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Clubhouse => VFRAviation => Topic creato da: Rod Bian il 25 Settembre 2017, 12:01:55



Titolo: Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Rod Bian il 25 Settembre 2017, 12:01:55
Anticipo qui, con amarezza, l'editoriale di Ottobre.

Con questo editoriale, lo so, diventerò ancora più antipatico ad alcuni che, mia opinione, sbagliano ad avercela con me, perchè se vi propongo alcune amare considerazioni è anche per il futuro bene di coloro che non mi vogliono “troppo bene”. Di che si tratta?

Da tempo assisto, perplesso e indignato, a una pietosa processione delle massime autorità di governo (due Presidenti del Consiglio, Renzi e Gentiloni, e una pletora di ministri vari) presso una azienda aeronautica pugliese della quale in questo momento non ricordo il nome, forse perchè non ho mai visto, almeno in Italia e in Europa, le decine e decine di aeroplani che affermano di aver venduto, forse perchè conosco la storia e le precedenti problematiche di quel progetto, forse perchè mai ci è stato proposto di effettuare un flight test indipendente e di pubblicarne i risultati. Auguro di cuore a questa azienda il miglior successo possibile, visto che è sostenuta da un battage politico mediatico che mai si era visto nel mondo dell’aviazione minore e leggera italiana, ma dopo aver visto Gentiloni, perplesso, seduto a bordo di un aeroplano in un capannone, mi chiedo chi sia il consulente economico e industriale del Governo che organizza queste “processioni”. Me lo chiedo perchè se il governo tiene così tanto all’industria aeronautica leggera a questo punto pretendo che Gentiloni vada a visitare la Tecnam, che non ha contributi di nessun tipo, che da anni - lo dicono i rapporti GAMA, non i comunicati stampa aziendali - è l’industria leader nel mondo per i velivoli leggeri (nel mondo, è chiaro?) e che ha appena siglato un accordo per la consegna di 20 dei primi 100 (cento! Ordinati e pagati) esemplari negli USA del nuovo bimotore P2012 a cui ho dedicato la copertina di questo numero in segno di riconoscenza. Già, perchè solo questa operazione (vedrete che seguiranno altri ordini da tutto il mondo) porterà qualche centinaio di milioni di euro in Italia, soldi che arrivano senza ministri adoranti o perplessi in pellegrinaggio mistico. E se il consulente governativo in questione non lo sapesse, Tecnam ha investito nello stabilimento di Capua (Italia) raddoppiandolo proprio per far fronte alla futura produzione, non si è trasferita all’estero dove le farebbero ponti d’oro, USA in primis. E vorrei che Gentiloni andasse anche nel minuscolo capannone di Pavullo (Italia) dove Alberto Porto ha fatto diventare italiano un progetto che era nato per essere svizzero, un aereo (del quale ha venduto l’intera produzione dei prossimi due anni) che senza proclami è davvero il più veloce al mondo, con un record omologato dalla FAI al quale ho l’onore di aver contribuito, e che sta per decollare per l’Uruguay percorrendo la rotta atlantica del sud a velocità record, impensabili per qualsiasi altro velivolo della stessa classe. Vorrei che andasse da ICP che ha investito milioni di euro in un nuovo motore, o da Fly Synthesis che da sola ha superato una grave crisi e oggi vende anche in Israele con certificazioni che vanno bene anche ai militari. Altrimenti sembra che l’Italia aeronautica industriale sia solo un’azienda, dando la sgradevole, amara, impressione di un Paese nel quale il legame con la politica consente tutto e nel quale i risultati concreti, tangibili in numeri e in fatturato sono non ignorati, ma addirittura sconosciuti.

Scrivo questo editoriale con l’amarezza nel cuore per l’incidente di ieri, 24 settembre, all’Airshow di Terracina: l’Eurofighter pilotato dal Cap. Gabriele Orlando, del reparto Sperimentale Volo, si è infilato in acqua davanti a 70.000 persone per il mancato recupero in uscita da una manovra. In questi casi, di fronte a un incidente che avviene nell’ambito di una complessa organizzazione militare che da anni cura, a livello assoluto, la sicurezza dei display, ci si aspetterebbe solo un nobile e dignitoso silenzio o una affettuosa vicinanza alla famiglia e all’Aeronautica Militare, in attesa di un’inchiesta che sarà rapida e completa. Purtroppo il linciaggio mediatico è iniziato immediatamente, e poco prima di andare in stampa ho ascoltato sgomento una trasmissione su RAI 1 nella quale la conduttrice, Eleonora Daniele, probabilmente rispettosa della scaletta degli autori, ha fatto di tutto per non far parlare chi, come l’amico Gregory Alegi, cercava di spiegare come funziona la macchina delle manifestazioni, come ogni anno si lavori per migliorare la sicurezza, come esista in tutte le attività umane una dose di rischio “incomprimibile”, senza dubbio minore, in questo caso, del rischio di un incidente stradale nella vita di tutti i giorni. Niente da fare, con la scusa che “se c’è la vita umana di mezzo certe manifestazioni non devono essere consentite” la conduttrice ha chiuso con la conclusione voluta: abolire le manifestazioni aeree. Quelle che richiamano più spettatori del calcio, quelle per assistere alle quali alcuni appassionati sono disposti a sacrifici di ogni genere. Scrivo con la sgradevole sensazione di un Paese ottuso, di una politica lontana dalla gente e dalle imprese, di una stampa sciatta e servile, appiattitasi in nome dell’audience emozionale al livello becero delle notizie da social network, vere o false che siano. Un Paese che non vola più: senza manifestazioni aeree, senza aeroporti minori, dove tutto sarà vietato “per il nostro bene”. Un Paese a breve morto, la sensazione è questa, ma ancora non ve lo dicono.


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: AfricanEagle il 25 Settembre 2017, 12:09:58
Amen  :(


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Cioppi zero il 25 Settembre 2017, 12:40:04
Si, Amen. Rod ha detto quello che penso anch'io. Ma oggi prevale la tristezza per un giovane uomo innamorato del proprio lavoro, nel quale  aveva dimostrato di essere tra i migliori. Vola Alto Gabriele! C.L.


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Crono il 25 Settembre 2017, 12:50:44
non so perche' te la prendi, Rod

l'italia e' ormai in mano ai parassiti, e da molto.

ogni risorsa e ogni attenzione sono dedicati a questa casta, che si garantisce a vicenda la sopravvivenza

gli airshow? non sono funzionali a cio' e vanno aboliti, chiaramente.

gli aerei sono roba per ricchi capitalisti evasori trafficanti di droga, non lo sapevate? e poi puzzano di fascista


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Crono il 25 Settembre 2017, 12:52:03
vorrei anche fare delle considerazioni sull'incidente e la solita retorica che lo segue

ma lo faro' separatamente



Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: OOAVA il 25 Settembre 2017, 17:32:53
approfitto il post non per entrare in merito all  editoriale  (che condivido in toto)  ma solo   per  fare i complimenti a Rod per lo splendido ultimo numero della sua (nostra)  rivista.    Me la sono letta praticamente tutta   ma non perchè avessi tempo di troppo ma semplicemente perchè tutti gli articoli  mi risultavano  interessanti  per un motivo  o per l altro.   Non mi era mai successo... neppure con Aopa Pilot   e Flying ..
Bravo Rod !!


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: fbostic il 25 Settembre 2017, 18:14:16
ufff... io invece stavolta non l'ho nemmeno ricevuta quella di settembre :'(
Meno male che c'è l'iPad!!!!


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: mike68 il 25 Settembre 2017, 23:29:59
Rodolfo COMPLIMENTI per quello che scrivi!!! Non immagini  quanto io condivida il tuo pensiero. Hai solo ragione ma sono dispiaciuto di ammettere che quello che dici è purtroppo vero e se continuiamo così non andremo da nessuna parte.
Buon lavoro.


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Arturo (sesterzio) il 26 Settembre 2017, 02:12:12
Ricordiamoci poi che sugli aerei abbiamo ancora la magnifica "tassa su lusso".
L'UCINA è riuscita a cancellare l'omologa sulle barche ... ma gli aerei si sa sono proprio un lusso sfacciato se non hanno almeno 40 anni!!

Sarei curioso di sapere l'enorme ammontare degli incassi con questa bellissima idea e quanto abbiamo invece perso per gli aerei immatricolati in altri paesi che devono comunque pagarla se stazionano per più di 6 mesi.
Se ci fosse UN politico intelligente (ne basterebbe uno) mi piacerebbe dirgli che non è una tassa intelligente e che basterebbe copiare, per esempio lo stato della Florida ha eliminato le tasse per quegli aerei che sostano in Florida per riparazioni o aggiornamenti e su tutti i ricambi usati da aerei di peso superiore a 2000 libbre. Forse questo incrementa il lavoro in Florida, forse ...

Arturo

http://floridarevenue.com/Forms_library/current/gt800008.pdf


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Rod Bian il 26 Settembre 2017, 09:34:28


Sarei curioso di sapere l'enorme ammontare degli incassi con questa bellissima idea e quanto abbiamo invece perso per gli aerei immatricolati in altri paesi che devono comunque pagarla se stazionano per più di 6 mesi.

Arturo

[url]http://floridarevenue.com/Forms_library/current/gt800008.pdf[/url]


Arturo: per la nautica il governo ha ammesso che la tassa è stata risibile in confronto ai costi di gestione e verifica della tassazione stessa, ma che in compenso 12.000 aziende del comparto cantieristica, assistenza e manutenzione hanno chiuso. E che ne ha risentito paurosamente l'indotto specie nelle piccole marina, con ristoranti e servizi chiusi e gente a spasso. Il danno più grave è stata la fuga delle grosse barche dall'Italia, ora chi ha una barca va a spendere i suoi soldi in Corsica, in Croazia e addirittura nella promettente Albania che fa ponti d'oro a chi investe.

Gli aerei? Le entrate dagli aerei? Ma di che parliamo....


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Crono il 26 Settembre 2017, 10:22:11
ve lo devo veramente ripetere?
tassare barche ed aerei era una  manovra propagandistica volta a soddisfare la voglia di sangue dei parassiti

ne piu' ne meno. che non avrebbe portato alcun gettito non richiedeva essere dei geni.

se poi un po di gente finisce a spasso, meglio. alcuni finiranno per diventare parassiti anche loro

ma veramente continuate a credere a questa assurda idea che lo stato abbia a cuore le vostre sorti o benessere e che le tasse abbiano quanche funzione benefica? siete pazzi.





Sarei curioso di sapere l'enorme ammontare degli incassi con questa bellissima idea e quanto abbiamo invece perso per gli aerei immatricolati in altri paesi che devono comunque pagarla se stazionano per più di 6 mesi.

Arturo

[url]http://floridarevenue.com/Forms_library/current/gt800008.pdf[/url]


Arturo: per la nautica il governo ha ammesso che la tassa è stata risibile in confronto ai costi di gestione e verifica della tassazione stessa, ma che in compenso 12.000 aziende del comparto cantieristica, assistenza e manutenzione hanno chiuso. E che ne ha risentito paurosamente l'indotto specie nelle piccole marina, con ristoranti e servizi chiusi e gente a spasso. Il danno più grave è stata la fuga delle grosse barche dall'Italia, ora chi ha una barca va a spendere i suoi soldi in Corsica, in Croazia e addirittura nella promettente Albania che fa ponti d'oro a chi investe.

Gli aerei? Le entrate dagli aerei? Ma di che parliamo....


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: polatof il 26 Settembre 2017, 23:27:32

................
ma veramente continuate a credere a questa assurda idea che lo stato abbia a cuore le vostre sorti o benessere e che le tasse abbiano qualche funzione benefica? siete pazzi.


Questa è una visione nera del Sistema, alla quale mi associo pienamente. Aggiungerei anche che il Sistema soffoca sul nascere qualunque soggetto che mostrasse di voler agire per il bene della Società. Non è solo teoria, ho visto diversi esempi.....


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Crono il 27 Settembre 2017, 08:15:42
non e' nera. e' realistica



................
ma veramente continuate a credere a questa assurda idea che lo stato abbia a cuore le vostre sorti o benessere e che le tasse abbiano qualche funzione benefica? siete pazzi.


Questa è una visione nera del Sistema, alla quale mi associo pienamente. Aggiungerei anche che il Sistema soffoca sul nascere qualunque soggetto che mostrasse di voler agire per il bene della Società. Non è solo teoria, ho visto diversi esempi.....


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: polatof il 27 Settembre 2017, 19:32:23
non e' nera. e' realistica

E' realistica come dici tu ma, in quanto nera, è proprio il pieno contrario di positva


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Crono il 28 Settembre 2017, 12:21:25
c'e' poco da essere positivi, Felice

la realta' e' questa

il primo passo di una cura consiste nel prendere atto del fatto che c'e' un male

non e' nera. e' realistica

E' realistica come dici tu ma, in quanto nera, è proprio il pieno contrario di positva


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: polatof il 28 Settembre 2017, 17:56:54

il primo passo di una cura consiste nel prendere atto del fatto che c'e' un male


Come per tanti altri aspetti di vita civile, non vedo in giro la diffusa  consapevolezza e la corrispondente determinazione a curare il male da parte della massa degli stessi interessati.
Come se, per questo, si aspettasse l'arrivo di un "Messia" il quale, preso atto dei desideri, li trasformasse magicamente  in realtà.

Non ci vuole la scala per arrivare a capire che il male non può essere curato in questo modo


Titolo: Re:Aerei, politica e un Paese morto, ma non ve lo dicono
Post di: Crono il 28 Settembre 2017, 19:12:09
la massa sono parassiti o aspiranti tali e la situazione gli sta benissimo cosi'



il primo passo di una cura consiste nel prendere atto del fatto che c'e' un male


Come per tanti altri aspetti di vita civile, non vedo in giro la diffusa  consapevolezza e la corrispondente determinazione a curare il male da parte della massa degli stessi interessati.
Come se, per questo, si aspettasse l'arrivo di un "Messia" il quale, preso atto dei desideri, li trasformasse magicamente  in realtà.

Non ci vuole la scala per arrivare a capire che il male non può essere curato in questo modo

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