuoi trasformare la questione in una battaglia retorica, non mi ci metto perche' non ne avrei il tempo e non ha alcun senso.
Una battaglia retorica ? Allora mi spiego meglio.

Su TUTTI i manuali e/o testi che descrivono i fenomeni del volo, da quelli usati ai corsi basici a quelli usati dai professionisti, è indicato che :

In volo livellato e stabile, a velocità costante, c’è un solo set di potenza per mantenere tale velocità, a parità di ogni altro fattore.
Cioè data una velocità costante e stabile, la potenza erogata per mantenere tale condizione, a parità di ogni altro fattore, è una.


Questo vale per il volo a regime “normale”, cioè non secondo regime, ovviamente parlando di aeroplani e di assetti “stabili”, cioè non oscillanti e non sottoposti a forze esterne etc.

Se al momento ti sfugge che questa è la regola fondamentale descritta sui testi di aerodinamica, quelli ai quali hanno accesso piloti da diporto e professionisti “normali”, fatti confermare da Jack che è così.

Ora qui si sta dicendo che non è una affatto una regola valida, e non per qualche effetto trascurabile, transitorio o con effetti impercettibili, ma per il “normale” volo su aerei “normali”, con un effetto dell’ordine del 5-10% sulla velocità di crociera.

Quindi non è questione di retorica, è una questione enorme, e sfido chiunque a liquidare la vicenda con un “vabbè, forse si forse no”. Se non fosse stata confermata da jack (perché è confermata giusto?) io personalmente non avrei dato nessun peso alle tue rilevazioni (con tutto il rispetto eh, non fraintendere), perché è talmente lontano da ciò che ho studiato e letto per anni, da apparire del tutto inverosimile.

Quindi la mia non è retorica, voglio assolutamente approfondire la questione, qui ma anche altrove e mi sono già ripromesso di contattare altre fonti, sufficientemente autorevoli, sottoponendogli la questione, visto che Jack non pare disposto a spiegare meglio. Del resto io volo per divertimento, farlo avendo dubbi su questioni così macroscopiche toglie gran parte del divertimento.

Da quello che ho capito, i manuali non si sbagliano ma siamo noi a non saper leggere.
flak dice :In volo livellato e stabile, a velocità costante, c’è un solo set di potenza per mantenere tale velocità, a parità di ogni altro fattore.
Cioè data una velocità costante e stabile, la potenza erogata per mantenere tale condizione, a parità di ogni altro fattore, è una.

Sembra non esista parità di fattori ma una minore resistenza di interferenza in decelerazione che rimane tale.
Comunque farò qualche prova.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 04 Febbraio 2014, 15:57:06
Si ma dopo l'affondata tutti i cassoni accelerano, devi livellare e stare cosi' per un'ora e verificare se 15km/h in piu' di crociera si mantengono costanti.

PS cassone era un esempio, non riferito al tuo mezzo eh?    :D


Marco.


Non solo accelerano. Se rimani affondato senza livellare li vedrai pure 15 o 20 Km in più sull'anemometro. Peccato che poi vai anche a mietere broccoletti con l'elica e non ne ho nessuna voglia.  ;D  8)

Ps.

lo so che i miei non sono cassoni. Sono fulmini alati  :P  :P  :D

Non metto in dubbio che siano fulmini, ma se non va non insistere eh? Anzi, se utilizzi sapientemente il"manico" con mano fine, senza zappare, un po' su, un po' giu' la velocita' media aumenta, ed anche il piacere, te lo dico io, fidati, ma  la collina sembra avvicinarsi e farsi piu' grande. allora interrompi e fregatene, mi raccomando!  Coitus interruptus!  Detto tra noi.  :D


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 04 Febbraio 2014, 16:18:07
Citazione
Da quello che ho capito, i manuali non si sbagliano ma siamo noi a non saper leggere.
flak dice :In volo livellato e stabile, a velocità costante, c’è un solo set di potenza per mantenere tale velocità, a parità di ogni altro fattore.
Cioè data una velocità costante e stabile, la potenza erogata per mantenere tale condizione, a parità di ogni altro fattore, è una.
Sembra non esista parità di fattori ma una minore resistenza di interferenza in decelerazione che rimane tale.
Comunque farò qualche prova.
La frase sopra è mia, è per far capire il concetto, non è un copia incolla e quindi non vale la pena di andarla ad analizzare. Il concetto è che in volo stabile ad una data velocità corrisponde un dato set di potenza; le condizioni alle quali mi riferivo sono cose come quota e peso, per le quali, ad esempio esistono grafici appositi in relazione alla potenza/velocità. Nessun grafico per cose successe prima, come l'accelerazione avuta dieci minuti o un'ora prima.
Ora comunque posto qualcosa di "ufficiale", così si può discutere sul testo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: philippebart il 04 Febbraio 2014, 16:25:52
io non posso dire, che provero la prossima volta, perché volo sempre cosi , dopo la salita livelo e scendo un po  :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Ragno il 04 Febbraio 2014, 17:39:27
si ma lascia stare i protocolli di flak :D

fai una affondata leggera e poi stabilizza ma con mano molto leggera. anche se vedi occasionalmente un ombra di rateo a scendere non ci fare caso

Su questo punto mi sento di confermare l'esistenza del fenomeno.
Ho fatto svariate prove e anche sul mio con un'ombra di rateo a scendere sono più veloce rispetto al volo livellato o peggio, con un'ombra di rateo a salire.
Proseguendo il test con un'ombra di rateo a scendere però, sul mio, mi trovo dopo un pò con l'altimetro che segna una quota più bassa.
E' normale?   ;D :P


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 04 Febbraio 2014, 18:26:56
e poi stabilizza!!!

si ma lascia stare i protocolli di flak :D

fai una affondata leggera e poi stabilizza ma con mano molto leggera. anche se vedi occasionalmente un ombra di rateo a scendere non ci fare caso

Su questo punto mi sento di confermare l'esistenza del fenomeno.
Ho fatto svariate prove e anche sul mio con un'ombra di rateo a scendere sono più veloce rispetto al volo livellato o peggio, con un'ombra di rateo a salire.
Proseguendo il test con un'ombra di rateo a scendere però, sul mio, mi trovo dopo un pò con l'altimetro che segna una quota più bassa.
E' normale?   ;D :P


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 04 Febbraio 2014, 19:35:12
Ragnaccio fa la stessa cosa che faccio io.
Se livello ----perde velocità---


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 04 Febbraio 2014, 22:12:34
Allora, la frase più stringata l’ho trovata proprio sul Trebbi (che ovviamente non accenna al fenomeno) nella sezione del volo rettilineo orizzontale. Si vede che Trebbi era uno pratico e voleva andare subito al sodo :

Volo rettilineo orizzontale. Durante questa fase del volo si regola la potenza al valore ritenuto più idoneo, contemporaneamente si porta l’aereo nell’assetto che, con quella potenza, consente di mantenere la quota, e si accetta la velocità risultante, che è conseguenza delle due precedenti regolazioni. [Il Nuovo Volo Ultraleggero - Parte seconda – Sezione 2 – pag. 2-53 per chi riesce a decriptare  i numeri di pagina del Trebbi].

Altre spiegazioni le prendo da un testo più blasonato, Aerodynamics for Naval Aviators, di H.H. Hurt jr., University of southern California,  un testo del 1961 ma probabilmente molto longevo, visto che è tra i testi elencati dalla FAA nella sua sezione libri. Era pubblicato dal comando navale americano, indirizzato ai piloti militari ed a me è sembrato veramente ben fatto. Sarà vecchiotto, ma se qualcuno ci studiava per mettere un aereo su una portaerei magari è servito allo scopo. Non credo poi che il fenomeno sia “apparso “sulla terra dopo quella data.

Giusto come nota, ma tanto è lo standard, anche qui del fenomeno non ho trovato alcuna traccia (non l’ho letto tutto ovviamente, ma scorso attentamente si). L’argomento è trattato molto più diffusamente, con grafici e tabelle, riporto solo le parti più esplicite (nell’area relativa alla crociera):

Se in una data configurazione l’aereo è in volo con portanza-uguale-peso* ad una specifica velocità e altitudine, c’è una specifica potenza per mantenere queste condizioni.
* E' la condizione di volo livellato o salita/discesa a velocità costante.

If a given airplane configuration is in lift-equal-to-weight flight at some specific airspeed and altitude, there is a specific power required to maintain these conditions (pag. 352).

Quindi una velocità > una potenza. Ma il contrario ? Cioè due velocità per la stessa potenza ?
I grafici subito dopo mostrano che nel volo “stabile” (velocità costante, livellato, salita, discesa) esiste una sola velocità per una potenza e viceversa (nel regime normale, cioè non secondo regime). Ma magari alterando l’AoA (cioè agendo sul trim) si possono ottenere infinite combinazioni ? :

Per la condizione di volo stabile con un dato aereo, ad ogni AoA corrisponde una specifica velocità. Ogni AoA produce una specifico valore di coefficiente di portanza ed ogni valore di coefficiente di portanza richiede uno specifico valore di equivalente velocità per fornire portanza uguale al peso.
For the conditions of steady flight with a given airplane, each angle of attack corresponds to a specific airspeed. Each angle of attack produces a specific value of CL a nd each value of C, requires a specific value of equivalent airspeed to provide lift equal to weight [pag. 350].

Quindi abbiamo che ad una data velocità, in volo stabile, l’AoA può essere solo uno. E subito dopo :

Se un aeroplano è in volo stabile e livellato ad una particolare velocità qualunque incremento o decremento dell’AoA  produrrà un qualche incremento della velocità in accordo con la riduzione del coefficiente di portanza. Come risultato del cambiamento di velocità, l’aereo potrà salire o scendere se la potenza non cambia, ma il cambiamento di velocità sarà fornito dal cambiamento di AoA. Lo stato dell’aereo durante il cambiamento di velocità sarà una qualche condizione transitoria tra lo stato a velocità costante originario e finale.
If an airplane is established in steady, level flight at a particular airspeed, any increase in angle of attack will result in some reduced airspeed common to the increased C,. A decrease in angle of attack will result in some increased airspeed common to the decreased CL. As a result of the change in airspeed, the airplane may climb or descend if there is no change in powet setting but the change in airspeed was provided by
the change in angle of attack. The state of the airplane during the change in speed will be some transient condition between the original and final steady state conditions.


Nella parte del secondo regime, con l’ausilio di un grafico, la condizione di equilibrio tra velocità e potenza rispetto al nostro eventuale fenomeno è ancora più esplicita (sotto sostituisco i punti del grafico potenza/velocità con il loro significato) :

Se l’aereo è in volo livellato a velocità costante, con un dato set di potenza/velocità,  la portanza è uguale al peso e la potenza disponibile è uguale alla potenza richiesta. Quando la velocità è disturbata di un qualche valore appena al di sopra di quella velocità, si produrrà una carenza di potenza; quando è disturbata appena al di sotto, si produrrà un eccesso di potenza.  Questa relazione fornisce una tendenza dell’aereo a tornare in equilibrio sul set potenza/velocità originario e ripristinare le condizioni di volo originali a seguito di una perturbazione. Ancora, la stabilità longitudinale dell’aereo tende a far ritornare l’aereoplano all’originale coefficiente di portanza trimmato e la velocità corrispondente a questo coefficiente.
If the airplane is established in steady, level flight at point A, lift is equal to weight and the power available
is set equal to the power required. When the airplane is disturbed to some airspeed slightly greater than point ‘A, a power deficiency exists and, wheq,:the &+la&is disturbed to some airspeed slightly lower than point A, a power excess exists. This relationship provides a tendency for the airplane to return to the equilibrium of point A and resume the original flight condition following a disturbance. Also, the
static longitudinal stability of the airplane tends to return the airplane to the original trimmed CL and velocity corresponding to this C [Pag.355].


Insomma, può essere scritto in modo semplice o complicato, ma quello che dicono i testi è questo: nel volo livellato ad una data velocità costante (nel range di crociera) esiste una sola potenza possibile, cioè una sola combinazione di potenza/velocità, questo per un areo che non sia completamente instabile, fuori baricentro o in secondo regime.

L’unico modo per inserirci in mezzo il fenomeno senza far crollare tutta l’impalcatura sarebbe ammettere la possibilità che la resistenza “totale” del velivolo (attrito + indotta) resti invariata al salire della velocità, e in questo caso per notevoli aumenti della stessa.  Che su tutti i testi sia riportato l’esatto contrario, senza alcuna deroga, non credo ve lo debba dire io.

Questo i testi. Per quello parliamo di “strano” fenomeno.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 04 Febbraio 2014, 22:26:49
Flak stai facendo la guerra ai mulini a vento,è inutile che spieghi, tanto si sono messi in testa che è così e non sentono ragioni  ---- e non spiegano niente---e poi vuoi mettere.....l'ha detto Jack......che è sparito!


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 04 Febbraio 2014, 22:51:56
Flak stai facendo la guerra ai mulini a vento,è inutile che spieghi, tanto si sono messi in testa che è così e non sentono ragioni  ---- e non spiegano niente---e poi vuoi mettere.....l'ha detto Jack......che è sparito!
Non sto spiegando ... sto facendo l'elenco dei testi che riportano le cose in modo diametralmente opposto, o che quantomeno non lo citano. E' stato detto che non hanno peso, ma se esce il fenomeno, e i test qualcosa ci diranno, ho intenzione di scrivere agli autori (se ancora vivi, RIP Trebbi).

Ci pensate che una cosa così avrebbe la sua influenza anche in emergenza, se la Veff la raggiungi dal basso perdi efficienza, dall'alto la guadagni. Stessa cosa per superare un ostacolo, o in riattaccata, o in qualunque fase di volo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: AfricanEagle il 04 Febbraio 2014, 23:53:38
Scusate, come al solito, non avrò capito nulla.

Ma di che stiamo parlando, di 10-15 km in più? A che pro? Ma andiamo in aria per gustarci il volo o per fare le corse?

Vogliamo fare il pelo all'uovo? E la temperatura, la pressione, la densità dell'aria dove li mettiamo?

L'aeroplano si sveglia come noi, con la giornata giusta e quella storta. Quando sta d'umore ti indica bene, quando gli girano non ti da soddisfazione.

Fate pure le prove :-)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 09:08:52
Scusate, come al solito, non avrò capito nulla.

Ma di che stiamo parlando, di 10-15 km in più? A che pro? Ma andiamo in aria per gustarci il volo o per fare le corse?

Vogliamo fare il pelo all'uovo? E la temperatura, la pressione, la densità dell'aria dove li mettiamo?

L'aeroplano si sveglia come noi, con la giornata giusta e quella storta. Quando sta d'umore ti indica bene, quando gli girano non ti da soddisfazione.

Fate pure le prove :-)
Dicci la verità ... tu sei fra quelli che ha sempre livellato sbagliato eh ...  ;)

... non ho resistito  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 09:42:48
Spulciando manuali ho trovato questa sezione di See how it flies di John S. Denker, un testo divulgativo molto diffuso, che è stato tradotto in italiano da un gruppo di volenterosi. Come al solito nessun accenno al fenomeno, ma nella sezione relativa alla stabilità [Par. 6.1.12] si legge :

Si può fare un esperimento per conto proprio e con relativa facilità. Trimmate l’aereo per un volo rettilineo e livellato ad una velocità ragionevole. Tirate indietro la barra, finché l’aereo rallenta di circa 20 Km/h, quindi lasciatela andare. L’aeroplano non solo tornerà alla sua condizione trimmata (assetto, velocità all’aria ed angolo di incidenza), ma picchierà ed accelererà in modo eccessivo. Ovviamente, l’aereo stesso “si accorgerà” di questo entro breve tempo, pertanto cabrerà e rallenterà nuovamente – ma sforerà di nuovo nell’altro senso [] Questi fenomeni sono definiti oscillazioni fugoidi. Dopo pochi cicli le oscillazioni si esauriranno e l’aeroplano tornerà alla sua condizione trimmata precedente.

Più il baricentro si sposta in avanti, più si guadagna in stabilità, ma meno efficace risulterà lo smorzamento sull’asse di beccheggio, pertanto le fugoidi risulteranno più marcate

[non riporto la figura, ma il concetto generale di fuigoide sotto è abbastanza chiaro]

Fortunatamente, le oscillazioni fugoidi sono talmente lente da poter essere facilmente arrestate.


Questa cosa, peraltro molto nota, come si spiegherebbe in presenza del fenomeno ?
O sono i ns. aerei ad essere così poco stabili da riuscire a mantenere due velocità diverse in livellato ... e perchè entrambe stabili ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: AfricanEagle il 05 Febbraio 2014, 10:04:06
Dicci la verità ... tu sei fra quelli che ha sempre livellato sbagliato eh ...  ;)

 :D A dire il vero non volo mai livellato, non riesco a mantenere la quota  :P


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 05 Febbraio 2014, 10:25:08
mi avete quasi convinto

(http://2.bp.blogspot.com/-rLHpEHrXcWg/TskKIQGKmOI/AAAAAAAABgQ/CkY1WGbvazs/s1600/yawn.png)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 12:23:47
Ma a nessuno viene il dubbio che ho io, e cioè che si tratti di un fenomeno così marginale (sia in termini di effetto, sia in termini sotto area dell'inviluppo in cui si manifesta) e così dipendente dal disegno dell'aereo, e di così difficile sfruttamento, da non venire mai citato perchè di scarsa o nulla rilevanza per i più ?

Ovviamente senza contare che non tutti hanno

a) sufficiente cultura per capirlo,
b) sufficiente sensibilità per innescarlo,
c) un mezzo con il quale il fenomeno sia facilmente sperimentabile.

Dal punto di vista teorico, e pure pratico, la spiegazione i Jack/GM mi pare ci stia tutta. I testi generalisti di aviazione si limitano a citare solo gli effetti più o meno lineari di flussi laminari, trattando poco o nulla in profondità sul modo in cui la resistenza si origina e quali sono gli effetti (assolutamente complessi, sull'inviluppo di volo). Nei testi i profili alari sono sempre ideali e non subiscono mai le interferenze della fusoliera. Nei testi, non si porta mai in conto l'effetto dei vortici provocati dalla rivettatura o dalla resistenza intrinseca della verniciatura, e della forma della giunzione ala/fusoliera... ad esempio. Ma questo non vuol dire che queste cose non esistano.
Solo che al pilota medio non servono, anzi gli complicherebbero inutilmente il quadro concettuale.
Se uno stesse a quanto è scritto sui testi generalisti, dovrebbe trarne che un aereo non può volare a coltello ! Giusto ?
Ma tutti sappiamo che alcuni aerei sono ignoranti ed insistono a volare a coltello nonostante i testi non lo prevedano.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 12:43:47
Ma io non sto cercando di convincerti crono, sto solo elencando quello che trovo mano a mano che spulcio documenti.
Quello sotto è un manuale abbastanza aggiornato (2008) per la formazione dei piloti navali della marina americana, nessun accenno al fenomeno in tutto il manuale. Il che evidenzia come non sono eventualmente solo i testi per il vds e l’AG ad essere superficiali, anche la formazione data a questi piloti militari sarebbe terribilmente deficitaria.

Dal FUNDAMENTALS OF AERODYNAMICS by Naval Aviation Schools command (Aviazione Navale USA) (2008) [Information Sheet 1-7-2: Airplane Performance] :

La regione di comandi normale e secondo regime
Le velocità sopra la velocità di massima autonomia oraria sono riferite come la regione di “comandi normali”. La regione di “comandi normali” è caratterizzata dalla stabilità della velocità. Assumiamo un aereo in equilibrio al  punto B [c’è un grafico, il punto B è un set di velocità/potenza]. Una riduzione della velocità (per qualunque ragione) produrrà un eccesso di potenza che alla fine riporterà l’aereo alla velocità originaria del punto B. Un incremento di velocità dal punto B (per qualunque ragione) si tradurrà in un deficit di potenza che rallenterà l’aereo fino alla velocità originaria. Nella regione di comandi normali, velocità e potenza per il volo livellato sono direttamente correlati. Per volare in equilibrio ad una velocità maggiore, è necessaria più spinta/potenza rispetto ad una velocità inferiore. Per volare più lentamente, è necessaria meno spinta/potenza.  

THE REGIONS OF NORMAL AND REVERSE COMMAND
Velocities above maximum endurance are referred to as the region of normal command.
The region of normal command is characterized by airspeed stability. Assume an airplane is in equilibrium at point B (Figure 1-7-21 or Figure 1-7-22). A decrease in airspeed (for whatever reason) results in a thrust or power excess that will eventually accelerate the airplane back to the original airspeed at point B. An increase in airspeed from point B (for whatever reason) results in a thrust or power deficit that slows the airplane back to the original airspeed. In the region of normal command, velocity and throttle setting for level flight are directly related. To fly in equilibrium at a faster airspeed, more TA/PA is needed than at a slower airspeed. To fly slower, less TA/PA is needed.


Citazione
Ma a nessuno viene il dubbio che ho io, e cioè che si tratti di un fenomeno così marginale (sia in termini di effetto, sia in termini sotto area dell'inviluppo in cui si manifesta) e così dipendente dal disegno dell'aereo, e di così difficile sfruttamento, da non venire mai citato perchè di scarsa o nulla rilevanza per i più ?
Scarsa o nulla rilevanza l'8-10% di velocità di crociera ? Stai scherzando vero ?  ???


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 12:58:32
Flak,

8-10% con quale aereo ? Tu ipotizzi che qualunque aereo possa trarre un vantaggio identico, ed in qualunque configurazione ? Mi sembra discutibile. Se il fenomeno dipende dalle forme dell'aereo, e della sua configurazione...

E si: il fenomeno e' totalmente marginale proprio per la sua instabilità (ovvero: potrei guadagnare, ma e' comunque difficile mantenere, quindi, all'atto pratico, se basta un minimo di turbolenza a portarmi fuori da questo delicato equilibrio specie con un aereo leggero, che lo cerco a fare ?)...

Altra nota: da quando i manuali dei militari sono testi scientifici ? Ai militari si dice solo quello che devono sapere e quello che è utile ed applicabile, non TUTTO. Altrimenti ogni pilota militare sarebbe uno scienziato. Fanno ovviamente eccezione i collaudatori che fanno ben altro mestiere che non semplicemente pilotare, e quindi devono esplorare i confini di TUTTI i fenomeni.
Se le info su questi fenomeni non sono utili (e secondo me non lo sono, perchè di scarsa utilità pratica), nei manuali di volo non entrano.

Cercherei se mai nei testi di aerodinamica avanzata.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 05 Febbraio 2014, 12:59:01
tutti bravi a pestare sui tasti, nessuno che va a provare in volo :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 13:01:19
GM,

prestami l'aereo ! Altrimenti usiamo il P96 di Flak !

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 05 Febbraio 2014, 13:05:46
e' a LFSA. le chiavi sono sotto il parasole :D


GM,

prestami l'aereo ! Altrimenti usiamo il P96 di Flak !

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 13:08:35
E tu pensi che io non mi metta in macchina oggi pomeriggio ?
Non mi sfidare !!!

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 13:12:47
Citazione
tutti bravi a pestare sui tasti, nessuno che va a provare in volo Cheesy
Se smette di piovere volentieri. Ho anche trovato un ala alta disposto a fare la prova ...
Comunque non ho più un p96, adesso ho un sierra. La settimana prossima (tempo permettendo) lo porterò ad una officina vicina per montare un po' di ammennicoli, e starà fermo qualche giorno, ma la prova si farà.

Citazione
8-10% con quale aereo ? Tu ipotizzi che qualunque aereo possa trarre un vantaggio identico, ed in qualunque configurazione ? Mi sembra discutibile. Se il fenomeno dipende dalle forme dell'aereo, e della sua configurazione...
Non so se hai notato, ma sui nostri manuali sono riportati fenomeni che influiscono cento volte meno, e solo a determinate condizioni. Anzi, sono descritti fenomeni che seppure ignorati non cambiano la tecnica di volo. Un fenomeno aerodinamico di tale entità SULL’AEREO DI CRONO è una cosa ENORME.
Lo ripeto : E N O R M E.
Lascia stare su, se il fenomeno sarà dimostrato questa è roba grossa, te lo posso assicurare.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 05 Febbraio 2014, 15:17:50
Ieri c'era vento e oggi pure,appena posso faccio la prova.(e penso proprio che non sarà come dici tu)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 15:21:14
Citazione
E si: il fenomeno e' totalmente marginale proprio per la sua instabilità (ovvero: potrei guadagnare, ma e' comunque difficile mantenere, quindi, all'atto pratico, se basta un minimo di turbolenza a portarmi fuori da questo delicato equilibrio specie con un aereo leggero, che lo cerco a fare ?)...
Si parla di condizioni "stabili". Quello che dici tu succede con aerei instabili, per esempio fuori baricentro, dove le oscillazioni della fugoide non si stabilizzano. Portare un aereo instabile, questo anche dicono tutti i testi, è possibile ma è un gran casino.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 17:27:06
Citazione
Cercherei se mai nei testi di aerodinamica avanzata.

Vabbè ... piloti articolisti famosi, i manuali vds/AG, i militari, i testi divulgativi ... vediamo su altre pubblicazioni.

Questo è la cosa più comprensibile che ho trovato in termini più scientifici, Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale - Modulo di PRESTAZIONI :
http://wpage.unina.it/fabrnico/DIDATTICA/MVOLO/Appunti_PDF/CAP4.pdf (http://wpage.unina.it/fabrnico/DIDATTICA/MVOLO/Appunti_PDF/CAP4.pdf)

Io non ci ho trovato niente che possa associare il verso dell'accelerazione alla resistenza, si parla sempre di velocità. Magari se qualcun altro ci dà un'occhiata può confermare o meno.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 05 Febbraio 2014, 17:30:58
rimane il fastidioso problema: il fatto che il fenomeno si ostina a esistere ed e' facilmente riproducibile

questo nonostante nessuno ne parli ;-)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 17:33:54
Citazione
questo nonostante nessuno ne parli ;-)
In realtà ne parla Jack ... o no?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 17:41:42
Flak,

io parlavo di fenomeno instabile non di aereo instabile.
Un fenomeno instabile (sfuggente) è un fenomeno che puoi sperimentare ma le cui caratteristiche non riesci a mantenere se non con un grosso dispendio di controllo esterno, ed in un range di condizioni al contorno molto limitato.

In soldoni sto dicendo che l'aereo (con buone caratteristiche di stabilità) può entrare in un regime (coppia incidenza, potenza) che è caratterizzata da una IAS diversa ed un pò maggiore di quella nominale, a parità di condizioni atmosferiche e carico utile, poichè la variazione continua di incidenza e potenza con la quale lo si è portato a quel regime non ha favorito alcune componenti parassite di resistenza, che normalmente invece si manifestano e che sempre normalmente si manifestano e persistono con estrema facilità.

Queste componenti parassite sono molto stabili, mentre la loro assenza è molto instabile. Siccome questo regime speciale è caratterizzato dall'assenza di queste resistenze parassite, allora il regime stesso è instabile.


V





Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 17:44:28
Crono,

non è il fenomeno che esiste, sono gli aerei che non sanno che non esiste. Credevo di averlo già spiegato...
Stai invecchiando.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 18:03:45
Citazione
Un fenomeno instabile (sfuggente) è un fenomeno che puoi sperimentare ma le cui caratteristiche non riesci a mantenere se non con un grosso dispendio di controllo esterno, ed in un range di condizioni al contorno molto limitato.

Citazione
rimane il fastidioso problema: il fatto che il fenomeno si ostina a esistere ed e' facilmente riproducibile

Mettetevi d'accordo però ...  ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 18:07:50
Technogeek, siccome mi sembri persona che ama approfondire gli argomenti.
Mi dai una mano a trovare qualcosa, qualunque cosa, che parli di questo fenomeno o che almeno accenni agli effetti che produce ? Basterebbe già una citazione, almeno da avere un riferimento per poi focalizzare le ricerche.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 18:13:30
Citazione
io parlavo di fenomeno instabile non di aereo instabile.
Un fenomeno instabile generalmente produce un aereo instabile, dipende dall'entità del fenomeno. Se ogni tanto un'ala ti stalla, per effetto di un fenomeno instabile, non è che puoi definire il sistema in "equilibrio stabile a tratti".


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 19:14:22
Flak,

ok ma, siccome studiare piace pure a te, non voglio renderti la vita facile.

Cominciamo da qui: http://www.skybrary.aero/index.php/Interference_Drag (http://www.skybrary.aero/index.php/Interference_Drag)

Tra le righe si legge che, alla giunzione tra elementi diversi della fusoliera, i flussi d'aria che normalmente scorrono attorno a ciascun elemento, interferiscono l'un l'altro. Questo determina vortici che comportano resistenza: la resistenza di interferenza. Il perchè è abbastanza intuibile e non mi dilungo.

Poi, dice che quando il profilo attorno al quale passano i flussi è particolarmente irregolare o non simmetrico, i restringimenti apparenti al flusso provocati dalle giunzioni, per effetto venturi, diventano aree di depressione, in corrispondenza delle quali il flusso laminare accelera e diventa eventualmente turbolento. E siccome sappiamo che l'incremento di velocità dipende dalla velocità di entrata, ma anche dal profilo del restringimento, diventa abbastanza evidente che aria che entra diciamo a 100 Kts, potrebbe attraversare il restringimento a 500 kts...

Quindi i nostri aeroplanetti, localmente possono essere tranquillamente soggetti a fenomeni transonici o sonici, senza che noi ce ne rendiamo conto, solo per avere in alcuni punti delle forme che favoriscono un effetto venturi anche se piccolo e locale.

Qui mi fermo e ti lascio spazio. Tu riflettici senza pregiudizi, rileggiti quello che ha quotato GM da Jack e dimmi se ti viene in mente qualcosa. 

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 20:11:54
beh ... diciamo che così è un pò troppo facile, non è praticamente niente di più di ciò che spiega* Jack, cioè il nulla totale.

Che esistano moti vorticosi penso sia noto, che questi condizionino l'aerodinamica altrettanto. In giro si trova anche molto di più rispetto a quella spiegazione.
Ma come vedi, anche su quello, non è minimamente accennato che la resistenza di interferenza è funzione dell'accelerazione, e non della velocità, come qualunque altro tipo di resistenza,  e soprattutto, questo è il fenomeno in esame, che essa conserva lo stesso valore anche dopo che quell'accelerazione è svanita, perchè secondo questo fenomeno le turbolenze continuano a fare il loro lavoro, anche se la velocità è tornata costante. In pratica lo stato di un sistema in volo non dipenderebbe dai valori misurabili in quel momento, ma da quelli che avrebbe assunto minuti, ore, giorni prima; sufficientemente strano per non essere chiaramente descritto non ti pare ?

Sul documento che ho postato la resistenza di interferenza è quotata (il 9% di quella totale se non ricordo male, nell'esempio che fa). Non ti pare strano che non ci sia scritto che non vale se quella velocità è stata raggiunta dal basso o dall'alto ? E come l'hanno stimata se essa cambia così considerevolmente per fenomeni inspiegabii, per cose successe molto prima della misurazione ?

Ancora, di resistenze parassite si parla diffusamente nei manuali di volo e nei documenti che ho postato, mai una volta che si parli di una resistenza dipendente dall'accelerazione, in atto o precedente; per le resistenze d'attrito, come quella di interferenza, il valore sale sempre in base alla velocità, incrocia quella indotta che invece descresce al salire della velocità. Anche questo come te lo spieghi ?
Ti ricordo che parliamo di un fenomeno che dovrebbe giustificare una differenza di prestazioni di 12-15Kmh, hai idea di quanta resistenza in più comporti questa differenza, che dovrebbe essere tutta assorbita da un resistenza di interferenza, percentualmente inferiore a tutte le altre resistenze d'atttrito ?

E ancora. Dici che i militari non sono tenuti a sapere queste cose e poi dipenderà dall'aereo. Ma i manuali che ho postato non sono per un determinato mezzo, valgono per tutti i mezzi della marina, diciamo per tutti i mezzi in generale perchè non credo che scrivano un nuovo manuale di aerodinamica se arriva un nuovo modello. E tu pensi che sapere che è possibile una variazione così ampia di velocità non interessi ad un pilota in missione militare ?
Crono dice che il suo potrebbe essere particolarmente soggetto al fenomeno, perchè ha tanta roba fuori; hai mai visto un caccia bombardiere cosa può portare sotto le ali in termni di carico ?

Insomma, anche in elettrodinamica quantistica i fenomeni sono strani, ma strani veramente e inspigabili per definizione (altro che resistenza di interferenza) eppure trovi tonnellate di materiale, su internet e non. Come ti spieghi che di questo fenomeno così macroscopico non si riesca a trovare nulla ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 20:22:17
... e ancora,

possibile che piloti di lunga esperienza, cito il Trebbi giusto perchè sappiamo chi era e con cosa volava, non abbiano mai osservato il fenomeno, o ne abbiano sentito parlare come di una cosa possibile, tanto da scrivere manuali che dicono l'esatto contrario ? Per non parlare di quelli che l'hanno descritto proprio come mito (prima autorevoli anche per crono, ora dei gionalisti da strapazzo ...).

Insomma, possibile che su tutto il web non si riesca a trovare nient'altro che questo 3d a parlare in questo modo del fenomeno ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 20:41:40
Flak,

per il gusto ribattere parola su parola ti perdi il quadro generale.
Lascia per un momento perdere Crono e Trebbi e Jack.
Non saltare alle conclusioni.

Andiamo con ordine. Tu dici che quello che ti ho postato è un link che non aggiunge nulla a quanto detto e che è fin troppo banale.
Credimi non serve molto di più. Io ti sto invitando a trarre delle conclusioni tue su quanto non detto, non a prendere in prestito il cervello di altri, o a scomodare scienza complessa. Lascia perdere anche la QED. Se conosci Feynmann sai che la sua forza era proprio quella di spiegare semplicemente fenomeni apparentemente inspiegabili. 

Il gioco è il confronto intellettuale non la sfida a chi ce l'ha più lungo o a chi conosce più persone che ce l'hanno più lungo.
Se vuoi ancora giocare un pò, senza però affrettare le conclusioni, ti invito a fare un passo avanti.

Abbiamo appurato che il tuo Sierra potrebbe essere soggetto a fenomeni subsonici, transonici e supersonici, piccoli e localizzati.
Abbiamo anche capito che la resistenza da interferenza, che influisce sulla velocità in maniera negativa (può essere più o meno il 9% della resistenza totale, ma dipende da come è costruito l'aereo, e pure tanto, quindi il dato è medio e teorico), è provocata da vortici dovuti all'interferenza tra flussi laminari di superfici diverse e vicine tra loro.
Abbiamo visto che queste superfici assieme all'aria che le circonda, possono costituire per determinati assetti dei tubi di venturi apparenti.

Adesso, la domanda che devi porti è: cosa succede ad un flusso laminare di un fluido man mano che accelera passando da un regime sub sub sonico, al sub sonico, al transonico, al sonico ed al supersonico ?
 
Appena hai la risposta, facciamo un passo avanti.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 05 Febbraio 2014, 20:55:42
Si bonasera adesso escono fuori i flussi transonici, sonici e supersonici per la resistenza di interferenza in aerei che non superano i 300 kmh.

Ma dai.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 21:05:28
salvat,

per favore, leggiti gli altri post. Forse ti sei perso qualche pezzo.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 05 Febbraio 2014, 21:28:42
Li ho letti tutti e nessuno porta fonti su questo fenomeno,solo chiacchiere.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 21:32:09
Citazione
Adesso, la domanda che devi porti è: cosa succede ad un flusso laminare di un fluido man mano che accelera passando da un regime sub sub sonico, al sub sonico, al transonico, al sonico ed al supersonico ?
Ah, ho capito quello che vuoi dire. Beh, io credo che nessuno qui abbia la risposta. Potremmo stare a parlare per ore spaccando il capello in quattro ... ma non servirebbe a nulla.
Lo stesso Jack dice che l'aerodinamica non si spiega completamente da se, figurati se noi (o anche lui) possiamo stabilire se è vero o no questo fenomeno ragionandoci sopra.

No, non funziona così, al nostro livello, e anche al livello di jack che quelle cose non le ha scoperte ma le ha semmai studiate, quello che sappiamo è unicamente quello che ci dicono altri, frutto di studi, ricerche ed esperienze, e riassunte sulle pubblicazioni per quello che serve al pilota, o al progettista, o al collaudatore, o alla compagnia aerea per avere una idea sufficiente di cosa gli capita intorno.
Io devo fermarmi a questo livello, non avrebbe senso andare oltre; leggo su dieci testi, frutto di un processo di ricerca e sintesi che va avanti da generazioni, che la portanza è funzione della velocità e per me questo basta.
E se su nessun testo rivolto a quelli che fanno il mio stesso "mestiere", cioè volano, è possibile leggere che la resistenza di interferenza mi fa sballare totalmente l'equilibrio potenza/velocità, per me, salvo fonti che dicono il contrario, significa semplicemente che l'equilibrio non lo altera. Non credo di poter essere io lo scopritore di turno, ci sono state sufficienti generazioni prima di me a sbatterci il grugno.

Questo in linea di principio.
Qui c'è jack che dice di averlo studiato, ma per motivi che non conosciamo non è dato saperlo a tutti ...  crono dice di farlo tutti i giorni (ma sarà quella la spiegazione se è vero ?)*

Io ho dato, e continuerò a dare solo i risultati delle mie ricerche in rete, ma più per far capire che se dovesse saltare fuori con le prove stiamo parlando di qualcosa che la comunità aviatoria, praticamente a tutti i livelli, ignora o addirittura respinge, uno scoop sensazionale insomma, di quelli che si contano sulla punta delle dita.

NOTA : C'è anche la possibilità che io non sia ancora incappato in qualcosa che ne parli ... ma invece esiste. Non posso escluderlo. Quindi se vuoi darmi una mano a cercarlo potrebbe essere più produttivo che parlarne in astratto  ;)

* edit


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 21:41:12
Salvat, non fa niente, non sono io che devo dirti se e quanta attenzione prestare a quello che leggi.
Se ti suonano come chiacchiere, forse lo sono. E comunque non aggiungerebbero nulla a come piloti.
Quindi sopportaci se ce la fai, e fai finta di niente se ti riesce.

Flak, noooooooooooooo, non te la cavi così.
A livello teorico la spiegazione è piuttosto banale e ci siamo quasi.
Il fenomeno è molto più sperimentabile di quanto credi.
Veramente vuoi fermarti ?

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 05 Febbraio 2014, 22:10:52
Ho letto tutto con attenzione e come ho già scritto, nessuno,neanche tu (che te la stai tirando)ha portato qualche fonte che tratti di questo fenomeno,perciò tutto quello che avete scritto se non sono chiacchiere,che sono?

 COME NON AGGIUNGEREBBERO NULLA A COME PILOTO se questo fenomeno esiste significa che potrei sfruttare meglio l'aereo e a te pare poco?

Dai fai sta spiegazione piuttosto banale,e poi spiega pure se la resistenza totale dell'aereo aumenta o diminuisce con l'incremento di velocità dato da questo fenomeno.

Come ho già scritto la resistenza d'interferenza è LA MINORE DELLE RESISTENZE ALLE QUALI E' SOGGETTO L'AEREO.All'aumentare della velocità dell'aereo ----AUMENTANO TUTTE LE RESISTENZE----

Vediamo come gli metti nome.

Scritto in maiuscolo per leggere meglio,non per gridare.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 05 Febbraio 2014, 22:12:29
Citazione
A livello teorico la spiegazione è piuttosto banale e ci siamo quasi.
??? Cioè jack, che è tra i pochi dopositari di queste conoscenze, non è in grado di spiegarci nulla perchè troppo complicato, e noi ci arriviamo per deduzione ?

Allora, se vuoi dire che siccome alcune parti dell'aereo responsabili della resistenza di interferenza hanno superato il regime transonico e quindi per ritornare indietro necessiterebbero di una accelerazione sufficiente a rivarcare la soglia della resistenza, il dosso della curva di resistenza del regime supersonico, e che pertanto l'aereo si pone in una condizione di resistenza costante fintanto che una perturbazione non fornisce sufficiente energia per far saltare dall'altra parte i filetti fluidi intrappolati alla loro velocità, e quindi l'areo è in una configurazione AoA/potenza irraggiungibile in regime normale ...

Ma a te chi te lo ha detto che la curva di resistenza in regime trans-supersonico ha un dosso ? Non sono gli stessi che avrebbero dovuto dirti che la resistenza di interferenza ha un così strano comportamento, qualora lo avesse ? E perchè non lo avrebbero fatto, non ci hanno pensato ?

Dai su ... torniamo a cercare, non mi metto a fare lo scienziato improvvisato ... ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 05 Febbraio 2014, 23:45:39
Salvat non me la tiro affatto. Ma sono convinto che non leggi attentamente.
Flak ed io stiamo facendo un gioco deduttivo.
Il gioco è teorico. Perchè la teoria alla base della faccenda è semplice.

Poi che si possa mettere in pratica, con la facilità della quale parla Crono, io non posso dimostrarlo. Non ho nè il mezzo nè l'esperienza.

Siccome Flak si è stufato di giocare, e siccome ho il sospetto di stare divertendomi solo io, vengo al punto.

Un fluido reale accelerato in una condotta, entro certi limiti ha un comportamento lineare: più lo acceleri più la sua velocità cresce.
Superati questi limiti (le equazioni che governalo la cosa sono in qualsiasi testo di fluidodinamica), il flusso perde laminarità a causa della resistenza della condotta, della viscosità ecc...
E si allontana dal comportamento ideale.

Se lo si continua ad accelerare oltre un certo limite, torna ad essere laminare. Di esempi in natura ce ne sono a decine.
Basta pensare ad un rubinetto tradizionale (quelli senza areatore): se lo aprite poco, l'acqua esce formando una specie di tubo liscio (laminare), se aumentate progressivamente la pressione (aprite di più) troverete un punto in cui il tubo non è più liscio e si deforma, disegnando spirali e schizzando gocce che si allontanano dal flusso principale. Se aumentate ancora sufficientemente (turbolento), torna liscio (laminare).

Se ammettiamo quindi che il flussi che nascono turbolenti inducano la resistenza da interferenza, e concediamo che in certe condizioni, che facilitano l'aumento di velocità (affondata), questi flussi, per effetto venturi, possano raggiungere un regime di velocità tale per cui tornano laminari, allora ne consegue che in queste circostanze, la porzione di resistenza da interferenza originata da quei flussi sparisca. La conseguenza è che a parità di potenza si consegue un modesto aumento di velocità, innescato dall'affondata.

Ora la vera domanda è come mai, terminata l'affondata, il fenomeno può persistere (per quanto tempo non lo so, perchè dipende da molti fattori) ?

La risposta è anch'essa in qualsiasi testo banalissimo di fluidodinamica: se porto un fluido reale da uno stato moto turbolento a laminare aumentandone la velocità e chiamo Vx la velocità in corrispondenza della quale avviene la transizione, potrò sperimentare come sia possibile abbassare la velocità a Vy<Vx mantenendo comunque il flusso laminare (grazie ad effetti conservativi dovuti a viscosità, resistenza interna ed altre balle che potete studiarvi autonomamente). Scendendo ulteriormente sotto Vy, tornerà turbolento.

Anche di questo fenomeno in natura esistono esempi terra terra sperimentabili nella vita di tutti i giorni e con i quali non vi tedio oltre.

Quindi in sostanza l'affondata (ma qualunque accelerazione appropriata) può determinare una condizione di diminuzione della quota di resistenza da interferenza poichè una parte dei flussi turbolenti che originano quest'ultima divengono laminari per effetto dei venturi apparenti che ne aumentano la velocità, e questo aumento può rivelarsi stabile poichè la resistenza da interferenza tende a non riapparire se non si decelera abbastanza. 

Posso intuire che lo si faccia in affondata poichè in questo modo, non dovendo trimmare l'aereo o toccare la manetta, il fenomeno sia più facilmente riproducibile e verificabile.

Comunque non credo affatto si parli di aumenti di velocità del 10-15%... Se ma parliamo di di una frazione di quel 9% medio di resistenza che va via...

Ora che ve l'ho raccontata, non ditemi che non è banale.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 06 Febbraio 2014, 05:40:54
..il fenomeno sussiste, personalmente l' ho sempre conosciuto e messo in atto. Il guadagno pero' non e' del 10 % bensi' di qualche nodo alle nostre velocita', diciamo forse un 2% e percepibile solo in condizioni di stabilita' atmosferica. Dipende anche credo dal tipo di profilo alare e dal tipo di velivolo e forse anche dal centraggio.

Probabilmente si tratta di ottenere il volo livellato con il minimo angolo d' attacco possibile.

La parabola una potenza/una velocita' e' vera ma deve essere ottimizzata bilanciando portanza/angolo d' attacco/coefficiente di resistenza.

Per similitudine porto l' esperienza che, chi di voi va anche per mare, puo' verificare facilmente in una imbarcazione planante o semi-planante. Aumentando progressivamente la potenza accelero la barca e ottengo la planata ipotizziamo a 14 nodi. Rallentando poi da una velocita' superiore e riducendo molto progressivamente la manetta riusciro' a mantenere la planata anche fino a 12 forse 11 nodi. Quello che cambia e' che rallentando arrivo alla velocita' critica da un angolo d' assetto inferiore.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 08:48:06
Caro babbonatale,

il tuo post è consolante...  :)

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 09:23:23
Ok, abbiamo una teoria, forse due. Siamo quindi tornati a pag. 3 di questo 3d, dove di parlava di turbolenze, viscosità, fenomeni one-way ... guadagni minimi (c'era anche la questione dell'accelerezione limite) ...

Bene. Ora riuscite a trovare qualcosa, qualunque cosa, che ne parli ? O almeno che descriva potenza/velocità/resistenza in mdo che non sia in contrasto con queste ipotesi ?  :)

P.S. : Babbo, la questione del centraggio è riportata su tutti i testi ed è certamente vera. Parlano però di mezzi che non hanno un comportamento stabile, la cui caratteristica è proprio quella di non avere una curva potenza/velocità/AoA definita, cioè non stanno fermi in un dato assetto a lungo e vanno continuamente gestiti. Dubito sia il caso del mezzo di crono e dei nostri ... e comunque non ha a che fare con la resistenza di interferenza.
Riguardo le barche... questo si trova (il fenomeno intendo), quindi presumo che per la navigazione non sia indicata
come regola base la curva velocità/potenza (ma poi per le barche mica si parla di portanza ... o no?).


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 06 Febbraio 2014, 09:38:24
flak, non ti viene in mente che forse (sto facendo solo delle ipotesi qui) che il fenomeno esiste ma non e' completamente spiegato?

e guarda che non e' il solo fenomeno poco spiegato in aviazione.

il fatto che non ci sia una spiegazione matematica (posto noi siamo in grado di capirla) non puo' certo significare che tale fenomeno non esista.

ti ricordo che in scienza un fenomeno non esiste se esso e' documentato su internet o se esiste una spiegazione comprensibile a un ignorante. un fenomeno esiste sinche' esso sia riproducibile a piacere,

che so. gli uccelli volavano anche prima che bernoulli nascesse. o che nascesse newton, meglio ancora.

non so se hai mai seguito la storia del deep stall del velocity?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 09:49:40
Citazione
flak, non ti viene in mente che forse (sto facendo solo delle ipotesi qui) che il fenomeno esiste ma non e' completamente spiegato?
Non stiamo parlando di qualcosa che lo spieghi, stiamo parlando di qualcosa che ne parli, qualcuno che lo abbia osservato e si sia degnato di scrivere due righe su come sarebbe possibile risparmiare carburante su un aereo.
Questo, credo lo ammetterai, è veramente strano. O no ?



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 10:05:35
Crono perchè insisti che il fenomeno non è spiegato. Lo è ed è banale.

Flak Credo che babbo stesse confermando il comportamento del fluido non ideale con le due V (Vx e Vy).

Flak, non capisco perchè, tu insista che questa cosa debba essere nei manuali di pilotaggio.
Fino a qualche post fa il tuoi dubbi sembravano essere di tipo teorico ed ho cercato di sostenerti nell'analisi torica, fornendoti qualche spunto.
Ora tiri di nuovo fuori i manuali di pilotaggio.

Nei manuali di pilotaggio ci sono le cose che servono al pilota (che in media è tutt'altro che uno scienziato o una persona di cultura scientifica sopraffina, anche se gli piace pensarlo) a capire come gestire il volo. Quindi i contenuti sono tagliati per questa audience specifica. E siccome il pilota già deve fare tanto a bordo per mantenersi vivo, è inutile ingolfarlo con tonnellate di nozioni che hanno poca o nessuna utilità pratica.
Se non c'e' è perchè ha senso che non ci sia.
Il fatto che esista non è in discussione poichè la teoria che ci sta dietro è solida e sperimentabile (nelle dovute condizioni).
E qualcuno oltre me (che non sono nessuno) sta cominciando a ragionarci ed a condividerla.

Ti faccio l'ultimo esempio, poi la smetto perchè già si sono annoiati in tanti.

Questa cosa non serve alla gestione del volo tanto quanto non serve al pilota conoscere la differenza che esiste tra attrito di rotolamento ed attrito di sfregamento del pneumatico.
Trovami un manuale di pilotaggio che ne parla diffusamente e ti offro una birra (te la offro uguale anche se non lo trovi).
Pur non essendoci sui manuali di pilotaggio, tu non ti scandalizzi affatto, piloti lo stesso e freni ugualmente, no ? (salvat questo intendevo quando ti dicevo che non cambi il modo in cui piloti se lo sai)
Al limite saprai che al di sopra di una certa velocità al suolo è meglio non frenare.
Ciononostante ci sono persone (i progettisti di pneumatici, ed i collaudatori degli stessi) che gli attriti li studiano nei dettagli sui loro testi e con i loro esperimenti e li conoscono perfettamente. E sui libri specifici se ne parla, anche se non in termini di guida o pilotaggio, ma in termini di dinamica dei corpi non ideali.

Il fenomeno per nulla "misterioso" che ha originato questo thread è dello stesso tipo: esiste, i progettisti ed i collaudatori lo conoscono molto bene, in alcune circostanze si verifica, su alcuni mezzi più facilmente che su altri, ma ha un'influenza talmente poco significativa sia perchè il fenomeno non è stabile (l'equilibrio si ottiene in un range di condizioni al contorno molto ristretto) sia per il poco vantaggio che comporta, da essere praticamente inutile approfondirlo per i piloti normali.

Se servisse, sarebbe nei manuali di pilotaggio. Se nei manuali non c'e', è perchè non serve, non perchè non esiste.

V
 



 


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 06 Febbraio 2014, 11:19:26
Salvat non me la tiro affatto. Ma sono convinto che non leggi attentamente.
Flak ed io stiamo facendo un gioco deduttivo.
Il gioco è teorico. Perchè la teoria alla base della faccenda è semplice.

Poi che si possa mettere in pratica, con la facilità della quale parla Crono, io non posso dimostrarlo. Non ho nè il mezzo nè l'esperienza.

Siccome Flak si è stufato di giocare, e siccome ho il sospetto di stare divertendomi solo io, vengo al punto.

Un fluido reale accelerato in una condotta, entro certi limiti ha un comportamento lineare: più lo acceleri più la sua velocità cresce.
Superati questi limiti (le equazioni che governalo la cosa sono in qualsiasi testo di fluidodinamica), il flusso perde laminarità a causa della resistenza della condotta, della viscosità ecc...
E si allontana dal comportamento ideale.

Se lo si continua ad accelerare oltre un certo limite, torna ad essere laminare. Di esempi in natura ce ne sono a decine.
Basta pensare ad un rubinetto tradizionale (quelli senza areatore): se lo aprite poco, l'acqua esce formando una specie di tubo liscio (laminare), se aumentate progressivamente la pressione (aprite di più) troverete un punto in cui il tubo non è più liscio e si deforma, disegnando spirali e schizzando gocce che si allontanano dal flusso principale. Se aumentate ancora sufficientemente (turbolento), torna liscio (laminare).

Se ammettiamo quindi che il flussi che nascono turbolenti inducano la resistenza da interferenza, e concediamo che in certe condizioni, che facilitano l'aumento di velocità (affondata), questi flussi, per effetto venturi, possano raggiungere un regime di velocità tale per cui tornano laminari, allora ne consegue che in queste circostanze, la porzione di resistenza da interferenza originata da quei flussi sparisca. La conseguenza è che a parità di potenza si consegue un modesto aumento di velocità, innescato dall'affondata.

Ora la vera domanda è come mai, terminata l'affondata, il fenomeno può persistere (per quanto tempo non lo so, perchè dipende da molti fattori) ?

La risposta è anch'essa in qualsiasi testo banalissimo di fluidodinamica: se porto un fluido reale da uno stato moto turbolento a laminare aumentandone la velocità e chiamo Vx la velocità in corrispondenza della quale avviene la transizione, potrò sperimentare come sia possibile abbassare la velocità a Vy<Vx mantenendo comunque il flusso laminare (grazie ad effetti conservativi dovuti a viscosità, resistenza interna ed altre balle che potete studiarvi autonomamente). Scendendo ulteriormente sotto Vy, tornerà turbolento.

Anche di questo fenomeno in natura esistono esempi terra terra sperimentabili nella vita di tutti i giorni e con i quali non vi tedio oltre.

Quindi in sostanza l'affondata (ma qualunque accelerazione appropriata) può determinare una condizione di diminuzione della quota di resistenza da interferenza poichè una parte dei flussi turbolenti che originano quest'ultima divengono laminari per effetto dei venturi apparenti che ne aumentano la velocità, e questo aumento può rivelarsi stabile poichè la resistenza da interferenza tende a non riapparire se non si decelera abbastanza.  

Posso intuire che lo si faccia in affondata poichè in questo modo, non dovendo trimmare l'aereo o toccare la manetta, il fenomeno sia più facilmente riproducibile e verificabile.

Comunque non credo affatto si parli di aumenti di velocità del 10-15%... Se ma parliamo di di una frazione di quel 9% medio di resistenza che va via...

Ora che ve l'ho raccontata, non ditemi che non è banale.
Partendo proprio da questa completa analisi, si dice che la minore resistenza di interferenza si mantiene consentendo un'accelerazione, ma non sappiamo in maniera certa se questo aumento e' COSTANTE, questa dovrebbe essere una deduzione logica. Piu' che nella risposta precisa, io concentrerei le ricerche  proprio sulla resistenza di interferenza, sul fatto che non si ripresenta piu' dopo un'affondata consentendo un'accelerazione COSTANTE e senza limiti di tempo. perche' questo e' il punto. Ma, come detto, con un vantaggio del 2%, coe detto,se c'e', non so se vale la pena. Senza considerare tutte le altre variabili in volo che potrebbero vanificare il vantaggio.Insomma, se un cassone e' tale resta, inutile illudersi piu' di tanto.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 11:22:43
Mistero risolto ?



(http://4.bp.blogspot.com/-G4pQiIFuCwo/UHq5xFJdblI/AAAAAAAAD-s/x9SLnhVNb8I/s1600/402797_3154732950633_1334480131_4843618_667656331_n1.jpg)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 06 Febbraio 2014, 11:35:04
 Significa mistero =possibile sega mentale se consideriamo il vantaggio di qualche nodo, in volo stabile e livellato. Per questo forse i tsti non ne parlano, o parlano di mito, in considerazione del reale vantaggio. Ognuno si tenga il suo cassone e ne apprezzi le reali caratteristiche.

Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 11:50:41
Bravo Marco !

Sono d'accordo con te sulla reale poca significatività di un fenomeno che resta perfettamente spiegabile per nulla esoterico (o no, GM ?).
Volete un riferimento bello da leggere e che spiega molto: eccovelo.

http://www.einaudi.it/libri/libro/thomas-s-kuhn/la-struttura-delle-rivoluzioni-scientifiche/978880619900 (http://www.einaudi.it/libri/libro/thomas-s-kuhn/la-struttura-delle-rivoluzioni-scientifiche/978880619900)

Meglio di qualunque testo di aerodinamica, fluidodinamica, pilotaggio.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 06 Febbraio 2014, 12:08:52
Per parlare di vero mistero o rivoluzione scientifica e' necessario che la scoperta sia verificabile e si concretizzi in un reale vantaggio, ole'!  ;D  ma siccome predico bene e razzolo male, mi sembra che posiamo concludere che un'aumento di velocita' effettiva  e COSTANTErichieda la SCOMPARSA della resistenza di intrerfrerenza dpo l'affondata. Ma e' vero che scompare? Mi sembra che il test pilot parlasse di una MINORE resistenza venendo dall'alto. Se e' solo minore c'e' e prima o poi si fa sentire. se scompare allora andiamo piu' veloci, poco o tanto che sia. E siccome flak non e' uno sprovveduto, e' preparato e le ricerche le sa fare, gli affidiamo il compito di verificare se questa resistenza NUN C'E' oppure e' DE MENO. Daie oh, che ce la famo.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 06 Febbraio 2014, 12:12:10
Porca vacca.   ???

Il problema è che non smette di piovere. Appena smette voglio i test in volo di tutti gli intervenuti, nessuno escluso e Flak per primo.  :D  ;D  8)

E così vediamo se smettendo la pioggia si riesce a far smettere anche sto 3D.  >:(


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 06 Febbraio 2014, 12:16:34
(ma poi per le barche mica si parla di portanza ... o no?).

...certo che si parla di portanza, idrodinamica in questo caso. In una imbarcazione planante raggiunta la velocita' di planata l' assetto si riduce progressivamente, la resistenza crolla lettralmente e la barca parte via.

Tornando al volo da qualche parte il fenomeno deve essere descritto anche se non necessariamente dimostrato perche' io non me lo sarei sognato (sopratutto 30 anni fa').
A me viene quasi istintivo livellare 100 piedi sopra la quota richiesta e cercare di ridurre l' incidenza sacrificando quei 100 piedi senza toccare manetta.

Giuso riflettere su queste cose :
La portanza si genera sia in funzione della velocita' dell' aria ma anche in funzione dell' incidenza (AoA).
La resistenza si genera in funzione della velocita' ma anche molto in funzione dell' incidenza.

Potrebbe apparire ma non mi sbilancio in affermazioni che trovando un equilibrio con una incidenza maggiore il sistema non sia in grado di sviluppare appieno la portanza derivante dalla velocita'.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 12:21:43
Citazione
Fino a qualche post fa il tuoi dubbi sembravano essere di tipo teorico ed ho cercato di sostenerti nell'analisi torica, fornendoti qualche spunto.
Purtroppo sei completamente fuori strada.
Quando mi riferisco a qualcosa che ne parla mi riferisco ad un qualunque documento che metta in relazione questa tua ipotesi (perché di questo si tratta) con l'aerodinamica, o, se vuoi, anche con qualunque moto confrontabile.

Trova una sola cosa, applicata al moto reale, e smetteremo di parlare di "aria fritta". Fino ad allora possiamo anche spiegarcela con la meccanica quantistica, ma senza alcun riscontro con ciò che ha scoperto, osservato o descritto nessuno di quelli che si è occupato di aerodinamica, ai fini del pilotaggio, della progettazione o del TEST aeronautico, parliamo del nulla.
Ti rammento che il manuale del PILOTA COLLAUDATORE MILITARE, per rilevare ESATTAMENTE le prestazioni di un qualunque aereo, NON DICE NULLA SULLA ESISTENZA DI QUESTA POSSIBILITA'. Cioè un pilota collaudatore compila una scheda nella quale non è minimamente prevista la misurazione di niente del genere.

Su, dai, posta qualcosa. Le tue idee le abbiamo capite, ora dicci come facciamo a sapere che parliamo di qualcosa di reale.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 12:26:36
Marco,

la resistenza da interferenza è una sommatoria di resistenze da interferenza, ciascuna determinata da fenomeni locali alla giunzione tra elementi diversi della fusoliera. Non è detto che per un dato set di Velocità ed AOA tutti i fattori della sommatoria scompaiano, anzi è alquanto improbabile per il fatto che non tutti i venturi apparenti hanno la stessa sezione e per il fatto che non tutti flussi che li attraversano sono nella stesso stato, hanno la stessa velocità e pressione.

Comunque il consiglio sulla lettura era per suggerire un atteggiamento rispetto al nuovo, non per suggerire che siamo di fronte ad una rivoluzione.
Ciò di cui stiamo parlando sta su tutti i libri di fluidodinamica di livello universitario. Altro che scoperta.
La scoperta e la rivoluzione sarebbe che la gente abbandonasse i pregiudizi per accogliere ed analizzare apertamente ciò che non conosce.
La rivoluzione sarebbe che nonostante ci sia costato tempo e fatica acquisire determinate conoscenze, siamo disposti a condividerle gratis, sforzandoci (gratis) di evitare che altri debbano compiere gli stessi sforzi che abbiamo compiuto noi.
La rivoluzione sarebbe resistere alla tentazione di ostentare prestigio ed autorevolezza con un atteggiamento criptico ed iniziatico del tipo "Io posso e tu no..." per mettersi un gradino al di sopra degli altri.

Alcuni di noi aviatori confondono la quota alla quale volano con la propria statura.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 12:27:57
Posta qualche cooooosaaaaaaaa !!!!!!


 ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 12:30:02
Flak,

ma le mie non sono ipotesi.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 12:31:08
Alby,

se mi ospiti tu, io ci vengo !!!


E così vediamo se smettendo la pioggia si riesce a far smettere anche sto 3D.  >:(


MAHUAHUAHUAAHUAHUAHU - GRANDE !!!


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 12:33:53
Citazione
ma le mie non sono ipotesi.
Io ne ho altre dieci, forse venti ...

Trovate qualcosa, su web o su carta, e postatelo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 06 Febbraio 2014, 12:42:42
Marco,

la resistenza da interferenza è una sommatoria di resistenze da interferenza, ciascuna determinata da fenomeni locali alla giunzione tra elementi diversi della fusoliera. Non è detto che per un dato set di Velocità ed AOA tutti i fattori della sommatoria scompaiano, anzi è alquanto improbabile per il fatto che non tutti i venturi apparenti hanno la stessa sezione e per il fatto che non tutti flussi che li attraversano sono nella stesso stato, hanno la stessa velocità e pressione.

Comunque il consiglio sulla lettura era per suggerire un atteggiamento rispetto al nuovo, non per suggerire che siamo di fronte ad una rivoluzione.
Ciò di cui stiamo parlando sta su tutti i libri di fluidodinamica di livello universitario. Altro che scoperta.
La scoperta e la rivoluzione sarebbe che la gente abbandonasse i pregiudizi per accogliere ed analizzare apertamente ciò che non conosce.
La rivoluzione sarebbe che nonostante ci sia costato tempo e fatica acquisire determinate conoscenze, siamo disposti a condividerle gratis, sforzandoci (gratis) di evitare che altri debbano compiere gli stessi sforzi che abbiamo compiuto noi.
La rivoluzione sarebbe resistere alla tentazione di ostentare prestigio ed autorevolezza con un atteggiamento criptico ed iniziatico del tipo "Io posso e tu no..." per mettersi un gradino al di sopra degli altri.

Alcuni di noi aviatori confondono la quota alla quale volano con la propria statura.

V
Ma non ho nessun pregiudizio, dico solo che non dovrebbe comunque notarsi una differenza cosi' rilevante. Siccome volo davvero, ben oltre la statura per mia fortuna, altrimenti non sarei qui, sabato provo anche. decollo, quota livellamento per mezz,ora, poi salita, sullo stesso punto, discesa, livellamento. Pero' non ho un cassone controventato, ma un'ala bassa filante. Vedemo comunque. Visto che, comunque, non si riesce a postare qualcosa di specifico a conferma, chi puo' si affida al metodo sperimentale. ma qualunque sia l'esito della prova, non avro' la presunzione di pensare di non aver dubbi.


Marco.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 06 Febbraio 2014, 12:43:09

Alby,

se mi ospiti tu, io ci vengo !!!



Leggo... " Roma e dintorni "

Allora se pò fà. Quando vuoi ( meteo permettendo )  :P


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 13:08:56
Marco,

veramente non ce l'avevo con te, giuro !!! Anzi.
Era una considerazione generale...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 06 Febbraio 2014, 13:16:49
ma che minchia dici? vatti a vedere quanti cv ti servono per aumentare la crociera di due nodi, e poi ne riparliamo

comunque ripeto. non sono 2 kmh, non sono irrilevanti, sono una differenza visibile e misurabile che in un volo di un ora (o di 10) fanno una bella differenza

sul mio aereo fa una differenza molto visibile, magari ci saranno altri fattori che contribuiscono ma tra portare l'aereo a una certa quota e lasciarlo li seduto e fare ma manovra di lasciarlo accelerare un po e stabilizzare la differenza e' sostanziale, 10-15kmh senza manco sfiorare la manetta o il passo.

Significa mistero =possibile sega mentale se consideriamo il vantaggio di qualche nodo, in volo stabile e livellato. Per questo forse i tsti non ne parlano, o parlano di mito, in considerazione del reale vantaggio. Ognuno si tenga il suo cassone e ne apprezzi le reali caratteristiche.

Marco.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 06 Febbraio 2014, 13:20:14
No ma per carita', solo che non e' colpa mia o di flak o di altri se nei semplici manuali, o testi universitari o di fluidodinamica  si arriva alla conclusione che si abbia un incremento di velocita' in livellato, STABILIZZATA e COSTANTE   :'   anzi se i testi parlano di miti non e' colpa di nessuno    :'(  poi siamo passati al 2% di incremento reale dopo 12 pagine.   Ma con la stessa umilta' non diamo nulla per scontato e facciamo tutte le prove di questo mondo, ci mancherebbe, io per primo. Buoni voli e buon divertimento.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 13:45:58
Citazione
sul mio aereo fa una differenza molto visibile, magari ci saranno altri fattori che contribuiscono ma tra portare l'aereo a una certa quota e lasciarlo li seduto e fare ma manovra di lasciarlo accelerare un po e stabilizzare la differenza e' sostanziale, 10-15kmh senza manco sfiorare la manetta o il passo.
Questo, per la mia modesta opinione, già mi sembrerebbe più ragionevole, stando a quello che ho letto, o meglio che non ho letto, in giro.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 13:52:52
Flak,

pensa che in alcune scuole questa tecnica la insegnano durante il corso.

Citazione
sul mio aereo fa una differenza molto visibile, magari ci saranno altri fattori che contribuiscono ma tra portare l'aereo a una certa quota e lasciarlo li seduto e fare ma manovra di lasciarlo accelerare un po e stabilizzare la differenza e' sostanziale, 10-15kmh senza manco sfiorare la manetta o il passo.
Questo, per la mia modesta opinione, già mi sembrerebbe più ragionevole, stando a quello che ho letto, o meglio che non ho letto, in giro.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: _._ _ _._ _ _ _ il 06 Febbraio 2014, 14:02:06

che so. gli uccelli volavano anche prima che bernoulli nascesse. o che nascesse newton, meglio ancora.


...grazie   ;)



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 14:14:51
Citazione
pensa che in alcune scuole questa tecnica la insegnano durante il corso.
Forse perché ha a che fare con i "tempi" di ripresa di cui si è parlato ? Forse perché alcuni istruttori hanno le idee abbastanza confuse su diversi comportamenti dell'aereo ?
Se però queste scuole la insegnano per conservare una velocità costante e STABILE, in volo livellato, posta le dispense o qualunque materiale tu abbia, magari riusciamo a capire qualcosa.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 14:27:45
Flak,

non ho nulla di cartaceo al riguardo.
Tuttavia credo che per la conformazione che ha (attacco alla fusoliera perpendicolare, puntoni codona a T), questo fenomeno sia particolarmente evidente sullo Sky Arrow.
Se vieni a trovarmi a Sutri, magari proviamo assieme.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 06 Febbraio 2014, 14:30:38
se guardi sta scritto nel mio primo post


Citazione
sul mio aereo fa una differenza molto visibile, magari ci saranno altri fattori che contribuiscono ma tra portare l'aereo a una certa quota e lasciarlo li seduto e fare ma manovra di lasciarlo accelerare un po e stabilizzare la differenza e' sostanziale, 10-15kmh senza manco sfiorare la manetta o il passo.
Questo, per la mia modesta opinione, già mi sembrerebbe più ragionevole, stando a quello che ho letto, o meglio che non ho letto, in giro.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 14:39:29
Citazione
se guardi sta scritto nel mio primo post
Si, se guardi appena sotto sta scritto che la spiegazione della resistenza di interferenza non era convincente.
Quindi mi pare che dopo tutte queste pagine siamo esattamente al punto di partenza   :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 14:44:37
Citazione
Se vieni a trovarmi a Sutri, magari proviamo assieme.
Io su un aereo che non mantiene l'AoA/velocità in livellato e che rischia di avere una fugoide divergente non ci salgo  >:(




... scherzo, eh. Dopo sistemato il mezzo ci vedremo sicuramente  ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 06 Febbraio 2014, 14:54:04
no, tu continui a cercare di negare un fenomeno fisico basandoti su retorica e deduzioni al rovescio.


il fenomeno esiste, e' riproducibile, ha effetti misurabili


tu finora hai portato solo aria fritta. fondamentalmente.

il fatto che tu non trovi documentazione non significa assolutamente nulla.


Citazione
se guardi sta scritto nel mio primo post
Si, se guardi appena sotto sta scritto che la spiegazione della resistenza di interferenza non era convincente.
Quindi mi pare che dopo tutte queste pagine siamo esattamente al punto di partenza   :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 15:10:55
Crono,

ci sarebbe pure un'altra spiegazione (sempre dovuta alla non idealità del comportamento dell'aereo), ovvero un effetto che potrebbe accentuare gli effetti blandi della riduzione della resistenza da interferenza.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 15:29:21
no, tu continui a cercare di negare un fenomeno fisico basandoti su retorica e deduzioni al rovescio.


il fenomeno esiste, e' riproducibile, ha effetti misurabili


tu finora hai portato solo aria fritta. fondamentalmente.

il fatto che tu non trovi documentazione non significa assolutamente nulla.


Citazione
se guardi sta scritto nel mio primo post
Si, se guardi appena sotto sta scritto che la spiegazione della resistenza di interferenza non era convincente.
Quindi mi pare che dopo tutte queste pagine siamo esattamente al punto di partenza   :D

 ??? Cioè io posto decine di cose che negano il tuo fenomeno di interferenza, nell'entità che hai descritto ... tu manco mezza a supporto (la sola che hai postato è in contrasto) ... e sarei io quello dell'aria fritta ?

* edit


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 06 Febbraio 2014, 15:36:00
...facile.it .... facile.it .... FACILE.IT ......   :D  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 06 Febbraio 2014, 16:26:15
Alby,

lasciali stare... sono innamorati...

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 16:29:36
Allora ... dico qualcosa io per capire se il fenomeno di crono è stato descritto adeguatamente.

Se notate su quello che ho postato la univocità del set potenza/velocità vale per il primo regime, le velocità sopra quella di massima autonomia oraria (minima resistenza). Nel manuale che è postato si vede chiaramente che andando in secondo regime (è questa la definizione poi) si può trovare lo stesso set di potenza con velocità diversa da quella di primo regime. Crono, quelle differenze di cui parli non sono ad un range di velocità a cavallo tra primo e secondo regime o in prossimità vero ? Parli di velocità di "crociera", cioè in primo regime entrambe, giusto ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 22:20:06
Con il documento sotto, dopo tutto quello che ho letto in rete e non, per me la questione della resistenza di interferenza che varia in base all'accelerazione e resta tale a velocità costante, si chiude definitivamente.

E' una tesi su uno studio accurato condotto in galleria del vento e al calcolatore per determinare le migliori configurazioni di assemblaggio ala-fusoliera rispetto alla resistenza di interferenza. Nessun accenno al fenomeno, in premessa o nelle prove, a questi ricercatori non frega una beata fave di fare prove in accelerazione, men che meno con accelerazioni precedenti. Manco ne parlano, e stanno facendo uno studio comparativo di modelli/prestazioni, figuriamoci quanto il fenomeno può essere noto e/o rilevante.

EXPERIMENTAL INVESTIGATION OF WING-FUSELAGE INTEGRATION GEOMETRIES INCLUDING CFD ANALYSES, Department of Aerospace Engineering, University of Maryland  :
http://drum.lib.umd.edu/bitstream/1903/8141/1/umi-umd-5315.pdf (http://drum.lib.umd.edu/bitstream/1903/8141/1/umi-umd-5315.pdf)

A questo punto per quanto mi riguarda questa questione dell'accelerazione e della resistenza di interferenza, fino a prova DOCUMENTATA contraria, è fantascienza pura.

Con questo non voglio dire che il fenomeno osservato da crono non esista, in termini assoluti, ma certamente la spiegazione non è quella.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 22:47:02
Una cosa però mi ha fatto riflettere nello studio sopra, ovvero che la resistenza di interferenza varia in modo non lineare al variare dell'angolo di incidenza. Non c'entra nulla con l'accelerazione, ma potrebbe entrarci con "l'inclinazione" dell'aereo e la velocità posseduta in quel momento. Forse, molto ipoteticamente, abbassare o alzare il muso potrebbe oscurare/esporre alcune parti resistenti, e portare ad una configurazione meno resistente che resta stabile per qualche tempo.

Sono sempre del parere che parliamo di fenomeni minuscoli ... ma è l'unica cosa che mi può venire in mente.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Patrizio il 06 Febbraio 2014, 22:53:12
Ma siete ancora quì?  :)
Un aereo livellato, a 1000 FT di quota,a 5000 giri di motore,che viaggia ad esempio a190 km/h, che differenza potrà mai esserci se ai mille piedi c'è arrivato dal basso o dall'alto? :D :D
Piuttosto, cercherei di capire perchè è stato lanciato questo "MIsterioso" inesistente fenomeno da Crono e c., voleva fare la "mamma Ebe"? Quella che sà anche di cose che non sanno i comuni mortali, e quindi tutti devono pendere dalle sue labbra? (pardon dai suoi post?)  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 22:57:51
L'ha iniziato crono, ma l'ha portato avanti Jack. Altrimenti non staremmo qui a discutere, mi sa.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Francesco Mancuso il 06 Febbraio 2014, 23:21:15
Ma che bel 3D!  :D :D :D

Provo a dare il mio piccolo contributo.
Tanto ormai siamo a pag. 13 e gli auspici di Albyvolante (smettera' di piovere, torneremo a volare e il 3D sara' archiviato...) sono purtroppo ancora una chimera, qui piovera' ancora per giorni!  :'(  :'(  :'(

Qualche anno fa, un pilota piu' esperto di me, mentre volavamo su e giu' per il Molise con un biposto in tandem con ala alta controventata ed un elica a passo fisso, mi dimostro', con mio malcelato stupore ed incredulita', questa tecnica.
Motore Rotax 100 CV in crociera economica (circa 4400 RPM), aeroplano livellato da me ad X Kts (non ricordo il valore esatto).
Il pilota piu' esperto (niente nomi, solo cognomi, tale Panik  :D ) eseguiva una leggera picchiata e poi livellava nuovamente.
La nuova condizione di equilibrio che ne risultava era X + circa 5 Kts (anche qui, abbiate pazienza, la memoria non mi aiuta).

La cosa non quadrava assolutamente con le mie nozioni di meccanica del volo.

Anche adesso, sono tutt'ora convinto che lo stesso aeroplano, nelle stesse condizioni di carico, centraggio ecc.. ad un dato angolo di incidenza vola SEMPRE alla stessa velocita' e richieda SEMPRE la stessa potenza necessaria.

Allora dov'e' il trucco?

Io evito di impegolarmi con dissertazioni sulle resistenze di interferenza per i seguenti motivi:

1) Al riguardo le mie nozioni sono poco superiori allo zero  ;)
2) Quel poco che so mi suggerisce che il fenomeno descritto dovrebbe variare molto in funzione del disegno dei diversi aeroplani

Secondo me la "soluzione" e' molto piu' semplice e il "misterioso fenomeno" e' dovuto al funzionamento dell'elica.

E' importante ricordare che, anche in volo rettilineo orizzontale uniforme, "potenza necessaria" e "potenza erogata dal motore" non coincidono mai perche' in mezzo ci stanno il rendimento meccanico e, soprattutto, il rendimento dell'elica.

Mi sento di trascurare il rendimento meccanico, che nella situazione descritta secondo me non varia in modo apprezzabile.
Io sono convinto che la differenza la fa la variazione di rendimento dell'ellca tra le due diverse condizioni di equilibrio.

Nella prima condizione, cioe' quella in cui si livella accelerando da una velocita' piu' bassa, si raggiunge la velocita' x con un determinato valore di MAP e di RPM che corrispondono a n CV erogati dal motore.
Alla velocita' x e a quegli RPM corrisponde un valore del rendimento che stabilisce quanta di quella potenza viene effettivamente utilizzata per volare.

Quando si forza l'aeroplano ad accelerare con una leggera picchiata senza toccare la manetta e si raggiunge la velocita' x + qualcosa in piu' (10, 20, 25 Kts tanto per indicare dei valori), si ottiene una nuova terna MAP; RPM a velocita' X+qualcosa CHE DETERMINA UN MAGGIOR RENDIMENTO dell'ELICA.
La potenza erogata dal motore e' la stessa, ma la potenza effettivamente utilizzata e' maggiore a causa del maggiore rendimento e quindi il sistema trova un nuovo equilibrio ad una velocita' superiore x + qualcosina.

E' ovvio che se questa mia spiegazione dovesse essere valida, il "fenomeno misterioso" si puo' verificare solo partendo da una situazione di equilibrio che restituisce un valore del rendimento dell'elica inferiore al massimo ottenibile.

@ Albyvolante

Dopo questa tirata che vi ho rifilato, resta inteso che mi considero obbligato a sperimentare il tutto alla prima occasione!!  :D :D :D

Buonanotte






Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 06 Febbraio 2014, 23:33:03
Citazione
La nuova condizione di equilibrio che ne risultava era X + circa 5 Kts (anche qui, abbiate pazienza, la memoria non mi aiuta).
Riformulo : per nuovo set rpm/map cosa intendi ? come erano i valori risultati ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Patrizio il 06 Febbraio 2014, 23:49:59
.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: salvat il 07 Febbraio 2014, 00:06:12
Technogeek,e dai che non leggo con attenzione,tu invece sei molto attento,ho fatto notare che ad un aumento di velocità si ha un aumento di tutte le resistenze e questo dovrebbe vanificare l'eventuale diminuizione della resistenza di interferenza (lieve diminuizione,se c'è)di questo non ne parla nessuno----non vi conviene eh----

Crono hai scritto---ma sai quanta potenza ci vuole per aumentare la velocità di 2 kt----bravo,e il tuo aereo aumenta di 15 kmh con una semplice manovra????? ???

Fai così vai in volo livella bene e controlla la velocità,il volo livellato deve essere almeno 10 minuti,poi NON toccare manetta,passo elica e trim,fai un 180 ti riporti al punto di partenza fai la tua manovra ti riporti alla stessa quota e voli in livellato almeno 10 minuti.

Nel caso ti è sfuggito,non devi toccare manetta,passo elica e trim.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 00:40:57
Citazione
Technogeek,e dai che non leggo con attenzione,tu invece sei molto attento,ho fatto notare che ad un aumento di velocità si ha un aumento di tutte le resistenze e questo dovrebbe vanificare l'eventuale diminuizione della resistenza di interferenza (lieve diminuizione,se c'è)di questo non ne parla nessuno----non vi conviene eh----
Lascia stare l'interferenza, di quella semmai bisognerà chiedere a Jack.
L'ipotesi di Mancuso mi sembra invece molto più intrigante, e si che si era parlato di eliche molto prima di questa pagina, prima della resistenza di interferenza  >:(

Se fosse come dice Mancuso spiegherebbe molte cose, i manuali sarebbero tutti giusti, i test fatti da altri con elica PVV o PF settate con passo di rendimento non idoneo alla prova, nessuna compagnia aerea o militare sarebbe interessata alla cosa etc...

Comunque a questo punto il protocollo di test sarebbe inutile come è strutturato ... se il punto è l'elica a passo fisso (o la variabile non automatica) le cose cambiano e cambia il test.

Devo dire che la spiegazione non mi convince del tutto, per le grandezze in gioco, ma è molto più verosimile di quella delle resistenza.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Ragno il 07 Febbraio 2014, 08:52:50
Quando si forza l'aeroplano ad accelerare con una leggera picchiata senza toccare la manetta e si raggiunge la velocita' x + qualcosa in piu' (10, 20, 25 Kts tanto per indicare dei valori), si ottiene una nuova terna MAP; RPM a velocita' X+qualcosa CHE DETERMINA UN MAGGIOR RENDIMENTO dell'ELICA.
La potenza erogata dal motore e' la stessa, ma la potenza effettivamente utilizzata e' maggiore a causa del maggiore rendimento e quindi il sistema trova un nuovo equilibrio ad una velocita' superiore x + qualcosina.


Buonanotte


Interessante teoria.
Mi piace!  :)

Ragno


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 07 Febbraio 2014, 08:58:29
Una cosa però mi ha fatto riflettere nello studio sopra, ovvero che la resistenza di interferenza varia in modo non lineare al variare dell'angolo di incidenza. Non c'entra nulla con l'accelerazione, ma potrebbe entrarci con "l'inclinazione" dell'aereo e la velocità posseduta in quel momento. Forse, molto ipoteticamente, abbassare o alzare il muso potrebbe oscurare/esporre alcune parti resistenti, e portare ad una configurazione meno resistente che resta stabile per qualche tempo.

Sono sempre del parere che parliamo di fenomeni minuscoli ... ma è l'unica cosa che mi può venire in mente.



Bingo !!! I famosissimi Venturi apparenti...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: T7mix il 07 Febbraio 2014, 09:05:35
Questo topic e nato dalle prove di volo del Millennium che io avevo pubblicato sul topic del Jihostroj state parlando di test e di pubblicazioni varie alla ricerca del fenomeno, ma se un collaudatore certificato fa dei test per la casa produttrice qual'è lo scopo di falsare o dare informazioni non veritiere? inoltre il fenomeno misterioso io lo ho provato personalmente con il collaudatore ( io non riesco perché non ho la manina di fata per ora, in quanto il Mil e ultrasensibile sul cabra e picchia) non so dare una spiegazione tecnica perché non ho i fondamentali per poterlo fare, di seguito ripubblico i dati oggetto di ben 13 pagine.


-   Gruppo Motopropulsore                    Rotax  912    potenza dic. 100 Cv  -NO AIR BOX –
-   Propeller                                                Elica GT Propeller a passo variabile – movimento elettrico –
Parametri delle prove
-    Data :                                                  Dicembre 2009
-   Temp. Esterna                                    variabili da + 3° C   a   + 12° C
-   Umidità relativa                                        “        “   75 %    a      98%
-   Quota  l.m.                                           +  370
-   Località                                                 Aeroporti     LILH  e  LILM
-   Motore                                                Rotax  100 cv  
-   Elica                                                     G.T. Propeller – passo variabile
-   Pesi                                                      2 persone a bordo, carburante Full
Parametri di Volo    
-    Velocità minima portanza su alettoni ed elevatore          40 Km/h
-   Velocità minima portanza su Direzionale                             50 Km/h   a piena potenza
-   Velocità minima di sollevamento                                           65 Km/h         “            “
-   Velocità minima di Rotazione   100% efficienza                   80 Km/h         “            “
-   Velocità ottimale di rotazione                                                  95 Km/h
-   Corsa di decollo a pieno carico                                               220 mt   in erba pesante
-   Corsa di decollo a pieno carico                                               160 mt   in erba
-   Corsa      “                 “           “                                                    110 mt   in asfalto    
-   Rateo di salita  Ripida                                                              110 Km/h – 950 ft/min
-   Rateo di salita Rapida                                                              140 Km/h – 1.200 ft/min
-   Crociera minor consumo    4.200 giri / 22 Map                   172 Km/h
-   Crociera                                 4.850 giri / 26 Map                   260 Km/h
-   Crociera  veloce 75%           5050 giri /  27 Map                   275 Km/h
-   Crociera Max  in livellato   5.350 giri /  27 Map                   298 Km/h
-   Crociera Max mantenibile dopo discesa
  Crociera Max mantenibile dopo discesa 300 ft giri 5050   27 Map     300 Km/h [/font]
  Crociera Max mantenibile dopo discesa 300 ft giri 5350   27 Map     320 Km/h[/font]
-   Volo lento   4.200 giri  20 Map                                               100 Km/h
-   Velocità VNE                                                                              370 Km/h
-   Velocità Max ( provata in progetto )                                     398 Km/h
-   Velocità Max di manovra                                                         275 Km/h  


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 07 Febbraio 2014, 09:11:18
Salvat,

guarda che non volevo polemizzare, solo stimolare. Anzi !
Da quello che scrivi sotto, mi pare che tu abbia imboccato una delle strade giuste (l'ultima di cui parlavo pure io), ma occhio che le quantità portanza e resistenza non sono lineari (ed ideali) così come semplificato dalle leggi che noi studiamo sui libri poichè le costanti in gioco non sono proprio costanti ma funzione di molti parametri, e questo fa si che possano esistere (nel mondo reale) situazioni in cui ad una potenza corrispondano più di due velocità.

Incidentalmente questa strada è allineata con le ipotesi di Mancuso. Anche se non per questioni di passo dell'elica(altrimenti il fenomeno non si verificherebbe sui passo fisso, cosa che invece accade).

Quindi, non costanza delle costanti e resistenza da interferenza (si Flak, la devi portare in conto perchè non spiega tutto il fenomeno ma ne spiega una parte significativa)... Due dei fenomeni che contribuiscono.

Direi che siamo pronti per cercare il terzo. Chi comincia ?


Salvat, ultima cosa: la resistenza da interferenza è un fattore che non ha un comportamento proporzionale alla velocità, ecco perchè te ne accorgi sempre, anche se le altre resistenze aumentano.


Technogeek,e dai che non leggo con attenzione,tu invece sei molto attento,ho fatto notare che ad un aumento di velocità si ha un aumento di tutte le resistenze e questo dovrebbe vanificare l'eventuale diminuizione della resistenza di interferenza (lieve diminuizione,se c'è)di questo non ne parla nessuno----non vi conviene eh----

Crono hai scritto---ma sai quanta potenza ci vuole per aumentare la velocità di 2 kt----bravo,e il tuo aereo aumenta di 15 kmh con una semplice manovra????? ???

Fai così vai in volo livella bene e controlla la velocità,il volo livellato deve essere almeno 10 minuti,poi NON toccare manetta,passo elica e trim,fai un 180 ti riporti al punto di partenza fai la tua manovra ti riporti alla stessa quota e voli in livellato almeno 10 minuti.

Nel caso ti è sfuggito,non devi toccare manetta,passo elica e trim.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 07 Febbraio 2014, 09:13:16

@ Albyvolante

Dopo questa tirata che vi ho rifilato, resta inteso che mi considero obbligato a sperimentare il tutto alla prima occasione!!  :D :D :D

Buonanotte





.. ovvio che si. Aspettiamo con ansia.  8)

E a proposito di prove, non essendo affatto un collaudatore, ed avevndo una sensibilità di pilotaggio ottenuta solo con un po' di esperienza casereccia ed affinata dall'R22, quindi nulla di fantasmagorico, ecco le prove che ho in mente di fare, e che con lo stesso velivolo, dovrebbero essere veritiere:

1) Partenza da 500ft salita stabilizzata con manetta in battuta e 120 Km/h, livellamento a 1000ft lasciando accelerare l'aereo alla velocità di crociera che di solito sta sui 175 Km/h con map 26, e appena raggiunta, portare appunto la map  a 26 e restare stabile con vario a 0 per almeno 10 minuti.

2) Partenza da 500ft salita stabilizzata con manetta in battuta a 120 Km/h, livellamento a 1000 ft lasciando stavolta accelerare l'aereo oltre la velocità di crociera sempre con manetta in battuta, e poi dopo ridurre a map 26 e restare stabile con vario a 0 per i soliti 10 minuti.

3) Partenza da 500ft salita stabilizzata a 120 Km/h, livellamento stavolta a 1100 o 1200 ft lasciando prima manetta in battuta e poi affondando leggermente per perdere i 100 o 200 ft in più fino ad arrivare a 1000 ft livellando a questa quota, e poi ridurre a map 26 e restare stabile con vario a 0 per i soliti 10 minuti, rilevando di volta in volta le velocità di crociera stabilizzate nelle tre situazioni.

Userò l'ala alta perchè è più sporca aerodinamicamente avendo le ali controventate da due puntoni ciascuna e i piani di coda controventati anch'essi da cavetti d'acciaio sopra e asticelle d'acciaio sotto, quindi, in teoria più papabile a sfruttare l'eventuale fenomeno misterioso.

Proverò anche a mettere la gopro, ma non fatevi illusioni: le foto ho imparato a postarle, ma per i video, vista la mia età ci vorrà ancora qualche decade se tutto va bene e se il neurone non degrada precipitosamente.  :-[

L'unica variabile è il carburante che si consuma e per ovviare potrei invertire l'ordine delle prove per avere l'aereo un poco più leggero nella condizione più sfavorevole.

Se non mi si piegheranno le ali in affondata, vi farò sapere gli esiti. E se voleste fare altrettanto, avremmo una quantità di dati maggiori da analizzare con differenti aeroplani.

Solo così potremmo calmare Flak e Crono.  ;D  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 09:34:48
Alby,
il problema ora è l'elica. Se fai prove con PVV automatica, e la questione è nei termini di mancuso, potresti non trovare nulla di significativo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 07 Febbraio 2014, 10:05:53
Alby,
il problema ora è l'elica. Se fai prove con PVV automatica, e la questione è nei termini di mancuso, potresti non trovare nulla di significativo.

Ah bhè... se per amore della scienza devo sbarcare elica e governor e mettere il passo fisso, il fenomeno può rimanere misterioso fino alla consumazione dei secoli.

Vivevo bene prima e continuerò a vivere bene anche dopo.  :D  ;D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 07 Febbraio 2014, 10:45:32
altri misteriosi fenomeni:

- dei tizi con troppo tempo a disposizione e con una connessione internet che pensano di poter, googlando un po, superare la conoscenza di un test pilot
- dei tizi che ammettono l'esistenza di qualcosa solo se questo qualcosa e' documentato su internet e se loro sono capaci di trovarlo

scusate ma io continuo a credere a quello che vedo e a quello che mi dice uno che reputo un vero esperto, non un hobbista.non abbiatevene a male.a me che non credete a questo fenomeno non importa. c'e' perfino gente che crede a bernoulli e alle scie chimiche







Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 10:48:10
Alby,
il problema ora è l'elica. Se fai prove con PVV automatica, e la questione è nei termini di mancuso, potresti non trovare nulla di significativo.

Ah bhè... se per amore della scienza devo sbarcare elica e governor e mettere il passo fisso, il fenomeno può rimanere misterioso fino alla consumazione dei secoli.

Vivevo bene prima e continuerò a vivere bene anche dopo.  :D  ;D
Nemmeno ... il tuo aereo potrebbe risentire delle accelerazioni accumulate nel corso dei voli precedenti, che sono rimaste li ... per cui la prova reale va fatta cambiando ali e successivamente fusoliera ... passo sabato a darti una mano ?  :D

Scherzi a parte, basterebbe bloccare il passo ad una velocità abbastanza superiore a quella della prova. Credo ...  :-\


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 10:50:10
altri misteriosi fenomeni:

- dei tizi con troppo tempo a disposizione e con una connessione internet che pensano di poter, googlando un po, superare la conoscenza di un test pilot
- dei tizi che ammettono l'esistenza di qualcosa solo se questo qualcosa e' documentato su internet e se loro sono capaci di trovarlo

scusate ma io continuo a credere a quello che vedo e a quello che mi dice uno che reputo un vero esperto, non un hobbista.non abbiatevene a male.a me che non credete a questo fenomeno non importa. c'e' perfino gente che crede a bernoulli e alle scie chimiche
Guarda, alla storia della resistenza di interferenza in accelerazione che resta lì e ti fa guadagnare quelle velocità non credo più nemmeno se me lo dice Chuck Yeager in persona, non un test pilot. Giusto per essere più chiaro ...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 07 Febbraio 2014, 10:53:12
si ma rimane il trascurabile fatto che l'incremento di velocita' esiste. ma ovviamente non crederai manco a quello :D


altri misteriosi fenomeni:

- dei tizi con troppo tempo a disposizione e con una connessione internet che pensano di poter, googlando un po, superare la conoscenza di un test pilot
- dei tizi che ammettono l'esistenza di qualcosa solo se questo qualcosa e' documentato su internet e se loro sono capaci di trovarlo

scusate ma io continuo a credere a quello che vedo e a quello che mi dice uno che reputo un vero esperto, non un hobbista.non abbiatevene a male.a me che non credete a questo fenomeno non importa. c'e' perfino gente che crede a bernoulli e alle scie chimiche
Guarda, alla storia della resistenza di interferenza in accelerazione che resta lì e ti fa guadagnare quelle velocità non credo più nemmeno se me lo dice Chuck Yeager in persona, non un test pilot. Giusto per essere più chiaro ...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 10:53:36
Piuttosto crono, per evitare di fare prove inconcludenti, ci puoi dire più specificatamente in quali condizioni lo hai osservato ?

Tipo di elica e metodo di regolazione del passo, se PVV
Range di rpm/map
Range di velocità
In turbolenza lo fa lo stesso ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 10:55:35
Citazione
si ma rimane il trascurabile fatto che l'incremento di velocita' esiste. ma ovviamente non crederai manco a quello
Non credo che troverai un post mio dove dico che l'incremento da te osservato non esiste e basta, troverai, dall'inizio di questo 3d, che la spiegazione dell'interferenza non pare affatto sufficiente. Da lì tutti i discorsi successivi.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 10:59:17
E anche ... :
range di velocità tipico del mezzo in crociera (a spanne da ... a ... )


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 07 Febbraio 2014, 11:02:24
tu in turbolenza riesci a mantenere la stessa crociera che in aria calma?

Piuttosto crono, per evitare di fare prove inconcludenti, ci puoi dire più specificatamente in quali condizioni lo hai osservato ?

Tipo di elica e metodo di regolazione del passo, se PVV
Range di rpm/map
Range di velocità
In turbolenza lo fa lo stesso ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 11:07:18
Citazione
tu in turbolenza riesci a mantenere la stessa crociera che in aria calma?
Non ho capito.
Sto chiedendo se noti una diversa velocità “media” prima e dopo l’affondata anche quando l’aria non è perfettamente calma. 15Kmh si notano anche se l’anemometro balla un po’.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: _._ _ _._ _ _ _ il 07 Febbraio 2014, 11:23:55
15 pagine.....
per non arrivare a nessuna conclusione.

A cosa serve tutto questo? Un forum dovrebbe essere un luogo di condivisione di conoscenze ed esperienze.
In questa discussione ci sono solo chiacchiere, teorie strampalate, e pochissime esperienze utili.

La verità è che nessuno qui ne sa un belino per dire qualcosa di sensato...però non si crede a niente, non si crede ai documenti, non si crede ai professionisti, ci si vanta di non credere "nemmeno a Chuck Yeager".

E quindi, di nuovo, a cosa serve?

A me tutta sta discussione sembra una rissa tra calvi per un pettine.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 07 Febbraio 2014, 11:28:28
Se non si fosse capito, la prova che ho in animo di fare è proprio per la stima che nutro nei confronti di Jack, al quale riconosco serietà e professionalità.

Nella peggiore delle ipotesi non mi cambierà nulla e nella migliore imparerò una tecnica diversa per ottimizzare ulteriormente la fase di crociera, che se fosse pur di poco, significherebbe andarsene a zonzo consumando un pochino meno di benzina, che, considerato quello che costa, male non fa.

Del resto acquisire esperienza significa proprio imparare sempre qualcosetta di nuovo, o comunque sperimentare se, nel caso specifico, la miglioria è riscontrabile oppure no.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 11:39:09
Citazione
15 pagine.....
per non arrivare a nessuna conclusione.

A cosa serve tutto questo? Un forum dovrebbe essere un luogo di condivisione di conoscenze ed esperienze.
In questa discussione ci sono solo chiacchiere, teorie strampalate, e pochissime esperienze utili.

La verità è che nessuno qui ne sa un belino per dire qualcosa di sensato...però non si crede a niente, non si crede ai documenti, non si crede ai professionisti, ci si vanta di non credere "nemmeno a Chuck Yeager".

E quindi, di nuovo, a cosa serve?

A me tutta sta discussione sembra una rissa tra calvi per un pettine.
Eeeh? ??? Ci si vanta di che ? … ma come li leggi i post tu ?

Guarda, tanto per farti capire come funziona una condivisione di conoscenze ed esperienze, la discussione intanto ha portato molti a chiedersi se possono viaggiare più veloci, e di parecchio, rispetto a quanto magari fanno di solito. La discussione seguente ha portato alcuni a pensare che questo possa dipendere dall’elica, ergo ora le prove, per essere complete, dovranno farle anche in virtù di questo. Perché se ha ragione mancuso chi ha una PVV con passo automatico questo fenomeno, come descritto da crono, o chi vola su un jet, potrebbe non osservarlo mai.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 07 Febbraio 2014, 13:08:52
15 pagine.....
per non arrivare a nessuna conclusione.

A cosa serve tutto questo? Un forum dovrebbe essere un luogo di condivisione di conoscenze ed esperienze.
In questa discussione ci sono solo chiacchiere, teorie strampalate, e pochissime esperienze utili.
Attendiamo con trepidazione un tuo intervento utile sul tema. :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 07 Febbraio 2014, 14:26:28
15 pagine.....
per non arrivare a nessuna conclusione.

A cosa serve tutto questo? Un forum dovrebbe essere un luogo di condivisione di conoscenze ed esperienze.
In questa discussione ci sono solo chiacchiere, teorie strampalate, e pochissime esperienze utili.
Attendiamo con trepidazione un tuo intervento utile sul tema. :)

Mariko, guarda che Diego è stato già utile, nel suo ruolo di censore che bacchetta noi ignoranti chiacchieroni perditempo...
Ne sentivamo il bisogno.
Grazie Diego. E scusaci per averti obbligato a a perdere tempo leggendo delle nostre chiacchiere.

x Crono: io penso che la tua intelligenza sia più utile a tutti noi se, come miseramente qui noi altri cerchiamo di fare, la usi per aiutarci a capire piuttosto che per fare il talebano assiomatico con Flak.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Luxio il 07 Febbraio 2014, 16:04:50
Ciao a tutti.

Il mio piccolo contributo.

Ho volato per anni con uno Storch HS motorizzato Jabiru 80 Hp (mezzo che possiedo ancora assieme ad un socio ma che volo molto meno).

Il fenomeno descritto da Crono era evidente anche con lo Storch HS. Elica Tonini passo fisso.


Succedeva che, se settavo un numero di giri (2600 presa diretta) mi mettevo in livellato raggiungevo una certa velocita (150 km/h).

Se invece dopo aver dato manetta per gli stessi giri, picchiavo leggermente, iniziavo a perdere quota, ma dopo qualche secondo il motore aumentava di giri, segno che la velocità era in aumento, il mezzo aveva una variazione spontanea di assetto (alzava un po' la coda, quindi picchiava ancora un po') e nonostante l'assetto a picchiare, volava in orizzontale senza perdere quota a velocità maggiore (circa 10 km/h) di quella corrispondente in livellato che ho citato nel primo caso.Toglievo poi i giri in più e mantenevo quella condizione fino a quando una turbolenza o un mio comando non disturbavano quell'equilibrio.

Quando si innescava il fenomento l'impressione era quella che l'ala fosse risucchiata in avanti. Traguardando l'ala rispetto

all'orizzonte si notava che l'intradosso in quella condizione pareva avere incidenza zero o negativa e l'idea che mi ero fatto e che in quella condizione non partecipasse alla creazione della portanza, riducendo così i vortici marginali originati dalla differenza di pressione tra ventre ed estradosso.

Nella velocità "raggiunta dal basso" invece, essendo l'angolo di assetto più elevato, traguardando l'ala si notava l'incidenza anche del ventre dell'ala.(Volo livellato Assetto=incidenza, trascurando calettamento)

La velocita a cui il fenomento si innescava era introrno ai 150 Km/h in monoposto e 170 km/h in biposto segno che, come per altre velocità caratteristiche, era un determinato angolo di incidenza a renderlo possibile. In biposto era molto più difficile innescarlo e più difficile mantenerlo.

La mia spiegazione ?

Raggiungendo la velocità di crocera in livellato si arriva ad una condizione di equilibrio quando la trazione viene annullata dalla resistenza parassita (attrito, forma, interferenza) + quella indotta (leggi incidenza). Arrivandoci dall'alto posso diminuire
l'incidenza (ed infatti al manovra di innesco avviene picchiando leggermente) ed aumentare la velocità la quale svilupperà l'aumento di portanza necessario per il livellato.Se aggiungiamo che forse a quella incidenza probabilmente diminuisce anche la resistenza di forma (meno sezione esposta) forse la spiegazione potrebbe reggere.

Credo di non aver convinto quasi nessuno, tranne quelli che l'hanno sperimentato. :)

Buon weekend.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 16:26:56
Citazione
Credo di non aver convinto quasi nessuno, tranne quelli che l'hanno sperimentato
E' un'altra ipotesi che si era fatta, quella del cambiamento di resistenza in base all'inclinazione, in ultima analisi in base all'AoA.
Grazie del contributo, più informazioni si hanno e meglio è.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 07 Febbraio 2014, 16:51:25
innanzitutto io in turbolenza devo andare piu' piano per questioni di arco verde

secondo, la turbolenza mi fa variare continuamente l'assetto e devo continuamente correggere, ergo mantenere un profilo pulito e un assetto costante e' impossibile. quindi si va piu' piano comunque. mantenere con precisione l'assetto che mi serve per mantenere la crociera "super" in turbolenza non mi e' possibile, anche ignorando l'arco.


Citazione
tu in turbolenza riesci a mantenere la stessa crociera che in aria calma?
Non ho capito.
Sto chiedendo se noti una diversa velocità “media” prima e dopo l’affondata anche quando l’aria non è perfettamente calma. 15Kmh si notano anche se l’anemometro balla un po’.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 07 Febbraio 2014, 16:55:22
Oh... finalmente Crono è tornato !

innanzitutto io in turbolenza devo andare piu' piano per questioni di arco verde

secondo, la turbolenza mi fa variare continuamente l'assetto e devo continuamente correggere, ergo mantenere un profilo pulito e un assetto costante e' impossibile. quindi si va piu' piano comunque. mantenere con precisione l'assetto che mi serve per mantenere la crociera "super" in turbolenza non mi e' possibile, anche ignorando l'arco.


Citazione
tu in turbolenza riesci a mantenere la stessa crociera che in aria calma?
Non ho capito.
Sto chiedendo se noti una diversa velocità “media” prima e dopo l’affondata anche quando l’aria non è perfettamente calma. 15Kmh si notano anche se l’anemometro balla un po’.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 07 Febbraio 2014, 17:06:28
si ma allora contraddici il tuo assunto (e quello di tutta la letteratura) che a ogni set di potenza sia possibile solo una velocita'.

tra l'altro questa teoria della incidenza non regge, se ci pensi bene.  ci avevo pensato anche io, ma decisamente regge molto meno della storia della resistenza di interferenza

Citazione
Credo di non aver convinto quasi nessuno, tranne quelli che l'hanno sperimentato
E' un'altra ipotesi che si era fatta, quella del cambiamento di resistenza in base all'inclinazione, in ultima analisi in base all'AoA.
Grazie del contributo, più informazioni si hanno e meglio è.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 07 Febbraio 2014, 17:15:51
Sto ad un dato assetto con una determinata potenza e volo ad una certa velocità con una certa portanza in volo livellato.

Il la normale del disco dell'elica potrebbe non essere perfettamente perpendicolare alla normale al terreno.
Se fosse leggermente verso l'alto starei sprecando un pò di trazione. Se picchiassi leggermente (senza puntare troppo verso il basso la normale del disco) perderei portanza per la diminuzione dell'AOA ma la riguadagnerei per l'aumento di velocità dovuto al migliore sfruttamento della trazione. E la resistenza indotta sarebbe comunque un pò minore poichè ho diminuito l'AOA.

Forse per una piccola variazione variazione stabile positiva della velocità che non perderei se non picchio troppo.

Potrebbe essere questo il terzo fenomeno ?

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 17:37:30
Citazione
si ma allora contraddici il tuo assunto (e quello di tutta la letteratura) che a ogni set di potenza sia possibile solo una velocita'.
Non è un mio assunto, ti sei convinto tu che sia un mio assunto.

Io non dico che se non è descritto in letteratura non esiste. Dico che se la “spiegazione data” è del tutto inverosimile rispetto a quello che esiste in letteratura, nonché smentita da prove documentali di un certo peso, allora per me non è una spiegazione. E magari riparto da zero.

Tutta la trattazione sulla stabilità dell’AoA/potenza l’ho fatta per farti capire che non stiamo parlando di una cosa scontata, ma di una cosa che contrasta con alcuni assunti in letteratura, perché ho avuto la netta sensazione (diciamo certezza) che tu considerassi del tutto “normale” la cosa, cioè manco da perderci tempo a capire come mai succede.
Se fosse stata normale e scontata jack non avrebbe fatto quel post, avrebbe scritto tre righe, magari fornito qualche “esempio” e qualche dato in più sull’entità, come provarlo etc.. Lo faceva quando scriveva qui, perché pensi che non l’abbia fatto ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 07 Febbraio 2014, 18:31:16
ho detto ripetutamente che non sapevo spiegare il fenomeno. tuttora non lo so spiegare e la sua comprensione va al di la della mia capacita' tecnica.

ma mi hanno confermato la sua esistenza.


per me basta e avanza.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Arturo (sesterzio) il 07 Febbraio 2014, 18:52:33
ho detto ripetutamente che non sapevo spiegare il fenomeno. tuttora non lo so spiegare e la sua comprensione va al di la della mia capacita' tecnica.
ma mi hanno confermato la sua esistenza.

per me basta e avanza.

E no caro mio!! Non va bene così!!  :)
fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza

La cosa va indagata!

Aspetto solo che il tempo migliori per leggere almeno una decina di report di ardimentosi sperimentatori.
Tanto per spararne un'altra (non interessante come quella di Technogeek) non escluderei che essendo la struttura di un tubi e tela un po' ... dinamicamente assestabile (senza offesa, sia chiaro!) ad una data velocità il profilo alare, e anche quello della fusoliera, possa essere leggermente diverso da quello standard e quindi presenti una coefficiente di resistenza/portanza leggermente differente da giustificare il diverso comportamento.
Dico questo perchè mi ricordo che anche il dorso delle ali dell'Eurostar in crociera presentava alcuni leggeri rigonfiamenti dovuti alla lamiera che fletteva. Se lo fa l'alluminio ...

Saluti Arturo


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Patrizio il 07 Febbraio 2014, 19:26:23
Oggi 07 febbraio 2014
l'uomo è andato sulla luna nel 1969
segreti non ce ne sono più o quasi
se ci fosse una tecnica per far andare più veloce un velivolo del 10% si insegnerebbe in tutti i campi volo  aviosuperfici ed aeroporti da almeno 20 anni.
Quelli che sono considerati "misteriosi" fenomeni sono solo quelli che non esistono, come quelli che tanto guarda la gente in tv (alieni,fantasmi,ecc).
La resistenza di interferenza esiste e si studia da decenni.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 19:38:27
Citazione
ho detto ripetutamente che non sapevo spiegare il fenomeno. tuttora non lo so spiegare e la sua comprensione va al di la della mia capacita' tecnica.
Il problema maggiore di non sapersi spiegare un fenomeno sta nel fatto che diventa ardua la sua verifica. Giusto per fare un esempio l'interferenza di jack si può testare in un modo, l'elica di mancuso in un altro. Faccio 100 test con il passo a quello della velocità cercata, magari cambiando accelerazione ogni volta, e non succede nulla, per me non esiste. Poi allungo il passo artificiosamente (cosa che non avremmo fatto ne io ne Alby per esempio) e invece trovo qualcosa.

Quindi il punto non è la curiosità, è la riproducibilità.

Ora ci puoi dire di che elica parli, come la setti ?
A quali range rpm/velocità lo trovi frequentemente ?
La quota influisce sul fenomeno ?
Succede solo quando sei da solo o anche in due con il pieno ? (questo per capire se ci può essere di mezzo il peso o il baricentro)

Per "succede" intendo dire nello stesso volo, cioè che sei ad una data velocità, stabile da qualche tempo, poi esegui la manovra e la velocità cambia stabilmente.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: T7mix il 07 Febbraio 2014, 19:46:53
Citazione
non escluderei che essendo la struttura di un tubi e tela un po' ... dinamicamente assestabile (senza offesa, sia chiaro!) ad una data velocità il profilo alare, e anche quello della fusoliera, possa essere leggermente diverso da quello standard e quindi presenti una coefficiente di resistenza/portanza leggermente differente da giustificare il diverso comportamento.

e allora il mil che e rigidissimo ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 07 Febbraio 2014, 20:05:37
nell' ala abbiamo valori in contrapposizione

ad una velocita' piu' alta aumenta la resistenza ma aumentando la velocita' ottengo la medesima portanza ad un AoA piu' basso.
L' AoA piu' basso il mi fa diminuire la resistenza. Di quanto ? dipende dal tipo di profilo alare probabilmente.

All' AoA piu' basso non riesco ad arrivar se non sacrificando qualcosa durante la transizione.

La leggera picchiata mi consente di non toccare la manetta, ma potrei ottenere lo stesso risultato con uno spunto di potenza per poi riportarla al valore di crociera una volta acquisito un AoA piu' basso.

Sarebbe anche interessante considerare differenze nell' effetto del trim. Un conto potrebbe essere un velivolo con calettamento variabile (stabilatore o stabilizzatore del Piper super cub) ed uno con calettamento fisso (stabilizzatore+elevatore)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 20:12:10
Citazione
ad una velocita' piu' alta aumenta la resistenza ma aumentando la velocita' ottengo la medesima portanza ad un AoA piu' basso...
Il punto è che il comportamento da te indicato è l'opposto della regola fondamentale riportata in tutti i testi di aerodinamica, non una cosa secondaria.
Stiamo parlando del fenomeno per questo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 07 Febbraio 2014, 20:15:36
aridaje

il fenomeno e' evidentissimo. la prossima volta concentrati sulla barra e lascia stare bussole e orologi :D




Il problema maggiore di non sapersi spiegare un fenomeno sta nel fatto che diventa ardua la sua verifica.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 07 Febbraio 2014, 20:21:04
Citazione
ad una velocita' piu' alta aumenta la resistenza ma aumentando la velocita' ottengo la medesima portanza ad un AoA piu' basso...
Il punto è che il comportamento da te indicato è l'opposto della regola fondamentale riportata in tutti i testi di aerodinamica, non una cosa secondaria.
Stiamo parlando del fenomeno per questo.


..i testi di aereodinamica ti dicono che esiste un compromesso tra potenza/angolo d' attacco che da luogo ad un' unica velocita' ben precisa a quota costante,
ma non necessariamente ti indicano il metodo per raggiungerla.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 20:21:19
aridaje

il fenomeno e' evidentissimo. la prossima volta concentrati sulla barra e lascia stare bussole e orologi :D




Il problema maggiore di non sapersi spiegare un fenomeno sta nel fatto che diventa ardua la sua verifica.
Va bene, quindi nessun peso dell'elica, succede sempre e comunque su tutti i mezzi ed in qualunque condizione. La prova diventa più facile.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 07 Febbraio 2014, 20:32:01
nell' ala abbiamo valori in contrapposizione

ad una velocita' piu' alta aumenta la resistenza ma aumentando la velocita' ottengo la medesima portanza ad un AoA piu' basso.
L' AoA piu' basso il mi fa diminuire la resistenza. Di quanto ? dipende dal tipo di profilo alare probabilmente.

All' AoA piu' basso non riesco ad arrivar se non sacrificando qualcosa durante la transizione.

La leggera picchiata mi consente di non toccare la manetta, ma potrei ottenere lo stesso risultato con uno spunto di potenza per poi riportarla al valore di crociera una volta acquisito un AoA piu' basso.

Sarebbe anche interessante considerare differenze nell' effetto del trim. Un conto potrebbe essere un velivolo con calettamento variabile (stabilatore o stabilizzatore del Piper super cub) ed uno con calettamento fisso (stabilizzatore+elevatore)

Eh... fenomeno 3... appunto...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 20:56:59
Citazione
..i testi di aereodinamica ti dicono che esiste un compromesso tra potenza/angolo d' attacco che da luogo ad un' unica velocita' ben precisa a quota costante,
ma non necessariamente ti indicano il metodo per raggiungerla
Non credo di capire cosa vuoi dire.
I testi dicono che per un dato set di potenza (rpm/map) esiste una sola velocità ottenibile in volo livellato stabile. L'AoA è una conseguenza (o una causa, a seconda di come la vedi).
Ma se trovi qualcosa che dice il contrario postala assolutamente.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 07 Febbraio 2014, 21:28:09

Non credo di capire cosa vuoi dire.
I testi dicono che per un dato set di potenza (rpm/map) esiste una sola velocità ottenibile in volo livellato stabile. L'AoA è una conseguenza (o una causa, a seconda di come la vedi).
Ma se trovi qualcosa che dice il contrario postala assolutamente.


...aspetta i testi dicono che ad un determinato peso esiste una sola velocita' per quel set di potenza, ma ripeto potrebbero non dirti che per raggiungere quella condizione devi fare un trick.. :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 21:41:03
Allora, sulla spiegazione di mancuso, rendimento elica. Credo di aver finalmente trovato cosa non tornava. In realtà all'aumentare della velocità la trazione fornita dall'elica diminuisce sempre, perchè aumenta l'angolo di incidenza delle pale, anche se il rendimento sale. E' un pò come un aero che si trova a velocità inferiori alla Veff, aumentando l'incidenza (cioè abbassando il muso), anche se l'efficienza sale (il rendimento) la portanza scende comunque a meno di non fornire potenza aggiuntiva (cioè l'aereo scende o diminuisce il rateo di salita).

Quindi, se in un elica la trazione scende comunque all'aumentare della velocità, l'elica che da una velocità X (raggiunta con il motore) passa ad una velocità X+1 per via dell'affondata, fornirà comunque una spinta inferiore (certamente non superiore), ma con una resistenza dell'aereo maggiore, dovuta alla velocità superiore rispetto a quella di partenza, per cui l'aereo tornerebbe comunque alla velocità X.

Penso proprio sia così, ma aspetto eventuali commenti.

edit ... reso un pò più chiaro.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 21:44:34
Citazione
...aspetta i testi dicono che ad un determinato peso esiste una sola velocita' per quel set di potenza, ma ripeto potrebbero non dirti che per raggiungere quella condizione devi fare un trick..
Anche questa non so se l'ho capita del tutto.
Se puoi ottenere due o più diverse velocità stabili, salvo usare un particolare sistema, perchè dovrebbero dirti che puoi raggiungerne una sola stabile ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 07 Febbraio 2014, 22:11:37
Si, come spiegazione del fenomeno, per un'elica normale (cioè, alla fine, che sia utlizzabile in volo), mi sa proprio che possiamo escludere l'effetto rendimento.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 08 Febbraio 2014, 00:11:06

...la velocita' ottenibile ad un determinato set rpm/map potrebbe non essere unica, ed il test del Millennium lo dimostra. La velocita' massima ottenibile a quel set invece e' unica ed e' quella ma ottenibile solo con una opportuna gestione dei parametri di volo evidentemente. Ipotesi.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Michele B il 08 Febbraio 2014, 09:36:47
Buongiorno,

non entro nel merito tecnico della discussione, ma faccio una domanda.
Con quel che incide il prezzo del carburante sull'esecuzione di un volo, non credete che ogni velivolo commerciale adotterebbe questa tecnica se efficace e che su tutti gli FCOM sarebbe riportata come tecnica da utilizzare?

Dalla mia esperienza non mi risulta citata in nessun manuale di volo, ne tanto meno utilizzata da nessun pilota commerciale.

Ciò nonostante la proverò senza dubbio.

Aggiungo un' altra ipotesi, isteresi sul variometro? se livello da sotto segna zero in leggera salita, se livello da sopra segna zero in leggera discesa, e con leggera intendo 20 piedi al minuto, rilevabile sull'altimetro solo dopo parecchio tempo. La leggera rampa ha comunque un effetto sulla velocità raggiungibile.

Saluti



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 08 Febbraio 2014, 11:44:54

Con quel che incide il prezzo del carburante sull'esecuzione di un volo, non credete che ogni velivolo commerciale adotterebbe questa tecnica se efficace e che su tutti gli FCOM sarebbe riportata come tecnica da utilizzare?

...

Aggiungo un' altra ipotesi, isteresi sul variometro? se livello da sotto segna zero in leggera salita, se livello da sopra segna zero in leggera discesa, e con leggera intendo 20 piedi al minuto, rilevabile sull'altimetro solo dopo parecchio tempo. La leggera rampa ha comunque un effetto sulla velocità raggiungibile.


Si spendono decine di milioni euro in ricerca sui velivoli commerciali (ed alcuni militari) per costruirli in modo da prevenire l'insorgenza di alcuni tipi di resistenza, quindi su questi velivoli il fenomeno è certamente di gran lunga meno netto.

Interessante l'ipotesi dell'errore strumentale, ma ormai quasi tutti hanno un Efis ed un GPS oltre all'analogico, quindi la cosa è facilmente smentibile se si confrontano i tre strumenti. E comunque l'errore strumentale sarebbe sistematico, dunque ininfluente ai fini della prova della veridicità delle ipotesi.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 08 Febbraio 2014, 14:55:11
Citazione
...la velocita' ottenibile ad un determinato set rpm/map potrebbe non essere unica, ed il test del Millennium lo dimostra. La velocita' massima ottenibile a quel set invece e' unica ed e' quella ma ottenibile solo con una opportuna gestione dei parametri di volo evidentemente. Ipotesi.
Babbo, i testi non parlano di velocità massima, quella è scontata per qualunque mezzo anche navale e terrestre dato un set di potenza, la caratteristica degli aerei normali, da qui "aerodinamica", è quella di avere una unica velocità a quel regime, e nemmeno solo in volo livellato, ma anche in salita e discesa con rateo costante.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 08 Febbraio 2014, 15:16:22
e chi lo dice? questa e' chiaramente una semplificazione. abbastanza grossolana, per giunta.

la caratteristica degli aerei normali, da qui "aerodinamica", è quella di avere una unica velocità a quel regime,




Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 08 Febbraio 2014, 15:29:45
e chi lo dice? questa e' chiaramente una semplificazione. abbastanza grossolana, per giunta.

la caratteristica degli aerei normali, da qui "aerodinamica", è quella di avere una unica velocità a quel regime,
Vabbè crono, abbiamo capito che questo assunto presente su tutti i testi di aerodinanica per te è una semplificazione grossolana, e anche per Jack evidentemente.
Per me non è così, e non mi pare di essere il solo, altrimenti questo 3d si sarebbe chiuso a pag. 2.

Oggi ho lavorato, domani previsto tempo da schifo. Per i test dovrò attendere almeno un'altra settimana.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 08 Febbraio 2014, 16:30:27
Citazione
Si spendono decine di milioni euro in ricerca sui velivoli commerciali (ed alcuni militari) per costruirli in modo da prevenire l'insorgenza di alcuni tipi di resistenza, quindi su questi velivoli il fenomeno è certamente di gran lunga meno netto.


Magari qualche aereo militare qualche problematica di interferenza ce l'ha.

(http://imagizer.imageshack.us/v2/1024x768q90/163/r2tg.jpg) (https://imageshack.com/i/4jr2tgj)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Michele B il 08 Febbraio 2014, 17:38:40
Potete definire setting di potenza? come si deve eseguire la prova? a manetta fissa?

Grazie


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: philippebart il 08 Febbraio 2014, 18:13:40
e chi lo dice? questa e' chiaramente una semplificazione. abbastanza grossolana, per giunta.

la caratteristica degli aerei normali, da qui "aerodinamica", è quella di avere una unica velocità a quel regime,
Vabbè crono, abbiamo capito che questo assunto presente su tutti i testi di aerodinanica per te è una semplificazione grossolana, e anche per Jack evidentemente.
Per me non è così, e non mi pare di essere il solo, altrimenti questo 3d si sarebbe chiuso a pag. 2.

Oggi ho lavorato, domani previsto tempo da schifo. Per i test dovrò attendere almeno un'altra settimana.


La prova non sarai solo tu a farla ! Di sicuro ,  :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 08 Febbraio 2014, 18:50:13
Magari qualche aereo militare qualche problematica di interferenza ce l'ha.

Flak,

infatti  ;D ;D ;D.
Alcuni !
Alcuni altri (vedi ad esempio il B2) no... anche a pieno carico di armamenti.
Quindi, va bene se scrivo solo "alcuni" ? Non si offende nessuno ?  ;D ;D ;D

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 08 Febbraio 2014, 20:15:43
Citazione
Quindi, va bene se scrivo solo "alcuni" ? Non si offende nessuno ? 

Ma mica mi sono offeso ... era solo per far notare che forse il manuale di aerodinamica dell'aviazione navale americana un piccolo accenno al fenomeno poteva farlo, del resto visto che tratta diffusamente cose come i numeri di reynolds, che al pilota servono a poco, uno sforzicino potevano anche farlo  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 08 Febbraio 2014, 20:30:51
Allora, viste le ultime informazioni fornite da crono, la prova si può semplificare.

Scegliete un posto dove potete volare livellati, dritti, almeno per una ventina di minuti, a 1500ft dal suolo o più (nel rispetto della legge eh). Vento calmo, meglio se assolutamente assente. Andate in due, uno pilota e l’altro fa le rilevazioni. Potete usare un passo fisso o PVV automatico/giri costanti, è indifferente.
Scegliete un set di potenza di crociera, ad esempio 5.000 rpm, alla quale sapete che corrisponde, più o meno, una data velocità in volo livellato (es.  180Kmh).

Prima fase
Salite alla quota prescelta (es. 1.500ft) con qualunque potenza, poi livellate portando la manetta a 5.000 rpm, facendo attenzione a tenere l’aereo sempre in accelerazione, cioè dovete arrivare alla velocità che pensate di raggiungere (es. i 180Kmh) dal basso, non dall’alto. Potete anche spingere inizialmente oltre i 5.000 rpm, l’importante è che riportiate la manetta a 5000 rpm prima che l’aereo abbia raggiunto la velocità finale  (nell’esempio riportatela indietro raggiunti i 160/170Kmh).

Non dovete più toccare la manetta per tutto il resto delle prove.

Livellate perfettamente l’aereo, agendo solo con il trim, cercando di raggiungere la velocità massima senza superarla. Quando siete certi che IAS, quota e variometro sono assolutamente stabili, segnate i seguenti valori (VALORI A):
Quota, IAS, rpm, map, rotta GPS, velocità GPS (i valori GPS servono da riscontro, non sono necessari; se non avete la map, con passo fisso, segnate solo gli rpm).

A questo punto aspettate 5 minuti (d’orologio), se nel frattempo i valori di quota/IAS cambiano livellate nuovamente solo con il trim, segnate i nuovi valori (VALORI A) e ripartite con il conteggio dei 5 minuti. Quando allo scadere dei 5 minuti i i valori che vedete sono uguali a quelli segnati 5 minuti prima (VALORI A) la prima fase è finita (non toccate la manetta e continuate livellati).
In pratica dovete fare 5 minuti di volo livellato rilevando gli stessi valori iniziali e finali (questo dovrebbe garantire che i valori non cambino ulteriormente)

Seconda fase
Con un pò di trim fate picchiare leggermente l’aereo, in modo che la velocità salga di 20Kmh circa.  A questo punto possono succedere due cose :
- L’aereo inizialmente scende, oppure scende/risale/scende etc., ma poi si ristabilizza da solo in livellato.
- L’aereo continua a scendere e non si stabilizza; se si abbassa troppo, diciamo oltre i 500ft di perdita di quota, date un colpetto di trim a salire, per ritornare in volo livellato.

In tutti i casi sopra, quando siete livellati, segnate i valori indicati prima (che chiamiamo VALORI B) con la tiritera dei 5 minuti. Come sopra lo scopo è avere valori iniziali e finali uguali dopo un tempo di 5 minuti, per essere certi di essere relamente livellati.
E’ evidente che se durante i 5 minuti la velocità si porta ai valori rilevati nella prima fase (VALORI A) è inutile continuare il test, non avete rilevato il fenomeno.

Confrontate i valori finali della pima e seconda fase, se coincidono (stessa velocità, stessi rpm/map) non avete rilevato il fenomeno, se non coindono si (velocità più alta, stessi rpm/map). Fateci sapere.

In entrambe le fasi potete anche ridurre i periodi di 5 minuti sopra a 3 o anche ad un minuto, se il test finisce con la stessa velocità è comunque significativo, perché il fenomeno non si è verificato. In caso contrario è opportuno ripetere la prova usando intervalli di almeno 5 minuti.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 08 Febbraio 2014, 20:54:10
Citazione
Potete definire setting di potenza? come si deve eseguire la prova? a manetta fissa?
Si intende una combinazione rpm/map. Se hai il passo fisso considera solo gli rpm.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 08 Febbraio 2014, 20:59:26
Citazione
E comunque l'errore strumentale sarebbe sistematico, dunque ininfluente ai fini della prova della veridicità delle ipotesi.
L'errore dell'anemometro si, ma quello del variometro no. Non so voi, ma io di variometri che segnano livellato e invece, impercettibilmente, la quota cambia ne ho visti.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 08 Febbraio 2014, 21:59:28
Flak

lo so che non ti offendi  :D

Citazione
E comunque l'errore strumentale sarebbe sistematico, dunque ininfluente ai fini della prova della veridicità delle ipotesi.
L'errore dell'anemometro si, ma quello del variometro no. Non so voi, ma io di variometri che segnano livellato e invece, impercettibilmente, la quota cambia ne ho visti.

Intendevo che se il variometro sbaglia sbaglia sempre durante tutte le fasi del volo (così come gli altri strumenti a capsula) quindi in teoria potrebbe non essere significativa la sua indicazione nell'immediato, poichè la veridicità di quanto mostra potrebbe essere verificata solo dopo un lungo periodo.

Comunque ciò non toglie nulla al fatto che la prova vada fatta.
Concentriamoci quindi sul protocollo.

Oggi a Sutri sarebbe stato volabile se non ci fosse stata la pista in versione idroscalo !!!
Domani forse faccio un salto a Capena, ma pure li ho seri dubbi, visto che dovrebbe piovere tutta notte.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 08 Febbraio 2014, 22:05:25
Citazione
Domani forse faccio un salto a Capena, ma pure li ho seri dubbi, visto che dovrebbe piovere tutta notte.
Il tucano è allagato, penso tutta la zona di fiano romano/capena è a rischio. Sono due settimane che devo spostare l'aereo, niente da fare.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Technogeek il 08 Febbraio 2014, 22:37:03
OT, lo so.

Venerdì mattina a Capena si volava (e io ero a lavoro  >:(), anche se il campo non era ottimale.
Il Tucano non fa testo: si allaga anche con la rugiada mattutina.

V


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 08 Febbraio 2014, 22:52:37
aggiornato il protocollo :

...
Con un pò di trim fate picchiare leggermente l’aereo, in modo che la velocità salga di 20Kmh circa.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 10 Febbraio 2014, 10:03:15
Per lo scorso fine settimana, Giove pluvio ha deciso che il fenomeno deve rimanere misterioso.    :-[

Iniziano a manifestarsi i primi chiari sintomi da astinenza plurima aggravata.  :'(

Non mi meraviglio che African parli con la Iena seduto di fronte all'ogiva dentro l'hangar. Lo capisco perfettamente  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 11 Febbraio 2014, 16:26:55
Butto lì... dato che una certa portanza di tot kg si può ottenere dal prodotto di una velocità per un fattore aereodinamico che varia con l'angolo di attacco... orbene... ma perchè mai ci deve essere solo una coppia di velocità e angolo di attacco che mi dà il lift che mi serve? :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 11 Febbraio 2014, 16:32:21
perche' il lift viene sempre generato a spese di qualcos'altro.


Butto lì... dato che una certa portanza di tot kg si può ottenere dal prodotto di una velocità per un fattore aereodinamico che varia con l'angolo di attacco... orbene... ma perchè mai ci deve essere solo una coppia di velocità e angolo di attacco che mi dà il lift che mi serve? :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 11 Febbraio 2014, 17:45:00
Citazione
Butto lì... dato che una certa portanza di tot kg si può ottenere dal prodotto di una velocità per un fattore aereodinamico che varia con l'angolo di attacco... orbene... ma perchè mai ci deve essere solo una coppia di velocità e angolo di attacco che mi dà il lift che mi serve?
La questione non è la portanza in se, quella puoi mantenerla invariata con diverse combinazioni di velocità/AoA. La questione è che dato un set di potenza ed una velocità costante, quindi un equilibrio stabile tra spinta e resistenza in volo orizzontale, c'è un solo AoA che genera la portanza esattamente uguale al peso, la condizione necessaria per il volo livellato (altrimenti sali o scendi) e che porta a quella resistenza.
Stiamo cercando di capire perché questo non è vero nel caso del fenomeno.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 11 Febbraio 2014, 18:23:57
sarebbe vero se e solo se almeno una delle due, resistenza e portanza, non fosse variabile con l'AoA. Invece variano tutte e due... :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 11 Febbraio 2014, 21:03:35
sarebbe vero se e solo se almeno una delle due, resistenza e portanza, non fosse variabile con l'AoA. Invece variano tutte e due... :)
Capisco cosa vuoi dire, sembra il serpente che si morde la coda. Ma portanza e resistenza non hanno un andamento identico al variare dell’angolo di incidenza,  i coefficienti cp e cr seguono linee diverse continue e, soprattutto, i valori risultanti sono sempre crescenti in funzione della velocità*. E' una caratteristica intrinseca di qualunque profilo alare, anche una tavola. Per cui a qualunque altro angolo di incidenza la resistenza cambia in modo che la velocità risultante, a trazione costante, genera una  portanza diverso dal peso, cioè l’aereo sale o scende (a una diversa velocità costante). Ovviamente si può fare il ragionamento inverso, partendo dalla velocità o dalla portanza, ma l’aerodinamica dimostra che data una potenza esiste solo una combinazione AoA/velocità per una traiettoria stabile (il volo livellato è solo una delle infinite combinazioni).

Comunque non lamentiamoci … pensa se non c’era nemmeno quella di combinazione, vuoi mettere che stress salire, scendere, accelerare di continuo …  :D

* infatti l'unica spiegazione del fenomeno sarebbe legata al fatto che, in una data condizione, la resistenza scende all'aumentare della velocità; oppure andare in secondo regime dove si trova la seconda velocità a parità di potenza. In ultima analisi che l'efficienza di un aereo non sia stabilita a priori ma vari per qualche motivo in volo.

P.S. : Tutto questo dai testi di aerodinamica, non mi assumo nessuna responsabilità personale  ;D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 11 Febbraio 2014, 21:11:47
 :-\ E se nel fenomeno fosse la portanza ad aumentare e non la resistenza a scendere ? ... boh.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 11 Febbraio 2014, 21:46:46
Appunto. Se fossimo in grado di modellare correttamente a spanne un problema così... le equazioni differenziali alle derivate parziali non ci sarebbero mai servite a niente. :)

per cui... non si può escludere una cippa lippa secondo me... se linearizzi il modello esiste una ed una sola condizione di equilibrio... ma basta arrivare a qualche grado in più che il nostro cervello ci lascia.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 11 Febbraio 2014, 23:36:50
Appunto. Se fossimo in grado di modellare correttamente a spanne un problema così... le equazioni differenziali alle derivate parziali non ci sarebbero mai servite a niente. :)

per cui... non si può escludere una cippa lippa secondo me... se linearizzi il modello esiste una ed una sola condizione di equilibrio... ma basta arrivare a qualche grado in più che il nostro cervello ci lascia.
Modellare correttamente a spanne ?  ???
... è dall'andamento delle curve, conseguenza di fenomeni fisici, che le combinazioni non possono esserci, esattamente come il prodotto di due fattori non può dare luogo a risultati diversi, anche se provi con un miliardo di numeri o aumenti il grado... ed è la base dell'aerodinamica. Mah ... si vede che chi ha studiato e formalizzato l'aerodinamica fino ad ora non conosceva le equazioni differenziali ...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Febbraio 2014, 00:09:57
Tanto per chiarire un ulteriore aspetto, giusto per far comprendere che la spiegazione del fenomeno dovrebbe essere rintracciata tramite l’aerodinamica in primo luogo, se possibile, e non ricorrendo a discorsi matematici astratti, dico questa e poi basta.
Tanto poi si comincia con i test.

Parlo di velocità costanti. Il volo livellato, per l’aereo, non ha niente ma proprio niente di diverso dal volo in salita/discesa,  l’unica particolarità è che la portanza è uguale al peso. All’aereo non interessa stare livellato con il terreno, per lui è come qualunque altra condizione, siamo noi che dobbiamo portarcelo più vicino possibile.  Ora, le condizioni di volo a velocità costante sono infinite, miliardi di miliardi di miliardi,  per cui non dovrebbe apparire strano che data una potenza fissa P e un AoA di 8,332455434 gradi, esista una sola velocità possibile per avere un rateo di salita di 323,334234234 piedi al minuto. Ecco, sostituite i numeri sopra con uno 0 spaccato, ma proprio ZERO spaccato, ed è la condizione di volo livellato perfetto. Cosa c’è di strano che la velocità sia solo una ? Non sarebbe più strano che fossero due ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Febbraio 2014, 08:06:16
Con i profili laminari succede: rallenti e la resistenza cresce. È solo un esempio.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Febbraio 2014, 09:05:54
Con i profili laminari succede: rallenti e la resistenza cresce. È solo un esempio.
Ecco, cerchiamo questo, qualcosa che descriva questo comportamento e lo quantifichi... Applicato a casi reali. Hai materiale?

P.S: : comunque finora non si è mai parlato di profili laminari, ma di interferenza.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 12 Febbraio 2014, 09:59:41
Si ok.. capisco i numeri e le formule mirabolanti, ma quà non si sta parlando di capire se esiste un pianeta lontano milioni di anni luce, e che possiamo solo calcolarne l'esistenza senza poterlo vedere. Quà si parla di un fenomeno macroscopico di circa 10-15 Km/h in più su aerei normalissimi. Qualsiasi pilota che abbia fatto una decina di ore con un aereo apprezzerebbe questa differenza operando nelle due diverse modalità di livellamento. Sembra, e sottolineo sembra, che il meteo si vada sistemando, e forse sto week end si risolverà il mistero, con un semplice voletto e con buona pace della matematica complessa.  ;D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 12 Febbraio 2014, 10:16:51
non e' affatto macroscopica, e non bastano dieci ore per accorgersene. un pilota con 10 o 40 ore ancora vira scoordinatissimo se e' su un aereo per esempio come il mio.

per notare e imparare a gestire l'assetto necessario a sfruttare questo fenomeno serve mano fina e bisogna conoscere molto bene l'aereo

o essere pilota collaudatore

Si ok.. capisco i numeri e le formule mirabolanti, ma quà non si sta parlando di capire se esiste un pianeta lontano milioni di anni luce, e che possiamo solo calcolarne l'esistenza senza poterlo vedere. Quà si parla di un fenomeno macroscopico di circa 10-15 Km/h in più su aerei normalissimi. Qualsiasi pilota che abbia fatto una decina di ore con un aereo apprezzerebbe questa differenza operando nelle due diverse modalità di livellamento. Sembra, e sottolineo sembra, che il meteo si vada sistemando, e forse sto week end si risolverà il mistero, con un semplice voletto e con buona pace della matematica complessa.  ;D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Febbraio 2014, 10:54:44
Citazione
per notare e imparare a gestire l'assetto necessario a sfruttare questo fenomeno serve mano fina e bisogna conoscere molto bene l'aereo

o essere pilota collaudatore
...hmm... messa così puzza proprio di mito ....  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Febbraio 2014, 11:24:15
Ascolta crono. Da quanto ho postato dovrebbe essere abbastanza chiaro che il guadagno del 8-10% dovresti ottenerlo in qualunque condizione di volo, in livellato come in salita/discesa (questo spero non sia in discussione, in quanto non c’è nulla di particolare nell’avere un dato AoA con un rateo nullo o un altro con un rateo X).
Ora, se i depositari di questa tecnica la sfruttano in crociera, immagino che la sfruttino a maggiore ragione in salita, dove oltretutto, è in gioco la maggiore quantità di energia.

Penso ti sarà capitato spesso di impostare salite magari di 5000/6000ft o più, in questo caso una maggiore efficienza si traduce in un notevole risparmio di benzina, essendo la tratta più dispendiosa, cioè sarebbe molto meglio sfruttare il fenomeno in questa tratta, o in generale in salita, che per il livellato o la discesa, in termini di bilancio complessivo (parliamo di regimi oltre i 20lt/h, l’8% è un risparmio intorno ai 2lt/h, magari per mezz’ora).

Quindi volevo chiederti, ma quando imposti una salita hai l’accortezza di raggiungere sempre il rateo voluto da una velocità superiore, conservando questo super assetto facendo molta attenzione al variometro/anemometro per tutta la salita, oppure no ?
E se no, perché ? Perché non si parla del fenomeno proprio nella fase in cui sarebbe più utile ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Febbraio 2014, 11:33:59
Immaginiamo di avere un aereo dotato di un sistema di controllo automatico che, impostato un certo AoA, lo mantenga costante nel tempo qualsiasi cosa succeda. E immaginiamo di avere a disposizione potenza senza limiti. Si veda ora questo esperimento:

1) Imposto sul sistema automatico un AoA X ragionevole
2) Aumento o diminuisco la potenza sino a che l'aereo vola livellato, quale che sia la velocità
3) Imposto sul sistema automatico un diverso AoA Y, sempre ragionevole
4) Aumento o diminuisco la potenza sino a che l'aereo vola di nuovo livellato, quale che sia la velocità

E' possibile? Se si, allora posso volare a due diversi AoA in volo livellato, consumando diverse quantità di potenza e a velocità diverse.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Febbraio 2014, 11:36:01
Ecco, cerchiamo questo, qualcosa che descriva questo comportamento e lo quantifichi... Applicato a casi reali. Hai materiale?

Per rimanere sul semplice, basta leggere il manuale di volo dello Storch


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Febbraio 2014, 11:41:22
Immaginiamo di avere un aereo dotato di un sistema di controllo automatico che, impostato un certo AoA, lo mantenga costante nel tempo qualsiasi cosa succeda. E immaginiamo di avere a disposizione potenza senza limiti. Si veda ora questo esperimento:

1) Imposto sul sistema automatico un AoA X ragionevole
2) Aumento o diminuisco la potenza sino a che l'aereo vola livellato, quale che sia la velocità
3) Imposto sul sistema automatico un diverso AoA Y, sempre ragionevole
4) Aumento o diminuisco la potenza sino a che l'aereo vola di nuovo livellato, quale che sia la velocità

E' possibile? Se si, allora posso volare a due diversi AoA in volo livellato, consumando diverse quantità di potenza e a velocità diverse.

Certo che è possibile, anzi, è quello che succede sempre. Qui stiamo dicendo che conservi la stessa potenza e ottieni una velocità diversa, con lo stesso rateo. Il tuo esempio non è il fenomeno, è la normalità.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Febbraio 2014, 12:01:17
Si, questa è tutta e sola la normalità che siamo abituati a rilevare. Dice che per un certo AoA esiste almeno una coppia di potenza e velocità che mantengono livellato l'aereo. Non ci permette di sicuro di affermare che ne esista solo una coppia. In particolare non ci permette di affermare che nell'intorno di un certo AoA vi siano o meno dei punti in cui la resistenza è più bassa e la portanza più alta... o qualsiasi altra cosa. ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Febbraio 2014, 12:03:55
Citazione
Dice che per un certo AoA esiste almeno una coppia di potenza e velocità che mantengono livellato l'aereo.
Questo non è quello che dicono i testi. Se ne trovi uno che usa "almeno" o che lasci intendere che sia così postalo però. Lo sto chiedendo dall'inizio del 3d, ora penso che sia sufficiente.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 12 Febbraio 2014, 12:11:15
quindi mi confermi che tu pensi che se una cosa non e' descritta in un testo che tu sei in grado di reperire, questa cosa non esiste?


Citazione
Dice che per un certo AoA esiste almeno una coppia di potenza e velocità che mantengono livellato l'aereo.
Questo non è quello che dicono i testi. Se ne trovi uno che usa "almeno" o che lasci intendere che sia così postalo però. Lo sto chiedendo dall'inizio del 3d, ora penso che sia sufficiente.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Febbraio 2014, 12:18:24
quindi mi confermi che tu pensi che se una cosa non e' descritta in un testo che tu sei in grado di reperire, questa cosa non esiste?


Citazione
Dice che per un certo AoA esiste almeno una coppia di potenza e velocità che mantengono livellato l'aereo.
Questo non è quello che dicono i testi. Se ne trovi uno che usa "almeno" o che lasci intendere che sia così postalo però. Lo sto chiedendo dall'inizio del 3d, ora penso che sia sufficiente.
Oè ... ma allora sei de coccio! ( :D)
Si sta sostenendo che i testi dicono diversamente da come dicono. Permetti che è il caso di sottolineare che i testi dicono quello che dicono e non il contrario, e che se qualcuno ha un testo non in accordo con quello che dicono altri testi è il caso di citarlo ? O anche questo lede l’onore di qualche super pilota ?

Piuttosto confermami la cosa della salita. Può essere che tu non riesca a focalizzare che la salita/discesa e il livellato sono la stessa cosa in termini di forze,  eventualmente potresti chiedere a jack se è una tecnica usata anche in salita oppure no ? E se no perché ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Febbraio 2014, 14:44:24
vediamola cosî, pragmaticamente. se il fenomeno è confermato da molti, vuol dire come minimo che è molto facile che si verifichi, sebbene i motivi non siano chiari. Dato poi che è un fenomeno di stato stabile (cioè quella velocità +10% permane all'infinito), non ha senso parlare di accelerazioni come, apparentemente, fa Jack.

Ragioniamoci un pò.

Chiamaiamo stato A quello che ha velocità X, potenza Y, AoA A
Chiamiamo stato B quello che ha velocità X+10%, potenza Y, AoA B.

Credo che saremo tutti d'accordo che, se esiste lo stato B, guardando gli AoA si ha che B < A.

Ora immaginiamo che per passare dallo stato A allo stato B occorra accelerare da X a X+10% (ovvio!) e che l'aereo non possa transitare dallo stato stabile A allo stato stabile B senza una iniezione di potenza.

Come si può fare?

Beh una picchiatina per aumentare la velocità e portare l'AoA al valore B direi che è fattibile. Cosí come innestare il turbo o accendere i razzi in coda.

Per capirci: se per transire dallo stato A allo stato B si trova di mezzo una collina di potenziale... l'aereo lasciato in A resta in A. lasciato in B resta in B. Per passare dall'uno all'altro devi dare o assorbire energia al sistema.

Sinceramente conosco decine e decine di sistemi fisici che funzionano proprio cosí. Quindi perchè no?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Febbraio 2014, 15:28:01
Snoopy, non è per contraddirti, ma stiamo proprio cercando di capire perché si verificherebbe un salto di resistenza a certe condizioni, o una irregolarità nelle curve del cp/cr, una collina di potenziale come di tu, che giustificherebbero il resto del ragionamento.
Jack dice che è dovuto al modo con il quale si arriva ad una data velocità, se accelerando o decelerando, che lascia stabilmente in essere una diversa resistenza nei due casi. Altri hanno detto che dipende dall'elica e/o dal motore ... di fatto stiamo parlando di cause, non di come poi la causa si riversa, matematicamente, sul comportamento.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 12 Febbraio 2014, 16:41:44
isteresi?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Febbraio 2014, 20:00:28
isteresi?

Why not? In fondo la configurazione dei filetti fluidi attorno al mezzo deve cambiare a velocità più bassa e diverso angolo di attacco...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Febbraio 2014, 22:02:57
Snoopy, non è per contraddirti, ma stiamo proprio cercando di capire perché si verificherebbe un salto di resistenza a certe condizioni, o una irregolarità nelle curve del cp/cr, una collina di potenziale come di tu, che giustificherebbero il resto del ragionamento.
Jack dice che è dovuto al modo con il quale si arriva ad una data velocità, se accelerando o decelerando, che lascia stabilmente in essere una diversa resistenza nei due casi. Altri hanno detto che dipende dall'elica e/o dal motore ... di fatto stiamo parlando di cause, non di come poi la causa si riversa, matematicamente, sul comportamento.

Secondo me se riusciamo in un forum a modellare un fenomeno che non si insegna neanche all'università... siamo davvero forti!

Io propongo di riassumere cosí: interessante segnalazione. nessuno sa perchè, ma pare possa succedere... provo anche io la prossima volta e vi dico.

In fondo chi capisce davvero cosa fanno gli elettroni nell'iphone? però in genere ce ne freghiamo... e lo usiamo.

:)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Febbraio 2014, 23:36:10
Citazione
Secondo me se riusciamo in un forum a modellare un fenomeno che non si insegna neanche all'università... siamo davvero forti!
Comincio proprio a pensare che all'università non si studi niente di diverso in termini di aerodinamica. E comincio a pensare che non ci sia niente di strano nel fenomeno, almeno come le ha "osservato" crono, semmai la stranezza è nella spiegazione che è stata data.
Ma visto che finora abbiamo parlato sempre in astratto, la parola alle prove, poi si vedrà.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 18 Febbraio 2014, 14:50:49
non mi dite che piove ancora ;-)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 18 Febbraio 2014, 16:18:34
No, ha smesso, ma diverse piste non erano ancora agibili nel fine settimana. La mia si, ma era troppo ventoso per test decenti.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Albyvolante il 18 Febbraio 2014, 22:02:14
non mi dite che piove ancora ;-)

No. Ha smesso e domenica ho anche volato.  :P

Tenere l'aereo dritto era impegnativo, fare test grossolani difficile e fare test fini era impossibile.  :-[

Ma d'altra parte se il fenomeno è rimasto misterioso così a lungo, potrà bene aspettare qualche altro week-end no ?  ;)  La legge dei grandi numeri inizia ad essere dalla nostra parte  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: claudiotar il 19 Febbraio 2014, 00:02:24
Ho trovato un bel sito che spiega in modo molto chiaro il funzionamento della curva polare delle velocità. Il sito è questo http://www.av8n.com/how/htm/power.html (http://www.av8n.com/how/htm/power.html) . La lettura è molto interessante; per spiegare il "misterioso" fenomeno è sufficiente leggersi il primo capitolo, primo paragrafo, 7.2.1 Front Side of the Power Curve.
Citazione
The problem with this technique is that the airspeed keeps decreasing for a very long time.
Tutto qua. Come sostenevo in modo decisamente meno chiaro alla terza pagina (42esimo post) di questa discussione.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 20 Febbraio 2014, 11:50:22
nulla e' eterno


Ho trovato un bel sito che spiega in modo molto chiaro il funzionamento della curva polare delle velocità. Il sito è questo [url]http://www.av8n.com/how/htm/power.html[/url] ([url]http://www.av8n.com/how/htm/power.html[/url]) . La lettura è molto interessante; per spiegare il "misterioso" fenomeno è sufficiente leggersi il primo capitolo, primo paragrafo, 7.2.1 Front Side of the Power Curve.
Citazione
The problem with this technique is that the airspeed keeps decreasing for a very long time.
Tutto qua. Come sostenevo in modo decisamente meno chiaro alla terza pagina (42esimo post) di questa discussione.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 20 Febbraio 2014, 12:52:15
nulla e' eterno
Ho trovato un bel sito che spiega in modo molto chiaro il funzionamento della curva polare delle velocità. Il sito è questo [url]http://www.av8n.com/how/htm/power.html[/url] ([url]http://www.av8n.com/how/htm/power.html[/url]) . La lettura è molto interessante; per spiegare il "misterioso" fenomeno è sufficiente leggersi il primo capitolo, primo paragrafo, 7.2.1 Front Side of the Power Curve.
Citazione
The problem with this technique is that the airspeed keeps decreasing for a very long time.
Tutto qua. Come sostenevo in modo decisamente meno chiaro alla terza pagina (42esimo post) di questa discussione.


In che senso ?  :-\

Crono, ma non è che ci stai facendo fare (meglio dire programmare, oggi ha ripreso a piovere) queste prove e poi viene fuori che non se mai stato per oltre dieci minuti nell'una e nell'altra condizione facendo grande attenzione a velocità/quota ? ... perché ti ricordo che i testi parlano di un tempo tra i 5 e i 10 minuti per ottenere un livellato "affidabile", indipendentemente della tecnica usata ... e non ci sarebbe nessuna differenza apprezzabile nel bilancio energetico complessivo usando l'una o l'altra.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 20 Febbraio 2014, 14:01:50
ho gia' detto piu' volte


nulla e' eterno
Ho trovato un bel sito che spiega in modo molto chiaro il funzionamento della curva polare delle velocità. Il sito è questo [url]http://www.av8n.com/how/htm/power.html[/url] ([url]http://www.av8n.com/how/htm/power.html[/url]) . La lettura è molto interessante; per spiegare il "misterioso" fenomeno è sufficiente leggersi il primo capitolo, primo paragrafo, 7.2.1 Front Side of the Power Curve.
Citazione
The problem with this technique is that the airspeed keeps decreasing for a very long time.
Tutto qua. Come sostenevo in modo decisamente meno chiaro alla terza pagina (42esimo post) di questa discussione.


In che senso ?  :-\

Crono, ma non è che ci stai facendo fare (meglio dire programmare, oggi ha ripreso a piovere) queste prove e poi viene fuori che non se mai stato per oltre dieci minuti nell'una e nell'altra condizione facendo grande attenzione a velocità/quota ? ... perché ti ricordo che i testi parlano di un tempo tra i 5 e i 10 minuti per ottenere un livellato "affidabile", indipendentemente della tecnica usata ... e non ci sarebbe nessuna differenza apprezzabile nel bilancio energetico complessivo usando l'una o l'altra.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 20 Febbraio 2014, 14:25:38
Mi sfugge qualcosa. Quello che ho visto in quell'articolo è una forma particolare di eccitazione del sistema aereo, che avendo una certa forma determinata fa sí che l'integrale particolare dell'equazione differenziale relativa si esaurisca più rapidamente o meno (integrale particolare è quella parte dell'andamento che, dopo un certo tempo, comunque si azzera). Invece il misterioso fenomeno riguarda la cossiddetta risposta della omogenea associata, cioè quello stato che si raggiunge quando tutti gli andamenti transitorii sono esauriti e che permane per sempre se non cambiano le condizioni.

Non sequitur!


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 20 Febbraio 2014, 18:42:54

...nella realta' poi e' rarissimo  incontrare una condizione atmosferica talmente stabile da evidenziare appieno il fenomeno.
Meglio portare a casa inizialmente quello che viene.
Alla stessa stregua si dovrebbe affrontare ascendenze e discendenze con tecniche aliantistiche.
Inoltre dire che si guadagna 15 nodi alla nostre V e' largamente sovrastimato se non per brevi periodi.
Comunque sono tecniche da mano molto fine.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 20 Febbraio 2014, 18:48:40
Siamo arrivati a 15 nodi? Ellapeppa! Ricordo che eravamo partiti con qualche km/h.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 20 Febbraio 2014, 20:50:09
Siamo arrivati a 15 nodi? Ellapeppa! Ricordo che eravamo partiti con qualche km/h.


...boh io ho scritto che il fenomeno vale un paio di nodi o tre o 2%.

Poi ti salta fuori il test del Millennium dove ti scrivono che dopo discesa
di 300 piedi si ritrovano in crociera con 25 kmh in piu' con lo stesso setting



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 20 Febbraio 2014, 21:01:49
Ah.... il millenium... c'è da fidarsi! :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: sultano il 24 Febbraio 2014, 17:19:55
secondo voi è possibile ravvisare una qualche analogia tra questo fenomeno ed il principio della curva cicloide?

http://curiosity2013.altervista.org/succede-solo-italia-inventa/ (http://curiosity2013.altervista.org/succede-solo-italia-inventa/)  (guardate il video in fondo)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 24 Febbraio 2014, 18:08:43
Mission accomplished, appena rientrato, aria calma, ala bassa, salita 2000ft , map 26 4800 rpm, benza 50lt, 220 km/h  ground stabilizzata 10 min. Salita 200 ft virata e discesa stesso punto stessa quota, comandi  "inchiodati" in livellato: 228km/h poi stabilizzata a 225 km/h dopo 10 min. Max incremento 5km/h.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 24 Febbraio 2014, 18:44:58
ci sputi sopra a 5kmh? :D guarda quanti cavalli ci vorrebbero per aumentare di quella velocita' ;-)


Mission accomplished, appena rientrato, aria calma, ala bassa, salita 2000ft , map 26 4800 rpm, benza 50lt, 220 km/h  ground stabilizzata 10 min. Salita 200 ft virata e discesa stesso punto stessa quota, comandi  "inchiodati" in livellato: 228km/h poi stabilizzata a 225 km/h dopo 10 min. Max incremento 5km/h.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 24 Febbraio 2014, 19:08:30
..... poi stabilizzata a 225 km/h dopo 10 min. Max incremento 5km/h.


Marco.


Citazione

...boh io ho scritto che il fenomeno vale un paio di nodi o tre o 2%.




......c.v.d.

 ;D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 24 Febbraio 2014, 20:42:53
Gia', tanti quadrupedi in piu' servirebbero per un incremento di velocita' di qualche nodo. Se fossero cavalli veri, tanta puzza in piu' per cosi' poco. Meglio l'oscuro fenomeno.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 25 Febbraio 2014, 08:07:28
Citazione
228km/h poi stabilizzata a 225 km/h dopo 10 min. Max incremento 5km/h.
Ma perché sprecare tempo e benzina a fare queste inutili prove?
Tanto ci sarà comunque chi non ci crede lo stesso, scommettiamo?  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 25 Febbraio 2014, 14:54:45
Citazione
228km/h poi stabilizzata a 225 km/h dopo 10 min. Max incremento 5km/h.
Ma perché sprecare tempo e benzina a fare queste inutili prove?
Tanto ci sarà comunque chi non ci crede lo stesso, scommettiamo?  :D
Siamo passati dal 8-10% al 2%. 5Kmh sono abbastanza vicini al margine ritenuto accettabile dai collaudatori militari, come variazione nell'arco di due minuti, oppure di 50ft in 1 minuto. Vuol dire, facendo i conti molto molto a spanne, che in un caso saremmo ancora l'1% sotto il valore di AoA che consente il livellato reale, nell'altro l'1% sopra, con andamento asintotico (cioè la differenza scenderà sempre meno nei minuti seguenti). Considerando che l'AoA varia circa da 0 a 16, parliamo di scarti dell'ordine del decimo di grado o poco più, quasi certamente una tolleranza oltre quella del trim e difficilmente apprezzabile. E in tutto questo non ci sarebbe nessun guadagno, semplicemente un maggior dispendio di energia per arrivare prima ad una certa velocità e assetto (serve?).

Questo senza considerare che gli rpm cambiano tra salita/discesa, quindi potrebbero esservi differenze tra rpm/map non apprezzabili a occhio (oltre la poca benzina bruciata in 10 minuti).

Insomma, se questi sono i valori, la storia del misterioso fenomeno comincia a vacillare abbastanza. Sarebbe forse opportuno testare a velocità inferiori o con mezzi meno performanti.

P.S. : tec , per ground speed immagino intendi quella del GPS ... le IAS com'erano ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 25 Febbraio 2014, 19:17:48
 Guarda, ieri sera, quasi al tramonto, ho beccato una calma piatta, cosa rara, manica afflosciata come non si vedeva da tempo, per questo ho provato. IAS e ground coincidevano, con una differenza quasi impercettibile. Avevo 60 litri di benza, non 50 come ho scritto. Ho potuto verificare con molta precisione. Ho preso come riferimento il gps, ovviamente, ed ho notato, dopo il livellamento a 2000ft, 228km/h in diminuzione, ma molto lentamente, fino a 225 esatti per 10 minuti. Volevo riprovare stasera ma troppo vento e raffiche, sono rientrato subito. Provero' di nuovo per conferma.

Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 25 Febbraio 2014, 19:47:54
So che è chiedere troppo ... Ma se riuscissi a verificare l'andamento della quota oltre che della velocità avremmo preziosi elementi  :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 25 Febbraio 2014, 23:30:23
il tuo sforzo per cercare a tutti i costi di negare l'esistenza del fenomeno e' veramente commendevole :D


So che è chiedere troppo ... Ma se riuscissi a verificare l'andamento della quota oltre che della velocità avremmo preziosi elementi  :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 25 Febbraio 2014, 23:39:58
dai ora ve lo spiego io.

data una certa velocità V0 alla quale corrisponde un certo angolo di attacco Alfa0 che dà una portanza (lift) P0 e una resistenza R0, esiste una altra velocità V1 alla quale corrisponde un angolo di attacco Alfa1 che dà una portanza P0 e una resistenza R1, dove si ha che:

V0 < V1 = V0 x 1.025
Alfa0 < Alfa1
R0 > R1

oh, là! Era tanto difficile? E ora volare (chi può...)!!!!


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 26 Febbraio 2014, 09:06:09
il tuo sforzo per cercare a tutti i costi di negare l'esistenza del fenomeno e' veramente commendevole :D


So che è chiedere troppo ... Ma se riuscissi a verificare l'andamento della quota oltre che della velocità avremmo preziosi elementi  :)
Beh ... diciamo che dato il test di tec ... per me sarebbe già da escludere. Certamente nell'entità che hai indicato, è da vedere se proprio in generale...  ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 26 Febbraio 2014, 09:59:07
mo ti spiego un altra cosa.


volando in quel regime se rallenti perdi l'effetto e ti scade la velocita'. ergo sei costretto, di tanto in tanto, a mettere il muso giu per riguadagnare lo stato favorevole, quindi sei in costante lievissima perdita di quota, perdita di quota che pero' non e' sufficiente per giustificare il guadagno di velocita'

ho ripetuto almeno 10 volte che probabilmente non tutto il guadagno che vedo sul mio aereo e' causato dal misterioso fenomeno. siccome ho passo variabile e non giri costanti, aumentando la velocita' ho un leggero aumento di giri, che a MAP costante corrisponde a un leggero aumento di potenza.

ora lo so che ti lancerai in acrobazie retoriche per dimostrare che il guadagno ottenuto volando in questo modo e' trascurabile

sicuramente e' trascurabile in un giro campo, ma quando fai 1000km, ti assicuro che la differenza e' rilevante. sul mio aereo e' molto rilevante e ignorarla significa trascinarsi a 160 invece che a 175kmh di indicata


dimostrabile quando vuoi.

il tuo sforzo per cercare a tutti i costi di negare l'esistenza del fenomeno e' veramente commendevole :D


So che è chiedere troppo ... Ma se riuscissi a verificare l'andamento della quota oltre che della velocità avremmo preziosi elementi  :)
Beh ... diciamo che dato il test di tec ... per me sarebbe già da escludere. Certamente nell'entità che hai indicato, è da vedere se proprio in generale...  ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 26 Febbraio 2014, 12:23:28
Citazione
volando in quel regime se rallenti perdi l'effetto e ti scade la velocita'. ergo sei costretto, di tanto in tanto, a mettere il muso giu per riguadagnare lo stato favorevole, quindi sei in costante lievissima perdita di quota, perdita di quota che pero' non e' sufficiente per giustificare il guadagno di velocita'
Guarda, non è che mi devi spiegare più di tanto. I tanto bistrattati testi dicono che la convergenza della velocità/livellato reale è molto lenta nell'ultima parte, le osservazioni di tec (ma anche quelle fatte al simulatore) sembrano in accordo, o almeno non in disaccordo. Per ora quindi la situazione appare molto meno macroscopica e misteriosa di com'era all'inizio.

Per quanto riguarda i guadagni, tu sei in grado di dire quanta energia ci vuole per far salire un mezzo di 200ft per poi perderla gradatamente in mezz'ora ? No, non lo sei.

Poi scusa, rimaniamo sul punto ... ma non avevi riscontrato 12-15Kmh di differenza, cioè l'8-10% ? Che fine hanno fatto questi valori ? Confermi che sul tuo mezzo sono questi ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 26 Febbraio 2014, 12:57:56
confermo i 15kmh sul mio mezzo

tu continui a presumere che alla lunga il vantaggio di velocita' si perde. ti sbagli. come jack ha spiegato, la resistenza di interferenza rimane minore se ti agganci a una certa velocita' partendo da una velocita' superiore. questo e' anche quello che ho notato. e guarda che io sto parlando di lunghi viaggi, non di giretti di test da 10 minuti.




Citazione
volando in quel regime se rallenti perdi l'effetto e ti scade la velocita'. ergo sei costretto, di tanto in tanto, a mettere il muso giu per riguadagnare lo stato favorevole, quindi sei in costante lievissima perdita di quota, perdita di quota che pero' non e' sufficiente per giustificare il guadagno di velocita'
Guarda, non è che mi devi spiegare più di tanto. I tanto bistrattati testi dicono che la convergenza della velocità/livellato reale è molto lenta nell'ultima parte, le osservazioni di tec (ma anche quelle fatte al simulatore) sembrano in accordo, o almeno non in disaccordo. Per ora quindi la situazione appare molto meno macroscopica e misteriosa di com'era all'inizio.

Per quanto riguarda i guadagni, tu sei in grado di dire quanta energia ci vuole per far salire un mezzo di 200ft per poi perderla gradatamente in mezz'ora ? No, non lo sei.

Poi scusa, rimaniamo sul punto ... ma non avevi riscontrato 12-15Kmh di differenza, cioè l'8-10% ? Che fine hanno fatto questi valori ? Confermi che sul tuo mezzo sono questi ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 26 Febbraio 2014, 14:51:49
Citazione
confermo i 15kmh sul mio mezzo

tu continui a presumere che alla lunga il vantaggio di velocita' si perde. ti sbagli. come jack ha spiegato, la resistenza di interferenza rimane minore se ti agganci a una certa velocita' partendo da una velocita' superiore. questo e' anche quello che ho notato. e guarda che io sto parlando di lunghi viaggi, non di giretti di test da 10 minuti.
Quindi forse è il caso di provare a velocità inferiori e/o con altri tipi di mezzi.

Per quanto riguarda il resto stiamo giusto cercando di capire se quanto dice jack trova riscontro come fenomeno realmente apprezzabile e di quanto. Poi magari si cercherà di capire perché nessuno lo ha mai messo nero su bianco ... ma questo è già un problema successivo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: T7mix il 26 Febbraio 2014, 15:02:58
Bisogna capire la velocità massima raggiunta da Tec nella leggera affondata con il Mil nei 200 piedi  si arriva a 350 per poi decadere e stabilizzarsi con il livellamento a 320 poi credo che ogni mezzo in base alle sue caratteristiche abbia risultati diversi


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 26 Febbraio 2014, 15:29:16
magari qualcuno lo aveva notato ma ha avuto paura di parlarne per evitare le lapidazioni dei telebani di stick and rudder ;-)


non sarebbe l'unico caso nel quale dire la verita' provoca il linciaggio ;-)

Citazione
confermo i 15kmh sul mio mezzo

tu continui a presumere che alla lunga il vantaggio di velocita' si perde. ti sbagli. come jack ha spiegato, la resistenza di interferenza rimane minore se ti agganci a una certa velocita' partendo da una velocita' superiore. questo e' anche quello che ho notato. e guarda che io sto parlando di lunghi viaggi, non di giretti di test da 10 minuti.
Quindi forse è il caso di provare a velocità inferiori e/o con altri tipi di mezzi.

Per quanto riguarda il resto stiamo giusto cercando di capire se quanto dice jack trova riscontro come fenomeno realmente apprezzabile e di quanto. Poi magari si cercherà di capire perché nessuno lo ha mai messo nero su bianco ... ma questo è già un problema successivo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 26 Febbraio 2014, 15:43:05
magari qualcuno lo aveva notato ma ha avuto paura di parlarne per evitare le lapidazioni dei telebani di stick and rudder ;-)


non sarebbe l'unico caso nel quale dire la verita' provoca il linciaggio ;-)

Citazione
confermo i 15kmh sul mio mezzo

tu continui a presumere che alla lunga il vantaggio di velocita' si perde. ti sbagli. come jack ha spiegato, la resistenza di interferenza rimane minore se ti agganci a una certa velocita' partendo da una velocita' superiore. questo e' anche quello che ho notato. e guarda che io sto parlando di lunghi viaggi, non di giretti di test da 10 minuti.
Quindi forse è il caso di provare a velocità inferiori e/o con altri tipi di mezzi.

Per quanto riguarda il resto stiamo giusto cercando di capire se quanto dice jack trova riscontro come fenomeno realmente apprezzabile e di quanto. Poi magari si cercherà di capire perché nessuno lo ha mai messo nero su bianco ... ma questo è già un problema successivo.
No dai ... la tesi del complotto no ... fa troppo "scia chimica" ...  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 26 Febbraio 2014, 16:00:31
ma no, che c'entra il complotto, ma non mi dirai che non ti hanno mai guardato come se avessi un pisello al posto del naso quando hai detto che usavi mogas nell'aereo.

l'aviazione e' uno dei settori piu' impermeabili al pensare critico che esista.



magari qualcuno lo aveva notato ma ha avuto paura di parlarne per evitare le lapidazioni dei telebani di stick and rudder ;-)


non sarebbe l'unico caso nel quale dire la verita' provoca il linciaggio ;-)

Citazione
confermo i 15kmh sul mio mezzo

tu continui a presumere che alla lunga il vantaggio di velocita' si perde. ti sbagli. come jack ha spiegato, la resistenza di interferenza rimane minore se ti agganci a una certa velocita' partendo da una velocita' superiore. questo e' anche quello che ho notato. e guarda che io sto parlando di lunghi viaggi, non di giretti di test da 10 minuti.
Quindi forse è il caso di provare a velocità inferiori e/o con altri tipi di mezzi.

Per quanto riguarda il resto stiamo giusto cercando di capire se quanto dice jack trova riscontro come fenomeno realmente apprezzabile e di quanto. Poi magari si cercherà di capire perché nessuno lo ha mai messo nero su bianco ... ma questo è già un problema successivo.
No dai ... la tesi del complotto no ... fa troppo "scia chimica" ...  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 26 Febbraio 2014, 16:38:52
Bisogna capire la velocità massima raggiunta da Tec nella leggera affondata con il Mil nei 200 piedi  si arriva a 350 per poi decadere e stabilizzarsi con il livellamento a 320 poi credo che ogni mezzo in base alle sue caratteristiche abbia risultati diversi

Ho la vne inferiore ai 300km/h, in leggera affondata, da 2200 ft ho sfiorato i 240, poi ho livellato  senza zappare  e tirare a 2000. (Va 210) Ho notato subito la rapida decelerazione fino a 228km/h esatti. Poi entro i 10 minuti di test, lenta decelerazione fino a 225 stabilizzati. Precedente decollo 5700 rpm tutta manetta, gear up, flap, trim,120 km/h mantenuti, riduzione map 27 5000 rpm,  salita 2000 ft' livellamento, map 26 4800 attesa tre minuti stop orario. Inizio test, velocita'  rilevata e mantenuta entro 10 minuti: 220 km/h ground.


Marco.


P.S. Attenzione a Vne e Va durante le prove.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Raul il 26 Febbraio 2014, 19:30:01
il grafico a destra  è resistenza del profilo su angolo d'attacco.

c'è una piccola tazza di minor resistenza circoscritta in un range molto piccolo,quindi mano fina può aiutare.La pendenza prima della "tazza" mi sembra aiuti chi arriva con angoli d'attacco minori nel sistemarsi a minor resistenza.ovvio che ogni profilo ha un suo comportamento .

a chi è bravo con i numeri quantificare se può aiutare a capire il misterioso fenomeno.
https://www.dropbox.com/s/0r7pem3l3kpd7pa/resistenza%20profilo.pdf (https://www.dropbox.com/s/0r7pem3l3kpd7pa/resistenza%20profilo.pdf)

Raul


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 26 Febbraio 2014, 23:43:36
il grafico a destra  è resistenza del profilo su angolo d'attacco.

c'è una piccola tazza di minor resistenza circoscritta in un range molto piccolo,quindi mano fina può aiutare.La pendenza prima della "tazza" mi sembra aiuti chi arriva con angoli d'attacco minori nel sistemarsi a minor resistenza.ovvio che ogni profilo ha un suo comportamento .

a chi è bravo con i numeri quantificare se può aiutare a capire il misterioso fenomeno.
https://www.dropbox.com/s/0r7pem3l3kpd7pa/resistenza%20profilo.pdf (https://www.dropbox.com/s/0r7pem3l3kpd7pa/resistenza%20profilo.pdf)

Raul

Bisognerebbe essere certi che la dinamica prevalente sia quella dell'ala... magari non è cosí. Se qualcuno di voi, come me, ha fatto barca a vela e deriva, in particolare, si ricorda senz'altro l'emozione di far partire la barca in planata. per chi non sa cosa vuol dire, significa far prendere abbastanza velocità alla barca in assetto particolare, che quella fa come un aliscafo in piccolo. la resistenza si abbassa drammaticamente e la barca fila a una velocità che sembra impossibile. se si scende sotto una certa velocità, tuttavia, la barca si siede di nuovo nell'acqua e ritorna una barca normale. se uno andasse ad analizzare la velatura (che è una specie di ala...) non potrebbe capire mai cosa succede e negherebbe il fenomeno: la vela non può fare quelle cose. infatti non è la vela...

se non sono capace di spiegarmi... chiedo venia come o'meccanico.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 09:10:29
il grafico a destra  è resistenza del profilo su angolo d'attacco.

c'è una piccola tazza di minor resistenza circoscritta in un range molto piccolo,quindi mano fina può aiutare.La pendenza prima della "tazza" mi sembra aiuti chi arriva con angoli d'attacco minori nel sistemarsi a minor resistenza.ovvio che ogni profilo ha un suo comportamento .

a chi è bravo con i numeri quantificare se può aiutare a capire il misterioso fenomeno.
https://www.dropbox.com/s/0r7pem3l3kpd7pa/resistenza%20profilo.pdf (https://www.dropbox.com/s/0r7pem3l3kpd7pa/resistenza%20profilo.pdf)

Raul
Quello dovrebbe essere uno schema per "sezioni", punti diversi dell'ala, e dei coefficienti, cioè non la resistenza tenuto conto della velocità, quella "grezza" complessiva dovrebbe essere la parabola in alto. L'andamento complessivo del coefficiente di resistenza è invece quello dell'intero velivolo, gli stessi testi che riportano quello schema riportano poi il classico grafico con la resistenza sempre in aumento all'aumentare della velocità.
Comunque tra le varie ipotesi ci potrebbe essere anche quella dal rapporto cl/cp (io ad esempio avevo pensato a qualcosa del genere per il millenium, con AoA e velocità non raggiungibili dal basso), ma allora viene spontaneo chiedersi perchè è stata introdotta la questione della resistenza di interferenza e dell'accelerazione, quando sarebbe stato molto più facile dire "basta vedere il rapporto cl/cp al variare dell'AoA" ...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 09:23:02
Citazione
Bisognerebbe essere certi che la dinamica prevalente sia quella dell'ala... magari non è cosí. Se qualcuno di voi, come me, ha fatto barca a vela e deriva, in particolare, si ricorda senz'altro l'emozione di far partire la barca in planata. per chi non sa cosa vuol dire, significa far prendere abbastanza velocità alla barca in assetto particolare, che quella fa come un aliscafo in piccolo. la resistenza si abbassa drammaticamente e la barca fila a una velocità che sembra impossibile.
Io non vado in barca, ma sui riferimenti che ho letto è detto che per i natanti (e gli idro in acqua) il fenomeno esiste ed è la normalità, mentre per gli aerei no. Giusto come info.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 27 Febbraio 2014, 10:10:52
flak, un po di sano scetticismo e' sacrosanto, la testarda negazione no :-P



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 10:55:43
Citazione
flak, un po di sano scetticismo e' sacrosanto, la testarda negazione no
E se fosse testarda negazione dall'altra parte ?  ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 27 Febbraio 2014, 11:28:07
beh cominciamo a essere diversi ad aver notato e misurato il fenomeno, tra i quali un paio di piloti collaudatori e similari.


Citazione
flak, un po di sano scetticismo e' sacrosanto, la testarda negazione no
E se fosse testarda negazione dall'altra parte ?  ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 14:32:23
Mah … finora ho visto poche certezze nero su bianco, da parte di collaudatori militari intendo.

Comunque tanto per capirci, prendiamo per buone le rilevazioni fatte da tec, 220Kmh e 225Kmh, e prendiamo per buono che :

-Non vi siano differenze minime negli rpm (già strano di per se a diversi assetti/velocità);
-Gli strumenti non abbiano isteresi e siano sufficientemente precisi;
-Che la IAS sia coincidente con la GS (sul mio p96/sierra a quelle velocità dovrebbe esserci una differenza di qualche kmh, da manuale, nella pratica molto di più, ma facciamo che non sia apprezzabile);
-Che l’efficienza elica/motore/aereo sia uguale alle due velocità;
-Che la differenza resti praticamente costante trascorsi ulteriori 10/20/30 … minuti.

Su una tratta di 100km, quindi non un giro campo, sai qual è la differenza di tempo tra tenere l’una o l’altra delle due velocità ? 36 secondi.
Ora supponi che nel caso dei 225 tu abbia un AoA/trazione/peso che in realtà ti porterà, dopo 100km, ad avere una perdita di quota di 150ft (ipotizzo eh), mentre nell’altro caso un guadagno di quota di 150ft. Sono 150ft rispetto al livellato reale, su 100Km, al variometro circa 5ft/m, dubito siano apprezzabili, ma sono 300ft nella differenza complessiva. E quanto valgono in termini di energia 300ft di differenza ? Per avere un rateo a salire di 300ft/m, conservando costanti i 225Kmh, quanta potenza devi bruciare in più in quell’ultimo minuto (ammesso che a quei regimi/quota sia effettivamente possibile quel rateo)  ?

E se in tutto ciò hai tenuto per 100Km 15 rpm in più o giù di li, senza apprezzarlo, o se nelle prove/tratta hai bruciato più benzina e quindi ti sei alleggerito, o se nel frattempo quella differenza è scesa a 4…3…2  … quanto hanno pesato queste cose sul bilancio energetico complessivo?

Ecco perché la prova di tec non dice molto del fenomeno, se non il fatto che parliamo di differenze minime ancora spiegabili, in astratto, senza ricorrere ad alcun sbilancio energetico (di entità significativa intendo).

P.S. : … magari rifate i conti anche voi, per riscontro.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 27 Febbraio 2014, 14:54:36

Flak sei una delusione... :D

con tutti i libri di fisica quantistica che hai nella libreria (me l' hai detto tu...) non sei
ancora stato capace di darci una dimostrazione scientifica di un fenomeno conclamato...

ricorda sempre il vecchio adagio....Vox populi, vox dei


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 27 Febbraio 2014, 15:25:25
cherry picking data anyone?



Mah … finora ho visto poche certezze nero su bianco, da parte di collaudatori militari intendo.

Comunque tanto per capirci, prendiamo per buone le rilevazioni fatte da tec, 220Kmh e 225Kmh, e prendiamo per buono che :

-Non vi siano differenze minime negli rpm (già strano di per se a diversi assetti/velocità);
-Gli strumenti non abbiano isteresi e siano sufficientemente precisi;
-Che la IAS sia coincidente con la GS (sul mio p96/sierra a quelle velocità dovrebbe esserci una differenza di qualche kmh, da manuale, nella pratica molto di più, ma facciamo che non sia apprezzabile);
-Che l’efficienza elica/motore/aereo sia uguale alle due velocità;
-Che la differenza resti praticamente costante trascorsi ulteriori 10/20/30 … minuti.

Su una tratta di 100km, quindi non un giro campo, sai qual è la differenza di tempo tra tenere l’una o l’altra delle due velocità ? 36 secondi.
Ora supponi che nel caso dei 225 tu abbia un AoA/trazione/peso che in realtà ti porterà, dopo 100km, ad avere una perdita di quota di 150ft (ipotizzo eh), mentre nell’altro caso un guadagno di quota di 150ft. Sono 150ft rispetto al livellato reale, su 100Km, al variometro circa 5ft/m, dubito siano apprezzabili, ma sono 300ft nella differenza complessiva. E quanto valgono in termini di energia 300ft di differenza ? Per avere un rateo a salire di 300ft/m, conservando costanti i 225Kmh, quanta potenza devi bruciare in più in quell’ultimo minuto (ammesso che a quei regimi/quota sia effettivamente possibile quel rateo)  ?

E se in tutto ciò hai tenuto per 100Km 15 rpm in più o giù di li, senza apprezzarlo, o se nelle prove/tratta hai bruciato più benzina e quindi ti sei alleggerito, o se nel frattempo quella differenza è scesa a 4…3…2  … quanto hanno pesato queste cose sul bilancio energetico complessivo?

Ecco perché la prova di tec non dice molto del fenomeno, se non il fatto che parliamo di differenze minime ancora spiegabili, in astratto, senza ricorrere ad alcun sbilancio energetico (di entità significativa intendo).

P.S. : … magari rifate i conti anche voi, per riscontro.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 16:08:42
Citazione
cherry picking data anyone?
Dici ?

36 secondi di vantaggio in 100Km ... sono i dati rilevati da tec ed è una formuletta facile facile. Fatti due conti, sei bravo quando si parla di lampadine (o sembri tale :D).


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 16:10:10
Citazione
con tutti i libri di fisica quantistica che hai nella libreria (me l' hai detto tu...) non sei
ancora stato capace di darci una dimostrazione scientifica di un fenomeno conclamato
Se per conclamato intendi il test di tec ... la spiegazione è sopra  ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 27 Febbraio 2014, 16:11:16
scusa ma io mica viaggio sull'aereo di tec. magari.

ti ho gia' detto che sul mio la differenza e' ben sostanziosa e anche sul mill 20kmh in piu' non ci sputerei affatto sopra.

considera anche che per me volare "fino" non disturba affatto. anzi mi viene piu' naturale che stare a smanacciare lo stick. ricorda che io volo soprattutti x country.


Citazione
cherry picking data anyone?
Dici ?

36 secondi di vantaggio in 100Km ... sono i dati rilevati da tec ed è una formuletta facile facile. Fatti due conti, sei bravo quando si parla di lampadine (o sembri tale :D).


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 16:19:32
Citazione
ti ho gia' detto che sul mio la differenza e' ben sostanziosa e anche sul mill 20kmh in piu' non ci sputerei affatto sopra
Diciamo che se postassi rilevazioni fatte come descritto sopra, cioè con i dati a intervalli regolari, forse sarebbe più utile.
Ti devo ricordare che hai detto "a volte lo fa, a volte no" oppure "è evidente a tutti, ma solo alcuni ci riescono" ? ... permetti che se alla prima rilevazione che abbiamo sotto gli occhi il fenomeno non sembra presente, o se lo è stiamo parlando di una cosa decisamente meno rilevante, qualche dubbio è il caso di porselo ?
... dai su, hai capito benissimo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 27 Febbraio 2014, 16:23:10
quante volte devo ripetere sempre le stesse cose?

guarda che non sei obbligato a crederci. d'altro canto non credi manco alle scie chimiche  :P

Citazione
ti ho gia' detto che sul mio la differenza e' ben sostanziosa e anche sul mill 20kmh in piu' non ci sputerei affatto sopra
Diciamo che se postassi rilevazioni fatte come descritto sopra, cioè con i dati a intervalli regolari, forse sarebbe più utile.
Ti devo ricordare che hai detto "a volte lo fa, a volte no" oppure "è evidente a tutti, ma solo alcuni ci riescono" ? ... permetti che se alla prima rilevazione che abbiamo sotto gli occhi il fenomeno non sembra presente, o se lo è stiamo parlando di una cosa decisamente meno rilevante, qualche dubbio è il caso di porselo ?
... dai su, hai capito benissimo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 27 Febbraio 2014, 16:48:27

....forse il "fenomeno" colpisce solo cancelli volanti affetti da morbillo !!


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: T7mix il 27 Febbraio 2014, 21:28:03
Citazione
Su una tratta di 100km, quindi non un giro campo, sai qual è la differenza di tempo tra tenere l’una o l’altra delle due velocità ? 36 secondi.

Per essere precisi sono 56


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 22:20:47
Citazione
Su una tratta di 100km, quindi non un giro campo, sai qual è la differenza di tempo tra tenere l’una o l’altra delle due velocità ? 36 secondi.

Per essere precisi sono 56
hmm ... potrei anche essermi rincogl... per carità, ma ho rifatto i conti e sono 36 secondi. Come fai il calcolo ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 27 Febbraio 2014, 22:38:51
l'ingegnere certifica 36.3636363636... secondi. :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 22:45:59
T7mix,
ricorda che il tempo è il rapporto tra spazio percorso e velocità (t=S/V).

Edit ... non so che calcolo hai eseguito.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: T7mix il 27 Febbraio 2014, 23:19:05
Confermo ho sommato i 40 sec invece che 20

a 220 Kmh si percorrono 0,061111111 km al secondo ( 220/3600)
a 225 kmh si percorrono 0,0625 km         al secondo ( 225/3600)
per percorrere 100 Km  a 220 kmh (quindi a 0,061111111 km al secondo) ci vogliono 27 minuti è 16,36 sec ( 100/0,061111111)=1636,363636 e 27 per 60 fanno 1620 abbiamo 16,36sec in più dei 27 min
per percorrere 100 Km  a 225 kmh (quindi a 0,0625         km al secondo) ci vogliono 26 minuti e 40 sec ( 100/0,0625 )=1600 secondi siccome 60 per 26 fanno 1560 mancano 20 sec a 27min

                                                                                 risultato 36,363636 sec :-X :-X


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 27 Febbraio 2014, 23:34:20
Vabbè ... ma pure te l'hai scelta complicata eh   :)

T = [ (100/225) - (100/220) ] * 3600


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: T7mix il 28 Febbraio 2014, 09:37:24
Era per rendere comprensibile a tutti anche a coloro che con la matematica non vanno d'accordo ;D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 23 Marzo 2014, 19:38:32
Ieri sera ho verificato la seconda volta il misterioso fenomeno: livellamento a 3200 ft map 25 4600rpm mantenuti 205km/h per mezz'ora, poi come sempre, virata per guadagnare stessa posizione, leggera affondata, livellamento 3000ft risultato 215 km/h mantenuti mezz'ora
Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 23 Marzo 2014, 19:40:00
Sprechi benzina nel fare le prove, tanto chi legge interpreta come gli pare.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 23 Marzo 2014, 20:05:30
Sull'altro forum viene citato un brano di stick and rudder... mi sa che di misterioso comincia ad esserci poco... :)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 23 Marzo 2014, 21:27:43
tec, puoi dirci che mezzo è, e le differenze IAS/GS ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 24 Marzo 2014, 00:32:01
E' un pioneer 300 hawk. E' la terza volta che provo, l'ultima sono salito di piu' e sembra essersi manifestato con piu' evidenza. Provero' ancora, devo prendere altri dati. Ovviamente verifico prima quando i valori coincidono. Se errore c'e', cosa possibile, e' lo stesso  errore che dovrei ripetere sempre, ma quale? Non escludo nulla ma sarebbe un po' strano.




Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 11 Aprile 2014, 21:06:13
Per chi non ha letto sull'altro forum riporto qui quanto già postato.

Nell'indagine sul misterioso fenomeno ho intanto ricevuto la risposta di un esperto molto autorevole, Rod Machado, al quale ho scritto tempo fa per ottenere la sua opinione in merito (avendo egli fatto dei seminari sul "flying on the step", cioè il misterioso fenomeno). Per chi non lo sapesse Rod Machado è uno tra i più famosi piloti/istruttori/divulgatori/scrittori, anche nel settore dei velivoli leggeri, per alcuni un vero e proprio mito; non a caso è la voce scelta da Microsoft per i tutorial di Flight simulator.

Ecco la mia domanda per e-mail (sotto la traduzione) :

Dear Rod,
I’m a private pilot in Italy (ultralight/LSA). I’m trying to investigate the famous issue named “flying on the step”, due to the fact that here, in Italy, the issue is now widely debated by the web community. Specifically, the ability to obtain two different airspeeds in a steady and level flight at the same power setting (the highest being a super-condition, leveling after a deceleration) has recently been reported by a civilian and a military test pilot, apparently leaving no doubt about its existence, especially for light/low performance airplanes. They are explaining the presence of this super-condition in terms of interference drag effect. Since I’ve read on the web about the “flying on the step myth” and I know you did a seminary about that phenomena (but I don’t know your conclusions) I would like to know your opinion about it and which of your publications I could buy to have in-deep information.

Sono un pilota privato in Italia (ulm/LSA). Sto provando ad investigare la famosa questione chiamata “flying on the step”, visto che qui, in Italia, la questione è attualmente largamente dibattuta dalla comunità web. In particolare, la capacità di ottenere due differenti velocità in un volo livellato stabile alla stessa potenza (la più alta essendo una super-condizione, livellando dopo una decellerazione) è stata recentemente riportata da un test pilot civile e da uno militare, apparentemente non lasciando dubbi circa la sua esistenza, specialmente per velivoli leggeri/a basse prestazioni. Spiegano la presenza di questa super-condizione in termini di effetto della resistenza di interferenza. Dal momento che ho letto sul web circa il “mito del flying on the step” e so che fece un seminario su questo fenomeno (ma non conosco le conclusioni) vorrei sapere la sua opinione sullo stesso e quale delle sue pubblicazioni potrei acquistare per avere informazioni approfondite.

Ecco la risposta :

Greetings Andrea:
“The Step” is often confused with the two different positions at which an airplane can hold altitude at a constant power setting on the power curve. For instance, there are two airspeeds available for maintaining altitude at 65% power. One is on the front side of the power curve and the other is on the back side of the power curve. Other than that, there is no such thing as “The Step.” If there were, we’d have to rewrite the second law of thermodynamics.

Traduzione :

“The Step” è spesso confuso con le due differenti posizioni alle quali un aereo può mantenere l’altitudine ad una potenza costante sulla curva di potenza. Per esempio, ci sono due velocità disponibili per mantenere l’altitudine al 65% di potenza. Una è sul “front side” della curva di potenza [nota mia: il regime normale] e l’altro è nel “back side” della curva di potenza [nota mia: il secondo regime]. Oltre questo, non ci sono cose come “The step”. Se ci fossero, dovremmo riscrivere la seconda legge della termodinamica."

Mi pare che per quanto riguarda Rod Machado non ci siano grandi dubbi sul misterioso fenomeno, semplicemente non esiste.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 11 Aprile 2014, 22:58:53
Per chi non ha letto sull'altro forum riporto qui quanto già postato.

Nell'indagine sul misterioso fenomeno ho intanto ricevuto la risposta di un esperto molto autorevole, Rod Machado, al quale ho scritto tempo fa per ottenere la sua opinione in merito (avendo egli fatto dei seminari sul "flying on the step", cioè il misterioso fenomeno). Per chi non lo sapesse Rod Machado è uno tra i più famosi piloti/istruttori/divulgatori/scrittori, anche nel settore dei velivoli leggeri, per alcuni un vero e proprio mito; non a caso è la voce scelta da Microsoft per i tutorial di Flight simulator.

Ecco la mia domanda per e-mail (sotto la traduzione) :

Dear Rod,
I’m a private pilot in Italy (ultralight/LSA). I’m trying to investigate the famous issue named “flying on the step”, due to the fact that here, in Italy, the issue is now widely debated by the web community. Specifically, the ability to obtain two different airspeeds in a steady and level flight at the same power setting (the highest being a super-condition, leveling after a deceleration) has recently been reported by a civilian and a military test pilot, apparently leaving no doubt about its existence, especially for light/low performance airplanes. They are explaining the presence of this super-condition in terms of interference drag effect. Since I’ve read on the web about the “flying on the step myth” and I know you did a seminary about that phenomena (but I don’t know your conclusions) I would like to know your opinion about it and which of your publications I could buy to have in-deep information.

Sono un pilota privato in Italia (ulm/LSA). Sto provando ad investigare la famosa questione chiamata “flying on the step”, visto che qui, in Italia, la questione è attualmente largamente dibattuta dalla comunità web. In particolare, la capacità di ottenere due differenti velocità in un volo livellato stabile alla stessa potenza (la più alta essendo una super-condizione, livellando dopo una decellerazione) è stata recentemente riportata da un test pilot civile e da uno militare, apparentemente non lasciando dubbi circa la sua esistenza, specialmente per velivoli leggeri/a basse prestazioni. Spiegano la presenza di questa super-condizione in termini di effetto della resistenza di interferenza. Dal momento che ho letto sul web circa il “mito del flying on the step” e so che fece un seminario su questo fenomeno (ma non conosco le conclusioni) vorrei sapere la sua opinione sullo stesso e quale delle sue pubblicazioni potrei acquistare per avere informazioni approfondite.

Ecco la risposta :

Greetings Andrea:
“The Step” is often confused with the two different positions at which an airplane can hold altitude at a constant power setting on the power curve. For instance, there are two airspeeds available for maintaining altitude at 65% power. One is on the front side of the power curve and the other is on the back side of the power curve. Other than that, there is no such thing as “The Step.” If there were, we’d have to rewrite the second law of thermodynamics.

Traduzione :

“The Step” è spesso confuso con le due differenti posizioni alle quali un aereo può mantenere l’altitudine ad una potenza costante sulla curva di potenza. Per esempio, ci sono due velocità disponibili per mantenere l’altitudine al 65% di potenza. Una è sul “front side” della curva di potenza [nota mia: il regime normale] e l’altro è nel “back side” della curva di potenza [nota mia: il secondo regime]. Oltre questo, non ci sono cose come “The step”. Se ci fossero, dovremmo riscrivere la seconda legge della termodinamica."

Mi pare che per quanto riguarda Rod Machado non ci siano grandi dubbi sul misterioso fenomeno, semplicemente non esiste.

....aspetta aspetta ho capito

Il fenomeno dipende dalla longitudine terrestre, da loro non c' e' !

 ???


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 12 Aprile 2014, 09:08:31
 Capisco e rispetto l'atteggiamento di chi spesso si preoccupa piu' della firma che dei contenuti, ma bisogna sforzarsi di analizzare anche i contenuti: oltre front side e back side non esiste nulla, the step non esiste. Dov'e' la spiegazione, manca, non serve, basta la firma. Dov'e' uno straccio di spiegazione o sperimentazione? Non serve, basta la firma. Si perche' la fisica non va oltre le firme, anche quando non forniscono spiegazioni e ci sarebbe da dire molto. Un collaudatore, un pezzetto forse meno grosso, ma non trascurabile, si proprio quelli che manovrano aerei al limite dell'umano, quelli a cui la mano sensibile serve eccome, ha accennato alla  diversa resistenza di interferenza confermandone l'esistenza etc. Un altro istruttore si e' degnato di fare prove con umilta' riscontrando qualcosa. Sara' forse che i pezzi grossi non ci mettono la faccia e la reputazione per spiegare un fenomeno certamente inutile in quanto sensibile alla prima raffica o turbolenza, ma di cui non si e' provata l'inesistenza? Io credo di si. Ma questa e' l'epoca delle firme, dalle mie parti hanno contribuito a far fallire prodotti di ottima, se non superiore qualita', anche se non blasonati. Quindi di firme me ne intendo. Meditate, gente, meditate.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Aprile 2014, 09:37:12
Si anche io condivido la posizione di Marco. Se abbiamo aerei e un po' di tempo lo spendiamo a far qualche prova specifica... non abbiamo bisogno che Ron, con tutto il rispetto, ci dica cosa pensa lui se non come voce autorevole da contare come un parere in più.

Crono -> Si, esiste
Flak -> No, probabilmente no.
Ron -> No!
Marco -> Si, mi sembra di si
Io -> Non ho le prove registrate, ma per me è un si abbastanza probabile.
...

Nel merito: quello che dice RON ha una grossa limitazione... sta parlando dell'intero aereo come se fosse solo un'ala. Invece la portanza di un aereo è l'inviluppo della portanza di molte superfici, così come la sua resistenza. Matematicamente è assai improbabile che esistano solo due punti di equilibrio... ma su!


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Aprile 2014, 09:38:34
Tec, mi sa che non ri rendi bene conto della situazione.
Rod Machado ha fatto seminari negli USA per sfatare diversi miti in aviazione, tra i quali questo del "The Step", se uno fa dei seminari (a pagamento) probabilmente ha qualcosa da dire e da spiegare, e ci mette non una ma cento volte la faccia (a non mettercela mi sembra che siano altri). La risposta stringata è ad una mia mail, dove chiedevo la sua opinione, e già è tanto che abbia trovato il tempo di rispondere ... pensavi dovesse fare un trattato come risposta ?

Sulle spiegazioni. Io non riesco sinceramente più a capire, te e anche altri. Rod Machado non è un fisico teorico o un cattedratico, è un pilota reputato tra i più esperti e autorevoli, non sta parlando per conoscenze di fisica, ma perchè certamente dopo le n-mila ore di volo non ha rilevato il fenomeno; dal momento che su nessun testo di aerodinamica troverai riportato il fenomeno, cioè anni di studi e ricerche in materia non lo citano minimamente, è semplice fare 2+2 : non è osservato, non è spiegabile ... ergo non esiste.

Ora si può dire che Rod non l'abbia mai incontrato e sperimentato perchè vola su altri mezzi, molto debole ma almeno è una spiegazione, oppure che vi sono specifiche condizioni che devono verificarsi ... ma per cortesia non insistiamo con questa storia delle "prove".
Se ti fossi preso la briga di leggere i contenuti postati avresti capito che di spiegazioni, teoriche e pratiche, sul perchè si ritiene che non esista, anche a fronte di qualche osservazione contraria, ne sono state date a palate.

Una domanda tec, ma tu hai presente cosa si dovrebbe rimettere in discussione, nella teoria e nella pratica del volo, qualora il misterioso fenomeno esistesse, a livello macroscopico, e fosse la normalità ? Mi sa di no.

Le mie prove, dopo la mail di Rod, sono scese molto come priorità Ma resta ancora un minimo di credito verso chi ha iniziato questa discussione, per cui le farò alla prima occasione utile.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 12 Aprile 2014, 09:44:58
Citazione
Una domanda tec, ma tu hai presente cosa si dovrebbe rimettere in discussione, nella teoria e nella pratica del volo, qualora il misterioso fenomeno esistesse, a livello macroscopico, e fosse la normalità ? Mi sa di no.
Per essere più chiari, non si può volere la moglie piena e la botte ubriaca. Se il fenomeno esiste chi ne è a conoscenza deve riscrivere, o quanto meno indicare chiaramente che sono soggette ad un elevato grado di approssimazione, buona parte delle altre "certezze" che invece sembra voler continuare a mantenere; e non parliamo di seconda legge della dinamica, ma di cose molto più pratiche come la velocità di stallo.
Questo non lo vedo accadere ... quindi qualche dubbio non mi sembra fuori luogo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 12 Aprile 2014, 10:07:30
Ma vedi, se non lo sa tec cosa si mette in discussione, anche se lo sa, non sarebbe un grosso problema, ma quando non lo sanno noti collaudatori ed istruttori e' un vero problema, vero flak? Tec in fondo non conta un cazzo, ma loro si, rivolgiti a loro    :D   e se invece non si mette in discussione una cippa? Si e' parlato di resistenza di interferenza, riparti da la' e lascia perdere pezzi grossi che, in quanto tali, non hanno alcuna intenzione di invischiarsi in fenomeni inutili anche  possibili. Se proprio hai tempo, coinvolgi, che so, qualche altro collaudatore, molto piu' utili per capire di bravi conferenzieri, fidati.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 12 Aprile 2014, 13:13:38
Anzi,  se vuoi una conclusione in bellezza , prova a porgergli una domanda un po' meno generica sulla eventuale minore resistenza di interferenza in decelerazione, dopo un'affondata e conseguente livellamento, piuttosto che in accelerazione e conseguente livellamento dopo una salita, perche' questa era la spiegazione fornita all'inizio. SE la ritiene valida come spiegazione, in base alle SUE conoscenze, se si perche'? Se no perche'? Ecco, una domanda posta cosi' costringe ad una risposta che non sia questo si, l'altro no. SEmpre che ognuno mantiene le proprie convinzioni, che siano forumisti, istruttori o collaudatori compresi, riguardo ad un fenomeno misterioso quanto inutile.


Marco.

P.S. se non si ha tempo per rispondere in maniera dettagliata e specifica ad un quesito, allora la domanda e' inutile. Se la risposta non contiene il perche' di un'affermazione, o si limita a ribadire che il fenomeno non e' noto  o spiegabile alla luce delle attuali conoscenze, significa che il fenomeno e' possibile, o meglio, non si e' dimostrata l'inesistenza. Allora, forse, l'unica via e' quella della sperimentazione pratica, e non e' un caso se il fenomeno sia stato descritto da un pilota collaudatore, piu' che da qualsiasi altro esperto, certamente ancorato alla teoria ed alle certezze acquisite, ma non assolute. Ed una verita' scientifica provata, e' sempre la conseguenza di una sperimentazione, non il contrario! Si chiama metodo induttivo. Se non fosse cosi', si crederebbe ancora che la donna sia uscita da una costola di adamo! Questo vale per qualsiasi pezzo grosso o grosso pezzo, vale per chiunque.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Aprile 2014, 15:04:09
Si dice che il 90% delle volte che un vecchio scienziato dice che una cosa è impossibile, si sbaglia. E che il 90% delle volte che un giovane scienziato dice che possibile, si sbaglia.

Resta ammirazione per Flak che ci sta lavorando per andare a fondo.

E una domanda ovvia: interferenza di cosa su cosa? Perchè detta così, come lo ha detto Jack se non vado errato, è come dire che la macchina di formula uno va più forte in curva per la gravità. E cioè?

:)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 12 Aprile 2014, 15:18:08
Gia', ho introdotto proprio ora una modifica al post sul metodo induttivo, puoi leggerla. Significa che una legge e' la conseguenza di una sperimentazione, non il contrario, e chi sperimenta, non necessariamente dovrebbe fornire un perche', anzi, deve limitarsi a verificare, avendo i requisiti per farlo. Il collaudatore la verifica, imputandola a minore resistenza, ovviamente tu puoi non crederci, questo e' il problema. Qui e' ancora piu' grave perche' il fenomeno e' labile, fugace, alla prima raffica o turbolenza.Qui si vuole sostenere o negare un fenomeno in base alle attuali conoscenze. Ma se il metodo e' necessariamente induttivo,  perche' non dovrei fidarmi di un collaudatore? Perche' e'  meno di un esperto istruttore come Rod, solo per la fama ed i seminari? Lasciamo perdere le mie prove che non conto nulla, ci mancherebbe! Fate finta di niente. Se jack non ha fornito una spiegazione scientifica, Rod ancora meno, siamo al punto di partenza. Ma se l'umanita' fosse rimasta a conoscenze acquisite, basate su mere deduzioni, la terra sarebbe piatta e tutto ruoterebbe intorno ad essa. Del resto, per secoli si e' pensato fosse questa la verita'


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 12 Aprile 2014, 16:43:35
Sono d'accordo. Fase 1 raccogliere le sperimentazioni. Magari Mikey potrebbe vedere un protocollo di prova che vada bene anche per mezzi qualsiasi. Raccolti i dati, ne parliamo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 13 Aprile 2014, 08:13:18
 Ok snoopy, tu che sembri ben disposto e meno integralista puoi aiutarmi. Hai presente il 1° principio della dinamica, un corpo tende a mantenere lo stato di quiete o di moto rerttilineo uniforme fino a quando una causa esterna non lo disturba e cambia il suo stato. I due moti rettilinei iniziali sono quello imposto con la salita, piu' lento, e quello imposto con l'affondata, quindi un'accelerazione. in base a questo principio il successvo moto rettilineo, con il livellamento, non dovra' essere condizionato dai moti iniziali, ovvero la salita e l'affondata? Perche' il moto rettilineo successivo , ottenuto dopo il livellamento, dovrebbe coincidere con gli stessi valori di velocita'? Immagina che i moti, chiamiamoli iniziali, salita ed affondata siano due rette, una dal basso (salita) e l'altra dall'alto (affondata) dovranno intersecarsi in un punto. Ora attenzione: Il moto rettilineo successivo e' una retta conseguente che otteniamo con il livellamento. Insomma, la domanda e': Perche' la velocita' finale dovrebbe coincidere se i moti rettilinei iniziali, (salita e picchiata) avevano velocita' differenti? Puo' questo principio della dinamica essere di aiuto? Fa cagare?


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 13 Aprile 2014, 10:22:01
Citazione
Si dice che il 90% delle volte che un vecchio scienziato dice che una cosa è impossibile, si sbaglia. E che il 90% delle volte che un giovane scienziato dice che possibile, si sbaglia.
Rod Machado è diventato un "vecchio scienziato" ... e il "giovane scienziato" chi sarebbe ?  ???
E dove sarebbero le pubblicazioni del "giovane scienziato" ?

Suvvia, non mettiamola sul grottesco ...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 13 Aprile 2014, 12:47:38
veramente flak non vuole andare a fondo, ma sta solo cercando ogni possibile appiglio retorico e formale per negare il fenomeno a prescindere, facendo un clamoroso cherry picking dove un test pilot militare si sbaglia, ma uno che da seminari  (per quanto brillante come machado) invece deve certamente essere nel giusto :D

http://en.wikipedia.org/wiki/Rod_Machado (http://en.wikipedia.org/wiki/Rod_Machado)

tra l'altro non capisco, flak, perche' ti stai sbattendo tanto per negare questo fenomeno. posto anche sia immaginario, lasciaci credere a un altro mito aeronautico, per giunta totalmente inoffensivo contrariamente a tanti altri, che di miti e leggende in aeronautica certamente non c'e' carenza

a me fondamentalmente non mi frega piu' nulla, io so che il mio aereo va molto piu' veloce se lo piloto in un certo modo, ergo continuero' a pilotarlo in questo modo. ho trovato chi mi ha dato una spiegazione, ho visto che altra gente lo ha notato, per me il discorso e' chiuso.



ho trovato questo bell'articolo di una pilotessa che si lamenta dei miti aeronautici e si arrabatta per negare l'esistenza del fenomeno

http://www.avweb.com/news/airman/184274-1.html?redirected=1 (http://www.avweb.com/news/airman/184274-1.html?redirected=1)

"It's simple physics. Joe did everything the same — almost — in each test. Each time, at the top of his climb, he reduced the power to the cruise setting, and therein lies the problem. In order for an aircraft to accelerate from the speed at which it is currently flying, there must be an excess of power — or some other force — above the power required to keep it in level flight."

you dont say :D

prima dice che lo "step" non esiste, poi implicitamente lo conferma dichiarando che per raggiungere una cruise speed bisogna arrivarci dall'alto :D








Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 13 Aprile 2014, 13:14:44
L'unica cosa certa di questa vicenda è che quanti ne parlano, piloti e test pilot, non hanno idea di quali implicazioni (e rischi indiretti) implica accettare il fenomeno per come è stato descritto, senza ulteriori spiegazioni.
Non mi sorprende che non lo veda un pilota, mi sorprende che non lo veda un test pilot. Ma questo si vede che è normale in aviazione.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 13 Aprile 2014, 15:37:32
quali sarebbero rischi e implicazioni?

che sovrastimi la velocita' di crociera di qualche nodo?


L'unica cosa certa di questa vicenda è che quanti ne parlano, piloti e test pilot, non hanno idea di quali implicazioni (e rischi indiretti) implica accettare il fenomeno per come è stato descritto, senza ulteriori spiegazioni.
Non mi sorprende che non lo veda un pilota, mi sorprende che non lo veda un test pilot. Ma questo si vede che è normale in aviazione.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 13 Aprile 2014, 16:05:48
Citazione
quali sarebbero rischi e implicazioni?

che sovrastimi la velocita' di crociera di qualche nodo?
No, quella è acqua fresca. Sono altri, ma se ci sono arrivato io, un pilota della domenica (anzi del sabato) un test pilot non avrà alcuna difficoltà a spiegarteli.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 13 Aprile 2014, 22:06:19
Oggi ho volato strafottendomene del conosciutissimo fenomeno.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 14 Aprile 2014, 07:48:40
Gia' conosciuto, ma c'e' chi pensa che ammetterlo significa rischiare il collasso planetario, roba che lo scontro tra materia e antimateria gli fa una pippa! Ma sara' che forse e' una conseguenza di alcuni principi noti piu' che stavolgerli? Pero' a parte gridare agli eretici, e la incondizionata fiducia nell'ipse dixit, non si argomenta perche' l'aereo che viene da due moti rettilinei differenti ed a velocita' diverse, la salita e la picchiata, dovrebbe mantenere la stessa identica velocita'in assetto livellato, secondo questo principio della dinamica. Ma allora questi principi che ci stanno a fare se sono intoccabili! Forse un factotum del forum puo' aiutarci anche stavolta.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 14 Aprile 2014, 09:20:39
Ok snoopy, tu che sembri ben disposto e meno integralista puoi aiutarmi. Hai presente il 1° principio della dinamica, un corpo tende a mantenere lo stato di quiete o di moto rerttilineo uniforme fino a quando una causa esterna non lo disturba e cambia il suo stato. I due moti rettilinei iniziali sono quello imposto con la salita, piu' lento, e quello imposto con l'affondata, quindi un'accelerazione. in base a questo principio il successvo moto rettilineo, con il livellamento, non dovra' essere condizionato dai moti iniziali, ovvero la salita e l'affondata? Perche' il moto rettilineo successivo , ottenuto dopo il livellamento, dovrebbe coincidere con gli stessi valori di velocita'? Immagina che i moti, chiamiamoli iniziali, salita ed affondata siano due rette, una dal basso (salita) e l'altra dall'alto (affondata) dovranno intersecarsi in un punto. Ora attenzione: Il moto rettilineo successivo e' una retta conseguente che otteniamo con il livellamento. Insomma, la domanda e': Perche' la velocita' finale dovrebbe coincidere se i moti rettilinei iniziali, (salita e picchiata) avevano velocita' differenti? Puo' questo principio della dinamica essere di aiuto? Fa cagare?


Marco.

Ciao Marco.

Allora: il comportamento dei corpi dipende da due elementi che si sommano e si sovrappongono. Uno che inizia quando viene variato qualcosa (detto integrale particolare nelle equazioni diferenziali) che, se il sistema è stabile, si annulla dopo un po'. Un altro fattore (integrale dell'omogenea associata per chi sa di eq. diff) che permane anche quando la variazione del moto, in questo caso, è terminata e sono terminati i suoi effetti (vedi pezzo precedente).

Quello che dici tu non va bene perchè qui non stiamo parlando di effetti che si smaltiscono nel tempo, ma di effetti che permangono dopo una operazione. Infatti quel principio della dinamica vale così come lo dici solo in assenza di forze dissipative, come attrito e resistenza all'avanzamento.

L'unica spiegazione possibile è che si ritrovi, dopo l'affondata, l'aereo in una configurazione dinamica differente, con un diverso angolo di attacco GLOBALE EQUIVALENTE e che si determini quindi una risposta all'integrale particolare diversa.

Perchè l'unico buco nero di conoscenza in tutto questo discorso è la considerazione che la portanza totale del mezzo coincida perfettamente con la portanza della sola ala.

Se quello è vero, Ron Machado ha ragione. Se quello è falso, Ron dice una fregnaccia.

Io SO che la portanza generale del mezzo è diversa da quella della sola ala, ma non so dire se lo sia abbastanza da determinare un diverso comportamento a livello coaì sensibile.

Vi lascio una riflessione: quali sono le superfici che sono orientate diversamente rispetto al vento relativo nell'esecuzione della manovra nei due casi? Potrebbero avere minore resistenza e più portanza in una delle due configurazioni? e rimanere così durante la crociera?

Perchè la spiegazione di Jack della interferenza in accelerazione non va bene, in quanto si riferisce a una classe di fenomeni (integrale particolare) che muoiono più o meno lentamente cessata l'accelerazione.

Spero che si capisca anche per chi non usa le eq. differenziali tutti i giorni...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 14 Aprile 2014, 09:32:01
Citazione
non si argomenta perche' l'aereo che viene da due moti rettilinei differenti ed a velocita' diverse, la salita e la picchiata, dovrebbe mantenere la stessa identica velocita'in assetto livellato
Lasciamo stare la dinamica, fatti spiegare cosa garantisce questo principio in termini di banale tecnica di volo, e cosa sarebbe doveroso che spiegasse chi invece avrebbe appurato, con certezza e ripetute osservazioni, che non si applica.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 14 Aprile 2014, 09:36:15
Ok dici solo se manca l'attrito o la resistenza/all'avanzamento, si lo so, ma quando livelliamo dopo l'affondata, la velocita' diminuisce per l'attrito, e' ovvio, ma perche' deve necessariamente coincidere la velocita' in livellato se i moti rettilinei precedenti avevano differenti velocita'? La salita' e l'affondata? Qual e' il principio da cui deve discendere questa equazione che porta a far coincidere la velocita'? Perche' attriti e resistenze sono necessariamente gli stessi? Possibile che il corpo in movimento non risenta assolutamente della conservazione parziale del moto rettilineo precedente, se e' vero che tende a mantenere lo stato che aveva? Mi pare che alla fine non si possa confermare ma manco smentire con il solo principio delle resistenze ed attriti, genericamente intesi,se non ricorri ad altre interazioni. Non sto dicendo che il fenomeno esiste, ma non mi vengono forniti elementi per escluderlo definitivamente, che significherebbe togliere valore ad ogni sperimentazione.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 14 Aprile 2014, 09:52:42
Tec scusa, ti risulta che in formula 1 o indy le auto prima accelerano a X, poi decelerano a X-y per ridurre la resistenza e quindi poi raggiungono una velocità di X+z ?
E' vero, qui abbiamo di mezzo altri fattori, ma sono proprio quelli i fattori sui quali bisognerebbe ragionare ... e nemmeno poco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 14 Aprile 2014, 10:03:53
Marco: non siamo nemmeno lontanamente vicini a situazioni in cui valgano le considerazioni che fai. Se valessero anche solo un tot potresti spegnere il motore ogni tanto che tanto la velocità in livellato varia poco... non è così. Il fattore dissipativo (attriti e resistenze aerodinamiche) è enorme e assolutamente prevalente in un aereo a motore fatto come i nostri.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 14 Aprile 2014, 10:12:17
la sai la storia della lepre e della tartaruga? :D


l'esempio della F1 e' veramente farlocco. nelle competizioni non si va a velocita' di crociera

anche se con le nuove regole forse non e' vero :D




Tec scusa, ti risulta che in formula 1 o indy le auto prima accelerano a X, poi decelerano a X-y per ridurre la resistenza e quindi poi raggiungono una velocità di X+z ?
E' vero, qui abbiamo di mezzo altri fattori, ma sono proprio quelli i fattori sui quali bisognerebbe ragionare ... e nemmeno poco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 14 Aprile 2014, 10:31:02
Marco: non siamo nemmeno lontanamente vicini a situazioni in cui valgano le considerazioni che fai. Se valessero anche solo un tot potresti spegnere il motore ogni tanto che tanto la velocità in livellato varia poco... non è così. Il fattore dissipativo (attriti e resistenze aerodinamiche) è enorme e assolutamente prevalente in un aereo a motore fatto come i nostri.

Dio santo! Ma perche' attribuite quello che nessuno pensa, vero che il valore dissipativo e' enorme, attriti e resistenze, ma il problema e' un altro: perche' le velocita' in livellato devono coincidere, se i moti rettilinei iniziali sono a velocita' diverse?  La variazione di assetto c'e' , come causa esterna che modifica il moto iniziale, ma perche' i valori di velocita' devono coincidere? Salita ed affondata hanno velocita' differenti, moti rettilinei differenti,non conta nulla? , o comunque, perche' devono allinearsi agli identici valori di velocita'?Se sapete rispondere ok, ma non mettete altre cose per fare effetto. Rileggi il post successivo di crono, tra l'altro.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 14 Aprile 2014, 10:38:48
Flak, lasciamo stare la formula 1 e le tecniche dei piloti, o conosci anche quelle?  :)   non parliamo di un turbo, ma di un fenomeno inutile certamente, che non riuscite a smentire a parte battute e riferimenti generici, tutto qua    :)    quindi in assenza di smentite credibili, i risultati di un test pilot militare sono piu' che attendibili. Scusa, lo dico da pilota della domenica ad uno del sabato, in attesa di tuoi scritti o seminari, ovviamente    :) vado a provare ancora.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Fabrizio_1 il 14 Aprile 2014, 11:00:23
Ho letto molto distrattamente il 3D ma scusate: si sta parlando di governor giusto?
Ma...  :-\  non sarà che dopo una leggera affondata (senza governor il motore aumenterebbe di giri) il governor stabilizza un passo leggermente più lungo e una volta livellato con dolcezza il motore riesce a mantenere conservando gli stessi RPM a parità di map con quel passo?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 14 Aprile 2014, 12:01:46
io non ho governor

"il motore riesce a mantenere conservando gli stessi RPM a parità di map con quel passo"

perche questo accada la resistenza deve essere diminuita

Ho letto molto distrattamente il 3D ma scusate: si sta parlando di governor giusto?
Ma...  :-\  non sarà che dopo una leggera affondata (senza governor il motore aumenterebbe di giri) il governor stabilizza un passo leggermente più lungo e una volta livellato con dolcezza il motore riesce a mantenere conservando gli stessi RPM a parità di map con quel passo?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Werner il 14 Aprile 2014, 12:34:34
Premesso che un elica dimensionata piuttosto piccola, se la facciamo lavorare lenta diventa gravemente sottodimensionata.
ipotizzo perciò
Se fosse sottodimensionata, facendola lavorare a rpm bassi,
come aggravante in IAS bassa,
una parte del profila cavita/stalla o comunque lavora in secondo regime, dove il drag è alto e lift è modesto.
Ora, se aumentiamo la IAS, aumenta di più il rendimento dell elica che non la resistenza aerodinamica generale del velivolo.
per poi trovare un nuovo punto di equilibrio.
Da un lato abbiamo la curva del rendimento dell elica in funzione della IAS, curva a derivata calante, convessa con la pancia all insù,
che incontra la curva della resistenza aerodinamica in funzione sempre dell IAS, notoriamente a derivata via via sempre più positiva, con la pancia all' ingiù.
Ci sono perciò 2 punti dove le due curve si toccano.

Probabilmente viaggiando con un pò di più RPM a pari IAS, è meglio ed anche i consumi dovrebbero essere circa uguali o addirittura leggermente minori.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 14 Aprile 2014, 12:39:12
anche questo confuta la teoria secondo la quale a un regime corrisponde solo una velocita'.

Premesso che un elica dimensionata piuttosto piccola, se la facciamo lavorare lenta diventa gravemente sottodimensionata.
ipotizzo perciò
Se fosse sottodimensionata, facendola lavorare a rpm bassi,
come aggravante in IAS bassa,
una parte del profila cavita/stalla o comunque lavora in secondo regime, dove il drag è alto e lift è modesto.
Ora, se aumentiamo la IAS, aumenta di più il rendimento dell elica che non la resistenza aerodinamica generale del velivolo.
per poi trovare un nuovo punto di equilibrio.
Da un lato abbiamo la curva del rendimento dell elica in funzione della IAS, curva a derivata calante, convessa con la pancia all insù,
che incontra la curva della resistenza aerodinamica in funzione sempre dell IAS, notoriamente a derivata via via sempre più positiva, con la pancia all' ingiù.
Ci sono perciò 2 punti dove le due curve si toccano.

Probabilmente viaggiando con un pò di più RPM a pari IAS, è meglio ed anche i consumi dovrebbero essere circa uguali o addirittura leggermente minori.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 14 Aprile 2014, 13:17:49
Citazione
l'esempio della F1 e' veramente farlocco. nelle competizioni non si va a velocita' di crociera
Quindi la resistenza si informa sul manuale dell’aereo per sapere se è in crociera o alla massima potenza per decidere come comportarsi ?

Citazione
anche questo confuta la teoria secondo la quale a un regime corrisponde solo una velocita'.
Crono, ma tu hai capito che per set di potenza si intende map/rpm ? Perché alle volte sembri non tenere conto degli rpm ...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: alex104 il 14 Aprile 2014, 13:18:32
Anch' io ho un dubbio: "con le seghe mentali si diventa ciechi come con le seghe reali?".  :o


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: bebix il 14 Aprile 2014, 13:26:23
E come disse Pierino al padre che lo ammoniva del pericolo della cecità masturbatoria:"ehi babbo, sono qui"

Anch' io ho un dubbio: "con le seghe mentali si diventa ciechi come con le seghe reali?".  :o


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 14 Aprile 2014, 15:47:15
scusa flak ma ora proprio te lo devo dire. ma mi stai a prendere per i fondelli?

mi sembra di aver spiegato chiaramente tutto quanto, ripetute volte. se non e' chiaro io non ci posso fare nulla.

sei libero di credere a quello che ti pare ma non cercare di farmi passare per cretino con giochetti e giri di parole.


Citazione
l'esempio della F1 e' veramente farlocco. nelle competizioni non si va a velocita' di crociera
Quindi la resistenza si informa sul manuale dell’aereo per sapere se è in crociera o alla massima potenza per decidere come comportarsi ?

Citazione
anche questo confuta la teoria secondo la quale a un regime corrisponde solo una velocita'.
Crono, ma tu hai capito che per set di potenza si intende map/rpm ? Perché alle volte sembri non tenere conto degli rpm ...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 14 Aprile 2014, 16:42:34

....un pensierino alla ortogonalita' del disco dell' elica rispetto alla direzione del flusso con continua
variazione dell' angolo di incidenza delle pale ....   ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Fabrizio_1 il 14 Aprile 2014, 16:57:25
Comunque: se il fatto non dipendesse dal motore, ma solo dall'aerodinamica il fenomeno in qualche modo si noterebbe anche sugli alianti, modificando la Vemax  :-\

se dipendesse dall'elica non funzionerebbe su turbogetti/turbofan


Mi pare un po' difficile che dopo un'affondata cambi la resistenza: probabilmente il mezzo grazie alla maggior trazione/spinta ottenuta in affondata riesce una volta livellato dolcemente a stabilizzare la quota ad un AoA leggermente inferiore.
Caz... ci vedo gia un po' meno  :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 14 Aprile 2014, 17:29:42
un AOA minore che genera piu' lift e meno drag? i dont think so

cerchiamo di evitare ragionamenti stravaganti e sballati gia' in partenza

una velocita' X si ottiene laddove la spinta Y e' uguale alla resistenza Z

la teoria secondo la quale con una affondata si ottengono piu' giri e questo permetta maggiore velocita' non ha senso, e basta pensarci su un attimo per capirlo.

ammettere cio' necessita che la resistenza aumenti meno rapidamente della potenza e permetta quindi di raggiungere uno stato di equilibrio a velocita' maggiore.

i giri non aumentano perche' sta aumentando la potenza disponibile, ma perche' l'elica incontra meno resistenza in affondata. appena si livella la resistenza aumenta e la velocita' dovrebbe tornare al punto di equilibrio.

oppure esistono diversi punti di equilibrio tra trazione e resistenza. il che mi sembra un paradosso.


le teorie sugli RPM guadagnati sono ovviamente sballate, specialmente in caso di eliche a passo fisso. ammettere la loro esistenza postula l'esistenza di forme di moto perpetuo.


se dopo una affondata e' possibile mantenere una velocita' maggiore a manetta costante, questo puo' essere solo perche' la resistenza per qualche motivo e' diminuita.

quindi i casi sono due. o il fenomeno esiste, ed e' legato a una diminuzione di resistenza, o non esiste. non puo' essere spiegato con le spiegazioni paradossali che ho letto qui.

ma se non esiste, qualcuno deve giustificare l'aumento di velocita' ottenibile dopo una affondata.

e non con la storia dei giri.





Comunque: se il fatto non dipendesse dal motore, ma solo dall'aerodinamica il fenomeno in qualche modo si noterebbe anche sugli alianti, modificando la Vemax  :-\

se dipendesse dall'elica non funzionerebbe su turbogetti/turbofan


Mi pare un po' difficile che dopo un'affondata cambi la resistenza: probabilmente il mezzo grazie alla maggior trazione/spinta ottenuta in affondata riesce una volta livellato dolcemente a stabilizzare la quota ad un AoA leggermente inferiore.
Caz... ci vedo gia un po' meno  :D



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Fabrizio_1 il 14 Aprile 2014, 17:56:32
GM: davvero non per polemica ma:
la velocità corrisponde in volo livellato solo ad un AoA.
Se cambi la trazione/spinta e non cambi l'AoA o sali, o scendi: a seconda.
Quindi il mio ragionamento è: se affondi l'elica si scarica, il motore aumenta di giri o l'elica aumenta passo (elica PF/PVT/PVV Vs elica PVV/GC), e per effetto del cambiamento dell'AoA il mezzo accelera.
Se quando stabilizzi lo fai in modo da perdere il minimo di RPM/passo possibile immagino che si riesca a stabilizzare una velocità maggoire ovviamente ad un AoA inferiore, col motore che tende a conservare RPM/Passo aumentati in affondata.
Insomma una combinazione "virtuosa" diciamo, che deriva dalla maggior velocità/minor_AoA sviluppato in affondata e relativo guadagno di RPM/passo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 14 Aprile 2014, 18:05:00
un AOA minore che genera piu' lift e meno drag? i dont think so

cerchiamo di evitare ragionamenti stravaganti e sballati gia' in partenza

una velocita' X si ottiene laddove la spinta Y e' uguale alla resistenza Z

la teoria secondo la quale con una affondata si ottengono piu' giri e questo permetta maggiore velocita' non ha senso, e basta pensarci su un attimo per capirlo.

ammettere cio' necessita che la resistenza aumenti meno rapidamente della potenza e permetta quindi di raggiungere uno stato di equilibrio a velocita' maggiore.

i giri non aumentano perche' sta aumentando la potenza disponibile, ma perche' l'elica incontra meno resistenza in affondata. appena si livella la resistenza aumenta e la velocita' dovrebbe tornare al punto di equilibrio.

oppure esistono diversi punti di equilibrio tra trazione e resistenza. il che mi sembra un paradosso.


le teorie sugli RPM guadagnati sono ovviamente sballate, specialmente in caso di eliche a passo fisso. ammettere la loro esistenza postula l'esistenza di forme di moto perpetuo.


se dopo una affondata e' possibile mantenere una velocita' maggiore a manetta costante, questo puo' essere solo perche' la resistenza per qualche motivo e' diminuita.

quindi i casi sono due. o il fenomeno esiste, ed e' legato a una diminuzione di resistenza, o non esiste. non puo' essere spiegato con le spiegazioni paradossali che ho letto qui.

ma se non esiste, qualcuno deve giustificare l'aumento di velocita' ottenibile dopo una affondata.

e non con la storia dei giri.





Comunque: se il fatto non dipendesse dal motore, ma solo dall'aerodinamica il fenomeno in qualche modo si noterebbe anche sugli alianti, modificando la Vemax  :-\

se dipendesse dall'elica non funzionerebbe su turbogetti/turbofan


Mi pare un po' difficile che dopo un'affondata cambi la resistenza: probabilmente il mezzo grazie alla maggior trazione/spinta ottenuta in affondata riesce una volta livellato dolcemente a stabilizzare la quota ad un AoA leggermente inferiore.
Caz... ci vedo gia un po' meno  :D



Infatti, ed e' difficile pensare che un test pilot o un valido istruttore non si accorgano di volare ad un AoA inferiore. Dimentichiamo che il fenomeno non e' stato rilevato da un pilota della domenica o del sabato. E' la prima cosa che si pensa. Non sappiamo se il fenomeno sia dovuto a minore resistenza di interferenza in decelerazione o perche', in qualche modo,  la legge d'inerzia possa interagire con il fenomeno. Ma l'errore e' pensare che tutto trovi spiegazione con cio' che e' noto, anche quando fisici e scienziati non sono mai d'accordo, spesso neanche su cio' che sembra ovvio.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 14 Aprile 2014, 18:05:19
sarete lieti di sapere che a quanto pare il misterioso fenomeno e' conosciuto e riconosciuto su macchine come il dc4, dc7, 707, 747 eccetera da piloti con migliaia di ore di volo


http://www.pprune.org/archive/index.php/t-9556.html (http://www.pprune.org/archive/index.php/t-9556.html)


"Some thoughts from an aero engineer, but admitted helo driver:
The term "on the step" originated with flying boats, I believe. The hull could plow along as a displacement hull with much wave drag, and only make about 15 to 20 knots with max power. As a wave or some forward stick made the hull climb up into a planing mode, (on the forward step of the notched hull) a surge of acceleration is felt as the same power produced much more speed. Today's planing hull pleasure boats illustrate this as well.

In flight, the very draggy flying boats are said to have had almost no cruise speed increase above climb speed when at continuous power (the joke was that the PBY climbed, cruised and descended at 90 mph.) With the aircraft stuck at the bucket (bottom of the drag curve), a gentle dive to the forward edge of the bucket could increase speed by 5 to 10 miles per hour with no measurable power change."


"Folks,
I think you need to consider jets in a different way to the PBY.
In fact, go back to some of the old standard text books to see the explanation of why a straight wing piston engine aircraft has two cruise speed for a given HP setting, that is what the PBY is doing.
Have a look at a typical L/D curve for a jet, it is much "flatter", and yet we found an equivalent to the older aircraft, from practical experience.
Some years were to pass before a theoretical explanation for what we knew in practice happened, there wasd a "step".
What seems to happen is that the boundary layer adhesion and hence a large lump of the drag, differs at a given Mach No., depending on whether you accelerated to or decelerated to that cruising Mach.No.
I found the "step that wasn't a step" very evident on B707 ( both -300 & 320) and B747 SP/200/300, but not so on B767-200/300 of B747-400. Not a ETP standard of analysis, but there you go."



flak, moh ti tocca andare a  sconfessare anche tutti questi principianti :D

tra l'altro la spiegazione e' molto simile a quella data a suo tempo da Jack.

non che tutto questo possa essere considerato una prova he? bastera' trovare un equivalente thread che stabilisce che il fenomeno non esiste.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 14 Aprile 2014, 18:50:45
oh ... finalmente crono un qualche riferimento al "fenomeno". In realtà non è l'unico, ne ho trovato un altro, sempre tra piloti di linea, che però parlava di baricentro.
Bene, ora abbiamo un altro forum, oltre al nostro, dove per pigboat e LeadSled esiste (il primo mi sembra parli di flying boats però), per altri piloti non esiste. Peccato che il 3d si concluda con :

Enough on this Old Wives Tale, I think!
Lets keep Tech Log to reasonably serious Tech Questions, in order to preserve the validity of the forum.


altrimenti avremmo potuto avere più informazioni.

Così tuttavia va molto meglio, almeno un qualche riferimento oltre i nostri forum.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 14 Aprile 2014, 19:27:31
...la resistenza si modifica col quadrato della velocita', non ci piove

ma questo e' vero a parita' di coefficiente aereodinamico e a parita' di sezione (se immaginiamo un camion a forma di Lotus Elise questo non avra' la stessa resistenza della automobile corrispondente)

..nel momento in cui modifichiamo il nostro angolo d' assetto e di incidenza, noi modifichiamo anche il coefficiente aereodinamico e sia pure in minima misura la
sezione interessata. Il profilo non solo dell' ala presenta di fatto una forma diversa rispetto ai filetti fluidi e l' ala meno inclinata riduce di fatto centesimalmente la sezione.

..ora va da sé che l' ala in virtu' di una velocita' piu' alta riesca a sviluppare comunque la portanza necessaria alla quota costante, malgrado il minor angolo di incidenza.

La velocita' caratteristica, a quel set di potenza a quel peso in quella ISO+-,
..e' e rimane una sola ovvero quella che hai raggiunto dopo aver superato lo step.
Cosa ne dite ?


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 14 Aprile 2014, 20:15:45
Marco: non siamo nemmeno lontanamente vicini a situazioni in cui valgano le considerazioni che fai. Se valessero anche solo un tot potresti spegnere il motore ogni tanto che tanto la velocità in livellato varia poco... non è così. Il fattore dissipativo (attriti e resistenze aerodinamiche) è enorme e assolutamente prevalente in un aereo a motore fatto come i nostri.

Dio santo! Ma perche' attribuite quello che nessuno pensa, vero che il valore dissipativo e' enorme, attriti e resistenze, ma il problema e' un altro: perche' le velocita' in livellato devono coincidere, se i moti rettilinei iniziali sono a velocita' diverse?  La variazione di assetto c'e' , come causa esterna che modifica il moto iniziale, ma perche' i valori di velocita' devono coincidere? Salita ed affondata hanno velocita' differenti, moti rettilinei differenti,non conta nulla? , o comunque, perche' devono allinearsi agli identici valori di velocita'?Se sapete rispondere ok, ma non mettete altre cose per fare effetto. Rileggi il post successivo di crono, tra l'altro.


Marco.

Il punto, che sembra sfuggire, è che non ha alcun senso parlare di conservazione della quantità di moto in un ambiente fortemente dissipativo. Non esiste il moto rettilineo uniforme in aviazione, se non sparandoci dentro 100 Cv. E a quel punto il fattore prevalente tra moto iniziale e moto finale non è certo qualcosa che ha a che fare con la legge dei moti, ma con quella del motore... (battuta...)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 14 Aprile 2014, 20:21:28
Seguite Babbo. Confondere l'ala con l'aereo va bene se non si cercano discorsi fini, altrimenti scappa tutto il dettaglio. E si sa... il diavolo è nei dettagli.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 14 Aprile 2014, 21:48:03
Certo, ma l'ambiente resta fortemente dissipativo in termini di energia, anche ammettendo un'interazione con la legge di inerzia, un'ipotesi, mica una verita'. Infatti il fenomeno non ci fa mica schizzare a velocita' luce o triplicare la velocita',  il set di potenza impostato, rpm/ map resta prevalente sempre nel sistema. Certo che e' un'ipotesi, come la minore resistenza di interferenza, ma perche' diminuirebbe in decelerazione? Se ammettiamo il fenomeno dobbiamo spiegarcelo in qualche modo, e negarlo solo perche' non quadra con una presunta verita' non risolve il problema. Comunque la regola sarebbe indubbiamente quella che sostieni, la mia e' un'ipotesi.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 15 Aprile 2014, 09:20:09
Se il fenomeno esiste è probabilmente legato alla resistenza, altrimenti jack avrebbe semplicemente detto altro. Ma se è legato alla resistenza vengono fuori diversi paradossi che poi diventa difficile spiegare, e anche visualizzare.

Uno ad esempio, ma ce ne sono tanti, è che deve essere possibile scendere allo stesso rateo con due diverse velocità, in assenza di motore. La discesa a rateo costante è infatti solo un caso particolare di “livellato”, con rateo diverso da zero; la planata a IAS costante un caso particolare di spinta costante tramite gravità.
E’ facile da visualizzare pensando al fenomeno come aerofreno … vengo da una accelerazione, aerofreno su, vengo da una decelerazione, aerofreno giù. Diverse velocità, stesso rateo, diversa efficienza … addio Veff.

Ho fatto questo esempio perchè planare a IAS diversa con stesso rateo salta agli occhi come stranezza più che utilizzare il motore. Questo dovrebbe anche chiarire meglio che l'esistenza di una combinazione unica, nella teoria, di spinta/AoA/IAS, non è una bizzaria, è più bizzarro il contrario.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 15 Aprile 2014, 09:44:09
Pensando a quanto sopra, mi viene in mente che un sistema per variare la IAS a parità di motore sarebbe quello di lavorare sulla pallina, come nella planata con la scivolata, che aumenta la resistenza frontale. E' solo una riflessione, non vedo perchè nel caso dell'affondata/salita la pallina dovrebbe essere diversa.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 15 Aprile 2014, 09:46:41
Citazione
Infatti, ed e' difficile pensare che un test pilot o un valido istruttore non si accorgano di volare ad un AoA inferiore
Nel fenomeno l'AoA alle due velocità deve essere necessariamente diverso, porlo uguale introduce paradossi ancora più inspiegabili del contrario, sia teorici che pratici.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 15 Aprile 2014, 10:18:45
Infatti, e se pensare che la minore resistenza, come causa prima del fenomeno, porta a dei paradossi, la minore resistenza deve essere la conseguenza di altro. Crono giustamente osserva che la resistenza, PER QUALCHE RAGIONE diminuisce. Quindi e' altro da cui discende, diciamo cosi', una "minore resistenza", se di questo si tratta, ovvero  di una diminuzione. Ma anche pensare solo alla resistenza che diminuisce ci impedisce di valutare altro, ammesso che sia possibile.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 15 Aprile 2014, 12:25:33

...se l' AoA non glielo riduci il sistema non riesce a perfezionarsi.

Ma l' inerzia dell' aereoplano e' lenta a raggiungere la velocita' superiore che ti consente di ristabilire  la portanza necessaria al livellato con minor AoA.  Per questo puoi scegliere di consentirgli di perdere un po' di quota.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 15 Aprile 2014, 13:51:39
che c'entra l'aoa


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 15 Aprile 2014, 14:33:23
che c'entra l'aoa
L'AoA è tutto.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 15 Aprile 2014, 16:43:15
si ma nella fattispecie non c'entra nulla.

il diverso AOA e' una conseguenza della differente velocita', non l'origine






Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: adesign il 15 Aprile 2014, 21:31:55
Ciao a tutti,
è un po' di tempo che seguo con molto interesse questo post, e vorrei provare a dire la mia. E se veramente dipendesse dallo strato limite? Mi spiego meglio. Uno spostamento del punto di transizione dello strato limite da laminare a turbolento, oppure del suo spessore, potrebbe causare nel complessivo del velivolo, un aumento di velocità non del tutto trascurabile.
Secondo me è plausibile che per l'aeroplano inteso come sistema aerodinamico completo esistano più soluzioni di equilibrio dovute a variazioni nello spessore/punto di transizione dello strato limite (secondo me l'ipotesi più probabile).
Quando si vanno ad effettuare queste considerazioni purtroppo la teoria è di pochissimo aiuto, perchè si basa su presupposti che vanno bene per calcoli di prima approssimazione, non per finezze come quelle di questo post. Le considerazioni sui vari diagrammi sono, in questo caso, abbastanza inutili, incluse quelle di Ron (che rimane comunque un ottimo pilota).

Pensate un attimo a come funziona un profilo a scorrimento laminare: permette di raggiungere a parità di trazione velocità maggiori perchè permette al flusso di conservare lo strato limite laminare per percorso maggiore, e quindi diminuire la resistenza. Se anche in questo caso con l'affondata andassimo a "spostare" il punto di transizione da laminare a turbolento in un'altra posizione di equilibrio probabilmente avremo una riduzione di resistenza (dovuta ad una maggiore lunghezza del profilo percorsa in regime laminare) e dunque, a parità di tutto il resto, un aumento di velocità. Un'altra spiegazione potrebbe essere quella che si riducono di dimensione i vortici turbolenti, soprattutto quelli vicini allo strato limite, e che gli stessi raggiungano una dimensione di equilibrio più piccola di quella che raggiungerebbero se fossero creati aumentando la velocità. Sto cercando di dimostrare la cosa senza risolvere le equazioni di Navier-Stokes, ma è molto più complicato di quanto possa sembrare in partenza perchè le normali ipotesi a volte non bastano, e il calcolo degli stati di equilibrio del sistema risultante è tutt'altro che semplice. Se ottengo qualcosa lo pubblico sul forum.

Comunque queste due mi sembrano le spiegazioni più plausibili.

Ciao

Marco


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 15 Aprile 2014, 22:38:51
Grazie Adesgin, queste sono le stesse spiegazioni che ha fornito jack, più o meno. Resta da capire se un fenomeno microscopico come decellerare/accelerare di alcuni kmh possa influire sulla transazione dello strato limite, e se la resistenza conseguenza possa essere così macroscopica e soprattutto stabile. Finora non ho trovato nulla in letteratura, giusto qualcosa relativo al periodo di transizione, cioè "durante" l'accelerazione, non dopo, e comunque niente di lontanamente significativo per masse/forze come un aeroplano in volo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 15 Aprile 2014, 22:49:40
Citazione
si ma nella fattispecie non c'entra nulla.
il diverso AOA e' una conseguenza della differente velocita', non l'origine
C'entra perchè è quello che origina i paradossi di cui sopra.
Poniamo vero il misterioso fenomeno.

Le due situazioni :
Configurazione A : 150Kmh, dopo accelerazione.
Configurazione B : 165Kmh, dopo decelerazione.

Siccome nessuno sa con certezza cosa accade (almeno non noi), dobbiamo fare tutti e tre i casi.

1)   l’AoA è lo stesso
2)   In A è minore che in B
3)   In A è maggiore che in B

Caso 1)
Chi conosce la formula della portanza sa che gli unici due fattori in gioco in questo caso sono l’angolo di incidenza e la velocità al QUADRATO. E’ evidente che se l’AoA è lo stesso, la formula è da buttare via, dal momento che nel volo stabile per entrambe le configurazioni la portanza deve essere identica, cioè pari al peso, pur avendo diverse velocità (e al quadrato). E qui parliamo di portanza, generata dall’ala, non di resistenza dell’ala/fusoliera, che quindi possiamo ignorare.
Non solo. Ma è evidente che abbiamo due velocità diverse per lo stesso AoA; se vediamo le cose, ad esempio, in termini di margine dall’angolo di stallo, dobbiamo ammettere che la velocità non ci fornisce alcuna indicazione affidabile circo lo stesso; addio velocità di stallo e (accorcio ma è facile da visualizzare) addio a tutte le velocità caratteristiche (Veff, Va etc.). Diciamo che sarebbe quindi un gran casino, di paradossi ne possiamo trovare a iosa, compreso quello che lo stallo non dipenda dall'AoA ma dall'accelerazione/decellerazione precedente.

Caso 2)
E’ praticamente una estremizzazione del caso (1). In A avremmo meno velocità e meno AoA (cioè anche areo più picchiato), ma la stessa portanza di B. Penso si possa scartare a priori questa possibilità.

Caso 3)
Questo consentirebbe di mantenere valida la formula della portanza, e sembra anche più ragionevole, l’aereo in A avrebbe un assetto più cabrato.
Ma che succede se in questa configurazione tiriamo appena un po’ la barra, cioè aumentiamo l’angolo di incidenza, senza toccare la potenza ?
La velocità, se non altro per esperienza comune (ma vista anche la formula della resistenza) dovrebbe diminuire. Ma diminuendo, anche di pochissimo (parliamo di limite), ci troviamo nella configurazione B, cioè dopo decelerazione; a questo punto non c’è motivo per il quale la resistenza dovrebbe continuare a comportarsi come nel caso A, se stiamo attenti a non far risalire la IAS. Un aumento di AoA comporta maggiore portanza rispetto a prima, l’aereo dovrebbe accelerare verso l’alto, e salire, ma, come quando si tolgono gli aerofreni, con IAS potenzialmente uguale a quella iniziale (perché la resistenza è minore). Già questo dovrebbe apparire strano, perché, in teoria, dovremmo aspettarci di non poter salire con la stessa potenza senza perdere una certa velocità.
Che succede invece se nella condizione B si riduce leggermente l’AoA lasciando aumentare la IAS quel tantino per tornare nella configurazione A ? Anche qui è evidente che dovrebbe esistere una condizione di AoA minore dell’inizio, quindi discesa, ma con velocità potenzialmente uguale a quella iniziale (abbiamo messo un aerofreno).
Non credo sia difficile capire che la possibilità di salire a potenza costante senza avere una diminuzione di velocità apprezzabile, come pure la possibilità di scendere senza aumenti di velocità, sia in contrasto con l’esperienza comune e, almeno di primo acchito, con i principi di conservazione dell’energia.

Quindi : se in avvicinamento a 100Kmh, nella situazione A, mi viene in mente di tirare un pelo la barra, devo aspettarmi che l’aereo possa guadagnare rateo senza praticamente perdere IAS ?

Di esempi come quello sopra, applicabili ai ratei, all’uso della manetta, alle velocità caratteristiche etc. ce ne sarebbero molti.

Questo per dire che non si può parlare di misterioso fenomeno senza alterare i concetti di portanza e/o velocità caratteristiche e/o comportamento dell'aereo nellle varie situazioni.
Del resto provate a volare con qualcuno che vi toglie/mette un aerofreno a seconda di come si muove la lancetta dell'anemomentro, secondo me cambia tutto ciò che conosciamo.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 15 Aprile 2014, 23:38:56
i tuoi esempi sono troppo accademici

a che aoa vola un aereo in volo a coltello?



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 15 Aprile 2014, 23:42:12
i tuoi esempi sono troppo accademici
a che aoa vola un aereo in volo a coltello?
Veramente più che accademici sono banali. Comunque non fare domande se conosci la risposta, posta direttamente la considerazione, così facciamo prima.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: adesign il 15 Aprile 2014, 23:49:56
Flak,
stiamo cercando di uccidere una mosca colpendola con un cannone. Per cercare di spiegare il fenomeno in esame utilizzare il modello della portanza basata sull'AoA non è perfettamente corretto. Il modello migliore in questo caso è quello che si basa sul 3D-vortex shedding, che permetterebbe anche di spiegare (forse) il perchè della riduzione della resistenza (ci sto ancora lavorando). La cosa simpatica è che per i metodi e le velocità che usiamo noi qualunque modello di portanza (Bernoulli, AoA, Modello basato sulla circolazione, modello di deviazione del flusso, 3D-vortex shedding) dà risultati fondamentalmente simili in condizioni normali. E' proprio in condizioni particolari (tipo per cercare di capire il misterioso fenomeno) che si esaltano le limitazioni di ciascun modello, e noi ci stiamo scontrando proprio con queste limitazioni.
Il tuo ragionamento, infatti, sta in piedi se la curva CL-alfa del velivolo completo è invariata con la velocità, ma questo è solo una conseguenza di un approssimazione. Inoltre, benchè minimo, dovremmo calcolare che anche la densità rho dell'aria è influenzata. Tutti questi sono componenti minuscoli. Ma chi ci dice che nel caso particolarissimo preso in esame non divengano significativi? E' probabile di no, ma nessuno ce lo garantisce.

Appena ho elaborato qualcosa di più completo te lo posto (devo ridurre il livello di matematica e comprendere esattamente come spiegare il tutto  ;D)

Ciao
Marco


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 15 Aprile 2014, 23:53:55
Giusto per essere più chiari, cioè meno accademici :
Nel fenomeno si passa da una resistenza maggiore ad una minore. Perchè pensate che l'energia disponibile non possa essere usata per salire mantenendo la IAS, piuttosto che per aumentare la IAS mantenendo la quota ?

Eppure tutti sanno che dando motore si può scegliere se salire oppure aumentare la IAS ... come pure usando i diruttori.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 15 Aprile 2014, 23:55:30
C'è un errore di fondo, e io non so più come evidenziarlo. NON esiste un AoA che vale per tutta la stessa ala, figuriamoci se ne esiste uno che valga per tutto l'aereo!!!

Il calcolo di portanza e resistenza tramite AoA serve per far fare i calcoli ai periti aereonautici con la calcolatrice, o a impostare gli ordini di grandezza. MA non corrisponde affatto a quanto si misura!

Giuro: ultima volta. Non lo ripeto più. Andiamo avanti così: facciamoci del male!

(e non tirate fuori l'AoA equivalente per favore: fate variare di 0.01 gradi l'orientamento di una NORMALE ala svergolata e guardate come varia l'AoA equivalente se impostate correttamente il calcolo su resistenza e portanza!)



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 16 Aprile 2014, 00:30:27
Citazione
C'è un errore di fondo, e io non so più come evidenziarlo. NON esiste un AoA che vale per tutta la stessa ala, figuriamoci se ne esiste uno che valga per tutto l'aereo!!!
Cioè stai dicendo che all'aumentare dell'AoA di una parte dell'ala, agendo sul trim, non corrisponde necessariamente l'aumento dell'AoA di tutto l'aereo, ma magari una sua diminuzione? Oppure che un aumento di AoA indotto con il trim può in realtà causare una diminuzione della portanza, a parità di IAS, e quindi fare scendere l'aereo ?

Citazione
stiamo cercando di uccidere una mosca colpendola con un cannone.
In realtà è proprio di cannone che stiamo parlando. La discussione non è nata perché qualcuno ha capito che era possibile studiando le equazioni, ma perché sono presenti variazioni di velocità dell'ordine anche dei 12-15Kmh, quindi evidentissimi (ma solo ad alcuni), per altri addirittura di oltre 20kmh.  Non so voi, ma il mio aereo se sono disposto a perdere anche solo la metà di quei kmh sale vistosamente.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: adesign il 16 Aprile 2014, 00:41:20
Ciao Flak,
il fatto (forse non mi sono spiegato bene) è che se vuoi capire perchè e come riprodurlo devi anche trovare della matematica che lo governi, e il modello AoA è troppo approssimato per comprendere tutta una categoria di comportamenti. L'alternativa è fare prove sperimentali, e può essere che la diminuzione di resistenza del flying on the step si riesca ad usare solo per aumentare la velocità di crociera e non per salire, se i tuoi risultati evidenziano questa direzione.
Quello che secondo me, e anche secondo altri (tipo il post di snoopy che spero di interpretare correttamente) non quadra tanto della tua descrizione è che cerchi di spiegare la cosa in termini di AoA, quando è chiaro (per via dei paradossi che nascono) che quel modello è inadatto alla situazione in questione, esattamente come se tu cercassi di spiegare solo con il modello del AoA un aereo che vola a coltello!

Spero di essermi spiegato meglio.

Ciao

Marco


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 16 Aprile 2014, 03:51:32
Esattissimo. Il modello dell'AoA è una semplificazione ad uso tecnico che NON corrisponde al fenomeno (che va descritto con equazioni molto complicate e che sono complicate ulteriormente anche dal fatto, NON trascurabile, che ogni singolo cmq dell'aereo influenza la resistenza TOTALE e la portanza TOTALE).

L'AoA dell'aereo è una astrazione come misura fisica: è solo un coefficiente calcolato opportunamente data la portanza, la velocità e la superficie totale che si CONSIDERA in prima approssimazione essere quella attiva, dato un certo profilo alare che si CONSIDERA essere quello globalmente rapprsentativo o prevalente, ma che neanche il signore sa quale sia davvero.

L'unico modo serio di simulare questo fenomeno è fare una simulazione agli elementi finiti (FEM) dell'intera fusoliera, nessun pezzetto escluso, e poi far volare questo mostro di complessità in un flusso simulato.

Per fare la simulazione del comportamento di una banale pala eolica (portanza e resistenza si usano anche lì... è un'ala!) si usano letteralmente alcune decine di milioni di singoli elementi finiti in cui biene divisa, altrimenti il conto non ha senso. Si carica poi su un cluster parallelo che fa molti milioni di operazioni floating point al secondo e il tutto gira anche una settimana 24h/24 per simulare un cambio di angolazione della pala e l'effetto che fa, simulando qualche decina di secondi di funzionamento reale.

Ho reso l'idea?




Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 16 Aprile 2014, 08:10:03
Mi è venuta un'idea... vediamo se riesco a far fare una tesi a qualche ragazzo presso di noi... che di cluster di calcolo ne abbiamo più di uno... ci vorrà un po' a trovare il pollo ehm... il candidato...

Ci sono altri fenomeni di questo tipo che ci piacerebbe indagare e che vanno confermati o ammazzati? Se ne avessi almeno due o tre una tesi ci potrebbe uscire...

Se riesco poi facciamo pagare da bere a tutti da Ron Machado...


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Ignazio il 16 Aprile 2014, 08:53:13
Tratto da un forum USA...  :D

Flying "on the step" is a bit like seeing a UFO, you won't believe it, and you'll think it is impossible, until you actually see it.
I'm with Jetguy on this because I've seen it many times (and deliberately induced it).


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: ormazad il 16 Aprile 2014, 09:04:50
Oggi ho volato strafottendomene del conosciutissimo fenomeno.

92 minuti di applausi


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 16 Aprile 2014, 09:08:27
Citazione
Spero di essermi spiegato meglio.
Si, era chiaro. Ma proprio questo fa riflettere. Se esiste il misterioso fenomeno, di quella entità, dovrebbero evidenziarsi anche i suoi paradossi, almeno un parte. Ad esempio chi lo sperimenta parla unicamente di diverse velocità in volo livellato, a vari rpm/AoA, nessuno riporta o ricerca diverse velocità con pari rateo di salita/discesa, o diversi ratei con velocità costante; qiundi dovremmo ammettere che nel fenomeno ha un ruolo privilegiato il rateo zero, ovvero "intorno" allo zero, ma a diversi possibili AoA ... non è che sia poco strano.

Citazione
Se riesco poi facciamo pagare da bere a tutti da Ron Machado...
Rod ...  ;)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 16 Aprile 2014, 09:44:25
flak, lo sai perche' in F1 i team girano anche tre gallerie del vento a grandezza naturale 24/7, invece di usare modelli matematici?

il punto e' che tu in buona fede pensi che la scienza che studia il funzionamento degli aerei sia una scienza completa, che e' arrivata al fondo della conoscenza, mentre la relata' e' ben lontana da cio'.

la scienza che studia il funzionamento degli aerei ha prodotto delle equazioni che sono solo delle approssimazioni, esattamente come la fisica newtoniana era solo una approssimazione dell'universo, e come anche la fisica einsteniana lo e', anche se in misura minore

ecco perche' c'e' gente che pensa che basta leggere il trebbi e stick and rudder per capire come funziona un aereo.

stick and rudder ti da solo una molto grossolana approssimazione, molto semplificata, che e' sufficiente per decollare e atterrare, ma non certo per fare calcoli di fino o per spiegare come mai e' possibile fare certe manovre acrobatiche.

solo quando i computer saranno cosi' potenti da poter simulare il comportamento di ogni singola molecola di aria sara' possibile modellare e capire il funzionamento complessivo di un aereo. e forse manco allora.






Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 16 Aprile 2014, 10:19:20
Citazione
il punto e' che tu in buona fede pensi che la scienza che studia il funzionamento degli aerei sia una scienza completa, che e' arrivata al fondo della conoscenza, mentre la relata' e' ben lontana da cio'.
Veramente non sono io che sto studiando la cosa dal punto di vista matematico, se leggi sopra si parla di equazioni e aerodinamica avanzata. Io sto ragionando su quello che riportano gli osservatori del fenomeno, ovvero che lo stesso è evidente solo con rateo a zero. Questa non è una circostanza da poco, anche con tutte le approssimazioni possibili.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 16 Aprile 2014, 11:04:35
io non ci vedo nulla di strano. anche perche' non e' affatto detto il fenomeno accada solo a rateo zero. meglio dire non e' stato osservato a rateo diverso da zero, dove rilevare il fenomeno diventa assai piu' complicato, e dove sfruttarlo diventa probabilmente inutile.


Citazione
il punto e' che tu in buona fede pensi che la scienza che studia il funzionamento degli aerei sia una scienza completa, che e' arrivata al fondo della conoscenza, mentre la relata' e' ben lontana da cio'.
Veramente non sono io che sto studiando la cosa dal punto di vista matematico, se leggi sopra si parla di equazioni e aerodinamica avanzata. Io sto ragionando su quello che riportano gli osservatori del fenomeno, ovvero che lo stesso è evidente solo con rateo a zero. Questa non è una circostanza da poco, anche con tutte le approssimazioni possibili.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 16 Aprile 2014, 12:54:37

Secondo me è plausibile che per l'aeroplano inteso come sistema aerodinamico completo esistano più soluzioni di equilibrio
Proprio perché intendi l'aeroplano come un sistema complesso.
Diversamente la cosa risulta impossibile a chi cerca di ridurre il tutto ad un unico parametro, precludendosi ogni possibilità di comprensione e discussione. L'atteggiamento è ben esemplificato da questo motto:

Citazione
L'AoA è tutto

Ora sarà chiaro il perché tre mesi fa, al primo accenno di questa discussione sul topic dei governor, ho immediatamente dichiarato:

Mi fermo qui perché poi si comincia a mettere in discussione la menata e non se ne esce più.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Fabrizio_1 il 16 Aprile 2014, 13:28:52
Provo a rispiegarmi meglio:
che la velocità dipenda dall'AoA, non ci piove, tuttavia:
il punto è che mi pare si tendano a considerare le quantità in gioco come aspetti isolati.
Se io con un aliante restituisco barra, comincerò a scendere e aumenterà la velocità in funzione delle variazione dll'AoA.
Se lo faccio con un mezzo a motore senza diminuire potenza, il fattore di aumento della della velocità sarà maggiore rispetto all'aliante, ma non solo: aumenterà non in modo rettilineo ma mano a mano il fattore di aumento di velocità incrementerà.
Ovvero si instaura un feed-back.
La velocità aumenterà (contrariamente all'aliante) per 2 fenomeni concomitanti: la diminuzione di AoA e la maggior trazione causata dal motore che scaricandosi aumenterà RPM/passo/spinta e il fattore di incremento della velocità (non solo la velocità stessa) aumenterà via via.
Infatti sarò costretto via via a spingere sempre di più sulla barra per mantenere il rateo costante, ovvero diminuire sempre di più l'AoA per poter scendere.
Se io dopo una affondata livello dolcemente, mi troverò una trazione/spinta maggiore di quella di partenza che mi permetterà di livellare ad un AoA inferiore e quindi svilupperò più velocità.



P.S. se ho capito bene su pprune, dicevano che su certi liner il fenomeno è meno evidente, e probabilmente dipende dalle caratteristiche dei motori, che incrementano meno quando ci sono variazioni di assetto.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 16 Aprile 2014, 13:51:12
ma quando mai :D

un po di tempo fa ho proposto che l'aumento di velocita' potesse essere generato dall'aumento dei giri motore. beh, ci ho pensato meglio e mi sono reso conto che sia una cazzata. la prova e' facile, basta avere una automobile con fuel computer.

se a manetta invariata in discesa il consumo aumenta, allora e' come dici tu.

oppure facciamo una altra prova. mentre sei a  manetta vai in picchiata. i giri aumenteranno oltre il regime di max potenza. sino a rompere il motore.

come si e' rotto il motore?





e la maggior trazione causata dal motore che scaricandosi aumenterà RPM/passo/spinta e il fattore di incremento della velocità (non solo la velocità stessa) aumenterà via via.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: adesign il 16 Aprile 2014, 20:30:38
Secondo me su certi liner il fenomeno è più evidente perchè certe caratteristiche (tipo il materiale di costruzione, il livello di attrito superficiale derivato dalla rugosità della verniciatura, il tipo di verniciatura, il fatto che sia incollato o rivettato, la forma dei raccordi, la forma del profilo, ecc... solo alcuni secondo me tra i maggiori indiziati) tendono a favorire il presentarsi del fenomeno. Problema non trascurabile è che senza capire nulla e senza avere un modello matematico poco si comprende, se non che esiste e che è molto evidente in alcuni casi.

Snoopy, contattami in pvt che magari facciamo quattro chiacchere..
Ciao e buona serata.

Marco


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 16 Aprile 2014, 21:09:42
Citazione
Problema non trascurabile è che senza capire nulla e senza avere un modello matematico poco si comprende, se non che esiste e che è molto evidente in alcuni casi.
Tanto evidente da non essere nemmeno lontanamente accennato nei manuali dei liner ?  ???
O da far chiudere un 3d ad un forum di professionisti con la frase sopra ?

Io direi che per il momento è meglio restare nell'ambito dei nostri paperozzi, che già su questi parlare di "evidenza" è una parola forte.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: snoopy il 16 Aprile 2014, 22:47:05
Allora: stiamo cercando di dare una tesi sull'argomento. Metteremo a disposizione un modello agli elementi finiti di un F18 che abbiamo sviluppato per altri motivi e, se non bastasse, quello di un P180 Piaggio che è praticamente ultimato.

Stiamo cercado di capire come modellare attraverso statinquasi stazionari o stazionari perchè vorremmo finire i calcoli prima della fine del decennio. Oggi ho visto un professore dell'Università di Genova e ispezionato i modelli di cui sopra.

Quello che esce... esce. Se ne uscisse la dimostrazione che il fenomeno esiste... allora esiste davvero. Se esce la dimostrazione che non esiste... qualche dubbio a me rimane.

Il grosso vantaggio è che si tengono perfettamente sotto controllo tutti i parametri di prova, che nella realtà non si riesce mai, ed è quindi possibile fare confronti significativi.

Ho promesso che cercherò di trovare spazio per una pubblicazione (sunteggiata) del lavoro su una rivista di aereonautica. Rodolfo? Claf?

Mi sto divertendo tantissimo... Flak è invitato sin d'ora a partecipare e contribuire, se lo desidera. Servirà qualche riferimento di letteratura corrente che solleva il dubbio.

Poi ne parleremo... (speriamo si riesca...)


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: ClaF il 16 Aprile 2014, 22:54:05
Tutto il supporto che serve, Ric.
Naturalmente immagino che anche da parte di Rodolfo ci sia interesse :)



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 16 Aprile 2014, 23:07:06
Molto interessante snoopy, una ricerca così sarebbe di grande interesse per molte pubblicazioni, anche internazionali, visto che del fenomeno si parla da decenni.
Tuttavia io personalmente penso che visto che si tratta di un modello complesso, sarebbe opportuno condurre anche prove sperimentali con i necessari requisiti, che avallino l'esigenza di ricerca o quanto meno non portino ad evidenze palesemente in contrasto. Io per conto mio possono metterci l'aereo ... o il posto del passeggero sull'F18 vero ( :P). Scherzi a parte, qualche prova rigorosa la farei sui nostri mezzi. Per rigorosa intendo con un protocollo prefissato, e controprove (P.S. : o su mezzi più pesanti, con un qualche coinvolgimento di strutture/organismi).

Valutate anche i finanziamenti in co-research, con aziende di aeronatica e/o informatiche. Io ne sto curando una già approvata, non so se ci sono bandi disponibili (per aerospazio c'è una linea dedicata). Se servono info sono disponibile.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 16 Aprile 2014, 23:26:30
Citazione
Per rigorosa intendo con un protocollo prefissato, e controprove (P.S. : o su mezzi più pesanti, con un qualche coinvolgimento di strutture/organismi).
Oppure, come hai accennato, non volendo/potendo effettuare prove con i necessari requisiti, si potrebbe raccogliere materiale da varie fonti, più o meno istituzionali ma con una sufficiente autorevolezza, italiane e non, sulle ipotesi di esistenza. Direttamente intendo ... se serve una mano sono disponibile.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: babbonatale il 17 Aprile 2014, 00:15:36

La teoria potrebbe essere piu' semplice di quanto appare...

Considerando invarite sia la portanza desiderabile (uguale al peso) che la trazione,
una riduzione dell' AoA comporta una riduzione di resistenza e di portanza, consentendo al velivolo di accelerare e conseguentemente ristabilire la portanza, finche' l' aumento di resistenza derivante dalla maggiore velocita' compensera' nuovamente la trazione.

Il problema e'...perche' questo nuovo equilibrio non si sviluppa subito e spontaneamente ?

..perche' proveniendo da una velocita' inferiore e da un AoA piu' elevato si ferma al primo step. Provenendo invece da una V superiore e da un AoA piu' contenuto si ferma ad un livello superiore.
Esisterebbero in pratica due equilibri con differenze se incrementale o decrementale.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 17 Aprile 2014, 09:20:39
oppure che i modelli sono incompleti, o inesatti. mi fiderei piu' di qualche test con una galleria del vento. i modelli computerizzati riproducono solo quello per il quale sono stati programmati.

flak, le tue argomentazioni sono debolissime

il fatto che qualcosa non sia menzionato nella letteratura che ti hai reperito non significa affatto che quel qualcosa non esista

o che un thread sia chiuso magari da qualcuno della tua stessa religione.

il fenomeno e' stato osservato e riprodotto da migliaia di piloti. questo non puo' essere dismesso con un "hanno chiuso il thread"

anche perche' ho come il sospetto che per fare il moderatore di un forum non si debba essere test pilot o ingegnere aeronautico




Quello che esce... esce. Se ne uscisse la dimostrazione che il fenomeno esiste... allora esiste davvero. Se esce la dimostrazione che non esiste... qualche dubbio a me rimane.




Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 17 Aprile 2014, 09:23:21
un certo test pilot, che e' uno che gli aerei li ha studiati a fondo e non e' un esperto di parole crociate come noi, ha spiegato il fenomeno. non capisco questa ostinazione nel voler per forza trovare altre spiegazioni alternative, molto campate per aria.

mi pare che la storia dell'AOA sia stata abbondantemente confutata, e appare simile alla famosa storia di esopo


La teoria potrebbe essere piu' semplice di quanto appare...

Considerando invarite sia la portanza desiderabile (uguale al peso) che la trazione,
una riduzione dell' AoA comporta una riduzione di resistenza e di portanza, consentendo al velivolo di accelerare e conseguentemente ristabilire la portanza, finche' l' aumento di resistenza derivante dalla maggiore velocita' compensera' nuovamente la trazione.

Il problema e'...perche' questo nuovo equilibrio non si sviluppa subito e spontaneamente ?

..perche' proveniendo da una velocita' inferiore e da un AoA piu' elevato si ferma al primo step. Provenendo invece da una V superiore e da un AoA piu' contenuto si ferma ad un livello superiore.
Esisterebbero in pratica due equilibri con differenze se incrementale o decrementale.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: tec il 17 Aprile 2014, 10:06:41
Volevo segnalare che le prove le ho fatte con i vg installati. NOn lo so, ma se come penso il fenomeno e' in relazione con lo strato limite e se i vg riducono davvero lo spessore dello strato limite turbolento, con minore resistenza nella parte posteriore del profilo, sarebbe interessante approfondire questo aspetto ed in che modo eventualmente i vg potrebbero interagire con il profilo dopo l'affondata, ovvero un'accelerazione. Lo faro' appena possibile. Fatelo anche voi, a prescindere dall'utilita' del fenomeno, e' un buon allenamento.


Marco.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: robur il 25 Ottobre 2014, 10:12:48
Ciao , riapro questo 3D perché ieri sono tornato in volo dopo 2 mesi di stop e ho verificato quello che a suo tempo avevo considerato di provare . Orbene , faccio una premessa : l'aereo che uso normalmente è il p92 echo della scuola 80 cv . D'estate a 4800 giri fa 150 km/h , ieri arrivava tranquillamente a 160 ma subito dopo il decollo ho voluto procedere come Crono ai tempi mi aveva detto , e cioè alzati un po'di più leggera discesa livella e osserva , sempre a 4800 . Cacchio andavo a 175 mi sono spaventato mi son detto mò si rompe l'aereo per cui ho tolto i giri e li ho ripresi tornando alle solite velocità.  PERÒ FACEVA I 175 !!!!!


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 25 Ottobre 2014, 14:02:54
La VNE del P92 è di "almeno" 210km/h. Ti assicuro che in crociera a 180 km/h si va che è un piacere.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Fewwy il 29 Maggio 2016, 09:29:40
Riesumo questo epico topic del forum perché AOPA Pilot ne fa un editoriale sul numero di Maggio, con tanto di prova in volo definitiva: www.aopa.org/pilot/onthestep (http://www.aopa.org/pilot/onthestep)

Citazione
PROFICIENT PILOT: STEPPING ALONG
‘ON THE STEP’: FACT OR FICTION?

By Barry Schiff

Some of my friends consider me a masochist, a glutton for punishment. They tell me this when, for example, I occasionally write about the myth of the downwind turn. Whenever I write about such a subject, I am deluged with an onslaught of email. Although most pilots agree that there is no aerodynamic difference between a downwind turn made in a homogenous wind and an upwind turn made under the same conditions, there are surprisingly many who do believe that turning downwind constitutes a threat to safety.

Another of aviation’s myths—here we go again—is flying on the step.

For those who have not heard of this sacred cow, it is a technique used to establish cruise flight in a way that presumably results in a slightly greater cruise airspeed than when leveling off conventionally. The theory goes like this: During climb, the pilot climbs a few hundred feet above the desired cruise altitude. He then enters a shallow dive to return to cruise altitude. According to proponents, this results in a slightly greater and sustainable cruise airspeed than otherwise would be possible. This is what they call “flying on the step.”

The theory of step flying probably originated with speedboats and seaplanes operating on water. Such vehicles do have step modes during which greater speeds are sustainable at lower power settings than when operating in the plowing mode (nose high in the water). There is no basis, however, for believing that the same principle is applicable in flight. If such a thing were possible, I can assure you that every airline would encourage its pilots to approach cruise altitude from above instead of below (with ATC approval, of course). The fuel saved over a period of years would be astronomical.

It is noteworthy that some aerodynamicists and engineers advocate the theory of step flying. They use all manner of fancy terms (such as drag buckets found in some performance curves) to presumably validate the theory. No matter how convincing their argument might be on paper, however, it cannot be proven in flight.

Some years ago, a pilot friend steadfastly maintained that he could demonstrate the existence of the “step” and volunteered to show me in his Beech Bonanza. Being open-minded, I conceded that perhaps I did not know how to properly place an airplane on the step. It is never too late to learn.

Our target cruise altitude was 6,500 feet in smooth air over Los Angeles. We passed through this altitude during climb, and at 6,900 feet, the pilot slowly pushed the nose down and entered a shallow dive. Moments later, the airplane was stabilized in cruise flight at 159 knots indicated.

After this first test phase was concluded, we descended a few thousand feet and began the second and comparative phase. As we once again approached 6,500 feet during the climb, the pilot leveled off in a conventional manner. When the aircraft had once again stabilized in cruise flight, the indicated airspeed was only 155 knots, 4 knots slower than when “flying on the step.” The pilot folded his arms across his chest and directed a smug expression of victory in my direction.

Had he proven his point? He had not. This is because this pilot, like many others, did not know how to properly transition from climb to cruise (as silly as this might sound).

Many pilots tend to prematurely and impatiently reduce power after leveling off. The throttle (and propeller control, when applicable) often is retarded before the airplane has had a chance to accelerate to normal cruise speed. In a sense, the airplane is established in a subtle form of mushing flight.

Having observed that this pilot had prematurely reduced from climb to cruise power, I asked him if he would allow me to fly his airplane for a few minutes. After descending to 4,500 feet, I resumed a normal climb and soon leveled off at our target altitude. But rather than retard the throttle, I patiently allowed the airplane to accelerate until it would accelerate no more. I then retarded the power controls to the same cruise settings used earlier. The airplane slowed gradually, and when the airspeed had stabilized, guess what? Indicated airspeed was identical to the speed that had been achieved by diving the airplane “onto the step.”

I confess that much of the academic proof of the so-called step is too complex for me to understand. Perhaps such complexity is intended to overwhelm and quiet the opposition. However, if placing an airplane “on the step” does not result in a noticeable and sustainable speed increase, then the theory is invalid. Quod erat demonstrandum.


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Crono il 29 Maggio 2016, 10:48:13
sono quasi sicuro di aver letto quell'articolo tempo fa, quindi mi sa che e' un articolo riciclato

comunque sia, anche di recente, ho visto che io son capace di far volare il mio aereo 10kmh piu veloce senza cambiare setting di potenza.



Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Mariko il 29 Maggio 2016, 14:04:45
uhmmm... Mi sembra che in pratica si faccia la stessa cosa:
Col primo sistema si arriva alla quota di crociera da un quota più alta, col secondo sistema si arriva alla velocità di crociera partendo da una velocità più alta.
In ogni caso il " misterioso fenomeno" rimane ripetibile, anche se inesplicabile (Per alcuni, s'intende.)




A proposito:

Il libro quando esce? :D


Titolo: Re:il misterioso fenomeno
Post di: Flak il 29 Maggio 2016, 14:37:14
Al momento sono impegnato su quello della virata controvento  :D

P.S. : già le differenze di tempi/parametri/letture sono oltre quelle misurabili, basarsi su quelle per smentire un principio fisico, cioè l'equilibrio energetico, non è una buona prassi. Ma tanto chi ci crede continuerà a crederci a prescindere da tutto ...

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