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La relazione del Presidente ANSV, Professore Bruno Franchi, al Convegno Nazionale dell'Associazione Italiana di Medicina Aeronautica e Spaziale, in corso a Milano, ha messo in risalto la necessità di rivedere i parametri medici per l'idoneità al volo acrobatico. La sala ha risposto con un breve ma intenso dibattito. Il moderatore della sessione, Generale del Corpo Sanitario Aeronautico Silivio Porcù, ha ribadito l'importanza di esami diagnostici specifici.
Franchi ha poi sottolineato il rilievo delle autopsie delle vittime di incidente aereo, che l'ANSV può ordinare in completa autonomia decisionale e finanziaria.

L'ANSV può ordinare che venga eseguita un'autopsia? E se i parenti della vittima non sono d'accordo?

La risposta la danno loro stessi, ma non so se una sola laurea in legge potrebbe bastare per capire ed interpretare lo scritto ed i relativi riferimenti normativi...
http://www.ansv.it/It/AnsvChi.asp?Area=chi (http://www.ansv.it/It/AnsvChi.asp?Area=chi)

Il riscontro diagnostico è regolato dalla legge 13/2/61, n. 83 e dall'art. 37 del Regolamento di Polizia Mortuaria ed è obbligatorio per i cadaveri delle persone decedute senza assistenza medica, trasportati ad un ospedale o ad un deposito di osservazione o ad un obitorio. Esistono anche altri casi...
Nessuno si può opporre al riscontro diagnostico.
Oppure quando disposto dalla autorità giudiziaria.

prima devono inventare esami per prevedere ictus, infarto, calo di pressione, crampo al cervello etc

ancora la solita aria fritta burocratica. sempre piu' esami, controlli, norme, regole.

la sicurezza innanzitutto.

Ho sempre pensato che l'autopsia fosse obbligatoria nei casi di morti violente , quindi anche incidenti aerei, onde stabilirne le possibili cause .
Detta cosi non mi sembra una brutta cosa .  Anche hai parenti può interessare sapere perche è morto un loro congiunto ... tranne a quelli che non vedono l'ora di ereditare  :D

il tuo corpo appartiene allo stato ed e' lo stato, tramite i suoi burocrati, a decidere che farne, non importa se da vivo o da morto

L'autopsia è obbligatoria non per morti violente, o meno.
Il diritto tutela il cadavere quale oggetto del sentimento di pietà, non in quanto soggetto di diritti o di altri legittimi interessi, perchè la persona fisica cessa di essere un soggetto giuridico con la morte.

Il c.p. prevede disposizioni relative ai delitti contro la pietà dei defunti: artt. 407, violazione di sepolcro, 408, vilipendio delle tombe, 409, turbamento di un funerale o di un servizio funebre, 410, vilipendio di cadavere, 411, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, 412, occultamento di cadavere, 413, uso illegittimo di cadavere.

Il riscontro diagnostico, l'autopsia giudiziaria, l'iniezione conservativa, il prelievo di parti a scopo scientifico, didattico o terapeutico, l'imbalsamazione e la cremazione sono interventi lesivi del cadavere resi leciti da esplicite norme.

Il D.P.R. 10/09/90, n. 285 (Approvazione del Regolamento di Polizia Mortuaria) attua una distinzione terminologica fra riscontro diagnostico (art. 37) (che rende obbligatoria, per esempio, l'autopsia per i cadaveri delle persone decedute senza assistenza medica, trasportati ad un ospedale o ad un deposito di osservazione o ad un obitorio) e autopsia giudiziaria (art. 45) (se per la morte di una persona sorge sospetto di reato, il procuratore della Repubblica accerta la causa della morte e, se lo ravvisa necessario, ordina l'autopsia ... Il disseppellimento di un cadavere può essere ordinato, con le dovute cautele, dall'autorità giudiziaria se vi sono gravi indizi di reato)
Questo è il quantum...  ;)

Non ho trovato la risposta al mio quesito.

Da quello che riporta Fabriz sembrerebbe che scopo dell'autopsia sia determinare le cause di un decesso o fornire elementi utili per l'accertamento di ipotesi di reato connesse al decesso. Ho capito bene?

Corretto... Il riscontro diagnostico può rendersi necessario, oltre nel caso espesso sotto, anche quando è disposto d'autorità dai direttori, primari o medici curanti di persone decedute negli ospedali militari, nelle cliniche universitarie e negli istituti di cura privati per il controllo della diagnosi o per il chiarimento dei quesiti clinico-scientifici. E' disposto dal coordinatore sanitario dell'U.S.L. (in precedenza dal medico provinciale) sui cadaveri di persone decedute a domicilio quando la morte sia dovuta a malattia infettiva e diffusiva o sospetta di esserlo, o a richiesta del medico curante quando sussista il dubbio sulla causa della morte.

In tutti questi casi e solo in questi, la delibera non è opponibile dai famigliari o da chiunque altro

Crono, sul tema degli esami diagnostici specifici per l'acrobazia sono stati sollevati dubbi anche da chi, come medico specialista aerospaziale e cardiologo, ha visitato per anni piloti militari e presieduto commissioni di valutazione.

La somma delle competenze (giuridiche, mediche, tecniche, ecc...) può creare scatole cinesi, non necessariamente risultati migliori...

Aspettati che l'Italia adotti parametri psicoattitudinali più stringenti che quelli EASA, vantandosi poi di esere un esempio di "eccellenza"...come sta succedendo con il regolamento per i droni...

 
Non mi stupirei della cosa, d'altra parte è la soluzione italica più tradizionale: una bella piallata alla possibilità di fare corsi di acrobazia ed abbiamo risolto il problema alla radice. Così chi vorrà fare acro sarà ben invogliato a farsela per conto "suo".

Mage credo che ci sia anche un altro scopo in queste "decisioni": mantenere alcuni ambiti aeronautici italiani, come l'acrobazia, volutamente ristretti, soprattutto alla luce della possibilità da parte di privati di sponsorizzare la PAN. Ovviamente più piloti acrobatici ci sono e più concorrenza esiste...

Una vera apertura sulla questione dei certificati di idoneità ci sarà se e solo se la 1ma classe potrà essere rilasciata anche da enti diversi dagli IML ed in Italia strutture adeguate ce ne sono veramente tante. ;)

Sarebbe un vero peccato, una linea che andrebbe contro la vera sicurezza. Ho sempre pensato che il modo migliore per fare acro grosse quello di impararla da uno bravo ad insegnare e magari in un corso "vero". Aggiungere ulteriori limiti, visite, regie andrebbe esattamente nella direzione opposta. Penso che in un mercato libero ci sarebbe poi posto per tutti. Quanto alle visite ti fo ragione, io quest'anno ho scampato l'iml per un pelo... ;)

Forse non rispondo alla tua domanda, ma da molti anni faccio tre o quattro turni di necroscopica ogni anno: se lo ritengo necessario (dubbio di reato, diagnosi, ecc.) posso chiedere il riscontro autoptico, senza chiedere l'autorizzazione di nessuno.
Non l'ho mai fatto, tra l'altro.
Una volta mi è capitato di soccorre una persona che purtroppo è morta in una sala di attesa, senza che potessimo fare niente per aiutarla (aveva una storia di cardiopatia molto grave): dato che era morto praticamente senza soccorso e senza testimoni, mi ero immaginato che dovesse essere disposta l'autopsia, ma il magistrato non lo ha ritenuto necessario ed ha dato il permesso di portarlo via, senza neanche vederlo o parlare con nessuno a parte un agente di polizia.
Per quello che era successo avrebbero potuto anche avvelenarlo.

l'italia non mi ha mai deluso in queste cose

Non essere così "pessimista" >:(, ora che Alitalia ha una nuova proprietà magari nascono attività di livello internazionale come questa:

https://www.etihad.com/en-us/about-us/etihad-news/archive/2015/etihad-airways-to-operate-the-uaes-first-aeromedical-centre-following-accreditation-from-the-gcaa/  ;)