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Autore Topic: Ascendenze e discendenze..  (Letto 1144 volte)
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ndibiase
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Post: 580


« il: 19 Settembre 2009, 08:16:50 »

Da tempo, complice un passeggero che mi ha fatto riflettere sulla cosa (probabilmente era stato terrorizzato dalle leggende sui famigerati "vuoti d'aria"), mi pongo una domanda solo in apparenza semplice.

Perchè in genere in volo si percepiscono in grande maggioranza solo ascendenze (g positivi, eyeball down....) e molto meno discendenze?

Mi sono sempre spiegato la cosa con il fatto che il terreno riscaldato dal sole genera correnti convettive ascendenti etc etc, ma penso che potrebbero esservi implicati altri fattori.

Questa percezione è, tra l'altro, una cosa che si percepisce chiaramente anche su aerei di linea a quote, velocità e masse diverse rispetto al volo vds.

Qualcuno ha idee in merito?

Nicola di Biase
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coltivatore di VFR-qualcosa


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« Risposta #1 il: 19 Settembre 2009, 10:08:12 »

Mah, forse questo può essere vero d'estate in pianura, dove magari c'è attività convettiva che è più "violenta" nella fase ascendente (e magari inaspettata in assenza del classico Cu di bel tempo che "chiude" la termica) rispetto a quella discendente.
Ma se voli in montagna o in prossimità, ancor meglio, delle stesse, vedrai che le discendenze legate a tutti i fattori possibili saranno altrettanto marcate (e molto più paurose).

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"(volare) rimane per me sempre ancora un grande mistero, una passione, un qualcosa di infantile e di irreale." – F. Giaculli
Francesco Mancuso
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Post: 721



« Risposta #2 il: 19 Settembre 2009, 12:32:57 »

Credo che succede perche' di solito (non sempre) le ascendenze sono localizzate, la loro sezione e' relativamente piccola e quindi la velocita' verticale relativamente alta.
Siccome per tutto quello che sale, da qualche parte una massa equivalente deve scendere, e di solito la massa d'aria che scende e' distribuita su una superficie maggiore e quindi ha meno velocita' verticale in discesa, abbiamo la falsa sensazione di incontrare solo ascendenze.
E' bene ricordare che pero' quello che avvertiamo maggiormente (specialmente i passeggeri) sono le raffiche, ovvero il passaggio tra masse d'aria che hanno differenti velocita' rispetto al suolo.
All'interno di una di queste non avvertiamo piu' accelerazioni e ci accorgiamo del loro movimento solo con l'osservazione del terreno (se i valori sono molto rilevanti) oppure dalla lettura dei nostri strumenti, perche' possiamo confrontare i parametri normali e ben conosciuti, con quelli effettivi. 
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Francesco Mancuso

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c/o Gruppo Piloti Valsesia, Aviosuperficie MarcIngegno, Varallo Sesia (VC)