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Clubhouse => L'angolo del Ragazzaccio! => Topic creato da: Flak il 04 Aprile 2017, 21:42:27



Titolo: Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 04 Aprile 2017, 21:42:27
Uso questo 3d chiedendo ospitalità a GM, quello sulla siria è in 123.45 e penso sia ormai troppo OT.

Oggi addirittura il tg ha aperto con la notizia delle armi chimiche utilizzate il siria, sui media internazionali si grida all'eccidio e nei comunicati delle cancellerie occidentali è un continuo susseguirsi di condanne e anatemi contro Assad.

Ora non voglio tediare con la descrizione degli eventi bellici dell'ultimo periodo, ma credo sia bene segnalare a chi non segue questo conflitto che sotto il profilo militare, politico e di buon senso non è ravvisabile alcun motivo, anche a volercisi impegnare, per il quale Assad avrebbe dovuto autorizzare l'uso di armi chimiche, addirittura Sarin secondo i ribelli (!), oltretutto a Khan Sheikhoun, una città al di fuori dell'attuale linea del fronte, senza alcun significato strategico o tattico. Assad in questo momento sta vincendo, e non avrebbe alcun vantaggio nel fornire uno nuovo pretesto propagandistico ai propri nemici, soprattutto i governi europei, o causare un irrigidimento dei rapporti con il nuovo presidente USA, appena due giorni dopo la sua apertura alla possibilità che Assad resti al governo.

Insomma, o Assad è un pazzo, e nessuno è in grado di comprenderne i contorti disegni strategici, oppure quel gas non è caduto da un aereo siriano, o non è caduto proprio da un aereo.


Titolo: Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 05 Aprile 2017, 09:49:58
Tanto per avere un'idea dell'isterismo che ormai regna nelle questioni siriane, il ministro della difesa inglese Boris Johnson, per sostenere la mozione all'ONU contro Damasco, ha appena dichiarato che "non esistono prove che l'attacco chimico non sia stato compiuto da Assad" ... quindi è stato Assad.
Quando si dice che la logica non fa una piega.


Titolo: Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 05 Aprile 2017, 11:29:48
ormai i media sono diventati propaganda pura, creano una realta' alternativa fatta di menzogne e si coordinano internazionalmente

non ho creduto manco per un secondo alla storia delle armi chimiche

ma ormai e' un sistema consolidato

si lancia una campagna propagandistica totalmente falsa, alla quale praticamente nessuno crede, e la si usa per giustificare azioni governative

barf


Titolo: Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 05 Aprile 2017, 12:03:59
ormai i media sono diventati propaganda pura, creano una realta' alternativa fatta di menzogne e si coordinano internazionalmente
non ho creduto manco per un secondo alla storia delle armi chimiche
ma ormai e' un sistema consolidato
si lancia una campagna propagandistica totalmente falsa, alla quale praticamente nessuno crede, e la si usa per giustificare azioni governative
barf
La cosa impressionante è che nessun media, o cancelleria occidentale, ha evidenziato nemmeno per sbaglio che la città di Khan Sheikhoun è saldamente sotto il controllo di Al Qaeda in Siria dal 2014, anno in cui fu presa ai governativi, ed è sempre citata come una "roccaforte" principale del gruppo terroristico nel governatorato di Idlib, tanto da essere stata la meta principale dei fuggitivi di Al Nusra dopo la sconfitta ad Aleppo. E' anche la sede di operazione di Mustafa al-Haj Yussef, il leader dei "white helmets" più volte indicato come fervido sostenitore dell'ideologia jahdista (anche perché per ricoprire un ruolo di leader in una città come Khan Sheikhoun o sei un sostenitore o sei morto). In città non esistono osservatori terzi, ONU o di qualsiasi altra organizzazione che non sia contigua al gruppo terroristico.

Tutto questo per dire che al momento le uniche testimonianze sulle quali i governi USA, GB e Francia basano la ricostruzione dei fatti e le relative  certezze sulla responsabilità di Damasco sono quelle di Al Qaeda, quelli dell'11 settembre e di Charlie Hebdo per capirci. Probabilmente le ritengono persone affidabili.


Titolo: Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 05 Aprile 2017, 13:45:42
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/bombe-chimiche-idlib-venivano-prodotte-dai-ribelli-moderati-1382813.html (http://www.ilgiornale.it/news/mondo/bombe-chimiche-idlib-venivano-prodotte-dai-ribelli-moderati-1382813.html)


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 05 Aprile 2017, 14:48:23
Intanto sembra che sul posto ci sarebbe stato un forte odore di mandorle amare, tipico dell’acido cianidrico (più noto per uno dei suo composti, lo  Zyklon-B, usato dai nazisti nei campi di sterminio). Questo agente sarebbe anche più in linea con i sintomi visibili sui filmati e con il fatto che i soccorritori, sempre dai filmati, stazionano nell’area senza apparenti sintomi (cosa improbabile in caso di agente Sarin).

L’acido cianidrico non è un gas nervino, agisce sui recettori dell’ossigeno e porta alla morte per soffocamento. E’ molto meno letale del sarin, molto più facile da reperire, essendo usato in processi industriali, e da maneggiare.

Tutti i siti che ho consultato sono tuttavia concordi nel dire che l’acido cianidrico non è impiegabile in munizioni/bombe, data l’alta volatilità e la conseguente scarsa efficacia se disperso, oltre alla facile riconoscibilità (dato l’odore caratteristico).

SE fosse confermato l’odore di mandorle amare la tesi dell’esplosione di un deposito a terra sarebbe la più probabile.

P.S. : anche se i media parlano di centinaia di casi di uso di armi chimiche in Siria la verità è che esiste solo un caso definitivamente accertato di impiego di Sarin su vasta scala, senza certezze sui colpevoli (è il caso che Obama voleva sfruttare per bombardare Assad), mentre la quasi totalità riguarda gas a base di cloro, con grado di letalità molto bassa, e agenti depotenziati o in scarsa concentrazione.

PPS: grazie GM del 3d ...


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 05 Aprile 2017, 15:56:06
de nada, pardner



PPS: grazie GM del 3d ...


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: babbonatale il 05 Aprile 2017, 16:38:24

...prende piede la voce che sia stato colpito un deposito in mano ai ribelli

questo giustificherebbe anche la localizzazione concentrata dell' evento, mentre un bombardamento avrebbe certamente esteso la zona e mietuto certamente piu' vittime

... non e' che le vecchie armi di distruzione di massa del buon Saddam, mai trovate, adesso per magia saltano fuori ?


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 05 Aprile 2017, 16:55:43
Citazione
... non e' che le vecchie armi di distruzione di massa del buon Saddam, mai trovate, adesso per magia saltano fuori ?
Se c'erano probabilmente ora sarebbero in mano ISIS più che altro, che ha operato e opera in Iraq. Ma finora l'ISIS non ha impiegato nulla di realmente significativo in tema di attacchi chimici, cioè nulla che non potesse essere prodotto o reperito facilmente anche in tempi recenti. E questo sebbene l'ISIS abbia impiegato praticamente tutto ciò che era reperibile in iraq e in siria negli ex arsenali militari.

La Siria invece non ha fatto mistero di possedere gas nervino, avendo accettato di smantellare l'arsenale chimico nel 2013. Ma nel 2013 già una buona fetta di paese non era più sotto il controllo governativo. Le tesi circa la disponibilità di agenti chimici "seri" da parte di varie fazioni ribelli è molto fondata. L'acido cianitrico, se venisse confermato, sarebbe poi di facile reperibilità.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 05 Aprile 2017, 22:41:39
E come era facile immaginare, anche troppo facile, spirano nuovamente venti di guerra tra USA e Assad, e quindi indirettamente tra USA e Russia.

Tanto per fotografare la situazione attuale, i cui sviluppi ora sono imprevedibili per tutti, è bene ricordare che dalla conquista di Aleppo i governativi si sono concentrati soprattutto sull'ISIS, con la ricattura di Palmira prima e la conquista di decine e decine di villaggi nell'area tra Aleppo e l'Eufrate poi, sfruttando lo sbando del califfato nella zona di Al Bab, presa dai filo-turchi. Dal momento che le forze di Assad fanno da spartiacque tra la zona controllata dai ribelli e l'ISIS è lecito supporre che la crescente crisi del califfato gli apra la strada per il controllo graduale di tutta la siria centro-orientale, che a questo punto contenderebbe solo ai curdi, al momento in buoni rapporti con Assad.

Dal canto loro i ribelli, che nel frattempo si sono scontrati tra loro in vere e proprio battaglie con attentati ed assassinii reciproci, recuperata un minimo di coesione, hanno cercato di superare la debacle di Aleppo lanciando una offensiva su Hama, dapprima con notevoli successi, poi bloccata e quindi rintuzzata dalle forze di Assad precipitosamente spostate dal fronte ISIS. Attualmente è in corso la controffensiva governativa, che sta gradualmente riprendendo quanto perso.

Più ad est, i curdi (ora SDF, YPG non si usa più come termine), finalmente adeguatamente riforniti dagli USA, sono avanzati in profondità nei territori ISIS, hanno quasi accerchiato Tabqa (la seconda città del califfato) tramite una azione congiunta con forze speciali americane (passando l'eufrate con un blitz aero-navale), e di fatto controllano la maggior parte delle strade tra Raqqa e il resto dei grandi centri.

Per la Siria, ho fatto un rapido calcolo e anche se in termini di territorio l'ISIS sembra aver perso relativamente poco, per via delle aree desertiche che ancora controlla, in termini di città e centri urbanizzati ha perso il 40-50% di quelli che controllava a dicembre scorso. Un disastro insomma, fortunatamente.

In Iraq va anche peggio per l'ISIS. Tre quarti di Mosul sono stati liberati, regge solo la città vecchia, politicamente importante perché è lì che Al Baghdadi proclamò la nascita del califfato, e i quartieri settentrionali del lato ovest; la città è comunque interamente accerchiata. L'offensiva però attualmente è ferma, dopo le proteste internazionali innescate dal bombardamento USA della città, due settimane fa, che avrebbe ucciso tra i 100 e i 200 civili. Nessuno sa quando riprenderà.
Nel resto dell'Iraq l'ISIS ha perso buona parte dei territori ed è attualmente ridotta in sacche isolate. Non ci vuole uno stratega per capire che in Iraq ha perso la guerra.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Mariko il 06 Aprile 2017, 09:34:02

...prende piede la voce che sia stato colpito un deposito in mano ai ribelli

questo giustificherebbe anche la localizzazione concentrata dell' evento, mentre un bombardamento avrebbe certamente esteso la zona e mietuto certamente piu' vittime

... non e' che le vecchie armi di distruzione di massa del buon Saddam, mai trovate, adesso per magia saltano fuori ?


Mah,per chiunque abbia almeno fatto il servizio militare, appare perlomeno difficile da credere che siano stati usate vere e proprie armi chimiche. Gli effetti sarebbero stati ben altri e ben più devastanti. Sembra invece una fuga di elementi tossici che ha provocato la morte degli individui più esposti e debilitati. Può comunque essere il "danno collaterale" di un bombardamento.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Werner il 06 Aprile 2017, 10:40:45
io sento l' odore di un tranello mediatico.
1. mettere prodotti chimici in ogni obiettivo strategico.
2. Optional. Aiutare il nemico a trovare obiettivi strategici ghiotti, come possono essere depositi di armi.
3. attendere che uno venga colpito.
4. Gridare allo scandalo chimico e fare fesso il mondo.

Lo scenario sopra mi sembra più probabile rispetto a questo qui sotto:
-lanciare delle bombe aeree a gas, molto primitive e inefficaci. Proibite.
-non usare bombe convenzionali molto efficaci, economiche. Forse ce ne sono anche a bizzeffe in fine vita tecnica, che altrimenti dovrebbero essere smaltite.

Comunque nella mia ignoranza credevo che un esplosione, per la sua alta temperatura, crackasse ogni agente chimico, rendendolo quasi innoquo.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Mariko il 06 Aprile 2017, 10:50:26
nel punto esatto dell'esplosione magari, ma poi il resto del danno lo fa la forza d'urto.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 06 Aprile 2017, 11:35:33
la accettazione incondizionata della versione mediatica da parte di praticamente tutti i governi occidentali la dice lunga


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 07 Aprile 2017, 09:17:04
59 missili su una base aerea siriana.
Che dire. Dalle reazioni odierne si capirà se questo cambierà il corso del conflitto e, eventualmente, il corso della storia globale.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Mariko il 07 Aprile 2017, 09:32:43
minchia.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 07 Aprile 2017, 21:06:04
Se siamo fortunati (parlo del genere umano) questo attacco, data la limitatezza dell'obiettivo e, pare, il fatto che la casa bianca parli di azione isolata, si potrebbe risolvere con una notevole tensione tra le parti, russi e USA, che in questo momento non ci voleva, ma senza creare danni eccessivi. Se siamo fortunati.

Quello che mi preoccupa è il fatto che molta parte dell'opinione pubblica nazionale, e quindi presumo anche negli altri paesi occidentali, non ha la più pallida idea di cosa accade in Siria e di chi combatte cosa. Questa incredibile disinformazione (non dico sui dettagli, le tesi e le dietrologie, ma proprio sugli attori e gli eventi principali) è il pericolo maggiore, perché fornisce ai governi una pistola carica con un mandato di fatto illimitato, anche di scatenare una guerra globale.



Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 07 Aprile 2017, 21:49:21
https://market-ticker.org/akcs-www?post=231970 (https://market-ticker.org/akcs-www?post=231970)

http://www.zerohedge.com/news/2017-04-07/russia-shows-drone-footage-us-missile-strike-aftermath (http://www.zerohedge.com/news/2017-04-07/russia-shows-drone-footage-us-missile-strike-aftermath)


un attacco farlocco e fallito. accidentale o intenzionale?

a questo punto o trump e' estremamente astuto o un idiota totale.

http://www.zerohedge.com/news/2017-04-06/russian-forces-were-notified-advance-pentagon-statement-air-strikes-syria (http://www.zerohedge.com/news/2017-04-06/russian-forces-were-notified-advance-pentagon-statement-air-strikes-syria)

"Russian forces were notified in advance of the strike using the established deconfliction line. U.S. military planners took precautions to minimize risk to Russian or Syrian personnel located at the airfield. "

ormai pero' e' impossibile districarsi nel coacervo di bufale e propaganda che domina i media

certo che 100 milioni di dollari di missili per bombardare un aeroporto semiabbandonato e distruggere qualche vetusto mig 23 suona veramente assurdo.





Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 08 Aprile 2017, 00:50:47
Citazione
certo che 100 milioni di dollari di missili per bombardare un aeroporto semiabbandonato e distruggere qualche vetusto mig 23 suona veramente assurdo.

In pratica non c'era un obiettivo più blando da colpire e i missili a lunga gittata l'unico modo per evitare il rischio di uno scontro aereo, senza colpire installazioni civili. Questo a mio avviso dimostra che una escalation non è nei piani di Trump, o almeno non lo era prima di aver saggiato le reazioni internazionali e interne.

Di sicuro vi è che questo episodio decreta l'assoluta inconsistenza di tutto ciò che va sotto il nome di "diritto internazionale", ovvero che vale unicamente il principio per cui chi ha il potere di fare qualcosa lo fa. Non che ci credessero in tanti anche prima, ma la fila ordinata di capi di stato che hanno appoggiato l'operazione, senza il minimo riferimento all'esigenza di condurre prima almeno uno straccio di indagine, ha definitivamente archiviato il concetto.

Tuttavia passata la sbornia, cominciano i primi "approfondimenti" dei media, dove Trump non è proprio il favorito tra i personaggi politici. Del resto l'argomento è ghiotto. Ma lo sa Trump che per dargli addosso la stampa sarebbe anche capace, se proprio deve, di cominciare a raccontare come stanno realmente le cose in Siria e, per assurdo, di sdoganare Assad ? :
http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/07/news/il_braccio_di_ferro_trump-putin_e_i_vantaggi_della_jihad-162403674/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P1-S5.4-T1 (http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/07/news/il_braccio_di_ferro_trump-putin_e_i_vantaggi_della_jihad-162403674/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P1-S5.4-T1)

... e se lo scrive Repubblica.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Mariko il 08 Aprile 2017, 09:13:22
Io non sono complottista, ma davvero quello che ho visto sembra una recita per poter riaffermare il diritto degli USA di essere protagonista del conflitto. Abbastanza furbescamente, dato che sembra si stia arrivando al suo epilogo.
Un attacco chimico che tanto chimico non è che non intacca le difese dei ribelli, una immediata reazione con sfoggio di soverchiante potenza bellica che causa pochi danni e senza il contatto diretto tra le forze.

Ah certo, di mezzo ci sono decine di uomini, donne e bambini che crepano.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: cicastol il 08 Aprile 2017, 20:04:24

certo che 100 milioni di dollari di missili per bombardare un aeroporto semiabbandonato e distruggere qualche vetusto mig 23 suona veramente assurdo.




Assurdo ?? per nulla, un semplice dimostrazione  di forza per dire ai Russi che ci sono pure loro e avvertire il cinese ospite di tenere a bada ciccio kim.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 08 Aprile 2017, 22:48:48
Trump ha scritto poco fa su twitter :
The reason you don't generally hit runways is that they are easy and inexpensive to quickly fix (fill in and top)!

La ragione per la quale generalmente non colpisci le piste di atterraggio e che sono semplici e poco costose da riparare velocemente (le riempi e tappi)!

... forse è anche la ragione per la quale non spendi 100 M$ di dollari per 59 missili per colpire una pista in mezzo al niente, già nuovamente operativa questa mattina, quando per fare qualche botto ne bastavano due o tre. Mah.

P.S.: forse ha ragione un mio amico. Il messaggio di Trump al mondo voleva essere "state attenti, perché sono matto come un cavallo".


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 08 Aprile 2017, 23:41:39
Per tornare ai fatti, come si sa la base bombardata risulta già parzialmente attiva e l’attacco opportunistico dell’ISIS per sfruttare la cosa, del quale hanno parlato alcuni media, si è rivelata una semplice sortita di scarsa importanza, già esaurita. Anche la situazione a nord di Hama, tra assad e i ribelli, è abbastanza statica.

Al momento quindi la conseguenza più grave, a parte il cambiamento di rapporti politici USA-Russia, è la cessazione della hot-line tra Russi e USA per il coordinamento dei raid aerei in Siria. La linea era stata attivata a seguito dell’abbattimento del caccia russo da parte della Turchia, con lo scopo di evitare casi analoghi.

In Siria operano le forze aeree siriane (su ribelli e ISIS), russe (su ribelli e ISIS, appoggio ad Assad e sporadicamente ai curdi), della coalizione americana (USA al 90%, ma anche altri paesi*, sull’ISIS e sporadicamente su esponenti dei ribelli affiliati ad Al Qaeda), turche (contro ISIS e in qualche caso i curdi, ora sospese) e sporadicamente israeliane (contro gli Hezbollah, alleati di Assad).

E’ evidente che tutto questo via vai di aerei in missione di guerra, senza un minimo di coordinamento e con le difese aeree attive da parte di tutti, presenta grossi rischi di “interferenze” dalle conseguenze immaginabili.

E infatti il Belgio ha appena  annunciato la sospensione delle missioni aeree in Siria, vista l’aria che tira.

*I paesi, oltre quelli citati, che hanno condotto/conducono missioni aeree in Siria contro l’ISIS sono : Australia, UK, Francia, Canada, Belgio, Danimarca, Olanda, Germania (solo ricognizione), Giordania, Bahrain, Qatar, Arabia Saudita, Marocco, Emirati Arabi.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 09 Aprile 2017, 10:08:48
vabbeh dai faranno un notam :D

uno degli effetti collaterali di questa storia e' che trump sta perdendo il supporto di un sacco di gente

intanto la sinistra sta scatenando il solito cancan per il bombardamento.

caso mai qualcuno avesse dubbi sul fatto che a sinistra esiste almeno un atomo di onesta' intellettuale

è la cessazione della hot-line tra Russi e USA per il coordinamento dei raid aerei in Siria.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 09 Aprile 2017, 10:22:33
senza assolutamente voler avvallare questa versione

https://www.rischiocalcolato.it/2017/04/non-caso-trump-putin-scherzato.html (https://www.rischiocalcolato.it/2017/04/non-caso-trump-putin-scherzato.html)

ricordo inoltre che esistono organizzazioni che da decadi organizzano stages fotografici a fini propagandistici con morti finti o veri portati in loco con appositi camion frigo, bambini sono sempre l'ingrediente principale di questi photo-op, e quando vedo reports di bombardamenti dove le "vittime" sono in gran parte bambini il mio bullshitmeter va a fondo scala.



Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 09 Aprile 2017, 11:40:22
Citazione
senza assolutamente voler avvallare questa versione
https://www.rischiocalcolato.it/2017/04/non-caso-trump-putin-scherzato.html (https://www.rischiocalcolato.it/2017/04/non-caso-trump-putin-scherzato.html)
Non credo alle tesi dell'accordo sottobanco usa-russia per questioni di facciata, credo più che la russia sia stata avvisata ma senza essere minimamente d'accordo.
Da quello che leggo in giro la politica di trump ha letteralmente virato di 180 gradi rispetto alla settimana scorsa, prima dell'episodio chimico, e non mi sorprenderebbe una qualche altra iniziativa clamorosa, militare se non politica.
Occorre ricordare che il principale beneficiario di un cambio di scenario in Siria, rispetto all'attuale trend favorevole ad Assad, sarebbe l'Arabia Saudita (in seconda battuta la Turchia). I sauditi, già impantanati in Yemen a dispetto delle previsioni iniziali, sarebbero disposti a qualunque accordo con l'amministrazione USA pur di non vedere sfumare anche la Siria, sulla quale hanno già investito una enormità. E i mezzi per fare un accordo molto interessante i Sauditi ce li hanno.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 09 Aprile 2017, 12:17:51
probabilmente e' cosi, comunque vedremo.

ormai e' palese che le amministrazioni e governi sono pieni di criminali incompetenti e senza scrupoli e tutto e' possibile.

incluso il fatto che trump si sia fatto convincere che la russia sia un pericolo





Citazione
senza assolutamente voler avvallare questa versione
https://www.rischiocalcolato.it/2017/04/non-caso-trump-putin-scherzato.html (https://www.rischiocalcolato.it/2017/04/non-caso-trump-putin-scherzato.html)
Non credo alle tesi dell'accordo sottobanco usa-russia per questioni di facciata, credo più che la russia sia stata avvisata ma senza essere minimamente d'accordo.



Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 10 Aprile 2017, 23:00:52
Girano insistentemente video di ordigni incendiari da parte di Assad o dei Russi (nord Hama), che i media descrivono come fosforo bianco (o termite), lasciando intendere che si tratti di una ulteriore violazione delle convenzioni internazionali.
A parte il fatto che è difficile dire se si tratta in effetti di fosforo bianco, anche se lo fosse non è vietato dalla convenzioni internazionali, se usato su forze militari e non su civili (o se usato come illuminante/oscurante).
Ragionando per cavilli alcune organizzazioni e paesi interpretano il divieto in modo più restrittivo (cioè lo includono nelle armi chimiche o lo vietano a prescindere), ma il fosforo bianco è stato usato in tempi recenti anche da Israele (che ha l'interpretazione più ampia) e dagli stessi USA nella seconda guerra del golfo.
Non si fa una bella figura ad usarlo, essendo molto vicino al concetto di carognata, ma nei casi previsti non è una violazione delle convenzioni internazionali.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Mariko il 11 Aprile 2017, 09:00:49
Certo che questi sofismi gionalistici sul tipo di armi utilizzate è emblematico della stupidità di chi scrive e, soprattutto, di chi legge, che immaginano la guerra come una attività "sostenibile ed ecocompatibile".
Sarebbe utile ricordare a tutti che indipendentemente da quale arma siano stati colpiti e da quale parte stanno, i feriti urlano e i morti puzzano.


Edit: no, in realtà credo che gli stupidi siano quegli occidentali che compongono l'opinione pubblica e a cui sono rivolti certi articoli e video propagandistici.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 11 Aprile 2017, 09:22:45
il punto e' che, ok, mettiamo pure che assad stia irrorando di gas nervino e fosforo bianco i suoi stessi contribuenti.

per quale motivo gli USA si sentono obbligati a intervenire al proposito, ignorando nel frattempo stragi e misfatti ancora piu' efferati che avvengono un po ovunque, incluso nelle strade americane dove la polizia continua ad accoppare gente in totale impunita'?


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 11 Aprile 2017, 14:27:37
Dal G7 di Lucca emerge, come era ampliamente prevedibile, che "L'unica soluzione al conflitto siriano è politica". Una posizione che è tale da almeno 6 anni, cioè da quando è iniziata la guerra.
Strano che non hanno aggiunto anche l'opinione della UE, che in un pamphlet di centinaia di pagine, a firma dell'alto commissario per gli affari esteri e la sicurezza (la nostra Mogherini), dopo aver fatto una ricostruzione di fantasia degli eventi bellici e degli attori in gioco, conclude dicendo che la soluzione in Siria è ... "che tutti vivano felici e contenti, in pace e democraticamente". Soluzione geniale, come avremo fatto a non pensarci prima.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 11 Aprile 2017, 22:51:31
Il portavoce della Casa bianca, questa sera in conferenza stampa : "Nemmeno Hitler arrivò ad usare armi chimiche come Assad".
Poi, fattagli notare la gaffe dai giornalisti, prosegue : "non li ha usati sulla sua gente nello stesso modo di Assad ... li portava nei campi di sterminio".
Cioè in pratica la differenza sarebbe che Hitler ne ha sterminati milioni con i gas, anche tedeschi, ma al chiuso.

Ma uno che fa figure del genere non dovrebbe fare un altro mestiere?


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: cicastol il 12 Aprile 2017, 12:57:27
http://www.video.mediaset.it/video/matrix/servizi/armi-chimiche-in-siria-qual-e-la-verita_710241.html (http://www.video.mediaset.it/video/matrix/servizi/armi-chimiche-in-siria-qual-e-la-verita_710241.html)


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 12 Aprile 2017, 22:00:48
Il New York Times ha pubblicato un documento "declassificato" della casa bianca nel quale vengono elencati gli elementi che hanno portato gli usa a dare per certo l'uso di armi chimiche da parte di Assad.

https://assets.documentcloud.org/documents/3553049/Syria-Chemical-Weapons-Report-White-House.pdf (https://assets.documentcloud.org/documents/3553049/Syria-Chemical-Weapons-Report-White-House.pdf)

Sul documento vi sono diverse cose che lasciano perplessi.
In primo luogo si dice che Assad avrebbe usato le armi chimiche "in risposta ad una offensiva a nord di Hama che minacciava infrastrutture chiave".
E' vero che in quei giorni era in corso una importante offensiva dei ribelli verso Hama, ed è vero che Assad si era fatto trovare scoperto, ma è altrettanto vero che prima dell'attacco chimico l'offensiva aveva già subito una battuta d'arresto ed era già palesemente compromessa. Assad aveva già inviato in zona la Tiger Force, le forze d'elite generalmente impiegate nei teatri critici, e fatto confluire numerose truppe sciite, tanto che l'opposizione, già in crisi, aveva fatto circolare la voce che la popolazione di alcune città coinvolte negli scontri, cristiani, mostrava insofferenza per "l'alto numero di miliziani sciiti presenti in città".
A dimostrazione di ciò, nei giorni successivi Assad aveva ripreso tutti i territori persi, e qualcosa in più. Quindi la tesi dell'attacco per motivi strategici non regge proprio.
Senza considerare che la città in oggetto non era direttamente coinvolta nell'offensiva, né rappresentava di per se un obiettivo strategico.

A parte ciò, le informazioni confrontabili ad oggi appaiono un po' forzate. Il documento dice che l'OMS avrebbe indicato che le sue analisi sui colpiti davano il sarin come agente chimico. Questo non è quello che ha dichiarato l'OMS, il quale non aveva analizzato alcuna vittima ma semplicemente riportava quanto riportato da altre fonti; il documento cita poi MSF e Amnesty international come fonti (fonti politicamente anti-assad, che parlano di compatibilità e non di certezza) e chiude dicendo che le analisi di laboratorio hanno rilevato i corpi positivi al Sarin. A me non solo non risulta che il 7 aprile qualcuno avesse già diffuso gli esiti di analisi di laboratorio, ma risulta che ancora oggi nessuno lo abbia fatto.

Insomma, potrebbe essere stato Assad oppure no, ma solo sulla base degli elementi indicati su quell'articolo credo che pochi al mondo, o nessuno, avrebbe intanto lanciato un attacco missilistico di rappresaglia.

P.S.: notare come il documento tenga ad evidenziare più volte che non si sarebbe trattato di gas cloro (chlorine), o non solo, ma di gas nervino. Sia perché è meno probabile che l'opposizione disponga di sarin, sia perché una rappresaglia così immediata e importante, per un (ulteriore) caso di gas cloro in siria non sembrerebbe giustificata.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 13 Aprile 2017, 09:49:34
A riprova di quanto scrivevo sopra, questo è un articolo del 5 aprile, il giorno successivo all'attacco chimico, circa l'offensiva ribelle su Hama. Il giornale è tutt'altro che pro-governativo:

http://syriadirect.org/news/%E2%80%98we-want-them-out%E2%80%99-northern-hama-residents-call-for-regime-forces-to-leave-their-city/ (http://syriadirect.org/news/%E2%80%98we-want-them-out%E2%80%99-northern-hama-residents-call-for-regime-forces-to-leave-their-city/)

Battles around Mhardeh began on March 21 when rebel factions in Syria’s northwest launched a renewed offensive to capture Hama city—20 kilometers southeast—and the nearby military airport.
After several days of swift gains by opposition forces, regime reinforcements mobilized to stem the offensive. Now, two weeks later, the Syrian Arab Army and their allies have erased almost all of the rebel’s initial gains.


Offensiva iniziata il 21 marzo, alla data del 5 aprile "l'esercito siriano e i suoi alleati hanno cancellato quasi tutti i guadagni ottenuti inizialmente dai ribelli".

Cioè, quanto riportato dal documento della casa bianca circa le presunte motivazioni strategiche dell'attacco non trova riscontro negli eventi bellici.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 13 Aprile 2017, 10:37:35
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cnn-usa-hanno-intercettato-i-preparativi-dellattacco-chimico-1385468.html (http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cnn-usa-hanno-intercettato-i-preparativi-dellattacco-chimico-1385468.html)

fonti chiaramente attendibili



Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 13 Aprile 2017, 23:00:16
Eliminato.

Ieri sera, per qualche ora, è apparsa sul tgcom, nelle notizie di testa, una notizia del 2015.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 14 Aprile 2017, 09:18:40
http://www.zerohedge.com/news/2017-04-13/assad-chemical-attack-100-fabrication (http://www.zerohedge.com/news/2017-04-13/assad-chemical-attack-100-fabrication)


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 14 Aprile 2017, 14:28:26
Intanto la situazione militare in Siria procede esattamente come prima dell’attacco USA.

In particolare Assad ha chiuso un accordo con HTS (ex Nusra), le cui trattative erano già in corso da tempo, per lo sgombero di miliziani e civili al seguito da alcune sacche reciprocamente sotto assedio da anni. Si tratta delle enclave di Fua e Kefraia (nord Idlib), sotto assedio ribelle, e Madaya e Zabadani (ovest Damasco), sotto assedio governativo. Le persone vengono prelevate da bus che le portano nelle zone sotto il controllo dei rispettivi alleati. Garanti dell’accordo sono da un lato l’Iran e dall’altro il Qatar.

Un accordo simile, con relativa ricollocazione di civili (e miliziani) era avvenuto ad Aleppo, nella fase conclusiva della battaglia, mentre in altre tre o quattro occasioni era stato offerto unilateralmente dal governo di Assad, che ha interesse a liberarsi dalle sacche di resistenza interne ai territori controllati (offerte accettate dai ribelli che evacuarono le aree).

In tutto questo sapete qual è la reazione dei governi occidentali, in particolare UK e Francia?
Una ulteriore denuncia all’ONU per crimini di guerra da parte di Assad, colpevole di “deportazione forzata” della popolazione civile (!).

Quindi :
Se Assad bombarda le città in mano al nemico, cosa che fa regolarmente la coalizione USA, è un criminale.
Se le tiene sotto assedio, cosa che fa regolarmente la coalizione USA, è un criminale.
Se fa un accordo di evacuazione per salvaguardare i civili, cosa che non fa la coalizione USA perché l’ISIS è troppo cattivo, è un criminale lo stesso.

In pratica l’unica cosa che può fare Assad per evitarsi l’accusa di criminale è perdere.

edit ...


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 15 Aprile 2017, 17:07:25
Citazione
[url]http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/15/news/siria_autobomba_tra_gli_sfollati_di_foua_e_kafraya_numerosi_morti-163065104/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1[/url]

Un veicolo suicida imbottito di esplosivo, stando alle immagini l'esplosione è stata enorme. Una vera vigliaccata.
Purtroppo i ribelli annoverano tra le loro fila una quantità industriale di fazioni, gruppi e gruppetti, più o meno terroristici, che non rispondono a nessuno ed è impossibile controllare.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 06 Maggio 2017, 14:52:16
Per chi non avesse capito oggi la notizia circa le zone di de-conflicting, cioè di graduale cessate il fuoco, stipulata tra Russia, turchia e iran, in Siria, esse corrispondono di fatto alla quasi totalità del territorio siriano sotto il controllo dei ribelli, ad esclusione della fascia desertica dove alcuni ribelli contengono il terreno all'ISIS (in particolare le milizie conosciute con il nome di Maghaweir Al-Thawra).
Siccome corrisponderebbe alla sospensione della guerra civile, si presume che lo scopo di Assad/Russi sia liberare risorse per strappare quanto più territorio possibile all'ISIS, che in siria centrale, regione per lo più desertica, è ormai costretta a continui ripiegamenti. Bisogna vedere se il piano funzionerà.

Maghaweir Al-Thawra è un gruppo ribelle sulla busta paga di USA e Giordania, la cui composizione e numerosità è sconosciuta, che opera appunto soprattutto a sud, nel deserto. E' andato alla ribalta recentemente con una serie di sortite contro l'ISIS, dopo un lungo periodo di inattività, e dopo, si dice, le minacce USA di tagliare i finanziamenti se non avessero portato qualche risultato concreto. Anche in Siria il posto fisso pare non favorisca l'iniziativa.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 14 Maggio 2017, 23:51:35
Ieri è stata annunciata la completa liberazione di Tabqa dall'ISIS, ad opera dei curdi, compresa la famosa diga adiacente alla città, tra le principali dighe del paese.
E' l'ennesima mazzata per il califfato, che perde la seconda città per importanza che ancora controllava in Siria, dopo Raqqa, anch'essa prossima all'assedio da parte curda. In Siria a parte il deserto e qualche sacca sparsa, All'ISIS restano solo i capisaldi che sorgono lungo l'eufrate, ben poca cosa rispetto al gran numero di città e villaggi che governava fino all'anno scorso. E per la prima volta si sente di scontri armati tra milizie dell'ISIS, segno che la resa dei conti si avvicina.

Mosul, Iraq, è quasi interamente liberata, all'ISIS restano tre o quattro quartieri, meno del 10% della città. Anche se l'avanzata degli iracheni è lentissima, casa per casa, l'ISIS è destinata a fare la fine del topo.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Arturo (sesterzio) il 15 Maggio 2017, 09:52:22
Come la mettiamo con i Curdi che sembrano essere l'unica forza che ottiene reali successi sul terreno e riceverà un sostegno di forniture anche dagli USA?
Un Curdistan confinante con le Turchia??

Arturo


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 15 Maggio 2017, 14:52:29
Come la mettiamo con i Curdi che sembrano essere l'unica forza che ottiene reali successi sul terreno e riceverà un sostegno di forniture anche dagli USA?
Un Curdistan confinante con le Turchia??
Arturo
Nessuno penso lo sappia. I curdi hanno un accordo di pseudo-alleanza, non scritto, con Assad (ad esempio detengono una enclave curda ad Aleppo, come pure Assad tiene un paio di enclave governative in pieno Rojava curdo). Al momento Assad fa anche da scudo ai curdi, rispetto ai turchi, nella regione di Manbij, tipo forza di interposizione.
Assad ha tuttavia cambiato più volte parere in merito ai futuri rapporti, ovvero allo stata federale e/o al Kurdistan autonomo, nessuno sa, probabilmente nemmeno Assad, quale sarà la sua posizione una volta terminato il conflitto.
La Turchia ha passato gli ultimi mesi a cannoneggiare i curdi, lungo quasi tutto il nord, la situazione si è fatta rovente quando un raid aereo turco ha colpito una zona dove operano anche le forze speciali USA di supporto, per qualche km non hanno fatto la frittata. La cosa ha indotto gli USA ad accelerare la concessione di armi ai curdi e fare la voce più grossa con Erdogan.
I curdi sono supportati anche dalla Russia, che ha appositamente dispiegato nella regione di Afrin propri soldati, monito ai Turchi di fare attenzione a chi/dove bombardano.

Come si metterà?
Dipende da come si metteranno, finito l'ISIS :
-Potenze sunnite del golfo vs Sciiti filo-iran
-Hezbollah vs Israele
-Jahdisti vs Assad/Russia
-Jhadisti di Al Qaeda vs Jahdisti di altre correnti
-Jhadisti vs ribelli filo-USA
-Russia vs America
-Turchia vs resto del mondo


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 25 Maggio 2017, 21:58:18
L'accordo Turchia-Russia sulle zone di deconflicting sta funzionando. E' certamente il periodo di minore intensità degli scontri Assad-Ribelli dall'inizio della guerra civile e, soprattutto, l'accordo ha consentito ad Assad di concentrarsi sull'ISIS e nell'area desertica meridionale, senza trovarsi una offensiva ribelle a sfruttare i fronti scoperti, prima volta in assoluto da quando seguo il conflitto.
Le forze governative hanno quindi strappato all'ISIS un gran numero di villaggi, avanzando su più direttrici, da Aleppo, Homs, Palmira, Damasco. Insufficiente ed inefficace la reazione dell'ISIS, già alle corde a Raqqa, dove i Curdi sono in lenta ma costante avanzata, ormai a ridosso della città.

Gli USA sono ufficialmente fuori dall'accordo di deconflicting, ma è probabile che sia stato possibile anche grazie ad un loro cambiamento di linea politica. A meno che non portassero sfiga loro nei precedenti tentativi di tregua.

A Mosul, Iraq, i pochi disperati dell'ISIS rimasti sono asserragliati negli ultimi due quartieri in mano loro.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 05 Giugno 2017, 19:27:28
Secondo l'Arabia Saudita il Qatar finanzia i terroristi di Al Qaeda, dell'ISIS, i fratelli mussulmani e pure i terroristi filo-iraniani (non meglio specificati, presumibilmente si riferisce ad Hamas/Hezbollah). Cioè tutto e il contrario di tutto, gruppi terroristici nemici giurati tra di loro. Strano che non ci hanno messo in mezzo anche le FARC colombiane ...

La verità della crisi è un'altra, ovvero che il Qatar ha deciso di affrancarsi dalla politica egemonica dell'Arabia Saudita e sta cercando di ritagliarsi un proprio ruolo come potenza regionale, contestando la retorica anti-sciita che da anni fa da collante tra le monarchie del golfo e allacciando nuovi rapporti con l'Iran. Lo dimostrano gli accordi bilaterali in Siria con l'iran, senza passare per il fratello maggiore, l'Arabia saudita. E la verità è che ovviamente ai sauditi non può fregare di meno di chi finanzia quale gruppo terroristico, l'importante è che non vada contro i propri interessi economici e geopolitici, tipo in Yemen.

Nessuno sa cosa si siano detti Trump e il re saudita, il primo incontro diplomatico del neo presidente USA, ma difficile che si aspettasse come conseguenza la rottura dei rapporti diplomatici dell'alleato con il Qatar, dove risiede la principale base aerea americana per operazioni anti-isis. Una bella gatta da pelare.

Comunque quando si dice che i paesi europei e quelli mediorientali appartengono ad epoche diverse lo si vede anche da queste cose. In Europa un rottura avrebbe comportato anni di tavole rotonde, commissioni, dibattiti, referendum, trattative ... questi in un giorno hanno già chiuso le ambasciate e dato due settimane di tempo ai qatariani per lasciare il paese.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 07 Giugno 2017, 00:37:10
La coalizione USA ha bombardato una colonna di governativi in avanzata verso i centri di addestramento dei ribelli supportati dagli americani. L'azione dell'esercito siriano seguiva l'attacco lanciato dagli stessi ribelli appena poche ore prima, lungo il confine della zona di de-escalation, con blindati e razzi.

L'area è quella semi-desertica meridionale, tra Damasco e il confine giordano. In questa zona operano i gruppi finanziati e addestrati dagli USA, quelli di cui parlavo poco sopra, che sotto minaccia di essere mandati a casa avevano condotto qualche azione di successo contro l'ISIS, poco o per nulla interessato a quell'area. Ora metà della regione è in mano ai governativi, che sono avanzati a scapito sia dell'ISIS che dei Ribelli, e sono continue le scaramucce con gli stessi.

I ribelli in oggetto sono gli eredi di quell'esercito di liberazione che nei piani degli USA, già cinque anni fa, doveva rovesciare definitivamente Assad. Al tempo questa fantomatica armata causò un vero e proprio scandalo negli USA, poiché a fronte di una spesa enorme (dell'ordine di centinaia di milioni di dollari) aveva prodotto alla fine ben 74 soldati pronti all'azione, che sfortunatamente si disciolsero al primo contatto (da lontano) con l'ISIS, alcuni passando direttamente nelle fila del califfato. Ora pare siano un po' meglio organizzati, anche se secondo molte fonti scarsamente motivati.
Di certo vi è che operano in una zona molto secondaria del conflitto, hanno un peso che è praticamente nullo rispetto ai ribelli islamisti delle zone calde. Non si capisce nemmeno perché gli USA ancora insistono a finanziarli, secondo la mia opinione solo per non ammettere che il progetto di creare un vero esercito ribelle è fallito ulteriormente.

L'altra notizia importante è l'assalto a Raqqa, su tre lati, da parte dei Curdi.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 20 Luglio 2017, 21:00:27
E' un po' che non scrivo qui, ma le novità principali sono a conoscenza di tutti. Mosul liberata, anche se fino a ieri ancora ci sono stati scontri con gruppi isolati dell'ISIS nella città vecchia, e l'assedio di Raqqa in lento ma costante progresso.

Quello che probabilmente non si legge sui media generalisti è che Assad sfruttando la mala parata dell'ISIS in siria ed iraq ha lentamente ripreso una grande fetta di paese, più che duplicando i territori sotto il suo controllo, tra queste alcune importanti zone petrolifere e le principali vie di comunicazione verso l'area petrolifera dell'eufrate, l'unico posto che l'ISIS ancora controlla saldamente. La linea dura di Trump finora si è dimostrata molto poco rappresentata sul campo, in pratica l'azione Russia/Iran/Assad procede speditamente, ed efficacemente, secondo gli ormai palesi piani di riprendere la siria orientale.

Altra cosa di cui si parla poco è che è ormai esplosa la guerra aperta tra le due principali fazioni ribelli che controllano la vasta area di Idlib, la più importante enclave ribelle, dove fino a qualche mese fa Assad impegnava il grosso delle forze. Le due grandi formazioni di riferimento, entrambe jihadiste, sono Ahrar al-Sham, che gode del favore della turchia, e Hay'at Tahrir al-Sham, gli ex Al Qaeda, che riscuotono un discreto successo politico nelle formazioni minori. Attualmente si stanno contendendo le città della regione a colpi di cannone, ma pare che nessun media gridi allo scandalo come succedeva quando sul campo c'era l'esercito siriano. La Turchia è ormai prossima all'intervento anche in questa regione.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: ivo il 21 Luglio 2017, 10:11:05
sabato scorso che tornavo da Dubai, l'aereo Emirates è passato leggermente a destra di Mosul, probabilmente le società aeree non considerano più quelle zone come pericolose;


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 06 Agosto 2017, 14:58:42
Mentre a Raqqa curdi e USA sono ancora impegnati casa per casa, e la liberazione della città procede più lentamente del previsto, l'avanzata di Assad e alleati verso l'interno sembra inarrestabile. Oggi è stata presa Al Sukhnah, crocevia strategico che l'ISIS ha difeso fino all'ultimo e porta di accesso a Deir-Ezzor, cioè alla regione petrolifera che rappresenta l'ultima ridotta del califfato. Ma l'avanzata di Assad si era già estesa a nord, minacciando DeirEzzor anche su quel fronte, circostanza impensabile fino a sei mesi fa.

Il progressivo collasso del califfato e il disimpegno USA nei confronti dei ribelli, che ormai è evidente a dispetto delle dichiarazioni ufficiali, stanno portando a ripetute defezioni nelle fila dell'FSA, nella regione ai  confini con la giordania dove gli USA hanno le basi di addestramento. Salire sul carro del vincitore, o presunto tale, è una pratica senza tempo. Si fanno sempre più insistenti le voci di un passaggio di quei territori al controllo Russo/alleati, cioè in pratica di un abbandono definitivo degli USA delle operazioni di terra contro Assad.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 04 Settembre 2017, 09:31:56
Assad e alleati sono arrivati alle porte di DeirEzzor e sono ad un passo dal rompere l'assedio dell'enclave che ha resistito quattro anni in territorio ISIS, dopo aver ripreso una larga fetta di paese e spazzato quasi tutte le sacche di resistenza nei luoghi dove il califfato ha regnato per anni. Molti si aspettano il crollo definitivo del'ISIS a breve, ma a dispetto delle continue perdite la resistenza è ancora accanita e i tempi si prefigurano non brevi.

Gli USA hanno ufficialmente intimato agli ultimi gruppi ribelli da loro sponsorizzati, quelli nella fascia desertica meridionale di cui parlavo sopra, di ripiegare in Giordania e lasciare il campo ad Assad. Anche la GB ha iniziato silenziosamente il ritiro delle forze speciali di terra da Al Tanf, crocevia strategico al confine Giordano, storica base logistica e di addestramento dei ribelli della coalizione USA. L'impegno di terra della coalizione USA resta pertanto limitato alla sola Raqqa, dove l'ISIS riesce ancora a tenere ca. un quarto della città, completamente accerchiato e senza alcuna speranza.
Si è quindi chiuso definitivamente il capitolo dell'appoggio occidentale sul campo ai ribelli anti-Assad e si inizia a delineare un nuovo scenario post-isis, ancora tutto da vedere.

In Iraq dopo la liberazione di Mosul la situazione si è andata consolidando. E' in preparazione, in tutta calma, l'offensiva verso la provincia di Kirkuk, sacca interna del califfato.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 05 Settembre 2017, 15:12:09
Due ore fa è stata annunciata la rottura dell'assedio di DeirEzzor, con il ricongiungimento delle forze d'assalto e quelle asserragliate da anni all'interno.
Sotto il profilo simbolico, ma anche militare, l'evento è più importante della liberazione di Palmira e molto vicino alla caduta di Aleppo e di Mosul.
Se l'ISIS non contrattacca a breve significa che è davvero arrivato al capolinea.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 15 Settembre 2017, 21:22:58
La reazione dell'ISIS c'è stata, ma di nulla efficacia. Assad ha consolidato ed esteso la posizione su DeirEzzor. Nel frattempo pure i curdi si sono mossi, annunciando di voler raggiungere anch'essi la città, da nord, pressando l'ISIS sull'altro fronte e guadagnando parecchio territorio. Delle ipotetiche riserve che secondo alcuni l'ISIS avrebbe ammassato intorno all'eufrate al momento non vi è traccia.

In pratica ormai sembra una corsa nel contendersi le spoglie del califfato. La cosa certa è che per Assad raggiungere prima dei curdi le città a sud di DeirEzzor è fondamentale. La posta in gioco sono i pozzi petroliferi di Omar e Tanak, dove risiede il grosso della ricchezza petrolifera siriana.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 28 Settembre 2017, 23:47:14
Oggi l'ISIS ha lanciato una grande controffensiva lungo tutta la direttrice che collega Palmira a DeirEzzor, oltre 100km. Le ultime notizie danno per caduti e di nuovo in mano al califfato tutti i principali centri di controllo governativo lungo l'asse che collega le due città.
Si tratta del maggior successo militare dell'ISIS dall'inizio dell'anno, se si consolida è in grado di rimettere in gioco il califfato e di stravolgere i piani di tutte le parti in conflitto, Assad e Russia in primo luogo.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 29 Settembre 2017, 14:37:27
Oggi giornata di intensi scontri su tutta li linea di contatto ISIS - Assad, si susseguono notizie circa la cattura da parte del califfato di molte aree recentemente liberate dai governativi, comprese alcune che si pensava fossero ormai di retrovia. Assad sta spostando precipitosamente forze da Idlib, dove erano ripresi gli scontri con i ribelli ex Al qaeda, al deserto.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Arturo (sesterzio) il 29 Settembre 2017, 21:32:30
1- non un cenno di tutto ciò sulla stampa (non solo italiana), grazie Fack
2- estremo rammarico (seriamente) per tutti i civili che speravano di esserne usciti e magari si erano anche tagliati la barba ...  :(

Arturo


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 30 Settembre 2017, 22:01:11
I media occidentali raramente si interessano alle vicende siriane, a meno che non vi sia un qualche bombardamento di civili da addebitare ad Assad o ai Russi, qualche volta anche se trattasi degli USA.
In questo caso non aiuta nemmeno la stampa filo russa, che tende a minimizzare gli insuccessi di Assad.

La situazione attualmente è molto fluida e confusa. Secondo le fonti filo assad i governativi sarebbero riusciti ad arginare l'offensiva (anzi due, tra ieri e oggi) e riprendere il controllo della situazione, ma non torna con le località che le stesse fonti indicano come luoghi di scontro in corso, perché non sono prime linee, almeno non lo erano fino all'altro ieri, e perché alcuni sono punti strategici. Di solito indica che la situazione non è affatto sotto controllo.

E' facile mettere in relazione il discorso di tre giorni fa di Al Baghdadi, dopo mesi e mesi di silenzio, con questa vasta offensiva, ben coordinata. La speranza è che il califfato si stia giocando il tutto per tutto, e che lo perda.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 04 Ottobre 2017, 23:16:14
A distanza di giorni la situazione dopo la vasta offensiva ISIS ancora non è chiarissima. Assad ha contenuto l’attacco, ma non è riuscito a riprendere il controllo di tutto, in particolare la strada palmira-deir ezzor è ancora parzialmente in mano al califfato, che ancora ha l’iniziativa nella zona. Stessa cosa al confine iracheno.

Un fatto anomalo è invece quello relativo alla città di Qaraytan e circondario, incredibilmente finiti nuovamente in mano all’ISIS. E’ parso subito strano perché la città si trova molto all’interno del territorio governativo, 200km ad est di palmira, da tempo in totale sicurezza. Si è scoperto dopo che l’ISIS è riuscita ad infiltrare di soppiatto un piccolo esercito molto all’interno delle linee nemiche, cogliendo di sorpresa la città praticamente indifesa. La Russia ha addebitato la responsabilità alla coalizione USA, colpevole a sue dire di non aver avvisato delle operazioni ISIS partite dal confine giordano, sorvegliato dagli americani. Ora la città è contesa.

Ma la stranezza maggiore è che in tutto questo Assad ha optato per la continuazione dell’avanzata su Mayaden, obiettivo principale prima delle sortite dell’ISIS, in apparenza mettendo in secondo piano le altre località minacciate e la copertura delle retrovie. Si tratta di una strategia anomala, ma è possibile che l’ISIS abbia frammentato le risorse in una offensiva troppo ampia e sia a corto di mezzi. Staremo a vedere.

A Raqqa prosegue la liberazione della città da parte curda, letteralmente metro per metro, probabilmente la più lenta ed estenuante liberazione della storia.

In Iraq, le forze governative stanno velocemente spazzando la sacca di Kirkuk, per la prima volta si contano centinaia di defezioni nelle fila del califfato, che scappano ad est e si arrendono ai curdi.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: OOAVA il 05 Ottobre 2017, 20:22:17
Accidenti. Questi animali bisogna proprio stanarli uno ad uno..
Grazie x gli interessanti aggiornamenti


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 10 Ottobre 2017, 22:04:23
Un'ora fa gli ultimi sopravvissuti del califfato a Raqqa hanno raggiunto un'intesa per lasciare la città. Il comando USA ha accettato la partenza dei combattenti locali, che saranno consegnati ai dignitari della zona, mentre ha rifiutato per quelli stranieri, che dovranno arrendersi senza condizioni. Non è chiaro se quest'ultimo punto è ancora oggetto di trattative, ma per i primi è prevista la partenza in bus domani mattina.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 17 Ottobre 2017, 15:04:06
E' stata annunciata la liberazione di Raqqa, l'ultimo autobus di miliziani dell'ISIS ha lasciato la città questa mattina, nell'ambito degli accordi di evacuazione. Ma molti foreign fighters, i più invasati, per i quali nulla di certo di sa riguardo la proposta di evacuazione, non hanno lasciato la città, e vi sono ancora scontri per stanarli.
La liberazione di Raqqa è importante, ma solo dal punto di vista simbolico, essendo la città da mesi completamente isolata dagli altri teatri di guerra. Meno simbolica è la parziale caduta di Mayadeen, il cuore economico del califfato preso d'assalto nei giorni scorsi dai governativi. Anche perché sembra incredibile ma in tutto questo l'ISIS riesce ancora a smerciare il suo petrolio.  

L'offensiva dei giorni scorsi dell'ISIS si è completamente esaurita senza raggiungere il suo scopo, la maggior parte delle aree conquistate rapidamente sono tornate ad Assad, le restanti semplicemente aggirate, e a questo punto la progressiva disfatta del califfato appare inevitabile.

Intanto ci sono i primi problemi dopo la dichiarazione d'indipendenza del kurdistan iracheno, con forti tensioni nella provincia di kirkuk, e non solo, tra curdi e iracheni. Gli USA cercano di mediare ricordando a tutti che la lotta all'ISIS non è ancora finita, manca l'ultima spallata al confine siriano. La situazione è analoga alla Catalogna, salvo il fatto che realmente i curdi sono per il 90% e oltre per l'indipendenza e che i carri armati nelle strade irachene ci sono già, non bisogna portarceli.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 12 Novembre 2017, 00:26:01
Niente di particolarmente eclatante sotto il profilo militare, se non che la disfatta dell'ISIS continua senza sosta. Quasi tutti i pozzi di Mayadeen e dintorni sono in mano ai curdi, Assad ha raggiunto ed attaccato Abu Kamal, ricevendo anche il supporto delle milizie sciite irachene che nel frattempo hanno spazzato il confine e sono entrate in Siria. Ad Abu Kamal si presume sia nascosto lo stesso Al Baghdadi, del resto all'ISIS non resta molto di più, una striscia di 70 km lungo l'eufrate e poco altro.

Trump e Putin dicono di aver raggiunto un accordo, sulla integrità e sovranità della Siria. Da molti è visto come una ammissione della vittoria del fronte Russo/Iran, e corrispondente sconfitta del fronte USA/Arabia Saudita, con la Turchia nel mezzo.

La brutta notizia è che ci si aspetta una nuova crisi, e, dio non voglia, una nuova guerra per procura. Il Libano è nel mirino dell'Arabia Saudita, che dopo le mazzate in Siria ed in Yemen, oltretutto alle prese con una "successione" interna che un osservatore stasera ha definito in stile "trono di spade", non sa più cosa inventarsi per fronteggiare il rivale iraniano. Magari coinvolgendo Israele.
Speriamo bene, di un'altra guerra civile a sfondo settario non se ne sente proprio il bisogno.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: OOAVA il 13 Novembre 2017, 14:01:31
Mi auguro che nell offensiva finale contro l Isis non facciano prigionieri. Queste bestie non meritano mangiare gratis in prigione neanche una notte. E tanto meno dar loro il foglio di via x l europa.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 17 Novembre 2017, 23:42:20
Oggi l'esercito iracheno ha liberato Rawa, l'ultimo caposaldo dell'ISIS in Iraq degno di questo nome.
Rawa, una cittadina di 20.000 abitanti circa, era anche l'ultimo luogo simbolo rimasto al califfato: è dove ha avuto inizio la carriera del terrorista Al Baghdadi, al tempo chiamato "Emiro di Rawa".


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 11 Aprile 2018, 14:42:28
Credevo che questo 3d non avrebbe avuto altri post, con la sconfitta dell'ISIS e il graduale disimpegno USA/Paesi del Golfo immaginavo che la questione fosse ormai priva di interesse per i più. E invece pare che la cosa sia tutt'altro che in fase di normalizzazione, con un presunto, imminente, intervento militare degli USA.

Dall'ultimo post di cose ne sono successe parecchie, un breve riassunto solo delle più eclatanti:
Alla fine, come scrivevo qualche pagina fa, il ventilato intervento militare turco a nord nella regione di Afrin, contro i curdi, è avvenuto, e l'area è saldamente in mano ad Erdogan. Pessima figura per gli USA, che hanno di fatto scaricato i curdi, ma tant'è.
Assad ha gradualmente recuperato molte zone in mano ai ribelli, quasi metà della regione di Idlib, con una offensiva di successo che ha sorpreso i più. I tempi non sono brevi, ma ormai è abbastanza scontata la riunificazione della siria occidentale, e, nel lungo termine, probabilmente dell'intera siria.
L'ISIS è scomparso come entità geografico/politica, restano poche zone nella siria orientale ed al confine iracheno ancora in mano a gruppi dell'ISIS, ma non costituiscono più un esercito organizzato e le loro azioni sono a livello di guerriglia locale, quando non proprio solo atti terroristici (come peraltro in Iraq).

La questione del presunto attacco chimico questa volta non riguarderebbe il Sarin, ma il gas cloro, un agente molto meno letale già visto numerose volte in Siria, che rientra comunque nel novero delle armi chimiche. Le fonti occidentali sostengono che sarebbe stato usato a Duma, est Damasco. Si tratta dell'ultimo caposaldo ribelle nell'enclave di Ghouta (una specie di hinterland est di Damasco) per anni in mano ai rivoltosi, che era già stata ripresa il mese scorso da Assad tramite l'ormai sperimentato accordo di trasferimento tramite bus delle milizie avversarie e loro famiglie.
La cosa che non si capisce è perchè Assad avrebbe usato il gas cloro proprio alla vigilia di un accordo analogo per la restante area di Duma, il cui sgombero era già dato per imminente e che molto probabilmente verrà concluso nei prossimi giorni.
Il motivo di un eventuale uso di agenti chimici a Duma, con la vittoria già in tasca, risulterebbe questa volta ancora meno comprensibile, militarmente e politicamente, della precedente vicenda del gas Sarin.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Werner il 11 Aprile 2018, 15:53:06
La domanda nasce spontanea. Chi ha interesse a sabotare gli accordi di pace in Siria? Chi vive a 8000 km di distanza? O qualcun altro...?


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 11 Aprile 2018, 19:24:54
Penso che di parti interessate ad arrestare o quanto meno osteggiare la stabilizzazione della Siria, che a questo punto passa necessariamente per la vittoria di Russia/Iran/Assad, ce ne siano tante, sia vicine, direttamente, che lontane, per alleanze e interessi strategici ed economici con quelli vicini.

Comunque è triste che nel 2018 ancora si debba assistere a giochi di potere condotti sulla pelle di intere popolazioni, in un clima di generale ipocrisia. Ma i siriani hanno la sfiga di essere diventati una clausola contrattuale, basta anche un accordo da concludere, o un accordo andato male, tra due potenze economiche dall'altra parte del mondo, che gli arriva una bomba in testa.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 12 Aprile 2018, 00:21:12
Ho ricostruito gli eventi bellici precedenti al presunto attacco chimico, le forze sul campo e lo stato delle trattative per l'evacuazione di Douma, l'ultima roccaforte ribelle in Est Ghouta. Continuo a non trovare nessun ragionevole motivo per cui Assad avrebbe dovuto impiegare armi chimiche (salvo ovviamente cercare lo scontro con gli USA, cosa però improbabile).

A titolo informativo ricordo che la città di Douma è (probabilmente ancora per poco) il caposaldo della formazione chiamata Jaysh-al-Islam, già citata in più di un post precedente. E' una milizia islamista sponsorizzata dall'Arabia Saudita (la principale), già alleata di Al Qaeda (col quale è entrata poi in conflitto), che è passata dal progetto di creare uno stato islamico in Siria a quello di creare una teocrazia sunnita più tollerante, salvo l'esigenza di ripulire la città di Damasco da tutti gli sciiti e gli alawiti (eliminazione fisica  tollerante). E' anche nota per aver usato prigionieri come scudi umani, famiglie comprese (Est Ghouta, nov. 2015) ed è fortemente sospettata, anche dagli occidentali, di aver usato gas cloro contro i curdi (Aleppo, aprile 2016), anche per averlo parzialmente ammesso. In tempi più recenti ha trattato diverse tregue con Assad, fino allo scontro finale dei giorni scorsi.

Ora, per carità, può anche essere che l'attacco chimico denunciato da Jaysh-al-Islam sia realmente stato condotto dalle forze di Assad, in Siria non bisogna mai dare nulla per scontato, ma tutto considerato sarebbe il caso di aspettare qualche altro riscontro prima di rischiare una ulteriore pericolosa escalation.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 12 Aprile 2018, 19:47:19
Oggi l'ultimo gruppo di Jaysh-al-Islam ha lasciato Douma, chi non è partito si è arreso ai governativi. Tutta l'area di Est Goutha è quindi sotto il controllo di Assad.
Questo era un risultato già scontato prima del presunto attacco chimico.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 12 Aprile 2018, 20:08:45
P.S.:
La presa di Est Ghouta è un altro tassello importante nella riunificazione della Siria da parte di Assad. L'enclave ha rappresentato per anni una minaccia diretta alla città di Damasco, la sua conquista consente ad Assad di liberare parecchie risorse militari e completare la normalizzazione della capitale.
Il prossimo passo sarà probabilmente l'area a sud, campo profughi di Yarmouk (Tadamon e Hajar Al-Aswad). Si tratta di distretti ancora (sorprendentemente) in buona parte in mano all'ISIS, con una storia che sembra quasi isolata dal resto del conflitto, ma che definire tragica è probabilmente poco.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 14 Aprile 2018, 19:23:33
E l'occidente, nei suoi principali e più bellicosi rappresentanti, ha perso un'altra occasione per agire con ragionevolezza ed efficacia. Un centinaio di missili buttati qua e là che nulla aggiungono al processo di stabilizzazione della regione, semmai il contrario, e certo non riscattano anni di politiche avventate e inconcludenti nella regione.

Fortuna che l'Italia se ne è tenuta fuori, da questo punto di vista la nostra politica estera si conferma come una delle più assennate in campo occidentale, a prescindere dai governi che si sono succeduti.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 15 Aprile 2018, 20:54:25
mi viene quasi da pensare che questi "attacchi" siano fasulli e coordinati coi russi

E l'occidente, nei suoi principali e più bellicosi rappresentanti, ha perso un'altra occasione per agire con ragionevolezza ed efficacia. Un centinaio di missili buttati qua e là che nulla aggiungono al processo di stabilizzazione della regione, semmai il contrario, e certo non riscattano anni di politiche avventate e inconcludenti nella regione.

Fortuna che l'Italia se ne è tenuta fuori, da questo punto di vista la nostra politica estera si conferma come una delle più assennate in campo occidentale, a prescindere dai governi che si sono succeduti.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 15 Aprile 2018, 21:30:07
Citazione
mi viene quasi da pensare che questi "attacchi" siano fasulli e coordinati coi russi
120 missili, non si ha notizia di vittime. Boh.

Oggi i governativi avanzano a nord Homs, intanto si prepara l'attacco a Yarmouk. Tutto procede come prima.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Arturo (sesterzio) il 15 Aprile 2018, 23:48:01
Che fine stanno facendo i Curdi che hanno levato le castagne dal fuoco nei punti peggiori???

Arturo


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Crono il 16 Aprile 2018, 11:52:44
https://www.zerohedge.com/news/2018-04-14/wikileaks-secret-cable-overthrow-syrian-regime-play-nice-russia (https://www.zerohedge.com/news/2018-04-14/wikileaks-secret-cable-overthrow-syrian-regime-play-nice-russia)


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Mariko il 16 Aprile 2018, 11:55:45
Che fine stanno facendo i Curdi che hanno levato le castagne dal fuoco nei punti peggiori???

Arturo
Fatti a pezzi da Erdogan, mi pare

(http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p4/2018/02/05/VaticanInsider/Foto/Ritagli/erdogan-papa%20fotook-ROsC1xa8MtoEQoOaxdQbzfN-1024x576%40LaStampa.it.jpg)


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 16 Aprile 2018, 20:47:00
I paesi "democratici" cambiano politiche in base agli interessi del momento, le cose ormai vanno così. I curdi non fanno eccezione e immagino ne siano consapevoli.
Hanno perso Afrin, ma conservano ancora Manbij e tutta la siria ad est dell'eufrate, compresi i pozzi principali. Per ora possono ancora sperare di non essere defenestrati per calcolo geopolitico, o almeno di non perdere tutto.

Intanto hanno fermato qualunque azione contro l'ISIS, eliminare l'ultima ridotta del califfato significherebbe diventare inutili e perdere ulteriore potere contrattuale sui tavoli politici, che è l'unica cosa che conta quando tratti con le moderne democrazie.


Titolo: Re:Flak ci racconta la guerra in Siria
Post di: Flak il 16 Aprile 2018, 22:06:58
In tutto questo ho anch'io l'impressione che i recenti raid abbiano effettivamente portato maggior sostegno interno ad Assad, a giudicare dai commenti che leggo sui forum.

Del resto i siriani, quelli rimasti in siria, sono stanchi di sette anni di guerra civile, e ormai anche quelli che nutrivano fiducia nel potere salvifico della comunità internazionale hanno capito che "gli appoggi esterni" sono tutt'altro che auspicabili, visto come hanno ridotto il paese.
La strategia di "riconciliazione" nazionale sponsorizzata dalla Russia, basata su accordi di evacuazione concordati con i ribelli (convinti spesso a cannonate, ma è pur sempre una guerra), si è dimostrata vincente, ed è vero che tutte le città in mano ad Assad stanno rapidamente tornando alla normalità (nel senso di negozi, ristoranti, alberghi aperti e persino turismo). Il prossimo accordo per i green bus (i convogli di autobus che portano ribelli e famiglie ad Idlib) è atteso per Est Qalamoun, una vasta sacca a nord est di Damasco. Il copione classico è che i consigli cittadini, composti dai notabili del posto, si convincono che la soluzione migliore è accordarsi con il governo mentre i ribelli, generalmente i più radicali, non sono d'accordo, ma alla fine devono scendere a compromessi e lasciano la città.

Dall'altro lato, nella Idlib in mano ribelle, le diverse fazioni continuano invece a darsi battaglia, ed il conflitto ideologico/religioso è tutt'altro che risolto.

P.S.: vedo spesso su web foto e filmati di città come Damasco, Homs e persino Aleppo dove la vita sembra quella classica di una normale città orientale, vie affollate, bazar, bistrot, ragazze vestite all'occidentale ... mi chiedo come mai queste scene non passano mai per i nostri media generalisti, nemmeno per caso, solo scene di guerra e di città distrutte... la vita normale forse striderebbe troppo con l'immagine di regime sanguinario da bombardare?

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