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Airborne => In volo => Topic creato da: votantonio il 10 Giugno 2015, 20:01:44



Titolo: Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 10 Giugno 2015, 20:01:44
Ciao a tutti,
come da mia presentazione di qualche mese fa, ho iniziato in Francia il mio corso PPL, col quale ho accumulato una quindicina d'ore di volo.
Per il momento tutto prosegue bene, a parte il piccolo dettaglio dell'atterraggio che quando va bene mi viene, come diciamo in Francia, "na' chiavica".
Abbiamo dedicato almeno tre uscite a fare circuiti di pista, ma dei cento parametri da tener sotto controllo in finale, me ne scappano almeno la meta', ed il tono dell'istruttore mi fa capire che si aspetterebbe qualcosa di piu'.
Comincio a demoralizzarmi un po' ed anche se mi aspetto che le cose dovrebbero progressivamente migliorare con le ore di volo, mi rendo anche conto che l'atterraggio e' il momento meno indicato per imparare ad atterrare: succede tutto troppo in fretta per capirci qualcosa: ci vorrebbe un tasto "pause" con "rewind" e "play".
Sto pensando anche di dotarmi di simulatore di volo con le giuste interfacce (Joystick, manetta e pedaliera) per vedere se riesco a prendere confidenza col controllo simultaneo dei vari parametri.
Che ne dite?
Quali sono le vostre esperienze al riguardo: siete nati tutti imparati, o e' stata dura anche per voi?

Buona serata
Antonio


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Flak il 10 Giugno 2015, 20:11:28
Di solito il momento critico da allievi è la richiamata e la flare.
Che intendi con "tanti parametri" ? Quale ti sfugge ?

E soprattutto ... che intendi con atterraggi "chiavica" ?


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: ClaF il 10 Giugno 2015, 20:27:03
Infatti, quale è il parametro o i parametri che ti scappano (di più)?
Alcune cose sono tipiche, altre meno: dicci di più :)

Ottimo per il sim, grande aiuto specialmente per quello che dici tu.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Crono il 10 Giugno 2015, 20:28:42
se le cose succedono troppo in fretta allora sei troppo veloce

aereo usato e velocita' di approccio?

Ciao a tutti,
come da mia presentazione di qualche mese fa, ho iniziato in Francia il mio corso PPL, col quale ho accumulato una quindicina d'ore di volo.
Per il momento tutto prosegue bene, a parte il piccolo dettaglio dell'atterraggio che quando va bene mi viene, come diciamo in Francia, "na' chiavica".
Abbiamo dedicato almeno tre uscite a fare circuiti di pista, ma dei cento parametri da tener sotto controllo in finale, me ne scappano almeno la meta', ed il tono dell'istruttore mi fa capire che si aspetterebbe qualcosa di piu'.
Comincio a demoralizzarmi un po' ed anche se mi aspetto che le cose dovrebbero progressivamente migliorare con le ore di volo, mi rendo anche conto che l'atterraggio e' il momento meno indicato per imparare ad atterrare: succede tutto troppo in fretta per capirci qualcosa: ci vorrebbe un tasto "pause" con "rewind" e "play".
Sto pensando anche di dotarmi di simulatore di volo con le giuste interfacce (Joystick, manetta e pedaliera) per vedere se riesco a prendere confidenza col controllo simultaneo dei vari parametri.
Che ne dite?
Quali sono le vostre esperienze al riguardo: siete nati tutti imparati, o e' stata dura anche per voi?

Buona serata
Antonio


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 10 Giugno 2015, 21:02:43
Grazie innanzitutto per le pronte risposte.
Dunque: volo un P92JS e la velocita' in finale e', o dovrebbe essere, 55kn con flap estesi.
Cio' che mi sfugge' e' la coordinazione tra tutti i parametri: se mi concentro sulla tenuta d'asse mi perdo il punto di mira, se mi concentro su quest'ultimo mi perdo il controllo  della velocita', se mi curo quest'altra (sbirciando lo strumento) mi perdo qualcos'altro...
Se poi per caso riesco ad arrivare incolume alla pista, si apre il mondo del flare, con accurata cabrata (non troppo ma non troppo poco) tenendo le ali livellate senza scordarsi l'asse della pista... Insomma, un casino da giocolieri!
Vederlo fare sembra una cosa da niente, per cui sono sicuro (o almeno lo spero) sia una questione di esperienza, cosi' come e' stato complicato a suo tempo imparare i mille movimenti per guidare un auto.
Non vorrei pero' che mi passi la voglia di continuare prima di aver accumulato l'esperienza necessaria per sentirmi a mio agio!
Confido pertanto nel simulatore, soprattutto se anche per voi sembra una buona idea.
Saluti a tutti
Antonio


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Flak il 10 Giugno 2015, 21:09:53
Buona idea il simulatore per l'avvicinamento, sulla richiamata e la flare è molto meno utile. Ma intanto mi concentrerei sul primo aspetto.

Ora apro un discorso che spero non finisca in rissa.
L'atterraggio è con motore o planato ?
Se sei un po' basso dai motore o tiri la cloche o entrambi ?


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: salvat il 10 Giugno 2015, 21:22:51
La fase dell'addestramento nella quale pensi che non ci hai capito niente e credi di essere anche un pò ritardato mentale è capitata a quasi tutti,anche a me,non devi fare niente continua l'addestramento e vedrai che un giorno di colpo avrai tutto sotto controllo e dopo l'atterraggio dirai: c.... ho fatto tutto da solo ed è andata benissimo.
Non fare stronzate,continua.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 10 Giugno 2015, 21:36:22
Sarei ben felice se il simulatore mi aiutasse anche solo sul primo aspetto. Sono abbastanza sicuro che arrivando ben impostato e rilassato al corto finale, riuscirei ad essere ben concentrato per migliorare l'ultima parte.

Dalla virata in base in poi sono col motore al minimo, in finale poi se son basso do motore. Con la cloche cerco (in teoria) di mantenere la velocita' corretta.

@Flak: sono sicuro che e' come dici tu, e difatti lanciata la sfida sono certo di arrivare alla fine.
E' importante pero' che anche dopo il PPL il volare rimanga un piacere: il rischio e' che se non comincio a padroneggiare la tecnica comincio ogni volo col pensiero dell'atterraggio; pertanto debbo disinnescare questa mina il prima possibile!


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 10 Giugno 2015, 21:37:35
Pardon, l'ultima frase era @Salvat


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: ClaF il 10 Giugno 2015, 21:42:22
Da quello che descrivi, è tutto normale. Come dice salvat, è capitato a tutti di sentirsi improvvisamente regredire anziché migliorare – ovviamente proprio nell'avvicinamento, o nell'atterraggio/flare, che sono le parti critiche. Io mi sognavo la flare di notte (letteralmente), fase che peraltro non mi ha mai creato problemi, ma era un incubo lo stesso :D
Il sentirsi sovrastato dalle cose da fare è normale, finché non ti renderai conto che cose come il mantemimento della traiettoria o del glide ti vengono del tutto naturali (ad esempio) e dovrai concentrarti un po' di più sulla velocità (o viceversa... E poi capirai che è tutto legato, e la cosa si semplificherà).
Non demoralizzarti e non farti demoralizzare dall'istruttore (che invece dovrebbe spronarti).

Il simulatore, presentandoti gli stessi "dati" e le stesse problematiche (meglio se un sim che simuli bene le dinamiche di un aereo leggero e sia molto fluido, ad esempio X-Plane), è senz'altro un grande aiuto proprio per "elaborare" i dati. Come nota Flak, non ha molta utilità in fasi dove serve sviluppare la sensibilità direttamente sulla cloche/sull'aereo, come la flare... Anche se, anche in quel caso, prendere confidenza con il "punto di vista" serve comunque.




Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Flak il 10 Giugno 2015, 21:55:39
Ti chiedevo della tecnica perchè all'inizio possono esserci troppe cose da gestire contemporaneamente e il cervello va in sovraccarico.
Se l'atterraggio è con motore una tecnica iniziale è operare su un comando alla volta, cloche per mantenere la velocità (manetta ferma) e manetta per la quota (cloche ferma) (ANATEMA!). Presto la cosa diventa simultanea, come dovrebbe essere, e automatica.

Per la flare una tecnica di apprendimento è "pompare" la cloche, cioè dare piccoli colpetti a cabrare, invece che fare una cabrata continua. Dopo un po' si prende sufficiente sensibilità e non serve più pensare ad una tecnica.

Miei suggerimenti per uscire prima dalla fase "depressiva"  dell'atterraggio (che comunque hanno passato tutti, chi più chi meno), ma ci sarà chi non è d'accordo.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Werner il 10 Giugno 2015, 21:57:27
io chiesi all'istruttore di recarci in quota di sicurezza e poi fare del volo lento, anche simulando l'atterraggio, compresa la richiamata, il flaire, sino al buffetting. quasi stallamdo anche in avvicinamento e imparando a controllare anche lateralmente l'aereo lento senza farlo cadere d'ala. Erano 20 minuti molto utili per l'atterraggio. Mi sentivo male per l'assetto errato ancor prima di guardare l'anemometro.

Un trucchetto. Immaginati che la pista sia un campo minato. Mantieni l aereo a 40 cm dal terreno senza farlo esplodere su una mina nascosta. Sprecherai molta pista, ma toccherai ottimamente quando non riesci piú a stare in aria.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Max_Lento il 10 Giugno 2015, 22:06:07
da pilota virtuale pluridecennale e pluri esperienza ti consiglio caldamente di lasciar perdere il simulatore per imparare ad atterrare. nemmeno con X-Plane o Prepar3D
ho fatto il corso sul p.92 echo e poi col Super.
il mio istruttore (A.G. + VDS) mi ha sempre e solo detto: velocità sotto controllo e controllo dei piedi. il resto lo fai a occhio e orecchio, tutti gli altri strumenti non servono. non sei un liner. quindi guarda fuori e regolati di conseguenza.
il P.92 in finale vola (non è uno stol come lo Yuma o un Mxp) quindi fallo volare. in 2 pesantini e col carburante non sotto metà serbatoi io tengo ancora oggi 105 (56 knts) o 110 km (dipende se c'è vento o no) per scendere in cortissimo a 95 km (50 knts)
il resto della mia esperienza te lo ho mandato in p.m. perchè qualcuno potrebbe scandalizzarsi.
;)


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Mariko il 10 Giugno 2015, 22:10:57
Come avrai notato, ognuno racconta cosa e come gli è stato insegnato.
Dovresti fidarti di più del tuo istruttore. :)
Non sei il suo primo allievo, vero? Ne hai discusso con lui del tuo problema, vero? Che ti ha detto?




Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 10 Giugno 2015, 22:28:42
Vi ringrazio ancora per le vostre testimonianze.
Col mio istruttore non ne ho ancora parlato in questi termini, anche perche' si tratta di considerazioni recenti a seguito dell'ultimo volo (oggi), quindi ci sto riflettendo sopra prima di "fargli un discorsetto"

Il simulatore (x-plane) non vuole certo sostituire l'esperienza reale, ma aiutarmi a riordinare le idee con tante economiche prove, che mi portino ad essere piu' consapevole (quindi rilassato e probabilmente efficace) all'atto dei pochi atterraggi fattibili in un'ora di volo reale.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Mariko il 10 Giugno 2015, 22:34:59
Quello che ho visto in questi anni, è che le difficoltà vengono amplificate dai lunghi tempi d'inattività tra un volo e l'altro. Riesci a volare spesso, un paio di volte alla settimana almeno?


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 10 Giugno 2015, 22:56:03
Si, normalmente riesco a fare 2 ore a settimana. Sto cercando di dargli dentro, compatibilmente con le possibilita' dell'istruttore.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Flak il 10 Giugno 2015, 22:57:45
Citazione
Come avrai notato, ognuno racconta cosa e come gli è stato insegnato.
Veramente a me non è stata insegnata in particolare ne una tecnica nell'altra, al corso  (anche se mi sembra di capire che sono 15 le ore di volo di Votantonio) ho cercato di documentarmi sull'esistenza di tecniche per iniziare a fare atterraggi decenti. Tra le varie, queste sono le due che mi hanno aiutato realmente.
Poi ognuno avrà sperimentato le sue o ascoltato solo l'istruttore.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: robur il 10 Giugno 2015, 23:10:35
Vi stavo leggendo e idealmente concordavo con voi per aver fatto gli stessi passi con le stesse difficoltà  solo che nell'ultimo post Flak ricorda che sono " solo 15 ore " orbene nel vds sono 16 ore totali di apprendimento compresi i voli solista  . Penso che a quest' ora avrebbe dovuto essere più coordinato negli atterraggi . Cmq per ogni dubbio io ne ho sempre parlato col mio istruttore che di volta in volta ti toglierebbe ogni dubbio e ti aiuterebbe nel progresso del volo .


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Flak il 10 Giugno 2015, 23:15:39
Può essere che il PPL distribuisca diversamente il programma didattico. E comunque l'atterraggio decente è praticamente l'ultima cosa da imparare nel corso vds.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: robur il 10 Giugno 2015, 23:36:05
Quasi tutto il programma vds pratico è concentrato sul l'atterraggio perché per schiantarsi son bravi tutti !  Cmq come dicevo alla fine fidarsi dei consigli  del l'istruttore non gli fa male .  Una cosa però che ho fatto con l'istruttore all'inizio per evitare la paura dell'atterraggio è impostare avvicinamento e flare come se facessi le riattaccate e solo dopo il terzo volo ho effettivamente toccato il suolo . L'ho trovata una soluzione intelligente .
Sicuramente cmq è l'l'istruttore che decide di volta in volta il miglior metodo di insegnamento  e mi atterrei a quello...


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: bebix il 10 Giugno 2015, 23:39:47
E comunque un atterraggio si può cannare anche dopo 400 ore e qualche anno di esperienza e l'abitudine ad fermarsi in 200 metri di pista causa stradina da attraversare a metà pista.
E dopo aver notato recentemente:" boia certo che ormai non ne sbaglio più"

Indovina come lo so?  ;)

Può essere che il PPL distribuisca diversamente il programma didattico. E comunque l'atterraggio decente è praticamente l'ultima cosa da imparare nel corso vds.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: franco90 il 11 Giugno 2015, 06:59:17
Esistono 3 semplici regole per un atterraggio perfetto...ma nessuno sa quali sono!


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Karma il 11 Giugno 2015, 07:14:04
Anche se la cosa ha le sue controindicazioni, hai la possibilità di volare qualche volta con un istruttore diverso?
A volte anche il feeling conta.
Comunque più avanti ti chiederai coma mai tu abbia avuto questi problemi


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: radivi il 11 Giugno 2015, 09:37:53
Non c'è paragone tra un tre assi PPL e un delta, ma io con il delta ci ho perso 20 ore solo per imparare l'atterraggio!! Ognuno ha i suoi tempi, prenditi i tuoi con tranquillità. L'importante è volare, spesso.
PS dopo 7 mesi vincevo la gara di atteraggio di precisione, quindi se ci sono riuscito io, sono buoni tutti.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Crono il 11 Giugno 2015, 11:31:20
secondo me l'errore che fanno molti istruttori, causato anche dalle demenziali normative attuali, e' il perdere un sacco di tempo facendo cose poco utili a un allievo. invece  bisognerebbe solo ed esclusivamente fare T&G sinche' uno non e' in grado di fare il solista, poi concentrarsi sul resto.

erano altri tempi, ma io feci il solista a meno di 4 ore di doppio comando, e si facevano solo T&G



Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: tec il 11 Giugno 2015, 12:15:07
Sono d' accordo. Trovavo molto utile, su consiglio dell' istruttore, un briefing a terra nell' abitacolo dell' aereo, ripetendo mentalmente tutte le procedure di decollo ed atterraggio. Lo facevo continuamente nei periodi di pausa.

In questo modo ci si abitua ad acquisire gli automatismi necessari in volo, riducendo lo stress. E' importante farlo tra un volo e l' altro, evitando poi lunghi periodi di inattività'.

Importante l' approccio psicologico, poi, come mi ripeteva. Anch' io mi fissavo con gli atterraggi, e mi diceva di rilassarmi e di concentrarmi in ogni fase del volo.

Pensare sempre allo stesso errore e' il modo migliore per farne altri, diceva.  Ci si concentra in ciò' che si sta facendo ed in ogni fase del volo.

Marco.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Gaz il 11 Giugno 2015, 12:56:21
assetto e potenza, assetto e potenza!
Concentrati solo sull'assetto e la potenza necessari a ogni fase: sottovento, estrazione, base e finale.
se li mantieni tutto il resto vien da sè
G


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: OOAVA il 11 Giugno 2015, 14:15:10
l mio istruttore (A.G. + VDS) mi ha sempre e solo detto: velocità sotto controllo e controllo dei piedi. il resto lo fai a occhio e orecchio, tutti gli altri strumenti non servono. non sei un liner. quindi guarda fuori e regolati di conseguenza.

sottoscrivo . la velocita corretta e`la chiave di un buon atterraggio e se voli un aereo rapido ancora di piu`..
ooava


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: OOAVA il 11 Giugno 2015, 14:18:09
E comunque un atterraggio si può cannare anche dopo 400 ore  (Bebix)
===
assolutamente certo+


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: mage il 11 Giugno 2015, 14:46:15
Come si compota il tuo istruttore durante l'atterraggio?
Resta tranquillo e ti lascia "sbagliare" entro i limiti di sicurezza o ti corregge costantemente? Ho avuto istruttori che correggevano in continuazione, anche le minime cose e talvolta hai bisogno di essere lasciato tranquillo a prenderti le misure da solo, anche facendo qualche iniziale errore per poi riuscire a mettere tutto insieme.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 11 Giugno 2015, 15:39:10
L'istruttore mi lascia abbastanza fare in atterraggio, fino a che non deve salvarsi la vita!
Domani altro volo: io speriamo che me la cavo...
Grazie a tutti
Antonio


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: maxian il 11 Giugno 2015, 20:59:03
Atterrare bene?....... tutto questione di culo.....e non nel senso di fortuna. Se non senti il mezzo attraverso il fondoschiena...tutto inutile. E per sentirlo, ci devi stare sopra molto tempo, quindi addestamento, addestramento a fare T&G....... ;)


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Sfay il 23 Giugno 2015, 17:55:46
Ti do questi due consigli:

- cerca di leggere un libro che spiega in modo chiaro la portanza e le variabili da cui dipende: velocità e angolo di attacco. Evita di focalizzare solo i termini tecnici (es. flare, riattaccata).
- esercitati con un simulatore di volo realistico (x-plane. Lascia perdere la versione 10. La 8 e la 9 vanno benissimo. Scegli accuratamente gli aerei in X-Plane: non tutti sono sviluppati bene). Impara come programmare il software per far ripartire il volo dall'avvicinamento alla pista attraverso il recupero di un volo precedentemente registrato o posizionando l'aereo sulla mappa (così ti potrai concentrare solo sull'atterraggio, senza sprecar tempo). Esegui dai 15 ai 30 atterraggi al giorno, dedicandoti alla simulazione circa una ventina di minuti al giorno.
Facendo così imparerai a atterrare bene in poco tempo rispetto a quanto te ne occorrerebbe su aerei veri.
Ricordati che, quando conosci bene un po' di teoria del volo, i segreti dell'atterraggio li scoprirai da solo e li risolverai.







Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: diego.. Non ing! il 23 Giugno 2015, 18:36:36
Ti do questi due consigli:

- cerca di leggere un libro che spiega in modo chiaro la portanza e le variabili da cui dipende: velocità e angolo di attacco. Evita di focalizzare solo i termini tecnici (es. flare, riattaccata).
- esercitati con un simulatore di volo realistico (x-plane. Lascia perdere la versione 10. La 8 e la 9 vanno benissimo. Scegli accuratamente gli aerei in X-Plane: non tutti sono sviluppati bene). Impara come programmare il software per far ripartire il volo dall'avvicinamento alla pista attraverso il recupero di un volo precedentemente registrato o posizionando l'aereo sulla mappa (così ti potrai concentrare solo sull'atterraggio, senza sprecar tempo). Esegui dai 15 ai 30 atterraggi al giorno, dedicandoti alla simulazione circa una ventina di minuti al giorno.
Facendo così imparerai a atterrare bene in poco tempo rispetto a quanto te ne occorrerebbe su aerei veri.
Ricordati che, quando conosci bene un po' di teoria del volo, i segreti dell'atterraggio li scoprirai da solo e li risolverai.









sull'aeroplano il tasto "vite infinite" è quello con scritto "MAGNETI OFF". Lascialo pure in quella posizione fin da quando ti siedi...


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Sfay il 23 Giugno 2015, 21:03:07
Ti do questi due consigli:

- cerca di leggere un libro che spiega in modo chiaro la portanza e le variabili da cui dipende: velocità e angolo di attacco. Evita di focalizzare solo i termini tecnici (es. flare, riattaccata).
- esercitati con un simulatore di volo realistico (x-plane. Lascia perdere la versione 10. La 8 e la 9 vanno benissimo. Scegli accuratamente gli aerei in X-Plane: non tutti sono sviluppati bene). Impara come programmare il software per far ripartire il volo dall'avvicinamento alla pista attraverso il recupero di un volo precedentemente registrato o posizionando l'aereo sulla mappa (così ti potrai concentrare solo sull'atterraggio, senza sprecar tempo). Esegui dai 15 ai 30 atterraggi al giorno, dedicandoti alla simulazione circa una ventina di minuti al giorno.
Facendo così imparerai a atterrare bene in poco tempo rispetto a quanto te ne occorrerebbe su aerei veri.
Ricordati che, quando conosci bene un po' di teoria del volo, i segreti dell'atterraggio li scoprirai da solo e li risolverai.









sull'aeroplano il tasto "vite infinite" è quello con scritto "MAGNETI OFF". Lascialo pure in quella posizione fin da quando ti siedi...

 "Non Ing."
p.s.: non c'è alcuna necessità di scriverlo. Nessuno la scambierebbe mai per un Ing. non si preoccupi!


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: AfricanEagle il 23 Giugno 2015, 23:06:52
Mia esperienza, su 10 atterraggi 6 sono accettabili/decenti, 3 sono veramente schifosi, 1 esce perfertto ma significa solo che hai sbagliato qualcosa (ovviamente succede quando sei solo a bordo e non c'è nessuno a terra che ti vede).

Quando ho fatto il passaggio sul biciclo tutti gli atterraggi uscivano malissimo, l'istruttore in cuffia che mi correggeva continuamente, mi stavo disperando. All'ennesimo sottovento gli ho chiesto di restare in silenzio, e di intervenire solo in caso di disastro.

L'atterraggio conseguente è stato perfetto, soffice come una piuma. Il silenzio in cuffia è stato interrotto dalla voce dell'istruttore, tre parole: "vaxxancxlo, sei abilitato"  :)



Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: T7mix il 23 Giugno 2015, 23:12:20
Citazione
l'istruttore in cuffia che mi correggeva continuamente, mi stavo disperando. All'ennesimo sottovento gli ho chiesto di restare in silenzio, e di intervenire solo in caso di disastro.

L'atterraggio conseguente è stato perfetto, soffice come una piuma.

Idem


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Crono il 24 Giugno 2015, 08:14:10
ma quando mai.




Ricordati che, quando conosci bene un po' di teoria del volo, i segreti dell'atterraggio li scoprirai da solo e li risolverai.








Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Luigi_CT il 24 Giugno 2015, 10:08:04
Ciao Antonio,

non do consigli di volo perché, da sempre, mi dico che se metto verticale la mia licenza, l'inchiostro con cui è stampata cola via.
Quindi lascio agli altri.

Ma l'esperienza della frustrazione la voglio mettere in comune.

Durante il mio corso, in circuito, tentavo di seguire cento cose, ma l'aereo o saliva o scendeva, faceva come voleva,
Figurarsi l'atterraggio.
Poi (pian piano) le cose in circuito si sono (+o-) sistemate.

Ma non c'era verso, cercavo di atterrare sempre "al primo piano".
Richiamata, flare, "lavorare l'aereo", toccare sul carrello principale.
Tutto facile a dirsi. Sembrava impossibile a farsi.
L'istruttore non ne poteva più.
Si vedeva.
E più accadeva e più mi demoralizzavo.

Ho letto decine di consigli in internet, comprato o scaricato libri, sondato, parlato, indagato con altri piloti.
Provato con FlySimulator, mimato il circuito e l'atterraggio sulla sedia di cucina, messa una piccola telecamera.
Nulla.
Stavo per chiedere i permessi al comune per il rialzo della pista di uno o due metri.

Poi a Bresso (dove facevo il PPL) è successo di tutto.
Aerei rotti. Bocciatura del bilancio. Commissariamento. Visita del Papa. Chiusure di ENAC.

Esasperato mi sono spostato a Venegono.
Lì la ground è più alta (fosse mai).
Ma io continuavo a pretendere di mettere giù l'aereo più alto della pista.
E anche lì si leggeva la "disperazione" dell'istruttore (già, perché anche l'istruttore si demoralizza quando non riesce a ottenere risultati).
E i costi salivano, salivano, salivano......

Ho persino provato a fare circuiti con un mio amico istruttore che possiede un autogiro.
Divertente ma inutile.
Scendevo dall'autogiro dove andava così così, salivo sul Cessna e tornavo al primo piano.

Un istruttore mi parlò addirittura di cavalli... nel senso di cambiare hobby e passare all'equitazione.

E com'è che ora svolazzo? Perché non ho mollato.
Anche se, ancor'oggi, gli atterraggi sono sempre cosa di cui vado attento.
Come detto da altri, per uno che mi viene bene, tanti molto mediocri, e alcuni schifosi con riattaccate.

Ho tenuto duro. Non ho permesso all'abbacchiamento di andare una certa soglia.
E continuato a fare T&G.

Tre consigli quindi (non di volo):
1) continua perché stai facendo una delle cose più belle che puoi fare e che ti regalerà un sacco di soddisfazioni. Tieni duro e non ti scoraggiare.
   Sembra impossibile ma ci siamo riusciti tutti. Quindi anche tu.
2) se ti capita, prova anche un altro istruttore. A volte vengono usati metodi o parole differenti.
3) In mezzo ai T&G (fondamentali) fai con l'istruttore anche qualcosa di gratificante, che aggiunga soddisfazione a quello che fai. Terrà alto il morale e ti aiuterà a resistere.

E bravo nell'aver chiesto consiglio e dichiarato pubblicamente le difficoltà

ciao

Luigi






Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 21 Luglio 2015, 19:34:45
Grazie a tutti per consigli ed incoraggiamenti: dopo un mesetto le cose stanno andando meglio, tanto che qualche giorno fa ho fatto il primo voletto in solitario!
Errori che facevo: non usavo praticamente la pedaliera: complice il fatto (lo so che fa ridere) che col simulatore non mi era ancora arrivata (comprata on line), in pratica anche sull'aereo cercavo di allinearmi sulla pista usando la cloche...
Esasperato, l'istruttore mi ha legato le mani ed abbiamo fatto un'ora di solo pedali e manetta, compreso circuito d'atterraggio e finale, che per la prima volta mi e' venuto decente, sebbene poi abbiamo riattaccato.
Da allora ho momentaneamente sotterrato il simulatore (da riprendere quando mi sara' arrivata la pedaliera), e le cose sono progressivamente migliorate, fino al volo di settimana scorsa dove dopo quattro atterraggi accettabili, senza preavviso l'istruttore si e' fatto lasciare sulla pista e mi ha fatto proseguire da solo!
WOW che emozione!
Sono decollato senza pensarci su (rischiavo di cambiare idea) ed una volta in aria, beh, mi son dovuto disciulare...
Risultato di tre giri pista: un atterraggio decente, una riattaccata (troppo alto), ed atterraggio finale abbastanza buono. :)


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: diego.. Non ing! il 21 Luglio 2015, 19:39:22
un po' meglio che il simulatore, no?
bravo!!!!

vola, non sonare di volare!!!


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: bebix il 21 Luglio 2015, 21:12:56
Il simulatore senza pedali ha fregato anche me: pretendevo di girare a terra il P92 muovendo la barra a destra e sinistra  :D :D
Però mi ha fatto trovare subito a mio agio nelle virate.


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Dusty33 il 22 Luglio 2015, 01:25:09
Per me come dettomprima conta solo anemometro, il resto tutto a sensazioni...
Solo capire se il vento è al treaverso é fondamentale per tenere le ali al vento..
Quindi controlla bene la manica a vento..
Per la flare hai provato a trimmare a cabrare mano a mano che togli motore dopo la crociera??
Diventa molto piu soft anche l'avvicinamento..
Almeno per me..


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 05 Novembre 2015, 14:46:13
Dopo i tanti messaggi di conforto ed aiuto, un doveroso aggiornamento sulla situazione PPL:
ad oggi sono a 35 ore di doppio comando, con un paio di sessioni di giri pista in solitario.
Sul fronte atterraggio, una volta scoperta l'esistenza della pedaliera tutto si sta risolvendo per il meglio e ad oggi le mie difficoltà risiedono nella fonia in francese, di cui non son certo madrelingua. Ogni tanto passo qualche oretta su "liveATC" a godermi le interessanti conversazioni... Intanto il 16 dicembre ho fissato la data della teoria, poi via ai cross country in solitaria!
Tanto qualcuno che parla italiano lo si trova sempre...o no?
Sentirete parlare di me (al telegiornale)...


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: Fedep1975 il 05 Novembre 2015, 20:56:28
Dopo i tanti messaggi di conforto ed aiuto, un doveroso aggiornamento sulla situazione PPL:
ad oggi sono a 35 ore di doppio comando, con un paio di sessioni di giri pista in solitario.
Complimenti ce l'hai fatta!
Adesso posso chiedertelo.
Tu che vieni dal simulatore passi/passavi più tempo a guardare i numeri e i parametri o a guardare fuori?
Ti accorgi se voli scoordinato o devi guardare la pallina per saperlo?

Grazie se mi vorrai rispondere.




Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: ivanit il 05 Novembre 2015, 22:04:49
Dopo i tanti messaggi di conforto ed aiuto, un doveroso aggiornamento sulla situazione PPL:
ad oggi sono a 35 ore di doppio comando, con un paio di sessioni di giri pista in solitario.
Sul fronte atterraggio, una volta scoperta l'esistenza della pedaliera tutto si sta risolvendo per il meglio

 :) :)


Titolo: Re:Atterraggio: qu'est-ce que c'est?
Post di: votantonio il 06 Novembre 2015, 08:41:31
@fedep: in realtà il simulatore l'ho usato veramente poco. Il comportamento della pedaliera al simulatore era decisamente diverso da quello reale, pertanto ho accantonato subito la mia potenziale fonte di errori.
Probabilmente debbo settare meglio qualche parametro al simulatore per renderla piu' verosimile, ma dal momento che riesco a volare abbastanza spesso, sono giunto alla conclusione che si simula meglio in cabina che al computer...
Pertanto in aereo non guardo troppo gli strumenti, ma della pallina ne ho bisogno per volare coordinato.

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